| inviato il 19 Marzo 2021 ore 21:12
Un comune limitrofo al mio ha pubblicato un bando rivolto a fotografi professionisti o amatori " il cui curriculum evidenzi una sicura capacità di garantire risultati di elevata qualità artistica e fotografica." per fotografare una ex clinica che verrà demolita nell'arco dell'anno con l'intento di acquisire una documentazione iconografica per mantenerne la memoria.Ovviamente senza compenso , la proprietà dei files rimane in capo all'autore ,l'amministrazione ne può disporre a suo piacimento.
Io ho mandato questa mail all'ufficio stampa del Comune:
Egregi Signori,
in merito alla notizia apparsa sulla stampa per quanto in oggetto, volevo significarVi la mia opinione
Chi fa il fotografo per professione è un libero professionista che paga regolarmente le tasse, affitto per lo studio, bollette, commercialista ecc. ecc.
Fare il fotografo è una professione da ormai più di un secolo, non è verosimile che un'amministrazione pubblica non trovi poche centinaia di euro da investire all'interno di un progetto da svariate centinaia di migliaia se non milioni di euro.
In questo periodo non facile per nessuno, i fotografi sono una delle categorie che soffrono di più, fra l'altro in maniera dignitosa e senza far piazzate.
È l'ora di finirla di considerare la fotografia come un gioco.
La Fotografia è, per molti, una professione e un 'arte e come tale va trattata.
In poche parole, se ritenete di aver bisogno di un servizio fotografico, pagatelo.
Distinti saluti.
Loro , gentilmente , mi rispondono
Gent.mo
Accogliamo la sua opinione e le significhiamo la nostra.
Spiace che non si sia colto appieno il senso dell'iniziativa. Il Comune di ........ ha in organico una persona che professionalità, mansione e capacità personale è assolutamente in grado di realizzare un servizio fotografico di assoluta qualità (cosa che, tra l'altro, verrà fatta). Quindi, abbiamo già risolto l'individuazione di chi farà il servizio nella prospettiva di “realizzare un lavoro”.
Con la nostra iniziativa diamo l'opportunità a persone che per passione personale, amore per la città, dedizione alla fotografia Urbex vogliano realizzare scatti nella clinica.
Non poniamo limiti al numero di scatti che ciascuno può realizzare, ne chiediamo in uso (in uso, non in cessione del diritto d'autore) per un progetto più complessivo di archivio della memoria. Dove il percorso e la narrazione di questo percorso di partecipazione sarà assolutamente più importante del prodotto.
Naturalmente, non le chiediamo di condividere la nostra opinione, ma speriamo di essere riusciti a trasmetterle il senso.
Cordiali saluti
Aspetto trepidante la vostra opinione |
| inviato il 19 Marzo 2021 ore 21:50
Prima provano ad accaparrarsi il frutto del lavoro altrui. Ritenendo evidentemente di non poterne trarre congrua "stecca".
Poi, quando glielo si fa notare, partono d'insulto (cercano di farti passare da cre.tino ed egoista), di delegittimazione (se non cedi loro il tuo prodotto non ami la città e nemmeno la fotografia), non mancando di far rilevare la lore pretesa magnanimità (non porranno limiti al numero degli scatti, come se il soggetto fosse di loro proprietà) sminuendo l'altrui (" dove il percorso e la narrazione di questo percorso sarà assolutamente più importante del prodotto").
Per finire, la presa in giro (in uso, non cessione del diritto d'autore).
D'altronde sono politici e burocrati, nonché analfabeti.
Quadretto migliore non potevano dare di loro stessi.
P.S.
Tutto questo condensato in poche righe: le capacità di sintesi, riguardo ai loro innumerevoli aspetti negativi, non gli fa difetto. |
| inviato il 19 Marzo 2021 ore 22:14
Che dire . Purtroppo lo svilimento del lavoro in generale è in atto oramai da alcuni anni .Dagli stages più o meno retribuiti , alle assunzioni con formule alquanto fantasiose , all'alternanza scuola/lavoro ecc.ecc.
Purtroppo una colpa pesante nei confronti dei professionisti l'abbiamo noi amatori .La necessità di molti di noi di godere dei 10 minuti di notorietà o di avere 100 like in più , ha contribuito in maniera pesante ad abbassare la percezione dell'importanza della professione " fotografo "
Detto questo io ho un'opinione precisa , se decido di investire il mio tempo e di utilizzare la mia costosa attrezzatura frutto di tanti sacrifici gratis , lo faccio per me .Decido di effettuare , che so , un reportage se riesco a venderlo bene , diversamente mi metto li e mi faccio tutte le pippe di questo mondo guardando le mie foto,Avrò buttato dei soldi ma è stata una mia decisione ed un mio progetto andato male .Io ho il massimo rispetto nei confronti dei professionisti e della fotografia e questa cosa mi ha fatto arrabbiare non poco. |
| inviato il 19 Marzo 2021 ore 22:27
Trovo che le dinamiche e le logiche conseguenti al diffondersi dei social non vadano messe in capo a chi li utilizza, magari diventandone schiavo, e così facendo li rende profittevoli.
Più fonti autorevoli ritengono il pubblicare su quei canali una forma di lavoro non remunerato.
Ma anche se è come dici tu, nessuno autorizza chicchessia ad approfittarne. Men che meno i rappresentanti delle istituzioni.
La cui innata tendenza al parassitismo è del resto proverbiale. |
user19159 | inviato il 19 Marzo 2021 ore 23:39
Mah.. a me l'unico senso che sono riusciti a trasmettermi è che cercano qualcuno che lavori per loro aggratis perché non vogliono cacciare un euro e cercano pure di far sembrare che ti stanno facendo un favore.
Il giorno in cui la passione personale, l'amore per la propria città e la dedizione alla fotografia ti farà ottenere cospicui sconti per macchine e lenti fatemelo sapere. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 0:22
“ Il giorno in cui la passione personale, l'amore per la propria città e la dedizione alla fotografia ti farà ottenere cospicui sconti per macchine e lenti fatemelo sapere. „
Magari anche solo per la tassa sui rifiuti, il parcheggio auto tra le strisce blu o il biglietto dell'autobus. |
user215112 | inviato il 20 Marzo 2021 ore 8:05
Solito cabaret della solita itaglietta che non cambia mai, ma tranquilli troveranno sicuramente i soliti polli che correranno per il loro microistante di gloria che li farà sentire "fotografer" e che giustificheranno il dare aggratis con le solite frasi demenziali "con la mia attrezzatura ci faccio quello che voglio, se un professionista é bravo non teme chi lavora aggratis.........ecc ecc ecc"
Il problema non é la domanda incancrenita, il problema é che questi parassiti trovano sempre il coglio di turno che accorre per il suo misero momento di gloria personale, chi da aggratis si sente meno frustrato, chi riceve aggratis pensa che la pesca ai boccaloni funziona sempre comunque e dovunque.
Per questo ho lasciato l'itaglia, perché il mio paese d'origine l'ITALIA é una repubblica fondata sul lavoro, non sul parassitismo. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 8:23
È una vecchia storia che funziona sempre. Purtroppo in tanti si vendono senza prendere nessun compenso o qualche spiccioletto solo per la soddisfazione di vedere il lavoro realizzato o da utilizzare nel curriculum. Anche le riviste famose utilizzano un sistema simile dando spazio in alcune pagine alle foto dei lettori (quante volte sul forum capita di imbattersi in post dove l'utente mette tutti a conoscenza di esser stato pubblicato da testate famose o meno?...spesso. Ci credo, le foto che selezionano son belle , il costo è zero ed evitano di pagare un professionista per riempire quelle pagine. Sempre le stesse storie e poi ci si lamenta che il mercato della fotografia è morto. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 9:20
Questa posizione del Comune, con tanto di arrampicamento sugli specchi finale, purtoppo non e' inusuale ne' rara.
Addirittura ci sono stati bandi di concorso per servizi di ingegneria o architettura molto complessi “gratis” .
E addirittura sono stati sdoganati come legittimi dalla giurisprudenza amministrativa (consiglio di stato) che in sostanza ha detto che la previsione necessaria di un corrispettivo (art. 95 del codice degli appalti) non si pone in contrasto con la gratuita o la simbolicita' del prezzo offerto dall'amministrazione pubblica perche' il “corrispettivo” puo' essere individuato, in senso lato, “nella pubblicita' che ne ricava il professionista”.
Questo atteggiamento di totale sviliminto delle libere professioni e del lavoro privato in generale ha radici culturali profonde.
Ed affonda sull'esaltazione “salvifica” di tutto cio' che e' “pubblico” nella distorsione ideologica infantile che “tutto cio' che e' pubblico e' nostro” (come se i carrozzoni “pubblici” non fossero pagati da tutti noi) finendo spesso verso un vero e propio “odio” per tutto cio' che e' privato. |
user19159 | inviato il 20 Marzo 2021 ore 9:38
@Vincenzo Virus
Con la differenza che per una rivista famosa a larga tiratura la visibilità è reale. Alla fine credo che il favore sia reciproco.
Dubito che fotografare una ex clinica prossima alla demolizione possa ricoprire un ruolo importante all'interno di un curriculum. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 10:42
@Massimo Borri
Il tuo intervento mi ha quasi commosso, giuro!
Chapeau per il tuo comportamento!
Ma da professionista con P.IVA, oltre a ringraziarti sinceramente di cuore, volevo anche tranquillizzarti che i coglio...ni sono anche tra i miei colleghi professionisti, che escono per una pacca sulla spalla!
Sento addirittura di gente che NON sa quanto vale il proprio lavoro, ed ha aperto un'attività senza un business plan e posizionamento sul mercato! 
Ma dico, lo si fa per qualsiasi altra attività, anche ben più semplice (di questi tempi) del fotografo e non lo fai in un settore globale, dalla concorrenza agguerritissima grazie alla tecnologia???
Poi come dico sempre, sono il primo a congratularsi se un fotoamatore, facendo un servizio fotografico migliore del mio, venga scelto (così come un professionista mio concorrente ad es.) MA facendosi pagare, secondo le tariffe correnti di mercato, ed anche di più, se il lavoro vale!
Quando sento dire, eh ma sono un'amatore non posso chiedere i soldi di un prof, questa è la più grande stron....a del mondo!
Un cliente/azienda/rivista ti paga per la qualità del lavoro fatto, INDIPENDENTEMENTE dal tuo inquadramento fiscale e da chi sei, per cui se ottimo, bisogna chiedere i GIUSTI soldi!
Perchè come dico sempre, se ti scelgono perchè costi poco/gratis, in realtà il tuo lavoro fa cag....e e non ne avevano così bisogno!
Com'è che questi quando chiedono soldi, improvvisamente non li fila più nessuno?
Ma intanto, via uno e via l'altro il mercato è quello che è diventato!
Non sai come le aziende prendono per il c...o quei coglio...i che si svendono! 
Quando ci chiamano per i lavori importanti da dollaroni sonanti, ci dicono "eh ma sai per quella roba la che non ci frega nulla, chiamiamo il coglio...e tizio che da morto di fame viene lo stesso".
Sapendo che quando ci sono i lavori giusti con il budget giusto, "quelli" non li chiamano mai!
Infine NESSUNO da visibilità, nemmeno il più grande brand del mondo o le riviste con la più alta tiratura, anzi sono proprio quelli che pagano di più, quindi basta con sta fola della visibilità/pubblicità che ci credono sono i coglio....i di prima! 
Infatti NESSUN brand/rivista importante si è MAI permesso di fare le proposte foto gratis, ma MAI nella storia.
Fanno veramente tenerezza (per non dire altro) quelli che dicono eh sai mi hanno pubblicato.... ah si e dove?
A beh nelle gallery di Vogue a gratis....
E certo ma sapete Vogue cosa paga un redazionale???
O quanto pagano RedBull, Rolex, BMW, Prada, giornali, ecc. ecc.?
E questi "vorrebbero" foto gratis, per farvi pubblicità, solo perchè visibili in tutto il mondo?
Per chi non lo sapesse, la Terra è rotonda, Babbo Natale non esiste, Gates non vi comanderà con il 5G tramite microchip iniettati con il vaccino, Cicciolina non era una suora, ecc. ecc. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 10:42
Io ci andrei perché il soggetto magari è interessante, poi accamperei una scusa tipo mi si è rotta la scheda di memoria e mi terrei gli scatti...e che se ne vadano a quel paese gli sfruttatori del lavoro altrui. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 10:44
Tanti comuni ci provano, in pochi ci riescono. Se poi non c'è una pubblicazione cartacea o virtuale di una certa tiratura o risonanza, non ne vale proprio la pena. Ma probabilmente qualche "Umarell" a fargli due scatti lo trovano. |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 10:55
Si il guaio è che la madre dei cogli....i che lo fanno in cambio di una pubblicazione (qualunque essa sia, NESSUNA vale un lavoro gratis!) è perennemente gravida! |
| inviato il 20 Marzo 2021 ore 11:04
Il costo di un prodotto/servizio e' dato dall'incontro della domanda e dell'offerta.
Essendo l'offerta ormai infinita, ne consegue che il costo e' zero.
Naturalmente e' legittimo che la cosa sia disdicevole per chi con la fotografia ci campa. Ma la situazione e' questa.
Avete presente quelli che fanno prestiti a tasso 0?
C'e' qualcuno tra di voi che si rifiuta di usufruire di quel prestiti preferendo rivolgersi a societa' finanziarie che applicano tassi di interesse superiori perche' e' giusto remunerare il capitale? |
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