| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:44
StankNun a me globalmente piacciono le foto che hai messo in galleria, ne trovo qualcuna un po "debole" ma magari facendone altre potrai selezionare con più di severità...comunque mi semvra un buon inizio... |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 21:18
“ Lui intende la street come la intendeva JOEL MEYEROWITZ.
Esce di casa con la fotocamera e scatta foto, senza troppe menate e cercando di cogliere l'attimo perfetto e situazioni che possano essere interessanti.
Il mondo è pieno di fotografi del genere, basta vedere Erik kim.
Però sulle idee da avere in testa e sullo studio hai ragione da vendere „
Diciamo che non so bene ancora come la intendo, attualmente sto provando diversi approcci come ho detto, sia seguendo temi che non.
Per quanto riguarda i tagli mi trovo d'accordo con Arconodu, non sempre serve quella perfezione della composizione classica, anzi, dagli autori che ho avuto modo di approfondire, la composizione cercavano di romperla, aggiungendo, tagliando, inserendo e gestendo diversi elementi, cosa non facile sicuramente e non che io sia capace di ciò ma questa cosa mi incuriosisce molto, e infatti cerco di sperimentare.
Ps:Ho dato un occhiata alla tua galleria Arconudo e devo farti i miei complimenti, d'ispirazione per uno come me agli inizi in questo genere. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 21:19
“ Permettimi di dire che il tuo mi sembra un approccio un pò scolastico. „
Si! hai ragione, penso sia abbastanza vero.
Partecipo ai post di questo forum anche per confrontarmi, accogliere pareri altrui e poi anche per mettermi in discussione,quindi migliorare. ;) |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 21:21
“ la composizione cercavano di romperla, aggiungendo, tagliando, inserendo e gestendo diversi elementi, „
Esatto! bravo! hai già un idea precisa in testa, questa è una buona cosa.
Parti da qui per creare il tuo stile.
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| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 22:15
Uscire di casa con in testa un progetto è il modo migliore per tornare a casa senza scatti (decenti). Personalmente cerco lo scatto singolo che di per sé concluda un'idea. Poi una volta catturato un certo numero di foto, sarà anche facile catalogarle trovando dei fili conduttori. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 23:48
“ non sempre serve quella perfezione della composizione classica, anzi, dagli autori che ho avuto modo di approfondire, la composizione cercavano di romperla, aggiungendo, tagliando, inserendo e gestendo diversi elementi, cosa non facile sicuramente e non che io sia capace di ciò ma questa cosa mi incuriosisce molto, e infatti cerco di sperimentare. „
Ma ne sei sicuro?Mi fai un esempio di un autore che ha volutamente fatto quello che dici? Quasi tutti i più grandi fotografi hanno sempre curato la composizione e quando non l'hanno fatto è perchè non era possibile o il momento da cogliere era troppo repentino.
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| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 6:49
quello che intendevo dire con l'utilizzo dei progetti era che, per cominciare, qualora le idee non fossero chiare sul cosa/come vedere, allora i progetti (sviluppati su un numero definito di scatti) possono dare i primi spunti e motivazioni per andare a scattare
non tutti nascono imparati (io tra questi) e penso che se il genere street sia qualcosa che si voglia imparare e scoprire allora ci sia bisogno, oltre che di imparare sui libri, anche di un periodo di apprendimento sul campo, che può essere integrato tramite i progetti/temi
il fine è proprio (come è già stato detto) di avere un'idea/progetto propria/o e svilupparla con uno o più scatti
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| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 6:49
“
Ma ne sei sicuro?Mi fai un esempio di un autore che ha volutamente fatto quello che dici? Quasi tutti i più grandi fotografi hanno sempre curato la composizione e quando non l'hanno fatto è perchè non era possibile o il momento da cogliere era troppo repentino.
„
Sicuramente mi sarò espresso in modo non chiaro ma quello che volevo dire non è che i grandi autori non abbiano curato la composizione delle loro immagini, ma riferendomi al discorso di Arconudo circa i tagli, molto autori tra cui lo stesso citato Doisneau, così come Koudelka e molti altri non vedono nelle regole fotografiche dei dogmi imposti, sperimentano e osano diversi tagli, anche includendo o tagliando elementi ritenuti di “disturbo” e ciò non vuole significare che non abbiano curato la scena, penso invece che sia frutto di un attenta ricerca, sperimentare anche fuori dagli schemi aiuti molto, la classica frase “conoscere le regole per infrangerle”. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 9:42
“ Ma ne sei sicuro?Mi fai un esempio di un autore che ha volutamente fatto quello che dici? „
Beh c'è ne sono molti.
Diciamo che se per mera convenzione di circostanza dividiamo tra formalisti e non formalisti, tra i secondi i primi nomi che mi vengono in mente sono Winogrand, Frank, Klein, Meyerowitz, Eggleston, Shore, Gilden, Cohen... se vuoi metto anche qualche contemporaneo... ovvio che siano autori meno noti.
Per scoprirli basta fare un giro sui finalisti degli ultimi anni delle principali manifestazioni mondiali del genere (ma anche altro ovviamente) e guardare che la " summa divisio " esiste ancora.
Il volutamente è relativo, diciamo che l'importanza viene data ad altre priorità... l'importante è che la foto "funzioni".
Solitamente l'atteggiamento (scolastico) è limitato al mi piace or non mi piace.
Il gusto è però diverso dal valore.
Ciascuno esprime il proprio gusto attraverso le proprie foto, ma riconoscere la validità di cose diverse è normalmente un bel passo in avanti del proprio percorso. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 10:43
Per quel poco che ho visto non mi pare che la produzione fotografica di Koudelka sia connotata da una forte presa di distanza dalle regole compositive classiche... mi sbaglio?
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| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 11:59
Secondo il mio modesto punto di vista il genere street è un parente stretto del fotogiornalismo, è forse per quello che funziona se legato ad un progetto o alla conoscenza di quanto si fotografa. Viene fuori da idealizzazione dell'ambiente fotografato ed anche lo scatto insolito o il soggetto che sembra stridere con il resto della scena, servono a creare un contrasto che fa un po' da chiaroscuro, creano un caratterizzazione, restando comunque immersi in quell'ambiente. Inoltre può essere un modo per rivelare un proprio punto di vista, ad esempio ponendosi in modo critico, solidale o dissacrante.
La street che funziona, per me, non può prescindere da un contenuto che si vuole comunicare, altrimenti sembra una foto casuale. Quelle della galleria mi sembrano , appunto, casuali. Per come mi regolo io, le avrei cancellate subito già in macchina, sperando che quando scrivo non venga percepito come una critica cattiva, ma come una mia semplice -onesta- sensazione. Io avrei l'impressione di non aver fotografato nulla. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 14:12
ciao Stanknum. ti piacciono le foto che hai fatto? perchè le hai fatte? |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 15:46
Per i fautori di progetti, consiglio di leggere (e guardare visto che si parla di fotografie  ) "Magnum per la strada".
E' un libro della famosa agenzia che raccoglie tantissimi autori magnum, quindi professionisti, con alcune foto, un po di biografia, ed alcuni pensieri di ciascuno di questi.
Stiamo parlando di fotografi professionisti, dei quali nella prefazione si legge che molti fotografi Magnum hanno " praticato la fotografia di strada per il puro è semplice divertimento che sa generare ".
In sostanza facevano altre cose (principalmente reportage) però si è fotografi e fuori da commissioni e progetti, ci si può anche divertire.
Nei vari nomi (saranno oltre una sessantina non ricordo bene) non ho a mente un solo progetto di street, ed anzi molti autori parlano (a memoria mia) della assoluta assenza di progettazione di insieme.
Questo non vuol dire che non avessero una idea di come scattare, ma solo che non avevano una idea precisa di cosa avrebbero fotografato.
Ovvio che invece hanno molti progetti di reportage (professionali).
Magari sbaglio, però qualcosa vorrà pur dire.
La mia è una modesta e semplice opinione che non vuol ovviamente aver ragione o convincere nessuno.
Il dato che autorevoli autori hanno fotografato in un certo modo dovrebbe avere un significato maggiore.
Poi interpretate le cose come ritenete meglio per voi.
Ci si può divertire anche solo a progettare... a volte anche più che a scattare.
Dalla teoria alla pratica c'è sempre una sostanziale differenza.
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| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 18:15
“ La street che funziona, per me, non può prescindere da un contenuto che si vuole comunicare, altrimenti sembra una foto casuale. Quelle della galleria mi sembrano , appunto, casuali. Per come mi regolo io, le avrei cancellate subito già in macchina, sperando che quando scrivo non venga percepito come una critica cattiva, ma come una mia semplice -onesta- sensazione. Io avrei l'impressione di non aver fotografato nulla. „ Figurati Mirc, non ci vedo nulla di cattivo, ma da questo punto di vista permettimi di dire che la penso in modo alquanto diverso, come ho detto nei commenti precedenti queste sono alcune delle prime foto che ho scattato e risalgono al 2019, per me è imprescindibile valutare gli errori e per farlo quale modo migliore che partendo dalle foto, se ogni foto che scatto la cancello già in macchina non ho modo di vederle al pc, di capirne meglio le dinamiche, dove potevo fare questo invece di quello, dove avrei potuto usare una composizione diversa ecc ecc, le foto per me sono un punto di partenza per analizzare e migliorarsi, condividendole svolgono esattamente lo stesso scopo: farmi capire dove correggere il tiro, se come dici tu le avessi cancellate già in macchina da quegli errori non avrei potuto trarne anche se pur piccolo miglioramento, d'altronde non puoi uscire e far la foto perfetta dal nulla. Servono tentativi, serve scattare, studiare e confrontarsi. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 18:24
“ ciao Stanknum. ti piacciono le foto che hai fatto? perchè le hai fatte? „ Ciao, come ho detto poco sopra queste foto risalgono a dei primi tentativi di approccio, mi incuriosivano i soggetti, nella loro “banalità” e girando tra le strade di questi paesini tedeschi ho scattato quello che il mio occhio “ingenuamente” riteneva interessante, ho fatto prove, per capire anche come impostare al meglio la macchina, come muovermi ecc.. Oggi a distanza di più di un anno mi sento migliorato o meglio soddisfatto, non tanto perché le mie foto street adesso sono migliori, anzi penso ci sia ancora tanto da fare, ma piuttosto perché il mio approccio alla strada si è evoluto, è cambiato, si è affinato. |
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