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Tecnica a mio avviso corretta di Sharpening per la Fotografia Digitale


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avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 7:56

Ci sono diversi Utenti che hanno difficoltà ad effettuare recuperi di nitidezza sulle loro immagini digitali e vedo ripetute richieste di chiarimenti, dunque riporto quello che ho già scritto diverse volte, nella speranza di essere utile a qualcuno.


Per chi vuole veramente approfondire, il mio consiglio è che si studino, non solo leggere, ma studiare, la Bibbia dello Sharpening, "Real World Image Sharpening with Adobe Photoshop, Camera Raw, and Lightroom" di Bruce Fraser, ottimo teorizzatore dello sharpening e dell'eccellente Jeff Schewe, che quella teoria ha messo in pratica, realizzando gli strumenti di sharpening di Camera RAW e di Photoshop.

Sono 345 pagine in inglese tecnico: lo sharpening è argomento complesso e quello è un libro fatto veramente bene dai creatori e realizzatori dello sharpening digitale come lo conosciamo oggi noi.

Per chi non vuole leggersi tutto quel libro, qui ci sono i fondamenti, ossia la tecnica che uso io, con lo sharpening dato in modo ineccepibile.

Il fondamento di tutto il lavoro è l' INVISIBILITA' COMPLETA della ripresa di nitidezza, dell'applicazione dei vari tipi di sharpening, non ci deve essere traccia alcuna di artefatti, geometrici o cromatici nell'immagine dovuti ad interventi di sharpening.

Ed a fare un lavoro completamente invisibile come artefatti ci si riesce.

Comunque, riassumendo in poche parole:

In fotografia digitale sono sempre tre tipi diversi di nitidezza da recuperare, e quindi tre tipi diversi di sharpening da applicare

Ci sono 3 forme di sharpening da applicare, ripeto, sempre all'immagine in fasi successive:

1) Capture Sharpening.

2) Sharpening Artistico

3) Sharpening di Presentazione Finale dell'immagine (diversi tipi di stampa, monitor HD, web)


I tre passaggi sono sempre e comunque tutti necessari, vanno applicati all'immagine tutti e tre sempre .

1) Capture Sharpening
Questo recupera la definizione persa dal complesso ottica, filtro passa basso, filtro di Bayer, sensore ed elettronica (campionamento per la creazione del pixel).

Un punto luminoso che entra nell'ottica esce distorto dall'ottica e la distorsione si misura e si vede, in due parole, analizzando la PSF (Point Spread Function) dell'ottica, ossia come l'ottica distorce l'immagine di un punto luminoso, in pratica la sua impronta digitale, per usare un termine poliziesco.

Sotto l'ottica, il raggio luminoso distorto in PSF, impatta sul filtro passa basso, che a sua volta introduce della ulteriore perdita di definizione, dato che taglia le frequenze spaziali più elevate, taglio effettuat otticamente nel filtro ed abbatte ulteriormente la risoluzione.

Sotto ancora c'è il filtro di Bayer ed infine il sensore, anche loro discretizzati dal punto di vista ottico: di una immagine continua come geometria, la fanno a pezzettini, pezzettini che poi vengono rimessi insieme dall'elettronica della fotocamera, per ricostruire geometricamente l'immagine.

E poi c'è il campionamento del segnale analogico del sensore per la creazione del Pixel, che è forse la maggior fonte di perdita di nitidezza, il segnale originale dell'ottica, l'immagine, viene degradato dal campionameno.

Le varie componeni sono visibili qui:




OLPF = filtro passa basso, Optical Low Pass Filter, quando c'è

Pixel = campionamento

Alla fine, il tutto porta a perdita di risoluzione e di micro contrasto, ossia di nitidezza, si perde nitidezza per colpa dell'ottica (molto poca, a parte fondi di bottiglia), del filtro passa basso (un po' ma non molta) e del complesso Bayer/sensore (tanta) : il recupero totale di quelle perdite si fa con il Capture Sharpening.

Quando scatto, non faccio una fotografia in digitale, catturo un pacco di dati, il RAW, che racchiude infinite immagini e che non è una immagine : il Capture Sharpening si fa prima di convertire il RAW in file immagine, Tiff a 16 bit, ed è indipendente da quando si fa nel processo di conversione del RAW, prima o dopo il bilanciamento del bianco, di saturazione,etc., ma comunque va fatto s empre prima della conversione in file immagine

Se usi la stessa fotocamera, e la stessa ottica il Capture Sharpening dovrebbe fisso.

Dovrebbe, ma non lo è: in pratica, nell'operazione di Capture Sharpening, introduciamo un'aliquota di Sharpening Artistico descritto dopo.

In pratica si modifica il Capture Sharpening in funzione del tipo di fotografia, adattandolo alla dimensione dei particolari che sono maggiormente presenti sull'immagine, ovvero a seconda della differente frequenza spaziale media presente nell'immagine di conversione.

In questo modo, recuperiamo nitidezza ed abbiamo un grande vantaggio:

- Il primo recupero di acutanza, il Capture Sharpening, applicandolo ai parametri di conversione del pacco dati catturato in fase di scatto, il RAW, prima della conversione dello stesso in file immagine per recuperare perdite di nitidezza per componentistica elettroottica (obiettivo, passa basso e sensore).

- impostiamo e applichiamo già parzialmente lo Sharpening Artistico: ma..... perché?
Per ridurre artefatti a parità di recupero di nitidezza finale.

Meglio darne un po' di Sharpening Artistico, una parte, in questa fase che tutto assieme dopo, perché più passaggi intermedi portano a minori artefatti di un passaggio unico , questa aliquota data in fase di conversione, riduce aloni sulla parte che sarà data in fotoritocco (USM etc) dopo. dato che lo Sharpening dato in modo ottimale è sempre un processo graduale.

Che cosa fa il Capture Sharpening dato a quel modo nell'economia di una immagine realizzata al meglio dal punto di vista della nitidezza?

Fa il lavoro di preparazione al meglio (riduzione artefatti) dell'immagine, dal punto di vista della nitidezza, alla fase successiva dello sharpening, quella che serve ad esaltare le caratteristiche artistiche dell'immagine, su libera interpretazione e decisione del fotografo: lo Sharpening Artistico.

I valori da usare nel comando Dettagli di Adobe Camera RAW uno se li deve trovare da sé e cambiano da immagine ad immagine


2) Sharpening Artistico

Ora che ho convertito il RAW ho il Tiff a 16 bits e faccio il fotoritocco.

Supponiamo di fare del fotoritocco ad una bella ragazza con le labbra carnose, i denti belli, le ciglia lunghe, occhi e sopracciglia delicati ma di colore brillante pupille splendide, bei capelli ma.......coi brufoli.

Tolgo i brufoli ed addolcisco tutta la pelle in qualche modo (ce ne sono tanti), ma poi voglio mettere in risalto bocca, denti, occhi, ciglia, pupille (cambio o meno il colore) e capelli, questi elementi li voglio molto nitidi, i capelli li voglio addirittura "contare": applico un'ulteriore aliquota di sharpening solo a bocca, denti, occhi, pupille, mentre a ciglia e capelli una in più, addirittura due applicazioni, nitidissimi, uno sharpening addizionale (maschera di contrasto) solo a tutti quelli e NON alla pelle, altrimenti vengono fuori impurità e difettti.

Questo è lo Sharpening Artistico e si fa durante il fotoritocco.

Quali sono i valori da applicare allo Sharpening Artistico?

Non ci sono valori costanti e nemmeno valori di base , dato che la variazione sia delle frequenze spaziali presenti sulle immagini e sia di cosa vuole il fotografo rappresentano una gamma vastissima. qui ciascuno deve giudicare ad occhio l'effetto voluto.

Come si applicano quei tipi di sharpening, il Capture Sharpening e lo Sharpening Artistico?

Per sua natura fisica, per come viene realizzato, lo sharpening, il recupero di nitidezza, è una esaltazione del microcontrasto sulla transizione chiaro- scuro dell'immagine, ossia sui bordi presenti sull'immagine, lo scuro viene scurito, il chiaro viene schiarito.

Per non fare danni all'immagine, lo sharpening deve essere sempre applicato solo sui bordi, sulle transizioni, e non su aree estese e continue dell'immagine; lo sharpening va sempre applicato con Maschera dei Bordi, regolando opportunamente la zona di applicazione, ossia la dimensione del bordo

Per questo:

- per dare solo sui bordi anche Il capture sharpening, in Adobe Camera RAW (ACR) c'è il cursore Maschera nel comando Dettagli, e va praticamente sempre usata.

- Per applicare lo Sharpening Artistico in Photoshop, per chi lo usa, va sempre fatta la Maschera dei Bordo, di spessore opportuno.

- Mai dare sharpening agli sfocati o al cielo!


3) Sharpening di Presentazione

A fotoritocco praticamente concluso, la foto è pronta, ha il formato già definito e la devo adesso presentare, o stamparla, o a monitor buono, o spedirla in rete, presentarla in web.

Supponiamo che la voglia stampare.

Quando stampo, l'inchiostro spruzzato dalle testine va sulla carta e, dipendendo dall'inchiostro, dalle testine e dal tipo di carta, si diffonde più o meno sulla carta, la macchiolina microscopica è più o meno grande a parità di quantità d'inchiostro sputata dalla stampante.

Per recuperare questa ulteriore perdita di risoluzione dovuta alla diffusione dell'inchiostro, si da ulteriore marschera/e di contrasto, di valore fisso in funzione del tipo di stampante, di carta, di formato di stampa e di risoluzione,

Questo è lo Sharpening di Presentazione Finale, nel mio caso di stampa, si dà all'ultimo passaggio di fotoritocco ed è l'unico caso in cui i valori sharpening non dipendono dalla fotografia, da quanto è grande e da cosa contiene la fotografia come dimensione dei dettagli, ossia dalle frequenze spaziali contenute nell'immagine, ma dipende unicamente da:

- tipo di stampante e di carta usata
- dalla risoluzione del file immagine mandato in stampa, in PPI
- dalla distanza di osservazione della stampa finale

.Jeff Schewe, per stampanti Inkjet che lavorano a 300 PPI, per lo Sharpening di Stampa consiglia il seguente Sharpening di Stampa, al paragrafo Output Sharpening

manualzz.com/doc/17987997/image-sharpening-make-it-really-sharp-jeff-s


Ma si può dare anche come sotto, io uso questi valori su stampe A3 ed A2:

- Basso (carte glossy) : un livello, fusione Sovrapponi, Filtro Accentua Passaggio, Raggio 1 Px, Opacità 70%.

- Medio (carte semiglossy): un livello, fusione Sovrapponi, Filtro Accentua Passaggio, Raggio 1Px, Opacità 90%.

- Alto (carte matte): un primo livello USM, Valore 70, Raggio 0,5, Soglia 4, diffusa in Luminosità al 70% + un secondo livello Filtro Accentua Passaggio, Fusione in sovrapponi, Opacità 45%, poi fondere i livelli


Per il web, uguale, si da, sempre con valori fissi, ma ovviamente diversi, all'ultimo passaggio.

Lo sharpening di stampa o web, si dà a tappeto, a tutta l'immagine, sfocati e cielo inclusi.

NOTA BENE!

- Per giudicare il Capture Sharpening si vede l'immagine ingrandita , al minimo al 100%, io lavoro al 200%, o comunque a fattore d'ingrandimento multiplo di 50, per evitare errori di nitidezza dovuti all'interallacciamento del monitor: si usa l'immagine ingrandita perché si va a fare una verifica del recupero di nitidezza sulla PSF del complessivo ottica + fotocamera, è un recupero tecnico e non fotografico, e si opera sulle modifiche da apportare alla PSf che sono visibili solo ad elevato ingrandimento.

- Per giudicare lo sharpening artistico è bene settare opportunamente la risoluzione di PP (quella vera del monitor che si usa, misurata esattamente all'unità di PPI, misurata col metro ed impostata nella casellina apposita di Photoshop) e vedere l' immagine al formato di stampa : alla fine lo sharpening artistico serve a fare l'immagine nitida vista in codizioni normali e dunque in fase di applicazione va vista nelle stesse condizioni nella quale la guarderemo

- Lo sharpening di stampa non si guarda nemmeno, è un valore fisso.

Lo sharpening altera sempre i colori ed a volte anche il contrasto dell'immagine: va dato in Luminosità, come fusione livelli e sempre dopo la messa a punto dell'immagine come contrasto e luminosità, sarebbe sempre meglio dare shrapening come ultima operazione del fotoritocco, doppia, Artistico e di Presentazione, ultime operazioni.


..................sperando sia tutto chiaro!

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 11:36

Beh, grazie per la spiegazione così dettagliata. Non entro nel merito tecnico, ahimè non ne ho le capacità, ma prenderò magari spunto per tentativi e miglioramenti. C'è da studiare!

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 11:39

Grazie infinite Alessandro, lo sharpening è sempre un cruccio di molti, me compreso, quindi grazie davvero per il tuo intervento!

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 11:48

La mia domanda e questa;

Visto che il libro e di qualche anno fa,
Visto che le macchine e la nitidezza si e evoluta,
Non e che applicando quelle tecniche si va e fare una p.p. errata?

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 12:07

stupendo post del lunedì. infinita gratitudine

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 14:11

qui ci sono i fondamenti, ossia la tecnica che uso io, con lo sharpening dato in modo ineccepibile.


TOP!
Grazie davvero

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 14:16

"Non e che applicando quelle tecniche si va e fare una p.p. errata?"

Certamente no.

Le macchine non si sono evolute, perché la tecnologia di cattura dell'immagine e di creazione del RAW è semprer la stessa.

Le ottiche non si sono evolute, perché la tecnologia è sempre la stessa.

La nitidezza non può ovviamente evolvere, sempre di microcontrasto di tratta.

Ed i programmi di fotoritocco usano sempre gli stessi strumenti, salvo aver aggiunto delle AI che rendono più facile il lavoro, ma si tratta di fare sempre lo stesso, identico lavoro.

Non è cambiato nulla a livello di sistema da quando è stato scritto il libro.

I settaggi dei vari strumenti vanno adeguati alle differenti attrezzature tecniche ed alle differenti immagini, e stop.


avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 14:26

Tutto giusto e sacrosanto, faccio anche io così più o meno da anni.
L'unica cosa che a volte faccio diversamente è lo sharp finale per web o stampa che applico anche lui in maniera selettiva ma solo se ho nella foto molte parti sfuocate (a cui non lo applico).

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 15:38

Visto che il libro e di qualche anno fa,
Visto che le macchine e la nitidezza si e evoluta,
Non e che applicando quelle tecniche si va e fare una p.p. errata?


puoi fare delle prove applicando lo sharpening al cielo e non ai bordi. se la foto migliora allora il libro è da buttareMrGreen

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 16:03

Ciao, ok ammettiamo che sia tutto vero e giusto quello che dici anche se secondo me lo è solo in minima parte e come ha già scritto qualcuno il libro è molto vecchio e qualcosa ( anzi tanto) è cambiato. Ora tu spiegami perché uno come Simone Poletti di fotografiaprofessionale.it( e non solo lui ma anche altre 4 persone ben conosciute) che usa Ps da quasi 30 anni,lo fa come lavoro e lo insegna dice ( con le dovute prove) 1)Che in Lr( e in Camera Raw ovviamente visto che sono la stessa identica cosa)la nitidezza non va mai data perché lavora proprio male sull'immagine. Diverso il discorso con C1 dove li si che la nitidezza lavora bene 2) Una volta che si passa il lavoro su Ps la nitidezza è la prima cosa che va data . 3)In una logica di lavoro secondo lui va fatta,in ordine: nitidezza, correzione dei difetti, correzione tonale, correzione cromatica, eventuali effetti.

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 16:17

Grazie mille Alessandro per l'ottima spiegazione.
Una domanda riguardo il capture sharpering. Ho letto di una tecnica chiamata "deconvolution sharpering" in un articolo sul web che parla di fotografia paesaggistica, ma non ho avuto modo di approfondire. Da quello che ho capito, si tratta in pratica di dare uno sharpering sul RAW, con un raggio più piccolo possibile ed un fattore con valore medio, e portare il cursore dei dettagli al massimo, applicando in fine una leggera mascheratura. Che ne pensate di questa tecnica? Credete possa essere utile?
Grazie.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 16:50

NOTA! mi sono sbagliato! leggete più giù il commento di alessandro pollastrini
deconvolution e capture sharpening li vedo come sinonimi nelle guide online, e sono il primo passaggio dei tre
photographylife.com/landscapes/advanced-post-processing-tips-three-ste

avatarjunior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 17:21

deconvolution e capture sharpening li vedo come sinonimi nelle guide online, e sono il primo passaggio dei tre

Ah ok, quindi sono la stessa cosa Sorriso
Interessante anche questo articolo di Photograpylife che ha un approccio più pratico.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 18:05

""deconvolution sharpering"

L'articolo citato, di Photographylife, semplicemente chiama "Deconvolution Sharpening" quello che io, da B. Fraser e J. Schewe, chiamo Capture Sharpening, ma il nome "Deconvolution Sharpening" usato al posto di Capture Sharpening è errato : l'autore non è esperto di sharpening, ed oltretutto chiamarlo così può trarre in inganno il lettore.

Si possono usare diversi strumenti per dare nitidezza, ossia strumenti di sharpening, incluso per il Capture Sharpening, che non fa eccezione, e la USM, ossia la notissima Maschera di Contrasto, è uno di questi, e poi ci sono anche le deconvoluzioni ( in Photoshop, la Nitidezza Avanzata nel kernel "Sfocatura con lente" lavora con deconvoluzione) ed altri strumenti.

Il Capture Sharpening può essere o meno di tipo deconvolutivo, non è solo deconvolutivo.

La deconvoluzione è un algoritmo matematico che ricostruisce l'immagine in modo statistico e sempre in modo statistico toglie gli elementi di disturbo, il rumore, fornendo una immagine più nitida, e lo si può usare come Capture Sharpening, ma per quello può anche essere usata una normale maschera di contrasto, una USM.

CaptureOne sul RAW, per il suo capture sharpening,non permette di usare deconvoluzioni, è limitato come strumenti, ed opera solo per mezzo di una USM.

Per il Capture Sharpening, di norma si usano:

- strumenti tipo le USM su RAW con dettagli grossi e medi,

- la deconvoluzione su RAW con dettagli piccoli e piccolissimi, è per quello che si usa sui paesaggi.

- altra applicazione tipica dello sharpening, anche Capture Sharpening, a deconvoluzione è per il recupero delle immagini velate da diffrazione, ossia il recupero di nitidezza su immagini scattate con diaframma abbastanza chiuso ed afflitte da diffrazione.

La più tipica convoluzione usata per quel tipo di lavoro è la Richardson - Lucy.

Senza andare a cercare programmi specifici (ce ne sono diversi, tipo il vecchio Topaz Infocus che io utilizzavo) la stessa Adobe Camera RAW, nel pannello Dettagli, permette di operare in deconvoluzione, ma va settato opportunamente: col comando Dettagli a valori bassi, fin verso i 40, opera come una normale USM, mentre settandolo verso il valore massimo, 100, opera in deconvoluzione.

Eric Chan, di Adobe, è il matematico responsabile degli strumenti matematici di Camera RAW e Photoshop per lo sharpening, è proprio lui che ha messo a punto la matematica usata per la nuova Super Resolution di Adobe Camera RAW e del comando Dettagli, sempre di Camera RAW, ed è lui che conferma che con valori elevati, il comando Dettagli opera in deconvoluzione, ma non ha mai specificato quale, probabilmente ne ha fatta una lui ed usa la sua.

La deconvoluzione va usata sul RAW, ossia per dare il Capture Sharpening, esclusivamente a tutte quelle immagini che hanno frequenze spaziali molti alte, dettagli fini e finissimi e/o che sono velate da velo diffrattivo, scattate a diaframma molto chiuso.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2021 ore 18:28

Alcune macchine producono un raw che è più piallato, grazie ad un intervento interno tipo la Sony A7rIII che permette maggiore libertà d'intervento di sharpening. Altre come la Sony A7rIV producono un file più naturale che richiede maggiore attenzione per evitare che il rumore compaia e danneggi gravemente lo scatto. Con quest'ultima macchina trovo molto utile fare piccoli interventi a più passaggi piuttosto che tutto in una volta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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