| inviato il 06 Aprile 2021 ore 12:55
Ma questi obiettivi che storie hanno fatto?
Sono vostri gusti o hanno qualche primato, qualche aneddoto, qualche racconto epico?
Il Biogon di Ludwig Bertele è stato un riferimento per anni, tanto che ci hanno anche costruito una macchina attorno.
Un altro Biogon famoso è quello con cui abbiamo visto lo sbarco sulla Luna, ma 60mm su una 500EL modificata, senza pozzetto, e con pellicola Kodak fatta apposta, più sottile.
www.npr.org/2019/07/13/735314929/the-camera-that-went-to-the-moon-and-
Parlando di Luna, è curiosa la storia di Walter Shirra che dovendo essere lanciato in orbita si è comprato la prima Hasselblad con 80mm. Al ritorno i tecnici Nasa videro che le sue foto erano molto migliori di quelle di John Glenn (primo americano in orbita) fatte con una Ansco Autoset da 40$, e decisero di usarle anche per le successive missioni.
Qui la prima passeggiata nello spazio, fotografata con un'Hasselblad qualche missione dopo (Gemini 4, due posti, la Hasselblad rimasta dentro)
Quella fuori invece non so che macchina sia.
nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/gemini_4_eva.html
Parlando di Luna, altri obiettivi famosi sono stati i Planar 50mm f/0,7.
La Zeiss ne costruì 10, di cui sei ritirati dalla Nasa, per montarli sui satelliti per riprese in bassa luminosità (forse la superficie buia della Luna... ma non bastava aspettare che si illuminasse?), quando Kubrik scoprì che alcuni non erano stati ordinati ne comprò tre e chiese a Ed Di Giulio di adattarglieli per le cineprese.
Da qualche parte c'è la storia della telefonata di Kubrik ma non la trovo.
qui la descrizione tecnica:
www.marcocavina.com/omaggio_a_kubrick.htm
Qui la storia di Kubrik
www.weshoot.it/blog/2018/03/30/stanley-kubrick-e-carl-zeiss-un-amore-c
E qui
www.nadir.it/recensioni/Kubrick_Lyndon/BarryLyndon.htm
www.cinemaeserietv.com/2020/12/11/zeiss-planar-50mm-f-07-dalla-guerra-
Come vedete ha speso un sacco in candele.
Questa connessione neanche diretta tra Nasa e Kubrik ha alimentato la teoria del complotto lunare.
Riguardo ai Canon, bello l'85mm 1,2 II, ma perchè non il primo? O meglio ancora, perchè non il 50mm f/1?
Che se non sbaglio è il più luminoso obiettivo per reflex mai fatto, una dimostrazione di forza del 1989 contro la sua rivale Nikon. Curiosità: l'ultima lente è così grande e sporgente che i contatti elettrici sono incollati sopra.
Altro superluminoso è il 50mm f/0,95 sempre Canon ma per telemetro, del 1961.
Ce ne sono stati di più luminosi, ma questo credo sia il primo in commercio per usi comuni a rompere la barriera del f/1, un'apertura larga quanto la lunghezza focale
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/articolo_canon_50_0,95.pdf
Qui delle prove recenti
www.diyphotography.net/what-its-like-to-shoot-portraits-with-canon-50m
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| inviato il 06 Aprile 2021 ore 13:17
Altri che hanno fatto la storia potrebbero essere i primi trattamenti antiriflessi degli Zeiss (il famoso T*), ma tenuti segreti per usi militari, così il primo obiettivo con trattamento antiriflessi è stato il Leica 50mm Summitar del 1946.
Dennis Stock fotografato da Andreas Feininger nel 1951, con un 50mm Summitar e il suo mirino |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 13:32
“ (forse la superficie buia della Luna... ma non bastava aspettare che si illuminasse? „
La faccia scura della luna resta sempre tale, non viene mai illuminata. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 13:46
“ Hasselblad Zeiss C SONNAR 250/5,6 SUPERACHROMAT
L'obbiettivo sviluppato da Zeiss per le medio-formato Hasselblad, su richiesta NASA per le missioni lunari; „
In realtà la versione Superachromat del Sonnar 5,6/250 è del 1972, quindi se è stato usato nelle missioni lunari, al massimosoltanto nell'ultima o nelle ultime due (Apollo 16 e Apollo 17).
La versione normale invece è stata sicuramente utilizzata. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 13:54
La Luna non ha un lato perennemente in ombra, per lato oscuro si intende il lato non visibile dalla Terra. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:12
The 250mm Superachromat is another remarkable lens.
It's also a bit difficult to see how remarkable it is from the chart in the presentation. The chart shows a normal amount of wavelength deviation from the focus plane in blue, but the amount for the Superachromat is a gray line that barely has any deviation from the focus plane in the chart .
What makes this lens even more unique is that it is beyond "apochromatic" in bringing infrared and other wavelengths into focus at the same image plane.
www.zeiss.com/content/dam/consumer-products/downloads/historical-produ
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Zeiss_250_SA/00_pag.htm "... la qualità ottica esibita dall'obiettivo in tutto lo spettro coperto, ritenuta tuttora difficilmente superabile ..." |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:21
“ Ce l'hai? Come va? Sul web non ho trovato nulla, tranne pagine di istruzioni d'uso e siti in giapponese. Conosci il rapporto di riproduzione? „
No di Nikkor CRC ho il 28mm f2,8 Ais del 1981, distanza minima di maf 20 cm, il rapporto di riproduzione dovrebbe essere 0,15x. Ottica fantastica quasi macro. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:32
A mio parere in questo topic dovrebbero rientrare anche gli obbiettivi macro Zuiko OM, i primi macro al mondo ad avere l'apertura automatica (dalla seconda serie).
Zuiko sviluppò un sistema macro davvero eccezionale, forte della competenza acquisita nella realizzazione di microscopi.
Questi sono i miei:
Macro lenses (messa a fuoco elicoidale)
Zuiko Auto-Macro 50mm f/3.5
Zuiko Auto-Macro 50mm f/2
Zuiko Auto-Macro 90mm f/2
Bellows macro lenses (automatic) (utilizzo con soffietto o tubo automatico)
Zuiko Auto-Macro 20mm f/2
Zuiko Auto-Macro 38mm f/2.8
Zuiko Auto-1:1 Macro 80mm f/4
Close-up Lens 80mm Macro f=170 mm
Zuiko Auto-Macro 135mm f/4.5
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| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:38
Obiettivi di pregio ce ne sarebbero a centinaia, potremmo sbizzarrirci tutti a piacimento elencando i nostri preferiti. Per restringere il campo ed attenermi al titolo della discussione faccio due nomi al volo.
Nikon 105 f2,5 AI AI-S, McCurry l'ha usato per scattare quello che probabilmente è il ritratto più famoso della storia della fotografia.
Zenit Helios 58mm f2, i numeri lo mettono al primo posto tra gli obiettivi più prodotti, non è un primato da poco, a prescindere dalla qualità ha fatto storia. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:38
Poi ci sarebbe il settore delle ottiche DO (Canon) o PF (Nikon), con lenti di Fresnel
Canon
- Canon EF 400mm f/4.0 DO IS USM (2000 - primo tele con lente diffrattiva)
- Canon EF 70-300mm f/4.5-5.6 DO IS USM (2004 - primo zoom con lente diffrattiva)
Nikon
- AF-S 300mm f/4 E PF ED VR (2015 - primo tele Nikon con lente diffrattiva) |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 14:59
Altra perla rara (mi risulta che esistano solo due obiettivi di questo tipo: uno prodotto da Zeiss per Hasselblad, prima in versione C poi in versione CF, e uno da Nikon) è questo:
filmphotograph.com/carl-zeiss-uv-sonnar-105mm-1967
per la fotografia nel campo dell'ultravioletto. |
user215205 | inviato il 06 Aprile 2021 ore 15:35
Io ho un concetto diverso di "storia", un obbiettivo storico è qualcosa che realmente ha contribuito allo sviluppo dell'attività fotografica, in ogni campo. Da questo punto di vista, storico, senza alcun dubbio, è il Tessar concepito da Rudolph nel 1902 per la Zeiss, partendo dal tripletto di Cooke, seppur leggermente inferiore al Planar del 1896, aveva meno superfici aria vetro e pertanto meno problemi di riflessi. Il Tessar è stato il best seller della prima metà del '900, prodotto per tutti formati e copiato da tutti i costruttori, erano copie fedeli lo Xenar, lo Skopar, l'Industar il Minotar ed una infinità di altri.
Anche l'Elmar Leitz era una copia Tessar, differiva per la diversa posizione del diaframma e per la curvatura delle lenti. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 15:50
Altra lente molto rara per uso macro, che ho faticato non poco a trovare:
- Nippon Kogaku 150/5,6 Micro-Nikkor
www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Micro_Nikkor/00_pag.htm
www.leicashop.com/vintage/de/Nippon-Kogaku-150-5-6-Micro-Nikkor/29202-
Today, in the eyes of collector, Micro-Nikkor 150/5.6 is very rare piece of optic. According to literature, this lens came after the 7cm and possibly only having "mm" version and no "cm" marked for its focal length description). According to one leaflet distributed by Nikon, it explained the development of the lens was cater for increase of demand for high resolution lens for films with a width of 70mm in microfilming sector where larger size originals such as blueprints and weather charts that have small characters or letters. So, this lens basically was meant for microfilming which may require high resolution image capture over a large picture area. It also meets requirements in the filed of photoengraving as well as in specific field use for electronic industries.
The Micro-NIKKOR 1:5.6 f=150mm used a different new optical construction of 6 elements in 4 groups design which Nikon claimed to provide the highest resolution lines (150 lines/mm@f8) among the few F-mount Micro-NIKKORs and the Micro-NIKKOR 70mm f/5 ; while the range of reproduction ratio works from 1/5X~1/30Xcovering an image area of 64mm x 95.5mm.
It doesn't seemed to provide infinity focus as suggestive overall working range is 1,815mm. It has a screw mount (d=72mm p-1mm) & Adapter plate at the outer ring like the APO-NIKKOR series of enlarging lenses (o.d.=98mm). It measures 80mm (D) x 86mm (L), weighs 600g/1.32Ibs). For an actual view of a Micro-NIKKOR 150/5.6, go to Uli Koch, Germany web page.
www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/RF-Nikkor |
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