| inviato il 17 Aprile 2021 ore 14:02
No... certo che no! Per un apocromatico non è un problema l'Aberrazione Cromatica figurati un poco di colore laterale! |
| inviato il 17 Aprile 2021 ore 15:56
@Zeppo Le frange luminose in fotografia digitale sono di tre origini diverse: 1) L'AC laterale, che è una differernza d'ingrandimento : l'ottica focheggia bene tutte le frequenze luminose, stesso piano di MaF, ma ingrandisce di più le frequenze lunghe, i rossi, e meno le frequenze corte, i blu, col risultato che si creano frange colorate, virtualmente assenti nel centro, che crescono verso i bordi: non calano al chiudere del diaframma. 2) L'AC assiale, o longitudinale, che è una differenza di fuoco : l'ottica focheggia su piani diversi le diverse frequenze luminose e si creano frange colorate, anche nel centro e si riducono diaframmando, perché aumenta la PdC. 3) Altra sorgente di frange colorate sono le perdite di fotoni dei fotodiodi del sensore, per saturazione prematura, con tanta luce che illumina il sensore, dei fotoni traboccano dal fotodiodo e procurano frange luminose se c'è il filtro di Bayer sopra il sensore. Quello è il famigerato "blooming" dei sensori , che si nota sulle alte luci ai limiti della bruciatura: ovviamente il chiudere o meno il diaframma dell'ottica non gli fa un bel razzo di nulla. Tutte e tre si eliminano bene, benissimo, in fotoritocco, Adobe Camera RAW ha gli strumenti per farlo in modo che non resti traccia alcuna. A pellicola le frange luminose erano uno spauracchio ed una disgrazia, erano come l'AIDS, se te le beccavi, non te le levavi più, mentre in digitale sono una segata, si levano benissimo, anche sui culi di bottiglia. E preoccuparsi per l'AC o per le frange luminose in fotografia digitale oggi è......... come avere paura delle Streghe, non è cosa intelligente! |
| inviato il 17 Aprile 2021 ore 19:36
Alessandro, grazie del tuo intervento chiarificatore e grazie anche a Stefano per il suo contributo legato all'astro e alla macro Fortunatamente non mi dedico ai pianeti! la foto delle stelle è invertita, l'apo è a destra Ma a proposito di APO, chi l'ha ideata questa designazione? Perché nessuno dei supertele Canon ha questa dicitura, ma il risultato è lo stesso, no? |
| inviato il 17 Aprile 2021 ore 19:52
Apo è una designazione "commerciale", come "lente alla fluorite". Vuol solo dire che è particolarmente corretto nei confronti delle AC, ma quante ce ne siano di residue non è dato a sapersi.... per cui in sostanza vuole dire poco e niente. L'unico valore che sarebbe da prendere in considerazione, oltre la lunghezza focale, è il numero di Abbe (rapporto tra rifrazione e dispersione) di ciascuna lente, più è elevato meglio è. |
| inviato il 17 Aprile 2021 ore 22:41
Gli unici "Apo" veri, che hanno il nome Apo e lo rispettano, che io sappia, sono i Leitz. La serie OTUS della Zeiss è fatta di ottiche apocromatiche vere, ma la Zeiss non usa quel prefisso. |
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