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analogico o digitale


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avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2021 ore 14:03

Ciao a tutti...

avevo una domanda...ho iniziato a fotografare anni fa in analogico, usando l'unica fotocamera di famiglia, ero un giovine curioso, però tolto l'atto dello scatto, facevo sviluppare e stampare al negozio di fotografia sotto casa, il quale sapendo un po' i miei gusti mi aggiustava un po' le foto, facendo di fatto un po' di post produzione. Rigorosamente B/N.
Sono poi passato nel corso degli anni al digitale abbandonando la pellicola.
Ora vorrei ritornare a scattare analogico, comprare una fotocamera etc...ma la domanda è questa, ha senso fotografare in analogico se poi si fanno sviluppare esternamente i rullini, si importano le scansioni sul computer dove si può fare anche PP e stampare poi tramite stampante? o ha senso soltanto facendo tutto il processo di sviluppo, pp e stampa in camera oscura?
Perchè vedo tanti video dove in diversi con le loro Leica M6 o Mamyia o altro fotografano e poi trattano i negativi scannerizzati come fossero file digitali...mi sfugge allora l'utilità e la bellezza della pellicola...o sbaglio io approccio?

inoltre a riguardo ho una seconda domanda/curiosità, il jpg può essere considerato come l'immagine catturata sulla pellicola?

grazie a chi voglia rispondere...

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2021 ore 14:15

Ha senso .
Ha senso perché un file scannerizzato da una pellicola o da una diapo anche se modificata in pp tiene sempre una matrice analogica evidente.
E più usi un negativo di grandi dimensioni ( medio formato) più ti distaccherai dal digitale.

La pp su un negativo-positivo é sempre positiva : toglie le imperfezioni, raddrizzi , e puoi anche giocare sull'esposizione.
É chiaro che se trasformi il tutto con pp assurde come si vedono in giro crolla tutto.

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2021 ore 14:19

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3938543
Qui è in corso una discussione che potrebbe tornare utile per approfondire l'argomento.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2021 ore 17:01

@lastprince e Stefano
Grazie mille delle risposte, era quello che speravo/cercavo ? in effetti a vedere anche il post indicatomi c'è una bella differenza già a monitor...
Le mie pp su digitale sono comunque minime, ci sono perché ci sono ma uso o la curva o qualche slide sulla luce in lr
Grazie Simone per la risposta...in realtà però intendevo e mia colpa non averlo specificato se la lavorabilità finale in pp è la stessa o l'analogico è comunque più simile al raw dato che bisogna sviluppare

user120016
avatar
inviato il 11 Maggio 2021 ore 2:49

ha senso fotografare in analogico se poi si fanno sviluppare esternamente i rullini, si importano le scansioni sul computer dove si può fare anche PP e stampare poi tramite stampante? o ha senso soltanto facendo tutto il processo di sviluppo, pp e stampa in camera oscura?

Sono un fotoamatore che usa ancora l'analogico al 100% e seguendo tutta la filiera dallo scatto alla stampa chimica. Nonostante questo, la mia risposta è "dipende". E ti aggiungo un'altra domanda. Perché non sviluppi e non stampi per conto tuo?
Perché se è vero che per stampare c'è bisogno di una camera oscura, è anche vero che per lo sviluppo basta una tank, una changing bag, qualche caraffa graduata, un termometro ed un timer. L'acqua corrente bene o male l'abbiamo tutti... Ed almeno la fase più delicata del processo l'hai fatta con le tue mani in maniera semplice (hai scritto di fare solo e rigorosamente bianco e nero).
Quindi se il problema è logistico, direi che almeno lo sviluppo è fattibile dovunque e da chiunque. Se invece manca la volontà di farlo o di imparare a farlo, allora qualche dubbio in più mi viene. Anche perché non esiste più il laboratorio sotto casa che conosce i tuoi gusti e ti fa lo sviluppo e la stampa come vuoi tu. E pensare di esporre un rullo ed affidarlo in mano a sconosciuti che faranno un lavoro generico e standardizzato è un po' come scattare in RAW, prendere la scheda di memoria ed affidarla a qualcuno che ti restituisca dei JPEG a suo gusto buttando via il RAW... È vero , hai ancora un po' di margine di manovra ma il procedimento è stato comunque indirizzato in maniera irreversibile. Perché chi pensa che il negativo sviluppato equivalga al RAW, si sbaglia. È vero che dallo stesso negativo puoi ricavare decine di stampe diverse ma è anche vero che certe scelte in fase di sviluppo, come l'uso di un certo rivelatore anziché un altro, con una certa energia di sviluppo, condizionerà in maniera irreversibile il negativo stesso. E non c'è alcun tasto "ripristina" per tornare indietro...

Perchè vedo tanti video dove in diversi con le loro Leica M6 o Mamyia o altro fotografano e poi trattano i negativi scannerizzati come fossero file digitali...mi sfugge allora l'utilità e la bellezza della pellicola...o sbaglio io approccio?

Al netto di quei soggetti che usano la pellicola solo per il gusto di apparire diversi, la lavorazione digitale di una scansione ha una sua logica, dal momento che la scansione stessa è un file digitale ma mantiene le caratteristiche della pellicola. In assoluto non sono contrario ai processi ibridi, per cui se scegli quella via, in assenza di una camera oscura certi procedimenti devi farli necessariamente al PC.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 5:23

A mio modesto avviso pellicola e sensore fanno due lavori diversi.
Simili per certi versi, ma diversi.
Ragione per cui se decidi di intraprendere la strada della pellicola sei un po' nelle condizioni di Cristoforo Colombo... ti tocca esplorare con tutte le esaltanti prospettive che si possono aprire ma anche con tutte le incognite del caso.
In altre parole recidi il cordone ombelicale, che però è anche una rassicurante ancora di salvezza, un porto sicuro insomma, rappresentato dal digitale e navighi libero.

Per la cronaca anche io, come l'amico Domenico, sono un fotoamatore chimico al 100% ma a differenza di lui io proietto... e qui si apre ancora un altro mondo, con altre incognite e altre alternative, stavolta però assolutamente irreversibili e che impongono scelte fatte all'origine, in fase di ripresa insomma, e non più modificabili.

user120016
avatar
inviato il 11 Maggio 2021 ore 8:55

E si, caro Paolo... Da un lato hai il vantaggio di aver chiuso il cerchio con lo sviluppo, perché alla fine un buon proiettore ed un telo occupano poco spazio.
Dall'altro lato, però, hai un sistema che non perdona errori e che impone assoluto rigore ad ogni passaggio.

Io, per non farmi mancare nulla, faccio l'uno e l'altro, sebbene la diapositiva sia un po' in minoranza, nel mio caso... ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:04

A proposito Domenico: come va il 253?
Del Götschmann non ti chiedo perché al riguardo aspetto che tu apra un thread specifico ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:05

E non aspetto solo io...

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:15

A queste domande, secondo me, puoi rispondere solo te.

Stiamo parlando di un hobby che ha tantissime variazioni sul tema....
- c'è chi ormai scatta solo col cellulare
- c'è qualcuno che usa le compattine digitali
- altri vanno con le 4/3, o APSC, o FF digitali, più qualche mosca bianca con le "quasi MF" digitali
- c'è chi usa le analogiche 35mm o MF
- c'è chi usa digitale ed analogico a seconda delle situazioni....
e forse ho scordato qualcuno....

Chi ha ragione? Secondo me tutti e nessuno, perchè ciascuno cerca di massimizzare la propria soddisfazione e necessità.

Io l'analogico, pur avendo ancora tutto l'occorrente, non lo uso più da almeno un decennio, secondo me ha troppi limiti, preferisco di gran lunga il digitale, ma è una preferenza personale

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:50

- c'è chi ormai scatta solo col cellulare
- c'è qualcuno che usa le compattine digitali
- altri vanno con le 4/3, o APSC, o FF digitali, più qualche mosca bianca con le "quasi MF" digitali
- c'è chi usa le analogiche 35mm o MF
- c'è chi usa digitale ed analogico a seconda delle situazioni....
e forse ho scordato qualcuno....

Ognuno fa le scelte che ritiene più opportune, la nota secondo me positiva è che c'è grande varietà di scelta.

user120016
avatar
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:53

e forse ho scordato qualcuno....


Si... I dinosauri del banco ottico e delle macchine a lastre come me ;-)

Scherzi a parte, il dubbio del nostro amico non riguarda se usare la pellicola da sola o in affiancamento al digitale (che ci può stare). Quanto, su come trattare la pellicola una volta usata, se con tutto il procedimento chimico classico oppure ibrido. E soprattutto cosa fare da sé e cosa demandare ai laboratori...

user120016
avatar
inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:55

Paolo, il Leica va benone, fa il suo onesto lavoro. Riguardo il Götschmann, spero di riuscire presto ad aprire il famoso thread!

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 10:03

Anche sull'ibrido siamo sempre lì..... sono scelte personali....
A me comunque quel sistema non piacerebbe proprio, se dovessi per caso scattare su pellicola farei (o farei fare da un laboratorio) tutto il processo fino alla stampa finale.

Una eventuale digitalizzazione sarebbe un qualcosa di aggiunto, parallelo ed adattato per permettermi alcune comodità del digitale (tipo trasmissione di immagini).
Opinione personale, ripeto ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2021 ore 10:09

Farlo fare a un laboratorio è molto peggio che ibridarlo

Almeno hai il controllo su ogni singola fase

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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