| inviato il 03 Aprile 2021 ore 9:14
Può sembrare un tema banale, ma sono anni che ci provo (ho bimbi con 13 anni di distanza dal più grande al più piccolo), ma non ho trovato mai la quadra. Le foto statiche, in posa, la classica torta di compleanno per capirci, non sono un problema, ma non sono le foto che più mi interessano, vorrei raccontare e lasciare dei tratti di storia. La domanda è, come vi comportate? Che tempi di sicurezze utilizzate? Che focali e aperture, perciò che pdc tendete ad impostare? Usate il flash? Integrato, esterno, sparato in alto, di lato, led, wireless, ....? E infine, ma di minor importanza, preferite andare di cellulare (io non lo uso e non intendo usarlo), di compattina, compatta evoluta, mirrorless o reflex? Cioè quale tipo di oggetto vi permette di avere, il feeling giusto? Quella giusta combinazione tra la qualità e la praticità? Non rilanciate con la super tecnologia, mi interessano anche strumenti obsoleti che mi permettano di stampare nei normali libri e/o formati, ma che restituiscano colore, profondità e tridimensionalità! Alla fine come fate ad avere risultati che vi soddisfano e che sperate superino il tempo per ricordare quello che è stato e che rimane indelebile oltre che nei vostri cuori anche su un rettangolo di carta? Grazie |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 9:46
A mio avviso non c'è una risposta e non c'è un mezzo ma tutto dipende da cosa e da come si vuole raccontare e dal soggetto Ad esempio potresti lavorare dal tele per raccontare da fuori, al medio grandangolo per esserci dentro Il tuo soggetto dovrà sempre essere a suo agio e non badare al fatto che hai una macchina in mano essendo abituato a vederti maneggiarla Non esiste una ricetta e non mi preoccuperei del mezzo ma di cosa vado a dire con gli scatti che realizzo Come per un reportage, ripeto, è importante prima esserci dentro e poi tradurre il messaggio in un linguaggio che è più funzionale al risultato che voglio ottenere |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 10:12
No, infatti non penso che ci sia una risposta unica in merito. Avevo chiesto esperienze in merito, come chi ci è passato ha avuto risultati che l'hanno soddisfatto. Il mezzo è secondario nella domanda, l'ho premesso mettendolo in fondo, anche se in qualche caso può essere degno di menzione. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 10:37
Concordo con Simgen, per me il ricordo, il momento buffo o felice esula dalla perfezione tecnica (non è una tipologia di foto da copertina patinata insomma, anzi l'aspetto un po' grezzo secondo me da una maggiore autenticità all'immagine). Ho messo come slideshow su chromecast le foto fatte nel periodo 2003-2013, quando i miei figli avevano da 1 a 11 anni, scattate con le compatte dell'epoca (da 5 a 10 mpx), una bridge panasonic (12 mpx) e la D3100: tutte queste foto viste su tv 40" sono decisamente gradevoli e fruibili, e mi stupisco del risultato visivo appagante. Probabilmente la frequentazione del forum ci induce a cercare il pelo nell'uovo (il rumore nelle ombre, la nitidezza al 200%, l'occhio a fuoco a f/1.4 ecc) e mi sono reso conto che in fondo anche sensori piccoli con pochi mpx sono stati in grado di dare risultati ottimi in termini di stampa o visione anche su grande schermo. Certo le stesse foto guardate a monitor e ingrandite sono tecnicamente inaccettabili, ma non sono immagini che hanno questo fine. La mia opinione è quindi che è il soggetto che fa la foto: una foto di moda con modella sfocata o mossa è inaccettabile, il bambino che gioca a pallone è perfetto anche se non perfettamente a fuoco o leggermente mosso. Quindi fai tante foto cercando di cogliere i momenti, non la perfezione |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 10:57
2 figli ormai adulti e 4 nipoti rispetto ai tempi quando i figli erano piccoli sono cambiate un po' di cose tranne una: abbassarsi/inginocchiarsi per fotografare alla loro altezza. Un tempo usavo lenti più grandangolari Ora scatto immagini da una distanza superiore, con teleobiettivi e gioco moltissimo sullo sfocato. Se devo fare foto d'azione (durante il gioco in gruppo ecc...) mi allontano ulteriormente per non far sentire la mia presenza. Quasi nessuna foto posata, sempre colte naturalmente durante le loro attività. Ottiche preferite: 35 f1,4 - 58 f1,2 e 85 f1,8 (usati alla max apertura) e via salendo con zoom o fissi fino al 300, giocando il più possibile su una ridotta profondità di campo. Comunque: è un genere di fotografia molto difficile, specie usando lenti manuali. Scatto moltissimo, ed in genere ottengo una foto buona su 20, il problema è doppio: la messa a fuoco corretta (con le manuali) e l'espressione/gesto migliore. Rateo d'immagini di successo: elevatissimo (qualcuna, specie col 58, la trovi nella mia galleria, ma non pubblico su juza) |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 11:02
Forse ti hanno scritto tutto qui sopra. La tua presenza con la macchina fotografica verrà assuefatta in pochi momenti e non ci farà caso. Io mi dilettavo a passare la macchina (o il muletto) a mio figlio, perché mi fotografasse: era un gioco per coinvolgerlo. Naturalmente nella maggior parte delle fotografie mi sdraiavo per riprenderlo. È bello anche il grandangolo per il contesto che poi apprezzerà maggiormente da grande, come i suoi giochi, la sua cameretta ecc ecc I ritratti sono per i nonni, perché poi mi sembrano foto tessera Fatti firmare la liberatoria, sarà un gioco da immortalare |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 11:02
Per me metterli in posa risulta molto difficile, solo in occasione di una bella luce li corrompo ?Quando gioco con loro uso la mia reflex ff con fisheye o 35/50, con il 50 riesco a strappare qualche ritratto! Spesso a tutta apertura! Naturalmente quando li osservo giocare uso il tele! Diciamo che quando sto con loro ho sempre la reflex a portata di mano. Proprio in questi giorni ho stampato 100 foto 13x18 approfittando di una bella offerta, averle tra le mani è tutt'altra cosa! |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 11:14
io da quando sono nate le mie nipotine le ho fotografate praticamente dal primo giorno,ho centinaia di foto in ogni situazione e quelle migliori sono quelle "rubate",quelle mentre giocano all'aperto,quelle mentre parlano tra di loro o con qualche amichetta,quelle con gli animali,quelle mentre raccolgono i fiori ,girano in bici etc etc..quelle più posate ci sono,alcune son pure carine ma si vede che manca la spontaneità. e ovviamente sono fatte tutte con obiettivi tele,dal 70-200 in su,perchè per essere spontanee devono scordarsi che le stai fotografando |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 12:01
Io uso un tele ma prima serve fare in modo che il bambino o la bambina non sappia che la fotografi o che l'essere fotografato/a passi per loro in secondo piano. Se guardi la mia galleria ottieni poi questi risultati sempre che sia quello che cerchi. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 12:23
Grazie dei contributi. Che tempi di scatto usate? Io mi ritrovo spesso con delle foto soft perché sembrerebbe che siano necessari tempi da F1. Il flash mi aiuta, ma rischio spesso di perdere l'attimo tra il montarlo e attivarlo. |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 13:01
Iso auto con tempo limite 1/125s o più veloce se è un'attività veramente dinamica (es se corrono) |
user30556 | inviato il 03 Aprile 2021 ore 13:32
“ Non rilanciate con la super tecnologia, mi interessano anche strumenti obsoleti che mi permettano di stampare nei normali libri e/o formati, ma che restituiscano colore, profondità e tridimensionalità! „ Io faccio migliaia di scatti annualmente a bambini in asilo (tanto per dirti che e' una tipologia di scatto ben conosciuta ). Uso Nikon d700+85/1,8 AFD e Canon5/6D +100/2, 50/1,4-1,8 STM, 24-105/4L (quest'ultimo raramente. Preferisco obbiettivi piu' compatti e fissi). Come vedi, roba vecchia ed economica. Credo che la cosa piu' importante sia la luce (se non c'e', la devi creare. Pannelli luminosi, finestra, flash o semplici illuminazioni casalinghe posizionate alla meglio. Meglio non mischiare piu' fonti per non impazzire col WB, sempre che non sviluppi in bn), il colpo d'occhio e velocita' operativa, un po' di scaltrezza nel prevedere la scena o creare trappole/situazioni interessanti. Non ultimo, un minimo di post-produzione. Meglio una foto rumorosa (oltretutto i software di sviluppo migliorano tutto il tempo) che una foto mossa. Fossi in te, mi scorderei la famosa regola dei tempi di sicurezza uguali alla lunghezza focale (es: 1/50 col 50mm e via dicendo). Personalmente, come minimo, quadruplico (comunque mai sotto 1/250). Almeno per foto dinamiche. Inoltre mi organizzerei pure un angolino con luci e sfondo adatti per ritratto posato. Magari fai un ritratto al mese/anno, meglio ancora con lo stesso set, cosi' da vederli "crescere". Ah, poi devi mettere in conto comunque una bassissima percentuale di riuscita (mosso/micromosso, sfocate, occhi chiusi, espressione brutta....) Almeno io, ne prendo circa il 10%. Magari a casa, coi propri figli, c'e' un valore affettivo e li tieni tutti(o quasi). Anche se io preferisco lo specchio, per questo genere di scatti non posso che suggerirti una ML moderna con un buon af automatico sugli occhi. Col senno di poi, adesso sono gia' fuori di casa, ai miei figli avrei fatto piu' video che foto. Almeno come ricordo, il video e' tutto un altro mondo. Li vedi muovere, parlare, ridere, scherzare... Basta il telefonino (ai miei tempi non c'era, andavo di videacamera vhs-c ) |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 14:04
Lascia perdere la lunghezza focale, per i tempi di sicurezza per foto a soggetti animati conta solo evitare il mosso del soggetto, a meno di non usare tele da 200mm in su Il consiglio che ti do è di non aver paura di sbagliare, meglio una foto bella che venti banali, l'importante è scattare ed osare |
| inviato il 03 Aprile 2021 ore 15:29
Complimenti simo La foto con i pomodori è strepitosa |
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