| inviato il 06 Marzo 2021 ore 17:51
Ciao a tutti
si può dire che questo sito sia il più bello e importante d'Italia in tema di avifauna con numerose e splendide foto delle principali specie ma... il passerò domestico? Fino ad una decina d'anni fa in questo periodo di fine inverno e inizio primavera sui tetti e negli orti era un unico e continuo cinguettare accompagnato da frenetici voli. Ancora fino a un paio d'anni fa se ne sentiva qualcuno all'interno dei rovi o delle siepi più fitte. Ora invece silenzio assoluto; solo qualche lontano gracchiare delle onnipresenti cornacchie ( "sgurbatt" da noi in Brianza). Ricordi d'infanzia ormai svaniti insieme a questo simpatico uccellino e un brutto segnale per l'ambiente.
Nelle vostre zone avete segnalazioni magari più positive delle mie? |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:44
Nella mia zona. bassa padana. pochissimi passeri. Ho visto un paio di pettirossi e qualche cincia.. Tantissime ghiandaie e gazze.. Queste specie hanno rovinato la piazza. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:48
Buongiorno Alby, prova palline di grasso e una mangiatoia di girasoli: un paio di settimane fa avevo quasi una ventina di passerotti che si contendevano il posto alla mensa!
Ma anche ho avuto cince, cardellini, verdoni, verzellini. E il bello è che a primavera portano i piccoli a mangiare.
Curiosamente i coomensali cambiano in proporzione e specie ogni inverno: ad esempio sono due anni che praticamente non vedo cince more e cinciarelle, e quest'anno non ho ancora visto i cardellini.
Sembra di fare una lotta continua contro l'estinzione.
Credo dovremmo educare i nostri ragazzi, e far capire loro come sia bello essere svegliati nelle mattine d'estate, dal cinguettio dei passeri. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:56
I passeri sono ora maggiormente abbondanti in città con i centri storici perché le case vecchie offrono ancora siti per nidificare mentre nei paesi le ristrutturazioni hanno cambiato quasi tutte le case e i soprattutto i tetti e muri ( i passeri non nidificano sugli alberi ) e nei paesi sono scomparsi tanti pollai, una volta frequentatissimi dai passeri mentre nelle città tra parchi e giardini dove la gente pastura anche per i piccioni trovano tanta roba, nei bar con giardino poi arrivano fin sul tavolo e dentro al bar al banco a beccare le bricciole. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 19:02
Dalle mie parti (Treviso) è sparito.
Però ho notato che a volte basta spostarsi un pò per vederne molti. A me è capitato di trovarne ad es. nella zona del Garda.
Non credo sia un problema di ambiente ma della presenza di altri uccelli che ne devastano i nidi: cornacchie, gazze, ghiandaie.
In compenso è aumentata la presenza di merli e tortore: anche loro comunque devono difendere i nidi dai suddetti predatori.
Mi capita sempre più spesso di vedere scenette in cui, a coppie o piccoli gruppi, attaccano uccelli più grandi.
Un problema simile lo stanno vivendo le rondini: a suo tempo avevo aperto una discussione in merito (avevi partecipatao anche tu), discussione che conto di aggiornare nei prossimi mesi:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3256736
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| inviato il 06 Marzo 2021 ore 19:28
Se si parla di Passero d'Italia, qui in Canavese (provincia nord di Torino) dopo alcuni anni di scarsa presenza, negli ultimi due anni ho notato un notevole incremento del numero di esemplari. In alcune zone sono tornati ad essere decisamente la specie più numerosa e il loro frenetico cinguettare è tornato a farsi sentire come succedeva fino a qualche anno fa. La passera mattugia, invece, conta un numero di presenze non elevatissime ma costanti. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 19:37
Bell'articolo! Il mistero rimane |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 21:06
Ciao ,dalle mie parti , alto Friuli è abbondante , nel giardino ne ho sempre una trentina che vengono a mangiare i semi che gli lascio , e sono stanziali , passano da un giardino all'altro fra le varie case , nel mezzo ci sono i pettirossi , le cincie , qualche fringuello ( in certi periodi ) , io volevo gli altri volatili ed invece i passeri la fanno da padroni , almeno fossero un pò più colorati e con un canto migliore .
Ciao |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 21:49
Sparito...sono tutti a casa mia  dove mi svuotano la mangiatoia in men che non si dica e mi riempiono il tetto di nidi sotto i coppi.
Ciao |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 22:08
Mi fa piacere sapere che in altre zone della pianura padana il passero è ancora numeroso.
Da noi in Brianza sembra sparito |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 22:56
Sarebbe interessante leggere le minutissime differenze che si trovano tra Passer italiae e Passer domesticus , mentre per la mattugia si nota facilmente, o almeno per chi le ha viste ancora e sentite cantare si fa presto ad individuarle. |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 7:32
Non è un mistero, il passero dom. è legato alle attività agricole e di allevamento tradizionali, pollai domestici e stalle con economia povera, ora con allevamenti intensivi e la pressoché scomparsa degli allevamenti domestici di galline, conigli e altro è calato molto di numero. Resiste, in nicchie, ancora nelle zone che hanno queste tipologie di ambiente. Senza l'uomo di qualche decennio fa, in territori wild o in presenza di allevamenti - agricoltura intensiva va a scomparire. |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 10:48
Anche qui da me (bassa Bresciana) in piena campagna da qualche anno scarseggiano...una volta erano moltissimi...ora abbondano le Gazze e le Tortore...e "corvi"...pochi pettirossi..la colpa credo sia nelle Gazze e i corvi credo... |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 11:04
Sicuramente gazze e cornacchie fanno la loro parte ( mi ricordo quando vedevo le cornacchie sulle grondaie dei tetti a setacciare i nidi) ma è anche il problema che la biodiversità è minacciata ovunque |
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