| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:38
Per quanto mi riguarda la cosa più importante e anche la più difficile, nella street , è quella di raccontare con una singola immagine.
Concordo che i progetti in genere sono più simili al reportage ma volendo si potrebbe intendere il progetto come qualcosa dal più ampio respiro. Forse "temi" è il termine che userei
Esempio: street con tema la felicità,oppure l'ironia o la tristezza,oppure il viaggio ecc
Io però non sono mai riuscito a decidere prima e nemmeno mi piacerebbe farlo. D'altronde le situazioni capitano quando meno te le aspetti.
Quello che invece faccio,quando pubblico le foto,è di raggrupparle seguendo un filo conduttore,quello si |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:02
“ a me pare che abbia necessità di tutto meno che di un progetto.
Un certo tipo di street, vive (per me) di scatti singoli.
Il progetto è più spesso un modo per un approccio simile al reportage, ma normalmente li trovo abbastanza forzati.
Dopo un po di anni si accorgerà che le sue foto avranno comunque una sua impronta ed un filo conduttore e se vorrà potrà mettere insieme i pezzi. „
vero anche questo
anche picasso ha avuto il periodo blu... 
ma qui si va già al trascendentale
stando nel mondo degli umani, secondo me se pensi ad un progetto che ti piace e inizi a coltivarlo, già è meglio di andare in giro a tirare foto a casaccio sperando nel capolavoro...
d'altra parte nel mondo d'oggi di prosumer, produrre "arte", e metterla in giro è facilissimo, e ci sono anche persone bravissime a fare lo scatto singolo fatto bene. invece riuscire a costruire un progetto, anche se meno "artistico" di sicuro ti aiuta almeno a distinguerti da tutti quelli, cioè la maggioranza, che un progetto non ce l'hanno. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:17
“ tirare foto a casaccio „
In effetti posso vedere molta gente che riesce a tirare a casaccio molto bene, nel passato e nel contemporaneo, generalmente assai più interessanti di progetti.
Strano che molte foto iconiche siano singole, e che di progetti si ricordi assai meno.
Il libro più iconico a mio avviso, The Americans di Robert Frank, ha avuto una strada molto tormentata.
E non era certo Beppe di Piazza.
Mia idea eh, niente di personale.
Sarà perchè mi piace più parlare di fotografi che di artisti, di fotografia che di arte.
Ma il mondo è bello perchè è vario.
E poi tirare foto a casaccio è sempre utile, si impara sempre qualcosa, di tecnica, di persone, e persino a cestinare.
In fin dei conti Winogrand diceva: Fotografo ciò che mi interessa tutto il tempo. Vivo con le immagini per vedere come appare quella cosa fotografata.
Quando è brutta che problema c'è?
Altri hanno diverse filosofie, a ciascuno il suo. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:48
I progetti di fotografi famosi che mi vengono in mente (e che mi piacciono) rientrano tutti nel reportage |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:49
“ stando nel mondo degli umani, secondo me se pensi ad un progetto che ti piace e inizi a coltivarlo, già è meglio di andare in giro a tirare foto a casaccio sperando nel capolavoro...
„
Tra il progetto,che come si diceva spesso ricade nel reportage e tirare foto a casaccio c'è una bellissima via di mezzo |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 19:16
“ Ti rispondo perchè trovo interessante il tuo post e sono un fotografo street.. „
Ciao Corry86, intanto ti ringrazio per il tempo che hai speso per questa lunga risposta, che per me non è una semplice risposta ma un vero e propio spunto motivazionale pieno di consigli da cui trarre ispirazione. Per quanto riguarda il leggere e informarmi ultimamente cerco di farlo il più possibile, sto approfondendo vecchi autori, e scoprendone anche di nuovi, ovviamente conosco i lavori di Scianna e di Letizia battaglia, ma non vivo più a Catania anche se ci torno abbastanza spesso, per il discorso dell'attrezzatura concordo pienamente, sono interessato all'attrezzatura relativamente, anche perché negli ultimi due anni mi sono approcciato a questo mondo provenendo da tutt'altro altro e l'attrezzatura non è mai stato un limite, semmai il contrario. Viaggio e mi muovo spesso, a volte anche per periodi medio/lunghi quindi mi ha iniziato ad appassionare il reportage di viaggio, il raccontare qualcosa che stiamo vivendo, riconosco che ancora non ho ben definito diversi concetti e approcci, ci sto lavorando però, cerco di scattare il più possibile, e da quando mi sono buttato è cambiata un po' anche la mia visione della fotografia, ho praticato per diversi anni fotografia paesaggistica, e seppur viaggiando e vedendo posti nuovi non avevo più stimoli nel praticarla, non oltre la foto ricordo. Non sono alla ricerca di like o altre cose da social, mi piacciono gli scambi puliti, e in questo forum ho trovato questo, voglio migliorarmi, quella è la cosa che realmente più mi interessa, quindi ben vengano anche le critiche, se costruttive e motivate in modo da poterne trarne insegnamento. Come hai ben detto bisogna metterci il cuore e io sto cercando di farlo, poi quel che sarà sarà.
Il consiglio di ricominciare da 0 lo trovo molto utile, e penso che lo seguirò, a volte aiuta ripercorrerà dall'inizio. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 19:20
Ragazzi per quanto riguarda progetto vs singola foto, diciamo che ancora non ho trovato l'equilibrio 
Lì sto sperimentando entrambi, a volte esco a scattare e basta quello che l'occhio vede, altre parto con dei “Temi”, non lo voglio definire progetti, e cerco di seguirli sforzandomi e allenando la visione fotografica, avere un filo aiuta molto, quando sono in viaggio mi cimento nel documentare il viaggio che vivo attraverso le foto avendo anche piccoli progetti, ma appunto quello penso rientri più nel “reportage di viaggio” che nella street. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 19:35
Nel frattempo ho caricato dei nuovi scatti, fatti nel 2019 in un piccolo paese in Baviera, in questo caso ho scattato con la funzione snap della Ricoh, macchina in mano e andavo molto vicino ai soggetti cercando di scorgere situazioni interessanti. Era propio agli inizi, ricordo di aver scattato moltissime foto quel giorno, in circa 4 ore di camminata quasi 300 foto, e ne ho selezionate davvero poche alla fine. Piano piano ho aggiustato il tiro cercando di concentrarmi meglio sulla scena e scattando meno. Se vi va di dare un occhiata e dirmi la vostra, Critiche e consigli sono sempre ben accetti. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:04
nelle tue foto manca l'identità, il vero racconto.
Un progetto dovrebbe partire da un'idea, seguito da uno studio e da una serie di scatti.
L'idea secondo me è debole, forse assente.
Buona continuazione. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:07
“ ....Qui, per esempio il tizio che sbuca sulla sinistra è veramente inguardabile e distrae tanto. i due tipi sono interessanti, poi però non vedo il senso di lasciare un uomo che sbuca senza riprenderlo interamente. Rovina tutto perchè i miei occhi si posano solo su quella faccia tagliata,non ci sta ordine, non ci sta armonia. Non riesco a capire e a interpretare tutto e non riesco a capire quale " valore " può apportare alla scena una faccia tagliata a metà é vero che i soggetti sembra che interagiscano tra di loro, allora perchè non riprendere tutta la scena? Per come sono disposti formano anche un bel triangolo, quindi avevi a portata di mano un bella composizione naturale. MrGreen www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3874317&l=it „
Il tizio che sbuca da sinistra è la parte pregiata della fotografia, è quello che fa la differenza tra la banailtà e la buona fotografia. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:08
Per me assolutamente no perché distrae di brutto.
Gusti personali. Tuttavia quello che voglio dire è che nelle sue foto spesso nella composizione non ci sta criterio.
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| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:10
Lui intende la street come la intendeva JOEL MEYEROWITZ.
Esce di casa con la fotocamera e scatta foto, senza troppe menate e cercando di cogliere l'attimo perfetto e situazioni che possano essere interessanti.
Il mondo è pieno di fotografi del genere, basta vedere Erik kim.
Però sulle idee da avere in testa e sullo studio hai ragione da vendere |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:21
“ Per me assolutamente no perché distrae di brutto. Hai mai visto facce tagliate nelle fotografie di Bresson? „
Permettimi di dire che il tuo mi sembra un approccio un pò scolastico.
Ho visto facce, piedi e mani tagliate in foto dei più grandi fotografi del mondo.
Webb o Doisneau per dirne due.
comunque, il mio consiglio all'autore del topic è di imparare a gestire e integrare
questi apparenti difetti nella composizione.
Questo passa dallo studio e dallo sviluppo di idee proprie
Risposte serie le troverai nei libri e nella tua testa.
Prima sperimenta , fai e disfa e fatti una tua idea, poi cerca il confronto, altrimenti non ne trarrai giovamento, ma solo confusione
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| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:33
Io penso invece che l'idea di un progetto su un idea che utilizzi la street sia importante. Certo ci possono anche essere singole e validissime foto che da sole sono in grado di raccontare una storia. Ad esempio il lavoro di Dougie Wallace "Harrodsburg" lo trovo diverso , innovativo e anche geniale per molti versi. L'idea del doppio flash è davvero una chicca non di poco conto. I soggetti appaiono in questo modo quasi delle caricature. E secondo il mio modestissimo parere questo è proprio il modo in cui l'autore vuole rappresentare questa specifica realtà. Il lavoro che che ad un primo approccio può sembrare quasi solo un gioco di tecnica e di estetica, in realtà è un progetto con una forte idea concettuale molto ben velatamente raccontata. Detto ciò , mi interesserebbe sapere se tra tutti voi vi è qualcuno che oltre ad apprezzare questo fotografo , ne conosca anche dettagli riguardanti l'attrezzatura che usa. Non nego di voler non dico copiare, ma sicuramente utilizzare il suo approccio e perchè no, un attrezzatura simile alla sua visto che dai filmati in rete , noto essere adatta e ideale per muoversi in modo agevole. Chiaramente poi è ovvio che adatterei il tutto alla mia visione e stile! Infine ciò che mi viene di dire, è che con un certo approccio la street photography può essere molto ben utilizzata per un progetto con connotazioni filosofico concettuali. Un modo se vogliamo diverso di raccontare certe tematiche! |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 20:37
Comunque scusate , creo come giustamente dettomi un nuovo post |
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