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Avete mai provato a cambiare genere per ritrovare un po' di ispirazione perduta? Io l'ho fatto, mi sono dedicato all'avifauna e ho recuperato lo sprint sperduto per le mie foto street. Non senza problemi, all'inizio, ma sempre divertendomi.
C'è in contemporanea un altro post simile , che accenna alla perdita di motivazione e di "spinta" , questo per dire che evidentemente momenti di "stanca" e di demotivazione tra i fotoamatori non sono così rari ... ciò premesso , personalmente (e fortunatamente ) da quando ho iniziato a fotografare , nei primissimi , lontani anni ottanta , si può dire che , con forse un paio di brevissimi e comunque di scarsa importanza , momenti di sospensione , non ho ancora avuto reali periodi di demotivazione o più in generale di crisi . Nel caso in questione , tuttavia , concordo in toto con l'autore del post : credo che a volte , quasi senza accorgersene , la crisi non sia verso la fotografia tout court ma verso quello che riteniamo il nostro genere d'elezione e qui , in un certo senso , mi ci riconosco . E mi spiego : confermo l'immutabilita' della passione (ero , sono e rimango un paesaggista ) ma ho scoperto nuova "linfa" , nuovo entusiasmo , nuova curiosità proprio nella street , un genere che mi è sempre piaciuto e mi ha affascinato e che ora (perché ? Maturazione , cambiamento o cosa ? Non ne ho idea !) ho iniziato a intraprendere e , mi accorgo , con grande interesse . Quindi sì , come ripeto il cambio di genere (fotografico , eh !) può effettivamente voler dire ritrovare una motivazione , un entusiasmo che si era creduto perso e che invece ha solo bisogno di diversificazione .
Cambiare genere non è impossibile, certo bisogna imparare alcune cose visto il nuovo genere fotografico, ma si può fare. Inoltre non è detto che per fare fotografie di un genere si debba usare sempre una certa focale (o un determinato range di focali): anche nel paesaggio si possono usare tranquillamente i teleobiettivi, non è necessario usare sempre e solo i grandangolari o gli ultragrandangolari. Tutto dipende dal risultato che si vuole ottenere, il resto sono imposizioni mentali consce od incosce ad opera della massa: "per avere una bella foto fai così o fai cosà" oppure "se tutti fanno così lo devo fare anch'io". No, non va bene, così si anestetizza il cervello (a parer mio). Questo vale anche per la luce, si possono anche fare foto a mezzogiorno, ma dipende dalla luce che si ha sia nei paesaggi che nella macrofotografia: se ci sono nuvole o nebbia si avranno certi risultati, con luce dura si avranno altri risultati e si può anche pensare di sfruttare le ombre dure. Inoltre nella macro si possono anche usare pannelli diffusori per attenuare la luce.
Cambiare generi fotografici è stimolante in quanto rappresenta una sfida nuova e quello che si impara in un genere, come giustamente hai detto anche tu, può essere utile in un altro genere. Io faccio prevalentemente paesaggi e macro, ma ho fatto anche qualche foto street (una è nella mia galleria), foto di matrimonio (ero il secondo fotografo, non ufficiale, ad un paio di cerimonie di amici, ovviamente gratis), foto eventi musicali in cui suonava un amico ed adesso sto provando anche foto astratte (anche se ultimamente mi sono fermato prevalentemente per mancanza di tempo).
Il genere in cui forse avrei più difficoltà è il genere architettonico sia perché mi interessa/lo conosco poco sia perché, forse, avrei bisogno di prendere un obiettivo tilt&shift. A meno di non andare contro corrente e fare fotografie diverse dal solito non temendo i muri storti, bensì giocando molto sulle linee, le forme ed i dettagli.
McBrandon: sul mosso in avifauna hai ragione. Ho generalizzato un po' prendendo come spunto le linee di massima del genere, soprattutto oggigiorno, in cui si rincorre la nitidezza. Secondo me nella street c'è più libertà e il mosso "artistico" non è un'eccezione così infrequente, anzi è quasi accettato senza problemi; mentre nell'avifauna - basta vedere le gallerie qui su Juza - è un rischio che possono permettersi forse solo coloro che padroneggiano davvero bene il genere.
Io ho provato il macro, ma non fa per me, nemmeno come "refresh" creativo, mentre nell'avifauna, genere che conosco poco e con il quale mi cimento davvero da pochissimo, ho trovato spunti interessanti. Come dico nel video, le combinazioni possibili sono innumerevoli e anche le attinenze (ho citato solo la pazienza, ma sono di più), basta aver voglia di rimettersi in gioco.
“ sul mosso in avifauna hai ragione. Ho generalizzato un po' prendendo come spunto le linee di massima del genere, soprattutto oggigiorno, in cui si rincorre la nitidezza. Secondo me nella street c'è più libertà e il mosso "artistico" non è un'eccezione così infrequente, anzi è quasi accettato senza problemi; mentre nell'avifauna - basta vedere le gallerie qui su Juza - è un rischio che possono permettersi forse solo coloro che padroneggiano davvero bene il genere. „
Ah, inteso così, allora concordo. Non avevo interpretato il tuo discorso in tal senso. E' vero, il mosso in avifauna è più raro e soprattutto si cerca di bloccare l'attimo in cui l'uccello cattura la preda, plana, si scontra con altri uccelli della stessa razza... etc. etc.
“ le combinazioni possibili sono innumerevoli e anche le attinenze (ho citato solo la pazienza, ma sono di più), basta aver voglia di rimettersi in gioco. „