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Situazione Laghi Gemelli


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avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 11:43

Avete suggerimenti per la marca dei ramponi?

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 11:52

Io ho dei ramponi Grivel, i ramponcini non gli darei troppa fiducia

user216612
avatar
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 12:13

Petzl, grivel, black diamond uno tira l'altro, un 10 punte va più che bene se non si fanno canaloni o cose più impegnative.
Poi ovviamente serve lo scarpone ramponabile

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 12:22

Qualche anno fa, un paio o 3 anni adesso mi sfugge, sono salito da Roncobello con un collega appena più tardi come periodo rispetto ora, sarà stato il primo periodo di marzo controllerò le foto poi, il versante a salire verso il passo era ormai tutto prato pulito con qualche chiazza di neve marcia, dal passo a scendere ai laghi era tutto ancora completamente bianco e ghiaccio a tradimento qua e là, un vento fortissimo e gelido della Madonna non riuscivamo a parlarci io coi miei Grivel non ho avuto nessun problema il mio collega coi ramponcini é dovuto andare più a zigozago per evitare il ghiaccio vivo

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 12:28

Io come scarponi ho un paio di Salomon quest 4d 3gtx che mi pare nkn siano ramponabili. Come posso fare ad attaccarci i ramponi?

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 12:30

Vanno bene anche i ramponi universali che vanno praticamente su qualsiasi scarpa (basta che non sia eccessivamente "morbida"), semi automatici e automatici sono sicuramente più sicuri, ma diventano indispensabili quando si fanno altri generi di uscite

user216612
avatar
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 17:45

Si se non è ramponabile anche quelli universali sempre meglio dei ramponcini poi in futuro se cambi scarponi basta prenderli con la tacca dietro.

user12181
avatar
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 19:53

Io con questi ramponcini a 6 punte www.edelrid.de/en/sports/crampons/6-point-groedel.html
senza pretese quest'inverno ho fatto molte decine di chilometri (a gennaio/febbraio una decina al giorno, più o meno) a quote basse da 830 a1300/1400, quasi la metà su mulattiere/sentieri piuttosto ripidi di ghiaccio e ghiaccio vivo (il resto su stradine con neve battuta dalle motoslitte, con tratti di ghiaccio vivo in coincidenza di rivi). In passato li ho usati meno intensamente fino a 2300, in quanto a presa sul ghiaccio vanno benissimo, mai un accenno di scivolata anche in discesa ripida su ghiaccio vivo, per la neve hanno l'antibott. Li porto con gli Scarpa Ladakh e La Sportiva Nepal Trek evo, soprattutto con i primi. Ma si possono mettere un po' con tutte le scarpe, ovviamente con la suola un po' rigida, sennò si sentono troppo i ferri sotto il piede. Mi sono fermato per una decina di giorni per un forte dolore sotto il polpaccio (ma portavo le caspole), poi più chiaramente rivelatosi un qualcosa al tendine (forse l'ho affaticato stirandolo in salita appoggiando il piede sulla pianta per cercare l'aderenza con le sei punte?). Oggi ho ricominciato a camminare nel fondovalle, ma il ghiaccio più su credo sia ormai scomparso per un gran tratto del mio abituale percorso. Ho visto già una notevole fioritura di Hepatica... Più in là, con neve ancora più assestata, vorrei cercare di fare un puntata al lago di Schiazzera, sotto il Masuccio (Tiranese).

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 20:13

Se per ramponcini si intendono quelli di Murmunto il discorso cambia, la mia perplessità invece è per prodotti di questa fattispecie:

www.sportler.com/it/p/camp-ice-master-light-ramponcini-10881684?filter

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 20:21

Sali tranquillo da Carona passando per il lago Marcio ;-)
Zero rischi adesso..

user12181
avatar
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 21:16

"La mia perplessità invece è per prodotti di questa fattispecie"

Ramponcini di questo tipo, con la gomma (marca Nortec, scelti preferendoli proprio ai Camp perché un po' più leggeri, e ordinati appositamente in un negozio), ho provato a usarli prima di prendere gli attuali. Mi sono durati pochissimo. Mentre mettevo il secondo, ho pestato la gomma con il primo già messo e l'ho bucata di poco. La volta dopo, tendendola, mi è esplosa in mano... Non fanno per me. Tra l'altro anche quelle catenelle e maglie attaccate una all'altra sono tutte soggette a possibile allargamento e sganciamento, mi era capitato già con una, l'avevo riagganciata.

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 9:34

Alcuni chiarimenti doverosi:

1. I ramponcini possono anche andare bene, a patto che si abbia esperienza e si sappia quando usarli. Diversamente - come mi pare sia il caso di chi ha aperto il post - meglio andare direttamente su dei ramponi che sono più affidabili e sicuri, soprattutto quando manca l'esperienza per tirarsi fuori da brutte situazioni ove dovessero verificarsi. Tra l'altro basta prenderli in mano entrambi per comprendere quanto l'affidabilità dei ramponcini sia piuttosto bassa..io al massimo lo userei per andare a buttare la spazzatura in inverno quando la strada è ghiacciata.

2. I ramponi sono essenzialmente di tre tipi: universali, semi automatici e automatici e si dividono a loro volta in due categorie: a T e a punte piatte. Tradizionalmente quelli a punte piatte sono da preferire. Poi ci sono anche i mono punta, per cascate di ghiaccio molto tecniche..ma qui potremmo aprire un capitolo a parte. Sui ramponi c'è da dire che tranne per gli universali, per i semi-ramponabili e automatici bisogna avere uno scarpone adatto, che abbia la tacchetta dietro per serrare il rampone. Gli automatici richiedono l'aggancio anche nella parte anteriore, che si trova solitamente si scarponi per alpinismo non proprio economici. Se non hai uno scarpone semi-ramponabile e non pensi di fare canali o pendenze sopra i 30/40°, vai pure di universali e vivi felice. Diversamente, meglio cambiare scarpone e prendere dei ramponi almeno semi-automatici. Più punte hanno a disposizione, maggiore sarà l'aderenza al terreno. Consiglio personale: almeno dieci punte. Quando di progredisci bisogna cercare di fare aderire sempre tutte le punte al terreno, quando non molto ripido (dove si andrà di sole punte frontali), basta far lavorare le caviglie: con una flessione in salita fai aderire tutte le punte. Per le tecniche di progressione ti consiglio il manuale ghiaccio e misto del CAI, che trovi gratuitamente online.

3. La piccozza è un DPI, va saputa usare come tutto il resto del materiale. Un utilizzo non corretto (così come per le tecniche di progressione con ramponi) può trasformare questi strumenti in dispositivi controproducenti. I laghi Gemelli non richiedono assolutamente l'uso di piccozza, dei bastoncini sono più che sufficienti (ci ho fatto di recente un canale usando solo bastoncini, su pendenze di gran lunga superiori a quelle dei laghi Gemelli che ho affrontato 4-5 volte negli ultimi 2 anni senza problemi - da Roncobello tuttavia in inverno sono da evitare se inesperti). Portarla significa avere solo peso in più, meglio andare leggeri e tenere la traccia del sentiero.

4. La montagna in inverno non è come in estate. Anche terreni semplici aumentano notevolmente la difficoltà. Se vai spesso in montagna e hai fatto sentieri innevati, i laghi Gemelli da Carona sono una passeggiata chi richiede giusto un po' di buon senso e delle best practices, come l'andare in compagnia, con il giusto equipaggiamento (scarponi buoni, guanti, antivento impermeabile, bastoncini, ramponi, calze di ricambio, ghette, una torcia frontale, thermos con bevanda calda, cellulare carico con traccia GPS pronta in caso di necessità, lettura di una relazione sull'itinerario e sveglia presto per evitare rientri al calare della luce). Poco più di un mese fa ho incontrato un ragazzo che era privo di equipaggiamento (aveva un paio di scarpe della Decathlon da 20€) e nel panico mentre scendevo dal Monte Legnone. Stava per suicidarsi in un canale..non vi dico la fatica e l'ansia nel portarlo in sicurezza mentre lo stesso stava aggrappato al mio zaino e continuava a scivolare a causa del ghiaccio con il rischio di portare giù anche me. L'× parlava di andare sul Pizzo Coca e sul Pizzo Arera (due vette per gente esperta, in cui in inverno è semplice trovarsi in difficoltà e classificate come alpinistiche)..non vi dico il crimine che mi è salito dentro nel vedere un incosciente di tali proporzioni..da prendere a calci in culo.

Insomma, vai tranquillo ai Gemelli, senza bisogno di avere ansie o terrorismo psicologico. È importante andare in montagna con consapevolezza e tornando indietro quando non si è convinti o peggio, quando le condizioni lasciano incerta la valutazione.

C'è gente che ha fatto la nord dell'Eiger in solitaria e in poche ore...ma ciò non significa che tutti possono pensare di fare altrettanto. Si inizia sempre da cose semplici e si rimane in quella comfort zone fin quando non si sono accumulate esperienze tali da poter fare un salto. Se ti appassioni, un corso di alpinismo invernale da fare il prossimo anno ti aprirà sicuramente tante altre possibilità e ti consentirà di scalare le montagne anche di grado più alto con maggiore sicurezza. Anche questo può incidere sulla scelta di ramponi/ramponcini. Se pensi di restare su passeggiate invernali semplici i ramponcini possono anche andare bene mentre se già credi di voler via via affrontare qualche salita non troppo sul piano, i ramponi sono la scelta migliore (anche se personalmente toglierei comunque dalla vendita i ramponcini..).

Buona gita!

avatarsupporter
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 10:10

Andre hai perfettamente ragione. Il riferimento alla picca era eccessivo e me ne scuso, ma infatti suggerivo i bastoncini e il senso voleva essere di considerare supporti di appoggio anche per le mani, perchè su di li le colate di ghiaccio spesso ci sono, gli appigli per le mani no, e il rischio di scivolare può essere significativo.

Non si tratta però di terrorismo psicologico, almeno per quanto mi riguarda.

Mirko, che personalmente vorrei sensibilizzare e basta, ci racconta di essersi reso conto della necessità dei ramponi a catena camminando a S. Primo e vedendoli usare da altri escursionisti, se non erro.
Chiede come si agganciano i ramponi agli scarponi.
Se c'è rischio valanghe salendo da un percorso mai fatto prima, dove sappiamo e abbiamo scritto che ci sono vie di accesso ben differenti in tal senso.
Su una escursione che comunque è di circa 11KM a/r e 1.100 metri di dislivello da fare prevalentemente su neve (da Carona).
Tra l'altro su un forum di fotografia, dove appunto non è detto che siamo esperti in ugual modo sul tema.

Ora c'è sicuramente gente che ha fatto la nord dell'Eiger in solitaria in poche ore.
Come non passa inverno che non perdiamo qualcuno sulle Orobie che esce sottovalutando i rischi: quest'anno sulla Presolana, qualche tempo fa sotto al Benigni.

Sbaglierò io, ma reputo meglio far voce grossa per far pensare Mirko piuttosto che dirgli vai tranquillo.
Con l'auspicio che certo ci vada, ma con estrema attenzione e rivalutando magari cose a cui non ha pensato perchè,
e ci siamo passati tutti, è alle sue prime esperienze.




avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 10:18

In montagna ci vado da un po' di anni ormai, ma di solito vado nella stagione estiva. L'estate scorsa penso di non aver saltato mai un weekend senza fare una escursione. Non ho esperienza nella stagione invernale ma sono sempre molto prudente perché per quanto mi piaccia la montagna comunque mi spaventa sempre un po' e reputo che la prudenza non sia mai abbastanza. Perché scrivo qua anziché da qualche parte? Perché qui mi rispondono sempre e so che ci sono tanti appassionati sia di montagna che di fotografia. Detto ciò, domani andremo su in 4. Come abbigliamento ho tutto il necessario e ovviamente i bastoncini me li porto sempre (appena arrivati ieri nuovi). Domani userò i ramponcini perché i ramponi non faccio in tempo a prenderli. Per quanto riguarda monte San Primo i ramponcini sarebbero stati una comodità ma siamo comunque saliti senza problemi con solo gli scarponi, solo qualche piccola difficoltà nella discesa ma nulla di pericoloso.

avatarsupporter
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 10:21

Mirko non è mia intenzione essere offensivo, e se questo ricevi non ho problemi una volta di più a scusarmi.
Casomai la volontà è darti un contributo, anche se critico.
Il punto è proprio che d'inverno cambia tutto.
I due casi di incidenti che ho citato sono entrambi di persone che avevano, appunto,
fatto lo stesso percorso in estate e sottovalutato i rischi in inverno.
Se ti sono arrivati i bastoncini, sai i limiti dei ramponcini, e hai ricevuto informazioni e pareri diversi su cui fare le tue valutazioni da parte mia obiettivo raggiunto.
Buona gita.

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