| inviato il 14 Aprile 2021 ore 7:17
Leggo con interesse “ Tecnica corretta di Sharpening per la Fotografia Digitale „ . Non posso parteciparvi perché insieme ad altri 20 (venti!) sono bloccato da Alessandro Pollastrini, che chiamo affettuosamente "ing cabarettista". Brainstorming: - l'ing cabarettista non ha mai capito i fondamenti della fotografia digitale compiutamente. Grave, perché è un ing elettronico, non un diplomato di Radio Elettra; - "Cambridge in Colour" è un sito adatto a principianti. Spiega le cose a metà. L'ing cabarettista è convinto sia emanazione della Università di Cambridge. No. Redatto da un ing chimico Ph.D. di Cambridge che è rimasto a spasso dal 2004 al 2017; - il libro citato è sicuramente degno di nota, anche se Bruce Fraser è scomparso nel 2006. Tutto quello che c'è nel libro e di più è disponibile gratuitamente qui: www.pixelgenius.com/ Schewe è un grassone molto simpatico, trave portante di LR. Purtroppo il suo inglese è rasoterra; - la limitazione di PixelGenius è che gira solo sotto Photoshop, in particolare sotto "Automate". Spettacolare. Da provare! È fermo al 2018, inutile cercare operazioni introdotte in PS dopo quella data. |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 7:43
Io nel thread ho fatto quasi subito una domanda molto semplice ma neanche mi ha risposto. Concordo con te che il libro è vecchio, le cose sono cambiate e anche di molto ma soprattutto molte cose sono sbagliate al giorno d'oggi. Saluti |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 7:51
@Ago se hai notato, quelli che seguono il cabarettista sono diminuiti nel tempo (mito di Sisifo). Alessandro è un fotografo appassionato. Stampa anche in casa. Quello che ha scritto sullo sharpening è abbastanza condivisibile. Purtroppo gli capita occasionalmente di postare grafici, dove è chiaro che non li sa leggere. La sua ossessione sono i Mpx. È convinto che i sensel piccoli danneggino una fotografia. Con alcune precisazioni, è esattamente il contrario. Mi limito a consigliare di prenderlo con le pinze. Fondamentalmente è abbastanza in buona fede, però. È convinto di quello che posta. Purtroppo il blocco facile gli impedisce di imparare da chi il digitale l'ha capito meglio... |
user120016 | inviato il 14 Aprile 2021 ore 8:57
Non ci capisco una beneamata fava di digitale ma a questo punto mi hai messo la pulce nell'orecchio. Vado a sbirciare... |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 9:09
“ quelli che seguono il cabarettista sono diminuiti nel tempo (mito di Sisifo). „ Mi manca il nesso con Sisifo.. ..dello sharpening peril momento faccio a meno, aspetto si arrivi a una soluzione unanime |
user120016 | inviato il 14 Aprile 2021 ore 9:24
Ho letto le prime tre pagine e mi è venuto un principio di emicrania. Comunque nulla di utile per le mie fotografie. Ah, dimenticavo, proprio ieri ho speso 65 euro per acquistare un bellissimo testo (in inglese anche in questo caso) sulla storia delle fotocamere sovietiche del secolo scorso. E nel suo campo è una Bibbia anche questo... |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 9:28
Val, io sto seguendo anche di la perchè l'argomento mi interessa. Credo sarebbe utile, quantomeno a me, che non sono nè ing., nè informatico, che spiegassi quali sarebbero, secondo te, le imprecisioni sul workflow indicato da A.P. (sulla cui competenza non posso esprimere giudizi dal basso della mia formazione umanista...). I punti fermi dati di la direi che possono essere così riassunti: 1. lo sharpening va dato almeno in tre pasaggi, uno su raw (e qui c'è il primo dubbio... il capture sharpening dato su tiff dopo la conversione è meno efficace? se sì perchè?), uno "artistico", e uno per la stampa alla fine; 2. l'ultimo sharpening va dato indiscriminatamente su tutta l'immagine, anche nelle zone sfocate e nelle quali il dettaglio non è voluto; 3. il denoise va applicato come prima operazione su raw (stesso dubbio di prima sull'equivalenza della medesima operazione dopo la conversione); |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 10:23
Grazie Val, messo segnalibro a questo post! |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 10:45
“ Non ho capito la problematica che ti poni, con cosa converti il RAW e lo fai diventare tiff ? „ Non ho capito cosa non hai capito |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 11:28
Dai mettete dei fiori nei vostri cannoni |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 12:17
Scusa Valgrassi che ne approfitto per chiederti un'opinione sul mito dei megapixel e della risolvenza. Un tempo mi ero appassionato di pinhole, le ho usate spesso su grande formato, quando andavo a scansionarle usavo risoluzioni alte, normali per il banco ottico ma molto più di quello che potesse servire in quel momento; ma questo iper-campionamento mi dava l'idea che venisse trasferita in digitale l'immagine con i limiti fisici del sistema che l'ha prodotta, che il digitale non fosse il collo di bottiglia. Allo stesso modo mi piace usare vecchi obiettivi a tutta apertura con la Sony A7R2; potendo, mi piacerebbero avere 10 volte linearmente i pixel necessari (esempio esagerato per far capire): non 4000x6000 ma 40milaX60mila, cioè 2,4gigapixel. Così si avrebbe un'immagine morbida con tutte le sfumature della luce che passa nell'obiettivo, e il limite sarebbe solo quello del sistema, non quello della trasformazione in digitale. Al di là del peso spropositato dei file, ha senso questo ragionamento? |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 12:47
Aspettando la risposta di Valgrassi ti dico come la vedo io. Con un pinhole la diffrazione rende la risoluzione di partenza così bassa, che il punto oltre al quale un aumento di risoluzione del campionamento non dà più benefici è molto basso. Quindi quello che hai notato è perfettamente normale. Per obiettivi poco risolventi succede la stessa cosa ma in forma minore. A livello teorico un sensore con risoluzione doppia di quella dell'obiettivo ti permette già una risoluzione complessiva pari al 90% di quella che avresti con un sensore a risoluzione infinita (cioè risoluzione complessiva pari a quella dell'obiettivo); andando oltre quindi il guadagno è molto piccolo. A livello di sfumature di luce e colori secondo me un aumento di risoluzione serve ancora meno. |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 18:32
“Non ho capito perché converti in TIFF per dare il denoise se in realtà è proprio la demosaicizzazione del RAW con i suoi parametri la prima fase della nitidezza” Non lo faccio ma nell'altra discussione qualcuno ha sostenuto che dare denoise su tiff e su raw è la stessa cosa e volevo capire dove stava la verità è perché. Peraltro mi chiedo una cosa... quando partendo da raw passo da camera raw a Photoshop in quest'ultimo programma l'immagine in che formato è? Non più raw in quanto già convertito giusto?. Quindi ogni operazione compiuta su Photoshop non è applicata su raw... |
| inviato il 14 Aprile 2021 ore 18:44
quando partendo da raw passo da camera raw a Photoshop in quest'ultimo programma l'immagine in che formato è? Dovrebbe essere tiff Quindi ogni operazione compiuta su Photoshop non è applicata su raw... Giusto |
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