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Cobalt, Profumo di Film (pellicola).


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avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 13:10

A me quel viso in questa velvia risulta veramente lontano da una pellicola onestamente





quel contrasto sul viso cosi sparato e quei bordi IMHO sono lontani da cio che dici Made.. ovvero feeling film.
Ovviamente, ripeto per i non anglofoni, mio gusto personale.

qua cosa fa Fuji.. col suo Velvia ad esempio.






avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 13:56

Facciamo un pò di chiarezza, cercando di dare un contributo.
La Velvia è una pellicola che veniva utilizzata da molti naturalisti, ma avendo lo scopo di avere un'alta precisione e fedeltà cromatica (a dir loro) veniva utilizzata molto anche in campo commerciale, cataloghi e pubblicità (ecco perchè è una delle mie preferite).

La Velvia nasce senza nessun numero, se non sbaglio alla fine degli anni 80, ed era l'unica prodotta.
Successivamente Fuji cominciò a fare altre pellicole, con produzioni più avanzate, e la Velvia che veniva fatta su plastica, un processo vecchio difficile e più costoso. Venne quindi prodotta la Velvia 50 con una produzione più recente che si prefissava di avere gli stessi colori, ma con una produzione diversa.
Il risultato non era lo stesso, tanto che molte persone sono rimaste legate alla Velvia comune invece di passare alla Velvia 50. Le differenze effettivamente erano minime, e la Velvia 50 era leggermente più fredda della Velvia normale (a favore della 50, e per chi amava i toni più caldi, della Velvia normale).

La velvia era anche la pellicola più nitida prodotta in assoluto, per questo quando vedi la mia immagine, vedi un contrasto importante, e quella sensazione di maggiore nitidezza.

Qui potete trovare le caratteristiche sulla nitidezza, era l'unica con queste caratteristiche.

gofile.io/d/rOLAeo

Detto questo, il classico colore magenta che prendeva la Velvia, non era una cosa corretta, perchè di fatto l'obiettivo della pellicola era essere perfetta cromaticamente. Spesso il magenta era dovuto ad una caratteristica (difetto) della pellicola, e del fatto che se veniva custodita per troppo tempo, cominciava a tirare fuori la dominante magenta.
Anche qui, bisogna vedere con che pellicola state facendo i colori visto che come ha detto Gobbo ci sono un miliardo di variabili, non per ultima anche questa.

L'unica certezza è che il contrasto è completamente sbagliato. Quello che ho fatto io riprende molto bene la Velvia.
Il contrasto invece che state utilizzando sulla vostra Velvia è lontano anni luce da quello che prometteva questa pellicola. Manca proprio il sapore della pellicola su quei contrasti. Era la Velvia 100 ad avere i neri meno intensi.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 14:00

Se conosci la Velvia, riconosci subito il cielo ed il contrasto è quello.








avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 14:04

L'unica certezza è che il contrasto è completamente sbagliato. Quello che ho fatto io riprende quasi perfettamente la Velvia, puoi esserne certo. Il contrasto invece che state utilizzando sulla vostra Velvia è lontano anni luce da quello che prometteva questa pellicola. Manca proprio il sapore della pellicola su quei contrasti.


mi spiace e tanto.
E' una tua opinione, io non sono d'accordo.
La tua foto è palesemente digitale ai miei occhi come ti ho postato, e questo esula se il nostro WIP è pronto o no.
Non sto qua a giudicare il tuo assoluto senso di convinzione nell'affermare che hai trovato la perfezione emulativa di x o y pellicole.. ma gi occhi li ho.

Conosco la storia Velvia, i dati numerici e il risultato fisico e aggiungo, come le altre cose che riguardano informazioni, basta cercare su internet e si trova anche come costruire una bomba con il cobalto ospedaliero MrGreen ma questo conta poco e Juza sarà contento che grazie alla mia ultima frase ora il suo sito è salito di categoria nei controlli automatici in rete MrGreen

Che dirti, grazie comuqnue del contributo, grazie a te abbiamo ricontrollato molti WIP per scrupolo.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 14:14

Assolutamente d'accordo Ulysse, il mio era un contributo per migliorare, la perfettibilità di questi prodotti, anche se fossero i migliori al mondo, non esisterebbe mai, quindi si può sempre studiare e portare migliorie.
Sui colori non mi pronuncio perchè non ho avuto modo di vederli bene, magari Raamiel ha fatto il miracolo (sui colori me lo aspetto che faccia un lavoro ottimo) ma le caratteristiche di questa pellicola vanno oltre la precisione colorimetrica, in primis la profondità dei neri, contrasti, e non per ultima la chiarezza che tramite curva si può fare lavorando sui mediani aggiungendo ancoraggi intermedi. E' un punto fondamentale per lo svolgimento del lavoro.
Quando ho suggerito i preset al posto del solo profilo, c'erano 100 motivi.
- La Quantità ed il tipo di grana
- La Vignettatura
- La Curva modificabile sul converter dall'utente
- La nitidezza. Ad esempio la Velvia è un prodotto che richiede maggiore nitidezza, è una caratteristica della pellicola stessa, se non fai un preset, non ti ci avvicini mai a dare quel sapore. Il profilo non basta. Chi prendeva Velvia, voleva quella nitidezza.
- La flessibilità della suddivisione delle curve. Sul profilo colore puoi inserire una curva. Sul preset può lavorare su 10 e più curve, creando un prodotto totalmente diverso. Può dare una curva luma una rgb, altre 3 curve divise per ogni singolo canale, e sempre tramite preset se modifica anche il parametro "alte luci" sta creando sostanzialmente un'altra curva. L'accumulo di queste "curve" da una manegevolezza e soprattutto offre un maggiore potenziale per arrivare ad obiettivo rispetto alla singola curva sul profilo.
- Possibilità di utilizzo su più dispositivi che si hanno in casa.
- Meno lavoro da fare, lo fa una volta, e non ci mette più mano.
- Più facile e convincente da acquistare, con previsione futura di cambio dispositivi.

Questi sono i miei suggerimenti, spero tornino utili ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 14:58

Per avere un'idea di massima del contrasto della Velvia 50, ma soprattutto sulla profondità dei neri
Saturazione, Contrasto, Nitidezza, son queste le caratteristiche più importanti della Velvia 50.




avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 15:07

Una curiosità, WIP per cosa sta?

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 15:09

E per avere un altro termine di paragone, sempre per saturazione e contrasto, così ti rendi conto perchè ti dico che siete lontanissimi dalla curva, qui puoi vedere anche rispetto al digitale, e ad altre pellicole quanto fosse più contrastata e satura.













In questa in particolare è possibile vedere l'enorme contrasto di questa pellicola, osservando le rocce sature ed allo stesso tempo con un contrasto impossibile da non percepire. Ci sta anche il paragone con il digitale.
Il vostro Velvia mantiene le stesse caratteristiche del digitale.






Sempre a titolo di sample metto la Velvia 50 che hai postato, così dopo una carrellata di Velvia vedi subito di impatto la differenza enorme, e di come la curva/contrasti/saturazione/nitidezza siano troppo distanti.




avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 15:43

Made, proprio per queste tue parole, abbiamo analizzato e tanto le impronte di alcune specifiche pellicole che rispondono a seconda della luce in maniera palesemente irriproducibile con una singola risposta tonale ... e le abbiamo divise in "bright" e "dark".
Ma è stata una scelta di inizio progetto ancora non dichiarata su queste pagine che però chi ha investito sui Kodachrome ha gia trovato.
L esempio sopra è dark, cioè quello che ricrea una risposta nelle condizioni con luce più soft e ovviamente è meno violento; si può aggiungere e si ottinee il contrasto maschio se vuoi.
Se invece fai un profilo base cosi, supercontrastato poi voglio vedere quando lo usi se devi recuperare.

qua a sx la versione velvia "dark" vs la versione "bright"





Sul discorso grana, dettaglio, mi sembra anche inutile specificare che i setting che affiancheranno i profili prevederanno sia la prima che l eimpostazioni di partenza generiche per la seconda come già è stato fatto per il kodachrome, dove l'emulazione 4x5 richiede un trattamento diverso del dettaglio.


Andrea, scusami, troppi termini angolofoni, WIP sta per work in progress.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 15:48

aggiungo..

te posti:



io mostro questo... sempre WIP MrGreen





da sin alto.. Velvia (bright), Provia, in basso...pro160 (bright)


avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 16:02

Esatto, era quello che intendevo. Con una singola curva sono irriproducibili, per questo ero favorevole alla soluzione preset, dove le curve possono essere molte a differenza del profilo che non ha la stessa flessibilità per arrivare ad obiettivo.

Se invece fai un profilo base cosi, supercontrastato poi voglio vedere quando lo usi se devi recuperare.


Attenzione. Il recupero sarà lo stesso.
Il Raw è RAW. Se metti una curva ipercontrastata al profilo, potrai recuperare quanto vuoi.
Potrai utilizzare lo slider del contrasto in valore negativo, potrai utilizzare gli slider dei neri e dei bianco, luci ed ombre, o per i più esperti, sarà possibile fare anche una "curva inversa". Di fatto non si tratta di un recupero, perchè le informazioni sono tutte presenti, la curva le modifica, ma non le cancella. La flessibilità sul raw è la stessa, però almeno parte da un contrasto che simula a pieno l pellicola.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 16:20

Con una singola curva sono irriproducibili, per questo ero favorevole alla soluzione preset, dove le curve possono essere molte a differenza del profilo che non ha la stessa flessibilità per arrivare ad obiettivo.


Eh, no. Questa è una cazzata Sorriso.

Un profilo altro non è che una Lut 3D, che per sua stessa natura può contenere ogni genere di trasformazione.
Curve RGB, curve Luma, modifiche in Lab, qualsiasi cosa insomma; dipende solo come da come calcoli la Lut.

Un profilo modulare per Adobe, ad esempio, può effettuare operazioni in Lab o in CIECAM02, anche se il motore di ACR non lo prevede.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 16:45

Non sapevo che lavorasse anche in lab su ACR il tuo Raamiel. Ad esempio le mie curve son fatte metà RGB e metà luma, così da avere una saturazione che non va a salire con la sola RGB. A prescindere rimane l'impossibilità lato utente di correggerla tramite ancoraggio pre-esistente sul converter. Bisogna lavorare a curve inverse, ed è molto più complicato nella soluzione profilo vs preset.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 16:50

Una Lut 3D fa quello che vuoi, dipende solo da come la crei tu.
Potenzialmente ha molta più libertà di un preset e puoi facilmente aggiungere correzioni tramite i controlli utente.

Anche la stabilità della color correction è migliore; tanti preset di pellicole che ho visto vanno a pacco facilmente, perché hanno troppe correzioni che si intersecano nel tentativo di fare quello per cui non sono stati pensati.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2021 ore 17:00

Senza dubbio su questo. Nei limiti.
Partendo da una curva lineare lo spazio di manovra sui preset è enorme, non vanno in vacca.
Il punto è che tanto al preset ci devi passare per forza. Vignettatura, grana, nitidezza, sempre lì finisci.
Comunque pur non condividendo per flessibilità (tra dispositivi) comprendo il tuo punto. Sempre compreso.
Però controlla bene le curve perché li non so come farai a tirarle fuori, ma su queste siamo ancora lontani, ed è la cosa che in assoluto crea più l'effetto pellicola.
Anche negli ultimi sample visti, per me ancora no.
Non so come state analizzando le curve per riadattarle, ma vi serve probabilmente un occhio rompipalle come il mio per dirvelo.

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