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Cobalt, Profumo di Film (pellicola).


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avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 20:42

@Les...aspettami! MrGreen

avatarjunior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 20:54

@Les, Gobbo .... mi unisco anch'io !!MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 20:56

Fate posto

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 21:31

Io porto la botte

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 21:37

Io il kebab per dare sostanza dopo i primi galloni.

user55404
avatar
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 21:42

MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 22:30

Su quel sito le foto sono tutte piene di simulazioni pellicola. Una volta ho mandato una foto editata con un profilo dng fatto con il color checker, pochissimo editing e non è stata accettata. Di cosa stiamo parlando? La maggior parte delle foto che io vedo in giro, su vogue, Lens culture, magnum, accademie di fotografia sono tutte piene di simulazioni pellicola, preset ed editing massiccio che riprende il look analogico. Molti miei amici che fanno foto di viaggio e pubblicano i lavori su Lens culture. com ...editano le loro foto usando classic Chrome come base di partenza.

Dico il mio parere.
Quando è nata la fotografia i fotografi sono andati avanti per ca. 70 anni a cercare di dare dignità a un qualcosa che Baudelaire aveva bollato come "la serva delle scienze e delle arti, ma la serva umilissima, come la stampa e la stenografìa, che non hanno né creato né sostituito la letteratura"; i primi tentativi avvenivano scimmiottando come possibile la pittura, il cosiddetto 'pittorialismo'. Poi qualcuno obbiettò che la dignità della fotografia risiedeva nello specifico fotografico e si arrivò alla 'straight photography'.
Allora io mi chiedo, non è che qui stiamo assistendo a qualcosa di simile? Si richiede alla foto digitale di scimmiottare la fotografia chimica ed il risultato delle pellicole: non discuto che questo sia richiesto, me lo dite voi ed io, da fotoamatore che non pubblica su Vogue, sto a quello che dite. Ma mi domando perché accade, se sia necessario che accada e se continuerà per molto.
Il mio modesto parere è che in sé non è peccato mortale che si cerchi di imitare la pellicola con il digitale ma dico che dovrebbe esserci una giustificazione fondata per farlo. E come giustificazione fondata io trovo che uno cerchi di dare uno stile retrò ad una serie che richiede lo stile retrò per questioni di coerenza interna. Altrimenti mi sembra che siamo come i pittorialisti di fine 800 che non capiscono che la foto è la foto e la pittura è la pittura.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 22:59

No, non direi Andrea.

L'emulazione di una pellicola non contepla uno stile fotografico preciso, come non identifica un modo di intendere la fotografia.
Si tratta solo di dare all'immagine un color grading. Questo può essere desiderato per mille motivi; nostalgia, volontà di avere uno stile retrò, uniformare i propri lavori in un ambiente misto, velocizzare il lavoro, ecc...

Sul mercato c'è una domanda specifica, segue l'offerta. E' il capitalismo bellezza Cool

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 23:18

O semplicemente perché la pellicola è più bella;-)
:-P

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 23:24

Oppure perché nella pellicola era necessario ottenere un risultato gradevole senza avere la potenza della camera chiara.
Semplicemente si sceglieva il tipo di pellicola in base ai risultati desiderati.

Il digitale è più asettico perché consente di fare praticamente quello che si vuole.
Le informazioni contenute in un RAW permettono la ricostruzione colorimetrica della scena con grande precisione; il resto ce lo mettono il gusto e l'abilità personale.

I profili sono uno strumento per arrivare al fine.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 23:39

Stavo scherzando;-)
Comunque per me la potenza del digitale è proprio il suo limite; cioè non voglio stare davanti al PC a smanettare le foto per farle diventare come voglio, invece con la pellicola scegli il "gusto" che preferisci e la foto avrà quel "gusto". Per me la fotografia è quella che faccio all'aperto, non quella davanti al PC.
Ma per carità, non voglio aprire il solito dibattito; è giusto che ognuno faccia ciò che gli piace, non c'è un migliore o peggiore, cisono solo i gusti e le preferenze personali.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 0:19

Prendi i nostri profili e fai tutto in un click MrGreen.

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 8:55

Nel tempo ho comprato diversi pack 'film look', tra quelli economici e quelli costosi... Ma nessuno riesce a catturare nemmeno lontanamente il profumo della pellicola.
È una buona trovata commerciale considerato il periodaccio e la moda corrente, i miei complimenti per l impegno, ci sarà sicuro un gran lavoro dietro però a mio avviso il risultato è fuori dalla vostra portata perché è irraggiungibile. Ammiro molto la passione profusa per realizzare i profili delle altre digitali, ma qui con il film si va fuori dal seminato e il risultato è un eaù de toilette più che eaú de parfum.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 9:26

Intendiamoci raga, io non ho nulla contro il digitale o contro il color grading, anzi...
Ma siccome di color grading uno ne può fare milioni di tipi mi aspetterei che uno cercasse di sbizzarrirsi di fantasia per arrivare ad un color grading personale che si attagli al suo stile fotografico o a quel determinato progetto fotografico, mi aspetterei che, come succede nei film, se giro una pellicola ambientata negli anni 30 uso costumi di quell'epoca, ci metto le musiche di quell'epoca e, già che ci sono, ci metto i colori della pellicola di quell'epoca (ed anche qui uno si domanda cmq se sia necessario usare musica e colori pellicola di quell'epoca), quindi, anche per servizi fotografici dedicati alla moda mi aspetterei lo stesso, che si usasse color grading di pellicola d'epoca se lo stile adottato nella collezione si rifacesse ai tagli, alle stoffe, ai colori, ai modelli al make-up alle acconciature dell'epoca.
Resterei invece perplesso se mi si dicesse che Vogue o altre riviste (anche non di moda) richiedessero l'uso di color grading imitazione pellicola tout court, sempre e comunque. Mi sembrerebbe una rinuncia alla contemporaneità, un incomprensibile conformismo passatista. Non metto in dubbio che accada ma rifletto sul perché, capisco che il fotografo pro che deve pubblicare si adegui alla domanda e faccia l'imitazione della pellicola e che chi appronta i profili segua la domanda ma mi interrogo e rifletto sui motivi.
Posso capire che per un certo lasso di tempo dall'introduzione del motore a scoppio le carrozzerie fabbrichino automobili che sembrano carrozze ma che si vada avanti per 50 anni così mi rende perplesso. Come mi rende perplesso che nel 2020 non ci sia nulla di meglio per vendere automobili che rifare la 500 la Mini Cooper ed il maggiolone.
Tecnicamente non capisco una cosa e lo chiedo ai professionisti che fanno matrimoni: che ragione tecnica c'è oggi come oggi di usare ancora pellicola fotografica in un servizio?
N.B. non voglio essere frainteso e dico che, come non ho nulla contro il digitale ed il color grading, non ho nulla contro la pellicola ed infatti io stesso uso come fotoamatore sia la Canon 5D sia una Rolleiflex ed una Mamiya 645.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2021 ore 10:19

Il color grading sulla scena si fa solo ed esclusivamente in relazione a quello che vuoi rappresentare. A quello che è di gusto. A quello che riprende lo stile. A quello che riprende i colori tipici. A quello che si vuole enfatizzare. A quello che necessita la maggiore attenzione.

Nessuno, e ripeto mai nessun in campo professionale ti chiederà la pellicola X. Ma mai. Non esiste oggi, non esisterà mai. Non esistono i colori da pellicola.

La pellicola ha gli stessi colori di qualsiasi color grading che siamo abituati ad applicare anche in chiave moderna. La differenza dalle vecchie pellicole è data dal contrasto, quindi dalla curva, dalla vignettatura, e dalla grana. Questi sono i 3 fattori che fanno una pellicola.

I colori invece, non fanno la pellicola. Perché qualsiasi, e ripeto qualsiasi colore vai ad applicare su una foto, se hai impostato una corretta vignettatura, una curva corretta, ed una grana, avrai la sensazione di trovarti davanti ad una vecchia pellicola.

La gente identifica la pellicola per questi valori, certamente non per i colori.

Diverso il discorso del thread, dove si cerca di emulare vecchie pellicole già esistite e prodotte per essere e diventare commerciali. e lo sono diventate principalmente perché non esisteva la camera chiara.
Non potendo fare editing del colore come oggi, si usavano pellicole già pronte e fatte dai vari brand.
Se la gente avesse potuto cambiare il colore con la facilità che c'è oggi, non avrebbe certamente utilizzato una pellicola che devi sperare si applichi ad una foto, quando in camera chiara qualsiasi colore si applica a qualsiasi foto.


In sostanza la pellicola dei vecchi tempi è il vestito con taglia M che acquisti in negozio. Se sei L, già non ti sta bene e devi cambiare modello, sempre con la speranza di trovarla.
La camera chiara, con l'editing del colore attuale, è esattamente il vestito su misura che puoi mettere per qualsiasi occasione, e sai sempre che ti calzerà a pennello.

Utilizzare colori delle vecchie pellicole, soprattutto se sono pellicole uscite bene, è interessante. Ma la gente non le sceglie per il colore, ti posso garantire che la maggior parte della gente inconsapevolmente lo fa appunto per la curva, per la vignettatura e la grana.

Un ragazzo nato negli anni 2000, se vuole applicare una pellicola non gliene frega nulla che sia Kodak o Fuji.
Gli interessa che abbia il sapore della pellicola.
E questo sapore, è dato non dal colore, ma dai fattori che ti ho scritto diverse volte.

A me ad esempio il colore delle Fuji Fortia piacciono moltissimo. Ma so anche perfettamente dove sono abbinabili e dove non. Proprio per questo limite, alla fine i colori li faccio sempre a mano (ti parlo per il discorso professionale di cui parlavi)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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