| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:16
Ritorno alla domanda iniziale (non ho letto tutto però), da nativo a pellicola e passato con soddisfazione al digitale. 1) Ti consiglierei di prendere una medio formato, per staccarti decisamente dal digitale e per avere dorsi intercambiabili 2) BN in camera oscura per decidere tu cosa vuoi e non lo stampatore (il vero plus del digitale è che fai tu la foto, non un laboratorio) 3) per il colore diapositive, per lo stesso motivo sopra (poi scanner, volendo) 4) Scordati la gamma dinamica, studia la luce con un esposimetro spot, se puoi (l'unica cosa che cercavo in un corpo a pellicola). 5) costa tutto tanto, sia in € che in tempi 6) i tramonti infuocati a mezzogiorno non li fai più |
user198397 | inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:26
Al solo pensiero di affidare un mio scatto per lo sviluppo e ottimizzazione a un'altra persona mi prende l'orticaria. Di sviluppo e stampa in casa almeno per ora non se ne parla...ora iniziano i dubbi alla luce di tutti i commenti che ho letto mi vengono dei ripensamenti Non avendo il controllo di tutto il processo mi mette molti dubbi. (È vero mi sono affidato ad un laboratorio commerciale per il primo rullino, e già mi è preso a male...ma al momento non ho alternative ) |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:36
“ 3) per il colore diapositive, per lo stesso motivo sopra (poi scanner, volendo) „ Volevo suggerire la stessa cosa. PS Gli analogisti dovrebber mettere su un crowfunding per far ripartire la produzione di cibachrome |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:49
mi sembra quasi impossibile non avere "almeno" la possibilità di svilupparsi in proprio i rullini in bn ... serve una tank, una changing bag e un paio di cimici. |
user198397 | inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:51
Questo sembra facile, ma dopo le varie ottimizzazioni non vanno fatte in fase di stampa? |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:54
“ ...ora iniziano i dubbi MrGreen alla luce di tutti i commenti che ho letto mi vengono dei ripensamenti „ Come volevasi dimostrare noi pellicolari siamo maestri nello spaventare e scoraggiare i neofiti ...e poi ci rammarichiamo se la pellicola va scomparendo (ma per fortuna ultimamente non è così), mah...! Siamo i nuovi Tafazzi. “ Gli analogisti dovrebber mettere su un crowfunding per far ripartire la produzione di cibachrome „ Gli analogisti sono bravi soprattutto a ridurre il numero di possibili nuovi utenti (vedi sopra), salvo poi lamentarsi della scomparsa dei prodotti a causa della richiesta insufficiente. Scusate lo sfogo ma come ho già scritto sopra sembra che ci si diverta a far apparire le cose più difficili di quanto non siano. Sono anni che scatto in b&n senza preoccuparmi troppo dell'omogeneità delle condizioni di contrasto e illuminazione dei vari scatti, affido i rulli a un ottimo laboratorio artigianale che fa solo b&n, allo stesso tempo è lo stesso laboratorio che mi fa le stampe, secondo le mie indicazioni e ne sono assolutamente soddisfatto, anche perché visti i pochi rulli che faccio e conseguentemente le poche stampe che farei, non credo che raggiungerei mai le sue capacità nel realizzare le stampe (oltre al fatto che non ho il tempo, ma soprattutto lo spazio per dedicarmi alla camera oscura), eppure tutto ciò non mi toglie di certo il piacere di scattare con pellicola. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 12:59
Un classico ring-around per testare pellicola/sviluppo/carta. (c'è l'inghippo ! ) PER INIZIARE (ma anche dopo) consiglio sempre il vecchio metodo del ring-around. E' un ottimo compromesso per chi è alle prime armi con l'analogico. Allena il bulbo oculare che alla fine è quello che conta di più ... superando le sottigliezze della sensitometria, delle curve piede-spalla etc etc ... Che poi è quello che fece Kodak per determinare il famigerato cartoncino grigio 18%. Partire con UNA pellicola affidabile e generosa nella latitudine di posa, UNO sviluppo generico (magari che nn si mangi troppa sensibilità) e UNA carta. Fare un ring-around e VEDERE quello che secondo noi è il risultato migliore. Ad ogni cambio di un elemento (per volta) ripetere l'operazione. Si sceglierà il risultato che più ci aggrada, si sarà determinata la Sensibilità Effettiva della pellicola per QUEL rivelatore e per QUELLA carta.
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:04
@Diebu “ Gli analogisti sono bravi soprattutto a ridurre il numero di possibili nuovi utenti (vedi sopra), salvo poi lamentarsi della scomparsa dei prodotti a causa della richiesta insufficiente. Scusate lo sfogo ma come ho già scritto sopra sembra che ci si diverta a far apparire le cose più difficili di quanto non siano. „ Parole da scrivere nella pietra !! Quando ad un utente che approccia l'analogico si inizia a parlare di SZ, Sensitometria, Sensibilità Effettiva etc etc ........ mi viene l'orticaria. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:08
Purtroppo noto con dispiacere che nessuno stampa a colori da ingranditore ma solo BN. Mi sarebbe piaciuto provare ma è veramente difficile trovare un laboratorio attrezzato allo scopo. Peccato Scattare a pellicola ha e avrà sempre ragione di esistere. Per me è complementare al digitale proprio perchè diversa. In digitale puoi simulare anche molto bene la pellicola ma non avrai LA pellicola e con la pellicola non avrai mai il dettaglio e la pulizia del digitale. Diciamo che avendoli entrambi non si avranno mai problemi di nessun tipo |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:09
Io mi preoccupo dello scatto e il laboratorio pensa al resto e dai risultati trovo che il laboratorio non sia poi così male... Persone che lavorano in camera oscura da trenta anni non sono capaci di sviluppare un negativo ben esposto? In questo modo per chi è alle prime armi può preoccuparsi di fare una cosa alla volta ovvero inquadratura ed esposizione, poi si vedrà.
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| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:14
“ Gli analogisti sono bravi soprattutto a ridurre il numero di possibili nuovi utenti (vedi sopra), salvo poi lamentarsi della scomparsa dei prodotti a causa della richiesta insufficiente. „ La mia era era un boutade Per quanto riguarda la diapositiva è un ottimo modo per poter vedere, analizzare ed eventualmente godere del risultato saltando la stampa. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:16
Aggiungo che si possono ottenere ottimi risultati anche da scansioni casalinghe e con scanner "normali". Roba che stampi tranquillamente anche 30x45 o 40x60cm. E hai la grana della pellicola ed il suo dettaglio completamente diverso da quello ottenibile in digitale ma altrettanto bello. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:17
@Castell: riguardo alle diapositive concordo pienamente, infatti le ho consigliate anche io. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:20
“ Mi sarebbe piaciuto provare ma è veramente difficile trovare un laboratorio attrezzato allo scopo „ www.conservatoriodellafotografia.it/ consente di partecipare alla stampa (sia a colori che b&n) in camera oscura insieme allo stampatore. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 13:22
per chi approccia l'analogico pensando a farsi sviluppo e stampa da se, consigliare il colore è decisamente troppo! In primis lo sviluppo non ha praticamente margini di manovra essendo standardizzato. Un po' meglio la stampa ma poi mica tanto. Lo riterrei eventualmente un approccio moooolto successivo. |
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