| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 16:16
Salve a tutti,
mi presento, anche se non sono proprio nuovo del forum, avendovi letto da molto tempo ma... non avendo mai scritto. Da poco ho ripreso a stampare e mi è venuta l'idea (infelice?) di sperimentare oltre i profili canned con le mie stampanti (Epson R3000 e Canon Pro 1).
Anche se ho letto abbastanza materiale prima di imbarcarmi nell'impresa, sono un novizio e mi trovo ora alle prese con un problema pratico.
Ho ricevuto uno spettrofotometro X-Rite DTP20, senza il pathfinder e senza la patch di calibrazione (solo con l'alimentatore).
Utilizzando Argyll, ho stampato oggi la test chart.
Per leggere la test chart, il DTP20 ha bisogno del pathfinder o c'è un modo per utilizzarlo senza, magari aiutandosi con una riga, come con il ColorMunki?
Poi, altra domandona, come potrei calibrare il DTP20 senza il pathfinder?
Al momento mi ritrovo con i tre fogli A4 stampati con le patch (in attesa delle 24 ore canoniche) e mi affido solo al vostro aiuto esperto per proseguire o... riporre già da ora i ferri e continuare con i profili canned. 
Grazie a chi vorrà darmi una mano.
Luigi |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:16
Qui c'è una discussione con qualcuno che ha il tuo stesso problema. Vedi se ne puoi ricavare qualche suggerimento utile:
www.dpreview.com/forums/thread/4446490
A me sembra un'impresa non fattibile, non tanto per la fase di lettura (è sufficiente che dici ad Argyll di creare delle caselle più grandi del normale e con una riga te la cavi), quanto per la calibrazione. Ogni strumento nasce tarato in base a quella determinata piastrina bianca venduta insieme allo spettrofotometro e ogni emulazione potrà essere solamente approssimativa, con conseguente inesattezza delle letture dei targets. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:05
Ti ringrazio della segnalazione. Leggendo la discussione mi pare di capire che il problema principale, come dici, sia proprio la calibrazione.
Da quanto scrive l'utente che necessita del pathfinder, pare anche che si potesse usare qualsiasi impostazione presente nel DTP20. Poi però, quando prova a fargli leggere il grafico con le patch senza pathfinder, si rende conto di una mancata corrispondenza segnalata a causa di un grafico offline parzialmente letto, e attribuisce il problema alla calibrazione che non è riuscito ad effettuare. Mi chiedevo se lavorando non offline sia lo stesso o meno.
Riguardo alla lettura, in un altro forum si diceva che il DTP20 dovrebbe essere posto ad una certa distanza dal foglio, ma osservando una foto del pathfinder sembra che la lente venga ad essere quasi a contatto con le patch, collocandosi nel solco vuoto. Quindi un escamotage si troverebbe, tipo patch più grandi (io ho usato l'impostazione consigliata per il DTP20: 1620 su 3 fogli A4) e riga.
Insomma, sono in alto mare…
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