| inviato il 19 Maggio 2021 ore 14:25
Lavoro per una società di produzione indipendente che ha realizzato un documentario su Ferrania.
Il titolo è Fantasmi a Ferrania e questa è la logline:
Ferrania è un luogo, una fabbrica, un marchio riconosciuto in tutto il mondo che ha fatto la storia della fotografia e del cinema.
Ma Ferrania oggi è un territorio desolato, in cui vivono numerosi ex lavoratori dello stabilimento, in cerca di una nuova direzione.
Il film uscirà molto presto in un festival (non possiamo ancora svelare quale) e poi cercheremo di portarlo in giro per le sale cinematografiche italiane.
Dato che credo l'argomento possa interessare a molti appassionati, vi chiedo se avete suggerimenti, contatti o dritte di qualsiasi genere per aiutarci a promuovere questo lavoro!
Siamo una produzione indipendente, e il film è stato realizzato con un budget modesto. E, purtroppo, i documentari d'autore in Italia fanno una fatica enorme ad arrivare nelle sale.
Ne abbiamo avuto esperienza diretta moltissime volte, anche se molte delle nostre produzioni hanno ottenuto riconoscimenti importanti in festival nazionali e internazionali.
Quindi sarei molto felice se, qui sul forum, si riuscisse ad aprire una piccola discussione per contribuire alla diffusione del film.
Ecco quello che potrebbe esserci utile, giusto per avere un'idea:
- contatti e/o suggerimenti di riviste specializzate (cartacee e on line) che potrebbero pubblicare news, interviste e altri contenuti;
- contatti e/o suggerimenti di associazioni, gruppi informali, negozi specializzati particolarmente attivi sui territori che potrebbero promuovere il film grazie al passaparola, mailing list, siti web, social network;
- contatti e/o suggerimenti di sale cinematografiche che potrebbero essere interessate a organizzare delle proiezioni.
Ovviamente il nostro lavoro parte già da una base di contatti e buoni rapporti, sia con la stampa dedicata a cinema e cultura che con molti di quegli esercenti che ancora riescono a proiettare nelle proprie sale i film indipendenti. Ma ogni genere di suggerimento che potesse arrivare dagli appassionati che frequentano il forum è più che ben accetto!
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| inviato il 19 Maggio 2021 ore 14:53
Se posso dare un piccolo contributo.
Poichè la Ferrania è/era in Liguria potreste contattare , ovviamente se non lo avete già fatto, CIRCUITO CINEMA Genova
circuitocinemagenova.com/
Sono un circuito di cinema gestito da cinefili. Tra i cinema del circuito c'è anche la sala Sivori, il cinema più antico d'Italia. Sono anche molto attivi con le scuole. Se a Genova abbiamo ancora un certo numero di sale storiche lo si deve a loro.
Visto l'argomento credo potreste ricevere un certa attenzione.
Immagino che i contatti con la Genova Liguria Film Commision li abbiate già. La regione Liguria è piuttosto sensibile a tutto quello che è narrazione della storia locale, promozione etc
Altrimenti posso farti avere dei contatti
A prescindere complimenti per l'idea e il lavoro.
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| inviato il 19 Maggio 2021 ore 16:06
Grazie della risposta e dell'apprezzamento!
La zona di Genova è quella dove siamo partiti per primi, ovviamente, per cercare delle date. Siamo in contatto con diverse sale, speriamo di ottenere il maggior numero di date possibili!
Il regista, Diego Scarponi, è originario di Savona ed è docente di laboratorio nella sede savonese dell'università di Genova.
Anche la film commission Liguria ha già dato il suo contributo, con un finanziamento per il film.
Tra i partner del progetto ci sono anche il Ferrania Film Museum (di Cairo Montenotte), l'associazione Home Movies di Bologna (che si occupa di archivi audiovisivi privati in formati ridotti e obsoleti) e l'associazione Gargagnànfilm di cui fa parte il regista.
Sarebbe interessante, su Genova e sulla Liguria in generale, avere più contatti possibili con associazioni e gruppi di appassionati per quando sarà il momento di promuovere le date nella sale!
Grazie ancora, spero arrivino altri contributi come il tuo!
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| inviato il 19 Maggio 2021 ore 18:01
Non so aiutarti ma andrò volentieri a vederlo visto che mio padre ci ha lavorato per più di 25anni. |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 15:49
Segnalerò qui le date delle uscite, non appena potranno essere rese ufficiali!
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| inviato il 22 Maggio 2021 ore 18:09
Perché non provi a Savona al Nuovo Filmstudio ? |
| inviato il 22 Maggio 2021 ore 21:42
Drhare, intanto comincia qui, altrimenti l'argomento non suscita alcun interesse e non si fa così una vetrina.
Comincia a dire qualcosa cavolo! sembra uno di quegli annunci senza fotografie. 
Dicci tu che ruolo hai avuto, cosa hai fatto,
dacci un minimo di target, dicci cosa e come tratta l'argomento questo film,
dicci se è un cortometraggio o quanto dura.
Insomma, la vetrina, altrimenti sembra di dover indovinare il colore degli occhi di un bambino che è ancora dentro la pancia della madre... |
| inviato il 24 Maggio 2021 ore 11:11
Ciao a tutti,
scusate se non ho più risposto né (come giustamente suggerito poco sopra) approfondito l'argomento, ma nel fine settimana abbiamo lavorato sui materiali promozionali per il lancio del film!
Dunque, per partire dal colore degli occhi potrei proporvi il poster del film:
Fantasmi a Ferrania è un documentario che fa largo uso di materiali d'archivio.
Dura 80 minuti ed è stato scritto e diretto da Diego Scarponi, regista di origini savonesi.
Sarà in anteprima in concorso al Biografilm Festival di Bologna (adesso è ufficiale!) e la proiezione (in presenza) è prevista per il 10 giugno.
Il film fa parte di un progetto più ampio, Ferrania a Memoria , ed ha preso le mosse da una raccolta di interviste ad ex-lavoratori della Ferrania realizzata dal laboratorio Buster Keaton dell'Università di Genova.
Per chi fosse interessato ad approfondire, qui c'è un semplicissimo sito dedicato al progetto ferraniaamemoria.it
Il film si rivolge a diversi target principali:
un pubblico generalista legato al territorio (cerchia stretta della val bormida, che si allarga alla Liguria e zone limitrofe);
il pubblico dei festival e dei documentari d'autore (con particolare riferimento a chi apprezza il riuso creativo di materiali d'archivio)
il pubblico di appassionati di fotografia e cinema (con particolare riguardo al mondo analogico);
Per quanto mi riguarda: io sono un socio della cooperativa Kiné, abbiamo sede a Bologna e in provincia di Siena.
In poco più di 10 anni abbiamo prodotto molti documentari d'autore, con ottimi riscontri nei festival.
Oltre ai lavori per il cinema, realizziamo anche lavori per clienti privati e istituzionali.
Siamo particolarmente ferrati sui materiali d'archivio, avendo una fortissima partnership con Home Movies, associazione bolognese che da anni raccoglie, digitalizza e valorizza materiali audiovisivi privati in formati sub standard e obsoleti .
Per i nostri film, e per la cooperativa in generale, io seguo principalmente le fasi di produzione e amministrazione, cui affianco altri incarichi, in particolare legati alla realizzazione delle grafiche (poster, pressbook e materiali di comunicazione vari).
Ho studiato scienze della comunicazione a Bologna, da marchigiano, e dopo aver lavorato 5 anni per un noto istituto di credito, ho preso coraggio e mollato il "posto fisso" per lavorare nella produzione audiovisiva e culturale.
Sono fotografo amatoriale, seguo il forum da moltissimo tempo (anche se con pochi contributi) e scatto con tutto quello che posso, sia analogico che digitale (principalmente canon per digitale e pentax per analogico). Tuttavia, avendo un bimbo piccolo, il tempo dedicato alla fotografia si è ridotto drasticamente e il soggetto delle foto da più di 3 anni tende ad essere spesso "il nanetto".
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| inviato il 24 Maggio 2021 ore 14:09
Personalmente, al di là di ogni giudizio, credo che il recupero del lavoro agricolo, se di questo si tratta, sia la più lineare delle reazioni al vuoto lasciato dall'abbandono industriale.
Cito le parole del regista in alcuni articoli usciti questo fine settimana:
“Raccontare Ferrania è un modo per raccontare un territorio, è un modo per descrivere un secolo, il '900, ed
è anche il tentativo di rappresentare un processo, quello industriale, che in Val Bormida - affiancando e
sostituendo il lavoro agricolo - ha garantito lavoro e benessere, sì, ma a costi altissimi per l'ambiente e la
salute dei suoi abitanti. Fatalmente, con la chiusura della maggior parte degli impianti industriali della
vallata, si è generato un enorme vuoto che oggi pervade questo territorio ”
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