| inviato il 26 Aprile 2021 ore 23:01
Ragionavo su un post creato da un'altro utente dove, provocatoriamente, diceva che chi scatta con ML non sa fotografare..
Ho letto un po' di risposte ma mi sono fatto la mia idea.. chi inizia con ML probabilmente impara meno rispetto a chi inizia con reflex.. prendiamo per esempio ora le Canon R.. per sbagliare una foto ti devi impegnare..
Certo poi una foto buona non vuol dire solo che sia a fuoco.. deve essere ben composta e deve raccontare qualcosa.. sia in naturalista che nel ritratto.. così come nella street..
Ora.. assunto che per fare buone foto non è x forza l'attrezzatura che fa la differenza, per fare foto corrette bisogna quantomeno conoscerla e saperla usare.. prima si impara a fare foto corrette poi, se si diventa bravi, si faranno magari anche buone foto..
Ma adesso che il fuoco è "impossibile" sbagliarlo e che esistono software capaci di toglierti il mosso (scelta dei tempi scorretta), sistemarti la messa a fuoco e rendere più nitido il dettaglio che l'attrezzatura a disposizione non ha saputo cogliere beh.. mi sembra di poter dire che si impara meno..
È l'evoluzione tecnologica che va avanti..si è cominciato dal foro stenopeico.. poi saltando qualche passaggio, la messa a fuoco è diventata automatica, l'esposizione pure, raffiche degne di una mitragliatrice, stabilizzatori, Eye af.. insomma.. e a noi? Ci rimane solo l'occhio e l'idea.. certo non poco..
A voi le riflessioni.. |
| inviato il 26 Aprile 2021 ore 23:51
Un po' di tempo fa un falegname mi disse che in trent'anni non aveva ancora imparato tutto ciò che la sua arte aveva da insegnargli e forse mai avrebbe potuto definirsi davvero un falegname per il resto della vita. Non si smette mai di imparare e più cose si imparano più ci si rende conto di quante cose ci sono ancora.
Penso che lo stesso discorso vale per la fotografia. Con l'evolversi della tecnologia questa passione è diventata alla portata di tutti, ma alla fine ciò che rimane insostituibile è la creatività di chi preme il pulsante di scatto. Nessuna macchina potrà sostituire il fotografo, almeno per ora. |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 7:20
Giusto il tuo ragionamento ma le ml sopratutto le ultime tipo a9 r5 ecc ecc ti aiutano molto..poco tempo fa ero sdraiato a terra quando in un nano secondo mi è partito da di fianco un airone..sarà stato davanti a me forse nemmeno un secondo..non ho fatto a tempo a vederlo che ho scattato senza nemmeno guardare e lui era perfettamente a fuoco ..una roba cosi temo che con la mie vecchie reflex non mi sarebbe uscita..
con a9.. |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 7:36
Come del resto con l'analogico si imparava più che con il digitale, ovvero meno automatismi, e meno possibilità di sbagliare (i rullini costavano).
Certo oggi la messa a fuoco non sbaglia un colpo, gli esposimetri sono perfetti, si hanno raffiche impressionanti, ecc... , ma poi come 100 anni fa, a fare veramente la differenza deve essere chi c'è dietro la camera |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 9:51
Infatti alla fine dico appunto che ci sono rimasti l'occhio e le idee.. ora è più difficile sbagliare.. anche con meno applicazione pratica.. |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 9:55
Alex sono i prodigi della tecnologia! Ben vengano gli aiuti.. l'altro giorno con 5d4 usando il floating hide con il leggero moto ondoso che mi muoveva ho sbagliato una sacco di foto ad un tuffetto.. avessi avuto una r6 le avrei azzeccate tutte.. non dico che non servano.. ma se si inizia a fotografare con tutti questi aiuti si impara meno.. forse è lapalissiano ma volevo dire la mia!  |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 10:33
si si ma è tutto giusto quello che dici eh..interessante il floating hide.. prima o poi.. al momento mi limito a star disteso nel fango..com'è? |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 10:35
Foto fatta a pellicola, Ilford HP5+ 400, macchina totalmente manuale, esposimetro rotto
Foto fatta con ML ipertecnologica, eye AF, sensore BSI ecc
Ho capito che per il mio utilizzo non cambia 'na cippa
L'idea è quella che conta e avere un mezzo che non sbaglia non ti fa fare la "foto", anzi, può farti scendere di più nel banale, quindi fino a che non ci mettiamo del nostro, cambia solo l'avere uno strumento più o meno complicato tra le mani ma che sicuramente non pensa per noi... |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 10:46
@Cesare però io preferisco il viso della prima foto |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 11:16
bella cesare..ti leggo sempre pure sui vari grp fb..complimentissimi..questa è proprio passione con la P maiuscola! |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 11:56
Alex il floating è una figata ma devo prenderci ancora bene la confidenza.. dove vado è un posto sicuro ma senza troppi soggetti interessanti.. e l'avvicinamento rimane un fattore importante.. più di quanto pensassi.. se vuoi ne parliamo in privato..
Avere il mezzo giusto è comodo.. fuori dubbio |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 12:31
Tornando a utilizzare la pellicola, mi sono accorto di una cosa: quando c'è di mezzo il digitale, nelle mie ristrette amicizie fotografiche, ci si confronta quasi ed esclusivamente su argomenti come: autofocus, nitidezza delle lenti, gamma dinamica e cosi via. Quando c'è di mezzo l'analogico, si discute di tecnica e fotografia.
Poi è innegabile che: io sia una capra qualsiasi mezzo abbai in mano. Il digitale sia molto più fruibile.
Il mio intervento non vuole essere un confronto o una guerra tra i due sistemi. Diciamo solo che come "prescrizione medica" si dovrebbe scattare almeno un rullino ogni due mesi 
|
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 13:12
Ah ah bella pensata |
| inviato il 27 Aprile 2021 ore 15:20
@cesarecallisto: Le foto sono entrambe belle dato che sai fotografare bene.
Però su quella scattata con ML ci si potrebbe lavorare ancora in PP. Ad esempio basterebbe aprire le ombre ed il risultato sarebbe a mio avviso ancora migliore. |
user120016 | inviato il 27 Aprile 2021 ore 15:40
Prendo spunto dall'esempio dell'amico Cesare di cui apprezzo, oltre alle capacità fotografiche, il processo di evoluzione e di maturazione davvero ammirevole.
Ecco, a proposito di quel che si può fare senza grandi tecnologie in mano, questo è un ritratto al Collodio umido, una tecnica vecchia di 100 anni:
Fotocamera da 10 kg, ingombrante come un forno a microonde. Lastre di vetro 20x25 cm impregnate di emulsione sensibile e pochi minuti di tempo per svilupparle dopo lo scatto. Nessun negativo su cui lavorare. Opera unica, fatta e finita, nel bene e nel male. A fronte di ottiche dalla profondità di campo ridicola, sensibilità bassissime (il soggetto deve collaborare tantissimo) e soprattutto tanta pazienza per le prove andate male. Ma quando va bene...
Qui il link su tutta la discussione:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2989590&show=2
Io non ci capisco una fava di mirrorless o di software, per cui parlo da completo ignorante. Ma ancora una volta, conta l'idea o il mezzo? La fantasia o la tecnologia?
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
