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Fotografare in Analogico - come iniziare?


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user215205
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inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:12

Il datasheet del produttore del rivelatore o di quello della pellicola? Perché i tempi non coincidono, mai!
Sicuro che hai lasciato Analogica.it per l'arroganza dei guru?


avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:22

il datasheet del produttore della pellicola naturalmente. Che ha testato l'Indice di Esposizione seguendo la normativa ISO (per uno o più determinati tipi di rivelatori).

In definitiva, sovraesporre presuppone il sottosviluppo .

Sicuro che hai lasciato Analogica.it per l'arroganza dei guru?


Non raccolgo la provocazione ... è talmente fuori luogo, meschina e banale che non merita una replica...
Per la cronaca, in vita mia io NON ho mai lasciato niente.

user215205
avatar
inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:39

Io ho cominciato a "giocare" con la fotografia più di 50 anni fa, la prima cosa che ho imparato è che quelli sui bugiardini sono numeri alla CDC, basati su dati che nella realtà non si verificano, MAI.
Col tempo ho imparato che con l'esposizione regoli le ombre, con lo sviluppo le luci, se sbagli in sottoesposizione non c'è verso di recuperare particolari nelle ombre, nemmeno se sottosviluppi del 50%, viceversa, se sovraesponi non tappi le ombre, ed hai buone possibilità di recuperare le alteluci in fase di stampa, anche senza sottosviluppare.
Riguardo Analogica, m'era parso di capire che tu avessi lasciato, mi fa piacere che non sia così, che poi non vedo dove sarebbe il problema anche se lo avessi fatto, io in vita mia ho lasciato di tutto, senza mai pentirmene, e senza incazzarmi.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:43

Mi sa che come spesso accade la stiamo facendo più complicata di quanto sia necessario per un neofita. Ruschiamo solo di spaventare il nostro amico e indurlo ad abbandonare la pellicola.
Mio consiglio: esponi per la sensibilità nominale e fai fare uno sviluppo normale, vedrai che per iniziare (ma probabilmrnte pure per molto tempo a seguire) andrà più che bene per il 99% dei casi, a patto che tu utilizzi pellicole non troppo caratterizzate (pellicole ad alto contrasto, ecc.), a tal proposito ti consiglionfi inizuare con Kodak TMac o Fuji Neopan 100 Acros.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:50

Riguardo Analogica, m'era parso di capire che tu avessi lasciato ...


ecco, hai capito male.

se sbagli in sottoesposizione non c'è verso di recuperare particolari nelle ombre, nemmeno se sottosviluppi del 50%


è un altro errore in termini ... se hai sottoesposto(Non troppo) per recuperare qualcosa nelle ombre dovresti SOVRASVILUPPARE.

Scattare per le ombre e sviluppare per le luci SIGNIFICA sovraesporre e sottosviluppare ...

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:55

Mio consiglio: esponi per la sensibilità nominale e fai fare uno sviluppo normale, vedrai che per iniziare (ma probabilmrnte pure per molto tempo a seguire) andrà più che bene


concordo totalmente !!! il passo successivo che consigliavo era appunto il ring-around di facile applicazione.

.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 0:05

'Scattare per le ombre e sviluppare per le luci SIGNIFICA sovraesporre e sottosviluppare ...'

No dai, lo sai che non è esattamente così Schyter.
Esporre per le ombre e sviluppare per le luci vuol dire esporre la pellicola alla sensibilità effettiva (circa la metà di quella nominale, ma va testata sulla propria catena di lavoro) e sviluppare per ottenere il controllo delle luci, e quindi del contrasto migliore. Per il nostro amico ancora materia da studiare, ma non dubito che possa apprendere facilmente.

Concordo per il resto, cioè partire con bianco e nero e cercare di avere il migliore sviluppo possibile. Quindi o fai da te o laboratorio esperto tipo Ars Imago.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 0:59

@Teofilatto
No dai, lo sai che non è esattamente così Schyter.

Mi sa che ti sei perso qualche cosa...

ESPORRE PER LE OMBRE E SVILUPPARE PER LE LUCI. (cercando di stringere il più possibile)

"" La prima considerazione è la seguente: l'aumento del tempo di sviluppo fa aumentare il contrasto del negativo. La sua diminuzione , lo fa diminuire.

La seconda considerazione, che è anche quella FONDAMENTALE per comprendere come funzionano le cose, è che NON TUTTE le parti del negativo rispondono in maniera analoga e proporzionale a queste variazioni. Le alte luci (che ovviamente nel negativo sono le zone più scure e dense) si modificano notevolmente per effetto di queste variazioni. Ma le ombre , le basse luci, che nel negativo sono le zone più trasparenti, ne risentono molto meno e tendono ad essere piuttosto stabili, indipendentemente da quanto si prolunga o si accorcia il tempo di sviluppo.

Da queste due considerazioni, ne nasce immediatamente una terza: i differenti tempi di sviluppo influenzano i rapporti reciproci tra basse luci, che tendono a rimanere stabili, e alte luci che invece possono essere modificate assai facilmente sia in senso crescente (alto contrasto) con un sovrasviluppo, sia in senso decrescente (basso contrasto) con un sottosviluppo.

E finalmente, dalle considerazioni precedenti si ricava la regola che, nel negativo, le ombre (basse luci) vengono controllate principalmente dall' esposizione al momento dello scatto - "esporre per le ombre" - mentre le alte luci vengono controllate certo anche dall'esposizione, ma specialmente dal tempo di sviluppo - "sviluppare per le luci" -.

Come si applicano queste considerazioni nella pratica?

Soprattutto cercando di inserire mentalmente le scene che fotografiamo in una delle seguenti 3 categorie:

alto contrasto
contrasto normale
basso contrasto


e di trattare la pellicola in maniera da compensare queste variazioni, così da avere negativi mediamente e più facilmente stampabili e più ricchi di informazioni.

Ad es. si potrebbe cominciare a comportarsi nel modo seguente:

Scene ad alto contrasto = sovresporre di un diaframma e sottosviluppare di un 15 - 20% rispetto ai tempi standard

Contrasto medio = esporre e sviluppare secondo i dati forniti dal fabbricante (quelli che troviamo sui foglietti inseriti nelle confezioni pellicole)

Basso contrasto = allungare di un 20 - 25% il tempo di sviluppo e magari anche sottoesporre in fase di ripresa.

Può essere che ci si accorga che si può modificare ulteriormente il proprio metodo di lavoro, per esempio sovresponendo sistematicamente, anche in caso di contrasti normali.

Ognuno dovrà trovare la sua soluzione ottimale in base ai materiali che usa, ai soggetti che sceglie, e anche ai gusti personali ed all'effetto finale ricercato, perchè non è detto che si debba sempre ricercare un negativo "equilibrato". Magari si vogliono avere invece negativi ultracontrastati, perchè quelli sono adeguati alle nostre necessità estetiche. (Per esempio erano tali le immagini del grande Giacomelli.)

L'importante è afferrare il concetto generale e provare, provare, provare.""

Buona notte.



avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 8:51

Seguo con molto interesse. Anche io ho cominciato a fotografare in analogico da pochi mesi, e dopo aver buttato un paio di rullini per un problema tecnico della reflex (poi risolto) sono riuscito finalmente a sviluppare e stampare in casa. Sono fortunato che mio padre aveva ancora tutta l'attrezzatura e mi ha aiutato soprattutto con la stampa.
Devo dire che è una soddisfazione enorme quando vedi la carta che si impressiona! Ho ancora una marea di cose da imparare e un librone di a.adams che aspetta di essere letto . mi piace anche il fatto che tutto il flusso di lavoro dallo scatto alla stampa richieda tempi notevolmente più dilatati rispetto al digitale, e questo mi permette ogni volta di fare le cose con più calma e consapevolezza.

Comunque avrei una domanda in merito al procedimento spiegato da schyter:
Mi è chiaro il concetto di sovraesporre le scene ad altro contrasto e sottoesporre quelle a basso contrasto. Ma in fase di sviluppo, all'interno dello stesso rullino il tempo di sviluppo sarà il solito per tutti i negativi. Giusto?

Questo vuol dire che ogni volta che inizio un rullino con foto a soggetti con alto contrasto dovrei sovraesporre e sottosviluppare per tutti gli scatti di quel rullino? Non si può applicare questo metodo sul singolo negativo? Oppure mi sono perso un passaggio?

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 8:57

Caro Schyter, mi perdo tante cose.... tuttavia sono perfettamente d'accordo con questa tua ultima precisazione. Non lo ero con la prima, troppo categorica. Come tu stesso scrivi non sempre bisogna sottosviluppare. Dipende dal contrasto della scena.

Cerchiamo di non confondere @Paolo Gentili e fargli passare la voglia prima di iniziare. Da dove nascono le nostre accese discussioni?
Esiste una scienza detta sensitometria che studia come i materiali fotosensibili (pellicola e carta) rispondono alla luce. La risposta della pellicola non è lineare come per il sensore digitale, e per ottenene i risultati migliori una infarinatura della materia non sarebbe male. Si capisce che sei uno che "studia", pertanto se ti dovesse interessare non avrai problemi ad apprendere anche questa disciplina.

Fortunatamente la pellicola bianco e nero ha una enorme capacità di compensare le sovraesposizioni (il contrario del digitale), per cui non sbagli mai a sovraesporre in fase di scatto anche di un paio di stop.

Fai sviluppare e stampare da un laboratorio serio. Quando ho iniziato con la pellicola un paio di anni fa ho scattato i primi rullini a colore e mandati in un laboratorio dozzinale con risultati osceni. Stavo per buttare via tutto...



avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:51

@ GiovanniT

Sì, con le pellicole in rullo non puoi differenziare lo sviluppo scatto per scatto. Per la verità un modo macchinoso - e fortunoso - per avvicinarsi c'è. Su un rullo da 36 fai tre serie da sei - sette, ciascuna con esposizione pensata per un certo sviluppo. Le intervalli con quattro cinque scatti vuoti. In changing bag apri il rullo e lo tagli in tre parti, caricando con ciascuna una spirale e relativa tank.
E sviluppi.

Ah, in bocca al lupo MrGreen

user198397
avatar
inviato il 05 Giugno 2021 ore 9:56

Grazie a tutti per le spiegazioni. Ammetto di essermi spaventato ad un certo punto nella lettura dei vostri commenti :-P

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:33

Non c'è nulla da temere. Si tratta di apprendere la tecnica per trasferire sulla carta la TUA interpretazione di una certa scena.
Nulla vieta, naturalmente, di selezionare matrix, P, e scattare.
E portare il rullo al minilab.
O sviluppare secondo bugiardino.
Nulla vieta che quelle foto possano piacere.
Difficile, però, che rendano quello che tu volevi far esprimere, alla scena che hai fotografato.

L'analogico ti lascia spazi interpretativi. Limitati, in verità, rispetto al digitale.
Tuttavia, se pensi che siano i limiti a definirci, più appaganti ;-)


avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 10:57

L'analogico ti lascia spazi interpretativi. Limitati, in verità, rispetto al digitale.


Non molto però, se fai BN e sviluppi e stampi tu. Io, se volessi e potessi riprendere con l'analogico farei quello.

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2021 ore 11:51

Ah, in bocca al lupo


crepi il lupo, ma credo che per adesso continuerò a sviluppare tutto insieme!
faccio già abbastanza errori così'MrGreen

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