| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 10:37
Fabrizio non mi sento assolutamente offeso, anzi vi ringrazio tutti per i vostri consigli. Ho chiesto anche in giro pareri sull'uso dei ramponcini e mi hanno confermato quanto mi avete detto voi.. Ovvero che non sono utili per questo tipo di attività e che anzi possono essere pericolosi perché Vanni a creare uno zoccolo di neve sotto ad essi. Ora vedo di trovare un negozio dove vendano i ramponi qua in zona e mando indietro questi. |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 10:41
Bene Mirko. Contento che ci siamo confrontati e capiti. Facci sapere come andata e buona escursione! |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 11:21
Tranquillo Fabrizio, nessun problema. In tema di montagna sono io a essere sempre puntiglioso e condivido quanto dici: la prudenza non è mai troppa e non bisogna sottovalutare l'ambiente. A maggior ragione visto le cronache e quanta incoscienza ho visto personalmente in montagna..
Una delle rare volte in cui ho indossato ramponcini mi si sono spaccati dopo poco. A maggior ragione se uno macina tanti Km e fa molte uscite, è un miracolo se superano il mese di prova 
Mirko per i ramponi assicurati che abbiano l'anti zoccolo. Solitamente li vendono dotati, ma un ragazzo al corso di alpinismo ha scoperto durante la salita in un canale che i suoi nuovi non ne erano provvisti. Tra l'altro erano dei Grivel se ben ricordo |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 11:36
È stato un piacere confrontarsi e capirsi. Ben venga! Grazie e buon week end
Fabrizio |
user12181 | inviato il 27 Febbraio 2021 ore 12:07
"C'è gente che ha fatto la nord dell'Eiger in solitaria e in poche ore..."
C'è anche gente (di Lecco o lì vicino) che è rimasta appesa là per anni al suo balconcino... Quelli che facevano la parete nord vedevano il cadavere passando, tanto per mettersi allegri. Un po' come nel medioevo i giustiziati appesi nelle gabbie.
P.S. Sono andato a cercare il nome: Stefano Longhi. Il suo balcone era una cengia comoda, a dire del capo cordata che fu salvato e che dopo la caduta di Longhi (causata da congelamenti alle mani) era riuscito da una posizione estremamente precaria (una cengia ghiacciata fortemente inclinata), ferito da una scarica di sassi e con l'aiuto di due tedeschi malconci incontrati per via, poi morti anche loro, a tirarlo su solo fino al terrazzo, perché la corda faceva attrito sul margine ghiacciato della cengia superiore. Con le mani congelate non riuscì a fare il prusik per risalire da solo. Morì di freddo, poi scivolò giù legato. Per due anni il cadavere penzolante fu un'attrazione per i turisti che lo osservavano dal basso con il binocolo del rifugio. |
| inviato il 28 Febbraio 2021 ore 22:06
Comunque la gita è andata molto bene e i ramponcini si sono rivelati eccellenti. Sono molto soddisfatto dell'acquisto fatto e ve lo consiglio caldamente |
| inviato il 28 Febbraio 2021 ore 22:08
Felice sia andata bene.
Sui ramponcini resto della stessa idea |
| inviato il 28 Febbraio 2021 ore 22:22
Dipende sempre da cosa ci devi fare.. Su questo sentiero che era neve battuta erano perfetti ad esempio... Ho visto che erano in molti ad averli mentre qualcuno aveva i ramponi. Il peggiore che ho visto era un ragazzo in jeans e adidas Stan Smith ai piedi... Onestamente non so come abbia fatto poi a tornare indietro! |
user12181 | inviato il 01 Marzo 2021 ore 1:24
A proposito di Nord dell'Eiger e di ramponi, apprendo che i primi salitori della Nord nel 1938 erano equipaggiati in modo molto diverso. Erano due cordate, una, tedesca, era composta da Heckmair e Vörg, che avevano ramponi modernissimi a dodici punte, con punte frontali. Per la strada rimorchiarono una cordata austriaca di sprovveduti, Harrer e Kasparek, il primo non aveva ramponi e il secondo ramponi a dieci punte. Di fatto furono i tedeschi e in particolare Heckmair a tirar su gli austriaci, che da soli si sarebbero quasi sicuramente sfracellati o incrodati e congelati.
Heckmair, pur accettando poi gli onori di Hitler, non era iscritto alla NSDAP, Harrer avrebbe invece militato nelle SA e poi nelle SS (per dire il tipo d'uomo).
Harrer trovò anche il modo, quasi venti anni dopo la sua impresa, di criticare duramente come sprovveduti i due protagonisti del tragico tentativo italiano (Corti e Longhi...non è una barzelletta, sono tipici cognomi lecchesi) e di calunniare senza alcuna prova l'unico superstite, Corti, sostenendo che avesse buttato giù i due tedeschi per prendergli la tenda.
Solo anni dopo, con il ritrovamento dei corpi dei due tedeschi, il luogo del ritrovamento, confermando la versione di Corti, cioè che i due avessero raggiunto la vetta per scendere dal versante opposto più facile e cercare soccorso, ma che fossero poi morti cadendo, lo scagionò dal sospetto di essere un assassino, ma non da quello di essere un temerario impreparato, come probabilmente era stato proprio il suo calunniatore in gioventù. |
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