| inviato il 06 Marzo 2021 ore 11:59
Immagini sui social e tivù mostravano che a Rigopiano “.....il giorno di Pasquetta c'era stata gente che aveva giocato a pallone, che aveva fatto selfie, che aveva organizzato picnic sulla tomba di mio figlio e di tutti gli altri. Immagini indegne. Qualcuno si era addirittura portato via oggetti per ricordo. Così siamo andati lassù a portare i fiori come risarcimento verso i morti per la vergogna della Pasquetta...[..] ...la Procura mi ha notificato un decreto penale di condanna per 4.550 euro; ho chiesto il processo.....il giudice ha avuto la delicatezza e l'umanità per capire e mi ha assolto...[..] ...la Procura potrebbe anche fare ricorso, ho perso un figlio, quanto paura posso avere di un ricorso?” (dal Corriere)
Al popolo dei selfie, e non solo loro, dovrebbero negare il diritto di voto….per il bene della comunità.
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| inviato il 06 Marzo 2021 ore 12:03
Dovrebbero negare ben altro ! Nonostante tutto, non riesco ancora a capacitarmi della stupidità e insensibilità di molti miei simili... oddio, simili... non proprio, per fortuna ! |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 12:30
Ciao Leonardo, innanzi tutto ti ringrazio per la tua costante attenzione e sensibilità ai temi.
Il tema è delicato e ampio, nella società di ogni tempo il rispetto delle regole è nelle fondamenta ma c'è un limite che si chiama Decenza che non può essere oltrepassato.
Chi porta un fiore deve rispondere dei propri atti, nel clima covid sono scarcerati importanti boss nella totale indifferenza...non solo del popolo dei selfie.
Un caro saluto e buona domenica (qui nevica)
Vincenzo |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 13:24
li di indegno non c'è solo il popolo dei selfie, ma anche la una procura che manda a processo una famiglia che ha perso un figlio e porta un forte in quel luogo
se è vero ciò che è accaduto questo è ancora di più grave, l'idiozia che si ripara dietro la maschera dell'autorità |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 13:47
Purtroppo,questo è solo un episodio di stupidità (eufemismo) che impera,a tanti livelli,in questa derelitta repubblica delle banane che è l'italia (i minuscola). Hai la mia totale solidarietà,per quello che puo contare.
Un saluto,Alessadro. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 14:02
Per fortuna nel clima di totale inciviltà del nostro paese e nel caos dell'amministrazione della giustizia ci sono giudici che si elevano dalla superficialità e riportano su un giusto binario ciò che altrimenti sfocia nell'abuso di essere forti con i deboli e deboli con i forti. Ogni tanto accade e si respira con filo di leggerezza in più.
Di ampio Vincenzo c'è solo l'incompetenza di chi non sa scrivere regole che non siano banali e discriminatorie se non punitive (anche in clima covid) di chi in tali regole fa convergere interessi di parte e lo fa nella totale consapevolezza di ciò che scrive, alimentando l'emergenza per farci digerire limitazioni dei nostri spazi di libertà e garantendone a soggetti che non dovrebbero averne.
Sincera ammirazione per il genitore e il Giudice. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 14:32
Non mi stupisco più di nulla.
Come dice l'amico Fabio, che leggo qui sopra, occorre apprezzare un giudice (e ne condivido l'apprezzamento) che, tuttavia, ha fatto quanto era giusto fare. Nulla di più.
Ovvero ci si abitua alla lettura del vivere totalmente capovolta, diviene eroe chi opera secondo un minimo di coscienza, così per come dovrebbe essere, per come ci si aspetterebbe dal "buon padre di famiglia" sempre citato nei testi giuridici e risulta invece "normale" l'idiozia da accattonaggio pecuniario dell'istituzione primaria.
Che vergogna !
Ricordo Voltaire che tranciando secoli di filosofia sul "sommo bene" si limitò ad affermare che la virtù non è un bene ma un dovere.
.....che viene a mancare proprio da chi dovrebbe esserne garante.
Dov'era la Procura (procura di chi, visto che la Repubblica saremmo noi n.d.r.) quando fu costruito un hotel sul cono di deiezione di una montagna.
Mi chiedo ancora come si comportano questi uomini (di fatto, per sola similitudine biologica) quando non indossano gli abiti della loro presunta professionalità.
Mi fermo qui.
Parole e fatti con l'effetto emetico. Rivoltanti
Grazie, Vincenzo per la consuetà sensibilità.
Un caro saluto.
Paolo
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| inviato il 06 Marzo 2021 ore 15:09
Carissimi Lomography, Alessandro, Fabio, Paolo, ho piacere della vostra attenzione.
La perdita di un figlio è un fatto umano enorme che forse (per fortuna) non possiamo comprendere del tutto, una ferita che non si rimargina ma che consuma il vivere poco alla volta.
Credo che il genitore nel suo gesto di portare un fiore fosse cosciente di eventuali possibili conseguenze, ma quest'ultime non sono “atti dovuti” come si usa dire: l'istruttoria di ogni procedimento amministrativo o penale non porta sempre e solo al processo, vi sono passaggi e uffici che per competenza si devono esprimere.
Questo il punto dolente: fermarsi un istante a leggere e comprendere fatti e deposizioni, oltre la ridondanza dell'errore, è un dovere e nel caso archiviare.
Lasciare tale responsabilità ad altri (il Giudice) è condotta riprovevole.
Forse un genitore è anche piccola cosa innanzi ad altri fatti e date sul calendario…..incarico mancato del Dap, ponte Morandi, acciaierie Ilva.....la lista è lunga.
Con pudore e rispetto al fatto in questione, un cenno personale della mia professione in area pubblica (che mi ha formato): far rispettare le norme non è semplice, non solo per parte privata ma dal fuoco amico, anche per questo sopra scrivevo “un tema delicato e ampio”.
A tutti voi amici un caro saluto.
Vincenzo
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| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:42
Un popolo di indifferenti e imb...lli.
Ho pena per loro...fosse per me li condannerei all'interdiizione dal comperare i telefonini... Purtroppo sono queste le persone con cui dobbiamo convivere, per fortuna che non sono tutti così!...
Un abbraccio di solidarietà forte! |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:55
Vincenzo condivido il tuo pensiero di approfondimento e rinnovando la mia stima per la tua attenzione a certe temi del nostro vivere ti preciso, sicuro comunque che non ve ne sia necessità, che non volevo criticare la scelta delle parole. Semplicemente esprimere quel minimo di sdegno che il fatto dovrebbe provocare in ognuno di noi. Non siamo uguali e proprio per questo ancora troviamo persone che fanno seriamente e con umanità il proprio lavoro che vanno oltre l'interpretazione di ciò che è un atto dovuto, a questi dobbiamo riconoscenza oltre che stima, perché rappresentano una goccia in un mare di superficialità. Sono persone preziose, così come il Genitore che sapendo in cosa può incorrere va a porre dei fiori. Una interpretazione disumana della legge ne fa di essa una pericolosa arma. Così come sono pericolose armi leggi e norme scritte da 'incapaci'.
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| inviato il 06 Marzo 2021 ore 23:39
Caro Fabio, (ho qualche mese in più, permettimi la simpatia) non ho letto/pensato diverso da quello che hai scritto con la tua intelligenza.
Del Genitore mi ha colpito la sua frase (“ho chiesto il processo……ho perso un figlio, quanto paura posso avere di un ricorso?”) seppur semplice racchiude una forza enorme! e un orizzonte di dignità.
Gli si poteva impedire di portare un fiore? credo di no e un carabiniere lo ha accompagnato; poteva il militare ignorare il fatto e non segnalarlo nel rapporto? non poteva e correttamente si è aperto un fascicolo. Gli uffici della procura e del tribunale conoscono le stesse norme in materia: era necessaria la sentenza? in altre circostanze non credo sia accaduto, ma forse i fatti erano “diversi” di un semplice sentimento di famiglia.
Con il dovuto rispetto e proporzioni del caso, un giorno capitò in ufficio (sbagliando porta) un altro “genitore” trasferitosi dal meridione per stare vicino al figlio in carrozzina. Da molto e molto tempo attendeva una legittima autorizzazione ma i competenti uffici erano evasivi; gli porsi un foglio bianco invitandolo a scrivere ciò che riteneva opportuno, poi trasmesso in indirizzo al numero uno. Ottenne in breve quanto richiesto e ritornò a informarmi. Perché i competenti uffici non avevano provveduto? mi taccio. Lavorare per la cosa pubblica mi ha insegnato e dato molto, ma anche essere diffidente del fuoco amico e della sua incapacità (eufemismo), crea meccanismi dannosi.
Un caro saluto, Vincenzo
ps. "leggi e norme sono scritti da incapaci"? .....forse no, nulla è mai casuale 
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| inviato il 07 Marzo 2021 ore 10:16
buona domenica Vincenzo
un abbraccio |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 13:55
Ciao Fastgiaco, lieto di leggerti e dell'attenzione
Buona domenica
Vincenzo |
| inviato il 08 Marzo 2021 ore 11:08
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| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 13:08
"Ma cosa vuoi aspettarti da un paese che ha la forma di una scarpa" (Cit. Freak Antoni) |
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