| inviato il 11 Marzo 2021 ore 9:09
Un'altra cosa: delle 3 immagini secondo voi quale sarebbe la più adatta allo sviluppo?
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| inviato il 11 Marzo 2021 ore 9:19
anni fa alcuni, me incluso, erano consueti nel far scadere le pellicole o tenerle al caldo, molto caldo, affinchè
la pellicola procurasse degli effetti in fase di sviluppo, ovviamente non preventivate o di viraggio di colore.
dovresti usare uno scanner appositamente predisposto. Tuttavia riporta su Photoshop e attiva negativo, in tale maniera inverti il tutto e ti rendi conto dei colori ottenuti e quali interventi poter fare.
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| inviato il 11 Marzo 2021 ore 9:45
Sono riuscito a fare questo. |
| inviato il 12 Marzo 2021 ore 9:16
E con un po' di fatica questo.
Secondo voi è un risultato coerente con il negativo? |
| inviato il 16 Marzo 2021 ore 11:09
Scartabellando in giro per vari forum ho trovato qualche suggerimento per lavorare sui canali ed è venuto questo
Ma solo con Lightroom sarebbe impossibile.
Ho dovuto prendere il canale verde dal fotogramma meno esposto e rosso e blu da quello più esposto, eliminare la maschera del negativo e invertire.
Decisamente non immediato come procedimento. E mi resta una grana enorme. |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 9:02
Quest'ultimo risultato non è malaccio sai? Ti dirò anzi che ha molto più una resa "simil Kodachrome" questo negativo trattato alla meno peggio da te che non le "simulazioni" professionali fatte ad hoc (o forse strafatte ad hoc) da altri utenti su questo stesso forum 
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| inviato il 17 Marzo 2021 ore 9:07
Per la grana enorme invece c'è poco fa fare, lo scanner focheggia direttamente sulla grana e quindi la enfatizza a dismisura.
Ovviamente puoi anche cercare di ridurla con un accurato lavoro in post produzione, ma non so quanto valga la pena di farlo visto il calo di nitidezza che comporta. |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 13:37
Ciai Paolo. Grazie per l'incoraggiamento. Il problema fella grana qui nasce dal fatto che il canale verde è leggibile solo nel fotogramma sovraesposto. Ho combinato i canali blu e rosso del fotogramma sottoesposto con questo. Nell'invertire è venuto quindi fuori che un solo colore è sgranatissimo. Adesso mi chiedevo se questo dipenda dal fatto che la pellicola era scaduta o è che devo ancora trovare il tempo giusto per fare la scansione del fotogramma. Ci sono veramente moltissime variabili. |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 13:40
Mi sono fatto un giro sulla tua bacheca. Hai delle foto davvero belle e scansioni di qualità egregia. Posso chiederti che strumento usi per scansionare? |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 14:05
Ordunque Cyber il problema delle pellicole è che la loro resa dipende da tutta una serie di variabili talmente complesse e interconnesse fra loro da rendere quasi impossibile capirci qualcosa.
Per quella che è la mia esperienza quello della scadenza per certi versi è un non problema, nel senso che mi è capitato di perdere un rullino di Velvia, scaduto da un mese, e ritrovarlo 18 mesi dopo, quindi ben oltre un anno e mezzo dopo la scadenza, beh... l'ho impressionato, l'ho sviluppato e il risultato è stato PERFETTO.
In altre occasioni ho sviluppato rullini di Velvia scaduti da quattro o cinque anni, stavolta però conservati in freezer, e il risultato è stato ineccepibile lo stesso.
Insomma se le pellicole non vengono sottoposte a stress termici, e di umidità esagerati l'uso dopo la scadenza non provoca sconquassi anche se, ovviamente, non tutte le pellicole reggono allo stesso modo se adoperate da scadute.
In linea di massima comunque i rullini di qualità migliore reggono meglio anche allo scorrere del tempo.
Sia prima dello sviluppo sia dopo. |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 14:18
Per le mie scansioni invece devo dirti che NON le ho fatte io, mi sono affidato a dei professionisti, cui le ho inviate, e che all'uopo hanno adoperato un Nikon Coolscan 5000 ED.
Me le hanno rimandate scansionate alla massima risoluzione e salvate in TIFF a 16 bit, e a questo punto un mio caro amico ha prima provveduto a ottimizzarne il colore basandosi sugli originali osservati sul visore, e infine ha provveduto a ridurne anche la grana che, come anche tu hai notato, era decisamente ingombrante. |
| inviato il 17 Marzo 2021 ore 14:20
E il risultato è decisamente buono, devo dire, anche se resta sempre di gran lunga inferiore a quello osservabile in proiezione. |
user120016 | inviato il 19 Marzo 2021 ore 8:44
Ho aperto la discussione invitato dal titolo ma leggendo il tutto, purtroppo non posso aiutarti.
Adoro le pellicole scadute e spesso le cerco nelle fotocamere in vendita nei mercatini per scoprire tesori nascosti sviluppandole.
Ma sono uno sviluppatore e stampatore da camera oscura, old style. Ho pochissima esperienza di scanner e nessuna esperienza di software...
Comunque mi associo al commento dell'amico Paolo. La somiglianza con la kodachrome 64 (per me l'unica vera kodachrome, e credo che anche lui si riferisse a quella) è impressionante  |
| inviato il 19 Marzo 2021 ore 9:47
Grazie mille Domenico per il tuo intervento.
Permettimi una domanda:ti sei mai trovato con un negativo con una dominante viola così accentuata? In quel caso come ti comporteresti? Purtroppo non conosco i passaggi per lo sviluppo dei negativi colore in camera oscura. Mi sembra però che un negativo di solito ha una maschera ambra. Volendo quindi avvicinarmi ad un passaggio da negativo a positivo come quello da laboratorio (utopia, lo so), dovrei lasciare la dominante verde sul positivo?
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