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Fotografia o Immagine? Fotografo o Artista Digitale?


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avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 15:21

Ciao a tutti, sentendo spesso parlare di paesaggio e fotografia parte sempre la solita riflessione in merito alle eccessive post-produzioni, il distacco dalla realtà ecc.. cosa è una fotografia e cosa non lo è più e come ci si ostini a mantenere una certa etichetta (Fotografo) a fronte di una professione quasi diversa a conti fatti. Una foto che diventa un'immagine, un concetto ben diverso a livello pratico e non solo.

[SOTTOTITOLO: Post-Produzione spinta, Fotomontaggi e simili.. quando non è più "fotografia"]

Vi porto la mia opinione poi mi direte la vostra: Sorriso
Mi chiedo (mi chiedo) solo perchè non si voglia magari ammettere che la FOTO nasce e finisce nel momento in cui viene impressa/scattata con le ovvie competenze necessarie nell'arrivarci. Tralasciando l'analogico oppure le minime elaborazioni nell'uso normale..non escludo la post produzione attenzione. Oggi si dovrebbe parlare anche di immagini ed elaborazione grafica quando ci si allontana e di molto dalla ricerca della cosiddetta realtà forse (quindi oltre il semplice bilanciamento del RAW), che male c'è ad ammetterlo? Ci si sente meno fotografi? C'è qualcosa di male a definire quella persona un ottimo grafico? Non possono essere viste come due cose disgiunte? Forse ci si sente più fighi sentendosi dire "che scatto/foto fantastica" a fronte di ore al pc a post-produrla rispetto allo scatto buono di uno che non l'ha maltrattata troppo per un risultato meno "appariscente". L'immagine ed il fotografo si erano fermati diversi passaggi indietro però, se passi più ore al pc che a scattare la foto allora capitemi.. la professione prevalente diventa un'altra , la foto è solo base di partenza ma il grosso lo fa il lavoro al PC e stai forse facendo il grafico, non più il fotografo, e questo non deve sembrare "avvilente" oppure offensivo anche se molti si scaldano. (Nel paesaggio le foto erano considerate migliori quelle che meno necessitavano di post-produzione: vuol dire aver trovato le giuste situazioni, la giusta luce e ciò che era necessario per la riuscita da subito. TU l'hai trovato quel cielo che molti incollano sulla propria foto perchè scadente. Va bene l'evoluzione ma ormai ci siamo dimenticati pure di questo).
Questo non per dire che chi fa troppo al pc non sa scattare, attenzione, semplicemente che l'evoluzione delle mansioni porta inesorabilmente all'evoluzione della professione indirettamente. Forse "Fotografi Digitali" il termine più corretto? In molti casi per me non basta.. c'è troppo oltre la fotografia scattata in alcuni casi, dove senza il lavoro al PC non avrebbe la stessa eco o qualità percepita la cosiddetta foto, non esisterebbe finendo nel cestino.
Parlo principalmente di rimozione di elementi, cielo farlocco, snaturamento totale dei colori, sovrapposizioni talmente innaturali e dettate solo dal lavoro al pc, tanto che lo scatto in sè diventa una cosa totalmente secondaria, non definibile più come "fotografia" il risultato.

Uno che fa solo disegni al PC partendo da una bozza su carta lo chiamiamo "Pittore" o "Artista Digitale"? Forse la seconda voce ma senza togliere valore alla persona, all'artista.
Perchè allora si continuano a chiamare fotografi i soggetti che lavorano lo scatto più al PC che sul posto ad esempio? (parlando di quando si va un po troppo oltre, e qui oggi voglio capire dove sta questo limite eventuale) La fotografia che viene "stravolta" è il famoso bozzetto del pittore, "Artista Digitale" resta il termine più adatto ed il risultato si chiama IMMAGINE non più FOTO, che dite? Allora chiamiamo "Fotografo" l'architetto che fa le foto sul cantiere e le mette in una documentazione (forse qui è più adatto visto che le foto non le elabora per nulla) oppure altro esempio.. con un fucile in mano puoi essere un criminale, un poliziotto, un cacciatore ma difficilmente sei un "Fuciliere".. insomma, si è troppo legati allo strumento forse per definire il proprio "Status Symbol" soprattutto in fotografia, quasi fosse figo il tutto ("Sono un Fotografo, so usare una fotocamera" > "ah figo"..).

Rispetto all'amatore il Fotografo professionista è quello che guadagna dagli scatti, dico scatti perchè puoi vendere uno scatto come foto oppure come immagine (con pesante elaborazione), ma sono due cose ben diverse onestamente: impressione VS elaborazione. (la seconda può coprire in parte la prima, ma la prima abilità bisogna saperla gestire per bene e senza trucchi)

Che ne pensate voi? MrGreen Cerchiamo di trovarne una definizione di "Fotografia" insieme nell'era moderna.. si può ridurre tutto questo ad un'unica parola dal passato oppure la Fotografia si è espansa e tutto va incluso con essa?



EDIT: ho dovuto aggiungere alcune premesse qui sopra perché alcuni punti non sono stati chiari o magari travisati. La mia non è un imposizione, ma se badate bene un insieme di ripetute domande, poste a fronte di un continuo dibattito sulla questione.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 15:42

Guarda non voglio leggere tutto l'ambaradam

Tema trito e ri-trito

Uno e libero di scattare e fare tutta la p.p. che vuole

Se a te non piacciono certe cose limitati solo a fare la foto con preset neutro.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 15:47

Se a te non piacciono certe cose limitati solo a fare la foto con preset neutro.


Non è una riflessione su cosa mi piace o cosa no personalmente, è un punto di partenza e una riflessione più che altro sulla definizione di tutto questo in forma il più possibile obbiettiva. MrGreen

La mia questione non è stabilire se l'acqua setosa è bella o se la via Lattea sulla compagna Romagnola sia accattivante o meno, ma vedere dove si ferma la fotografia e quando subentra altro senza mischiarne le cose. Definire in modo oggettivo abilità, strumenti, modi, ecc.. senza sminuire o criticare ma sarebbe giusto trovarne i contorni di tutto.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:00

L'architetto forse non elabora le foto ma lo fa il programmino della macchina fotografica.
Chiamiamo fotografi allora solo chi usa macchine analogiche..... gli altri sono graphic designers

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:05

Chiamiamo fotografi allora solo chi usa macchine analogiche..... gli altri sono graphic designers


Non sarebbe del tutto sbagliato ma non vediamola in modo così opprimente.

Fotografo > fotografare con l'analogica

Fotografo Digitale > per chi fotografa appunto con una fotocamera digitale e elabora il minimo per portare lo scatto a livello quanto meno reale (non ho escluso un minimo di fisiologica PP nel mio post infatti)

Artista Digitale > quando la foto è la bozza di un lavoro più grande il cui risultato va oltre quello che poteva essere la fotografia, il risultato è un'immagine e non più una "Fotografia" in molti casi.

La questione non è essere al corrente di questo, il problema è che spesso sembra non si voglia proprio vedere che spesso esistono queste nette distinzioni, tutto si mischia e non vi è una vera evoluzione dei vari concetti. (utili o meno a livello pratico, sia chiaro MrGreen Non è per ghettizzare le varie figure ma capire perchè la "community" è spesso restia in questo, si evolve qualcosa e quindi impariamo a comprenderlo e a definirlo dove possibile, senza nulla togliere ad ogni figura.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:08

Vi porto la mia opinione poi mi direte la vostra: Sorriso
Mi chiedo solo perchè non si voglia ammettere che la FOTO nasce e finisce nel momento in cui viene impressa/scattata.


Perchè non era così nemmeno ai tempi dell'analogico che era più "limitato", figurati oggi. :-P

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:08

ma vedere dove si ferma la fotografia e quando subentra altro senza mischiarne le cose

Ad oggi non si e in grado di dare un parametro di quale sia il limite.

Io penso questo
Se uno vuole che la scena fotografata sia il più possibile realistica,
lo può fare senza ne se ne ma.

Se uno vuole esaltare, esagerare, strafare e libero di farlo
La creatività non ha limiti e senza di essa non saremmo qua.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:09

Perchè non era così nemmeno ai tempi dell'analogico che era più "limitato", figurati oggi.


Non ho escluso nel posto una fisiologica PP comunque, esposizione, ombre e bilanciamenti vari. Le fotocamere non hanno gamma e capacità di riprodurre alla perfezione la realtà, il problema è stabilire questo "limite". ;-)

Se uno vuole esaltare, esagerare, strafare e libero di farlo
La creatività non ha limiti e senza di essa non saremmo qua.

Su questo siamo d'accordo, ma il concetto è di definire le cose nel modo giusto, tutto qui. Sembra non esserci questa volontà generale invece, tutto è riassunto in "Fotografo" ma non può essere così.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:11

Le fotografie secondo me, se non sono di carattere scientifico o documentaristico oppure legale (vedi le cosiddette foto tessera) possono essere elaborate come meglio ci pare e piace ed essere considerate fotografie.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:12

Nerd
Ma tu hai mai usato l'analogico?

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:13


Nerd
Ma tu hai mai usato l'analogico?

No (mio padre e sviluppava in BN), ma non citiamo per l'ennesima volta che lì si post produceva.. leggete bene il post nel complesso. MrGreen

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:15

Non ho escluso nel posto una fisiologica PP comunque, esposizione, ombre e bilanciamenti vari. Le fotocamere non hanno gamma e capacità di riprodurre alla perfezione la realtà, il problema è stabilire questo "limite". ;-)


I limiti li fanno, o li disfano, gli intenti di chi produce. L'unica cosa che conta è il messaggio finale dell'opera e l'onestà del "fotografo" (lo metto tra virgolette per non escludere nessuna variante possibile) nel dire il suo sistema.

Tutto il resto sono disquisizioni di lana caprina che, a conti fatti, finiscono per girare su loro stesse come serpenti che si mangiano la coda. ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:19

Vediamo:
io perdo un'ora a computer per sviluppare un raw che mi dia i blu tendendi al verde, e i rossi sbiaditi, e una saturazione molto accesa ma un contrasto basso, come delle pellicole che mi erano piaciute molto.
Carico questo preset identico sulla fotocamera, poi scatto e ottengo dei jpg.
Ho fatto post, oppure no?
Che differenza c'è tra il mio e i preset bianco e nero della macchina, preanzi impostati?

Oppure, a me piace scattare con le pinhole, macchine senza obiettivo, solo un forellino. Non c'è nulla tra il soggetto e il sensore. Una volta ho trasformato quel forellino in una fessura, e tutte le foto uscivano come stirate, trascinate verso l'alto, grafiche. Forse non è abbastanza reale come fotografia? Eppure non aveva post.

Già stabilire cosa è fotografia e cosa no è difficile.

Come scriveva Fabiano Busdraghi:
– Che splendida immagine, peccato che non sia una fotografia!

Questa è una frase che si sente pronunciare spesso, a proposito dei lavori di tanti artisti contemporanei che mischiano con disinvoltura diverse pratiche più o meno fotografiche, utilizzano la fotografia come punto di partenza per elaborazioni anche molto lontane dello scatto di partenza. Con l'avvento del digitale è una frase pronunciata anche da tantissimi stampatori della vecchia scuola di fronte ad una fotografia che è stata ritoccata al computer in modo evidente. In generale è una frase pronunciata con un'accezione negativa, quando non si sfocia nel vero e proprio sprezzo.

Un atteggiamento di questo genere implica sempre una certa dose di presunzione. Intanto significa che esista una certa definizione universale della fotografia, e che sia nota a chi ha pronunciato la frase. Naturalmente in generale quella che è considerata La Fotografia è esattamente il genere coltivato dal nostro interlocutore, che si auto investe del merito di essere un rappresentante della Vera Fotografia, una specie di messia di una classe sacerdotale investito di illuminazione divina, che deve battersi contro il paganesimo imperante nel mondo.


Continua qui
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-uno-nessuno-centomila/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-disegno-luce/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-chuck-close/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-vento/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-niente/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-mimesi-realta/
www.co-mag.net/it/2008/fotografia-verita-simbolo-interpretazione/







avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 16:48

@Maurese: gran bei link. Li leggerò con molto piacere.

avatarjunior
inviato il 06 Aprile 2021 ore 17:36

L'elaborazione della foto è sempre esistita. Un'affermazione del genere
Mi chiedo solo perchè non si voglia ammettere che la FOTO nasce e finisce nel momento in cui viene impressa/scattata.

denota un approccio completamente sbagliato nei confronti della fotografia la quale nasce, altresì, dal nostro occhio, allenato dalle nostre radici culturali che lo spingono a soffermarsi su una scena giudicata interessante, degna di essere immortalata. La fotografia nasce molto prima dello scatto. Viene fuori dalle nostre profondità, affiora dal pozzo dell'intimità di ciascuno di noi. Il momento che abbiamo avvertito, che abbiamo 'sentito', lo imprimiamo in uno scatto che successivamente deve essere sviluppato per non demandare ogni compito ad un'intelligenza artificiale. È come se noi avessimo fissato, con lo scatto, un'immagine nella nostra mente, e con quella ben in testa, andiamo a riprodurla sul foglio come più ci piace. Non lo lasciamo fare a un altro, lo facciamo noi. E qui parte lo sviluppo, operazione che era presente anche ai tempi dell'analogico. Le possibilità erano minori, c'era meno margine di intervento ma si elaborava la foto anche allora. E non è finita nemmeno qui, perché la fotografia termina con la stampa finale. Stampa. Carta. Lì termina il processo fotografico.
Mi perdoni, rispondo con franchezza: prima di provare a definire cosa sia fotografia e cosa non lo sia, non sincronicamente ma diacronicamente, si dovrebbe almeno aver passato un po' di tempo in camera oscura dopo aver macinato qualche rullino.

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