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Le Tematiche dell'Hifi


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avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 17:37

boh...io vedo (sento) che se ascolto in cuffia mi accorgo di piccoli dettagli ed accuratezza timbrica difficili da scorgere rispetto a un ascolto minuzioso con le "casse" che possiedo, ma il suono è come se venisse da dentro la testa e davanti a me non riesco a visualizzare il palco, posso solo ricordarlo.....
mentre se ascolto lo stesso brano con le casse il suono che percepisco è davanti a me e sento proprio che esce dagli altoparlanti, cosa poco piacevole, però se inizio a lavorare un po sul posizionamento ed allontanare la casse dalla parete laterale e soprattutto da quella posteriore ho come l' impressione che le casse "spariscono" come se le casse fossero scollegate ed il suono appare virtualmente davanti di me, riesco a percepire il palco e gli strumenti...e più allontano dalla parete posteriore più il palco diventa profondo e gli strumenti anzichè essere ammassati uno sopra l' altro cominciano ad essere distanziati....però perdo corpo nelle frequenze basse, quindi in base al genere musicale che voglio ascoltare cerco il compromesso che ritengo più adatto.

Chiaro che in cuffia non riesci a visualizzare il palco. il 99,99% della musica riprodotta è stata costruita per essere ascoltata con dei diffusori.

Se nella cuffia noti però dettagli che attraverso i diffusori ti sfuggono, è perchè non hai dei diffusori qualitativamente validi, altrimenti non sarebbe evidente.

Se con un posizionamento valido riesce a ricreare la scena con la separazione degli strumenti, è perchè hai trovato la posizione ottimale in cui ascolti i suoni in fase o perlomeno le tue orecchie riescono ad integrare meglio. Perdi però corpo sulle frequenze basse. Allora o sei abituato a un rinforzo eccessivo delle stesse, oppure anche qui ci potrebbero essere delle lacune, ma prima di suggerirti una soluzione, dimmi di quali diffusori si tratta.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:00

se fotografi un'anatra non puoi vedere poi nella foto una colomba. scusate ma non ho resistito.
se non riprendi per avere la dimensionalità della scena mai potrai ascoltarla.

e già nella tua domanda Bergat si coglie un errore di partenza, e ci credo che non mi vuoi nel topic.
l'errore è che non devi riprodurre il saxofonista come fosse a casa tua ma come se fosse per strada.
La ripresa non è solo il cantante ma il suo riverbero.
ci sarà qualche differenza tra una goccia d'acqua che cade in una pozzanghera all'aperto ed il suono che produce una che cade in grotta?
che dite?

Bergat, sinceramente più ti leggo e più le tue credenziali mi stupiscono. Eeeek!!!
sarai ingeniere del suono ma ti manca l'ABC, ma non mi stupisco + di tanto eh...
più vivo e più incontro questi paradossi.

user215205
avatar
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:02

Personalmente, nell'ascolto dal vivo non vi è la "mediazione" dei microfoni e di tutta la seguente catena di registrazione, la musica sortisce dagli strumenti e raggiunge l'ascoltatore, e questa la prima, colossale, differenza, è impossibile riprodurre una scena musicale fedelmente come nell'ascolto dal vivo. Ho passato anni a cambiare sorgenti musicali, amplificatori, diffusori, poi mi sono reso conto che non ascoltavo più la musica, ma l'impianto, ho mandato tutto al diavolo, quando posso vado ai concerti, a casa ascolto con un vecchio impianto, con lettore Cd Philips, pre e finale electro companiet e casse Elac, ma non perché sia meglio , è stato l'ultimo acquisto prima del rinsavimento.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:11

Le differenze, e non posso metterle in ordine di precedenza per le variabili:
1. riduzione della dinamica su supporto e in registrazione
2. stupramento dell'ambienza in fase di realizzazione del supporo
3. aggiunta di un'ambienza non esistente all'origine (il locale dove ascoltate)
4. modifica della linearità (dovuta principalmente ai vostri diffusori e all'ambienza del vostro locale)
5. errori (anche voluti) di equalizzazione dei vari strumenti (per es. le chitarre acustiche hanno sempre gli alti olltremodo, live senza microfonatura NON hanno mai suonato in quel modo)
6. differenza di volume, perchè a suonare il sax in casa il vicino ti prende per il collo e ha ragione
7. errori di fase dei diffusori mal costruiti
8. errori di dinamica degli amplificatori economici
9. errori di riproduzione dei diffusori per mal posizionamento
10. errore di orientamento/distanza tra diffusori e ascoltatore

ma ce ne sono altri eh...

inoltre, le registrazioni per le cuffie sono per le cuffie, quelle per i diffusori sono per i diffusori, dal momento che sono due oggetti che hanno principi d'ascolto totalmente differenti.

Ma la maggior parte di tutte le registrazioni, di tutti i generi musicali, non sono fatte per essere fedeli all'atto musicale ma per piacere. Quindi per lo più se ne fregano se con il vostro impianto da 100K€ il terzo violoncellista lo percepite troppo indietro.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:18

Ooo perchè leggi solo a sprazzi?

Chi ha parlato di riprodurre il sassofonista a casa?. Tu lo senti in ambiente di cacca dal vivo e senza vederlo lo riconosci come vero. Ascolti un sassofono reale a casa e ti sembra lo stesso vero. Lo ascolti riprodotto,e benchè è stato registrato con gli echi giusti e i riverberi giusti, individui subito la dimensione del locale che l'ingegnere ti vuole far credere, ma il sassofono non ti sembra reale. Quindi non sto parlando solo di ambienza della riproduzione. La tua critica è fuori luogo e perniciosa.

Ooo la goccia che cade nella pozzanghera o nella grotta ha suoni differenti. Perchè mi rompi le scatole asserendo cose che non ho mai detto?

Pensi veramente che le registrazioni delle case discografiche avvengono solo con due microfoni? gli stumenti, o meglio ciascun strumento viene registrato con tecnica multimicrofonica. Ma nella registrazione finale vengono aggiunte anche le informazioni di ambienza, reali o false che siano, ma ci sono sempre

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:22

questo sei tu Bergat
Chi ha parlato di riprodurre il sassofonista a casa?.

A ciascuno di noi è capitato o capita, di ascoltare musica dal vivo... in auditorium, un gruppo jazz, il piccolo complessino di amici, un coro in chiesa, il suonatore ambulante di sassofono, sotto la stazione della metropolitana ecc ecc.. e tutti noi notiamo una differrenza più o meno marcata con la nostra musica riprodotta dal nostro impianto.

Ci accorgiamo, quando torniamo a casa, e cerchiamo di riprodurre quel tipo di musica, che qualcosa manca al nostro impianto ed è rivelatore di differenze tra musica riprodotta e realtà.

Si va bene, non c'è trattamento ambientale, ci sono riflessioni, lo spazio e poco, ma queste sono ... balle, anche perchè se prendo quel suonatore di sassofono e lo metto a suonare nella mia stanza, mi accorgo che è reale e non sto certo a pensare a risonanze , riflessioni etc. etc.


Perchè mi rompi le scatole asserendo cose che non ho mai detto?

ah... quindi no lo hai detto... MrGreen

piuttosto di fare polemica vai sul merito.
io ho inserito almeno 10 cause, (ce ne sono di più)
per te le cause quali sono?


avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:40

le ho già enunciate precedentemente, se avessi letto quanto ho scritto. comunque vedo di risponderti lo stesso
1) certo che la dinamica viene ridotta ma altro è portarla solo a pochi dB (l'avevo già detto e non costituisce un motivo di veridicità)
2) le migliori registrazioni sono quelle in cui l'ambienza viene ricreata a posteriori (e per me non è stupramento)
3) il locale dove si ascolta deve aggiungere meno ambienza possibile, basta che i suoni riflessi siano integrabili acusticamente con quelli diretti.
4) ah certo se uno ha un sistema poco lineare, non si può certo parlare di Hifi
5)errori di registrazioni. Certo ce ne possono essere , ma costituiscono meno dello 0,1% su musica classica e jazz
6) differenze di volume. Beh lo sai e se vuoi ascoltare bene devi farlo a volume opportuno in determinate ore, perchè sei concentrato ad ascoltare la musica e non a fare altro, mentre ascolti
7) vedi punto 4
8)ho detto più volte che anche se si hanno diffusori con una sensibilità di 90dB/1W/1mt l'amplificazione dovrebbe essere vicino ai 500 watt per canale in un ambiente di 35/40mq e ho spiegato anche il perchè.
9)questo è vero se posiziono due bookshelf in libreria o troppo in basso e non su supporti adeguati oppure se posiziono un tavolino tra diffusori e punto d'ascolto, chiaro che poi non mi posso lamentare.
10)certo errore di posizionamento ..l'abbiamo detto.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:50

Personalmente, nell'ascolto dal vivo non vi è la "mediazione" dei microfoni e di tutta la seguente catena di registrazione, la musica sortisce dagli strumenti e raggiunge l'ascoltatore, e questa la prima, colossale, differenza, è impossibile riprodurre una scena musicale fedelmente come nell'ascolto dal vivo. Ho passato anni a cambiare sorgenti musicali, amplificatori, diffusori, poi mi sono reso conto che non ascoltavo più la musica, ma l'impianto, ho mandato tutto al diavolo, quando posso vado ai concerti, a casa ascolto con un vecchio impianto, con lettore Cd Philips, pre e finale electro companiet e casse Elac, ma non perché sia meglio , è stato l'ultimo acquisto prima del rinsavimento.
Chiaramente la musica dal vivo non puo' essere come quella reale. Ci possiamo avvicinare ad essa ma non sostituirla. Spero che durante questi cambi tu abbia sempre trovato un miglioramento, altrimenti qualche volta sei andato a casaccio e hai fatto qualche errore di scelta.

Tutta la musica riprodotta è creata a tavolino, anche la musica classica con lo scopo di essere maggiormente più bella che non dal vivo. In un auditorium, non sempre stai nella posizione migliore e non sempre la tua fruizione è perfetta. La musica dal vivo però ci costruisce la memoria del suono dei singoli strumenti, e ci serve proprio per il continuo processo di individuazione dell'ottimizzazione del nostro impianto hifi.

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:51

A Proposito di Topping:
si mi è capitato di ascoltarli,ma oggi a parità di prezzo c'è di meglio come ad esempio il topping e30 che gestisce anche i file iso fino a 32 bit 384Kherz

Stavo guardando il D50 s : sembra un bell'oggetto. Secondo te avrei miglioramenti sonori siginificativi, rispetto all'Arcam irDAC (non il 2, ma il primo ir DAC, successivo all' r DAC). Lo uso con l'ingresso USB, al massimo con segnali 24/96.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:53

si avresti dei miglioramenti, se parliamo del topping D50, perchè utilizza i convertitori ESS

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 18:57

Per la realtà..... nel momento in cui si sostituiscono le orecchie con un paio di microfoni (magari fossero solo un paio) finisce la realtà. E comincia il faticoso persorso sempre fallace per ritrovarla.

Difatti non si ricrea, ma la si simula, talvolta anche a sproposito, purtroppo. E si deve solo cercare una verosimiglianza

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 19:00

2) le migliori registrazioni sono quelle in cui l'ambienza viene ricreata a posteriori (e per pe me non è stupramento)
definire "migliori". perchè se intendi veritiere la tua affermazione è falsa, se intendo piacione allora la tua affermazione può essere vera.


4) ah certo se uno ha un sistema poco lineare, non si può certo parlare di Hifi
non ho parlato solo di impianto ma anche di ambiente d'ascolto. Puoi avere delle casse da sembrare elettroniche per la linearità, ma se i modi ed i nodi del locale ti portano su una certa frequenza o te ne abbassano un'altra... ...altro che " io l'equalizzatore non lo uso ", inoltre c'è la questione dei -9dB a 20Hz che ho già detto, perchè se non ascolti mentre cadi con il paracadute la stanza esiste sempre.

5)errori di registrazioni. Certo ce ne possono essere , ma costituiscono meno dello 0,1% su musica classica e jazz
vuoi farmi ridere? già in fase di ripresa per un timpano usano un microfono per niente lineare che ha una bolla sulle basse, ti rendi conto cosa significa? già il microfono!!!
questo è uno shure sm58

ci sono più di 5dB di differenza tra frequenze importantissime, e non dirmi che vengono compensate.
questo è uno shure sm57, è il microfono usato da molti strumentisti rock e Zucchero lo usa live per cantare



qui il dislivello è oltre i 6dB...
i microfoni per le percussioni basse li evito... ...altrimenti apriti cielo...

provate ad ascoltare la registrazione a fine video

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 19:14

si avresti dei miglioramenti, se parliamo del topping D50, perchè utilizza i convertitori ESS

Del 50s, che utilizza gli stessi ESS del 50 liscio.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 19:49

Ci sono delle registrazioni degli anni 50-60 godibilissime, anche se i limiti del tempo saltano immediatamente all'orecchio con un buon impianto. Ad esempio Billie Holiday con la Verve di Norman Granz.
Mentre alcune produzioni recenti possono essere (per me) inscoltabili. Ad esempio trovo molto butta le rec di eric Clapton Me and Mr Johnson.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2021 ore 20:34

definire "migliori". perchè se intendi veritiere la tua affermazione è falsa, se intendo piacione allora la tua affermazione può essere vera.
migliori in termini più verosimili, poi tutte sono false.

non ho parlato solo di impianto ma anche di ambiente d'ascolto. Puoi avere delle casse da sembrare elettroniche per la linearità, ma se i modi ed i nodi del locale ti portano su una certa frequenza o te ne abbassano un'altra... ...altro che " io l'equalizzatore non lo uso ", inoltre c'è la questione dei -9dB a 20Hz che ho già detto, perchè se non ascolti mentre cadi con il paracadute la stanza esiste sempre.
sarà pur meglio di qualcosa che disturba ossessivamente l'orecchop, no? poi se uno si vuol esparare alla tempia a causa delle riflessioni non eliminabili in una stanza arredata e trattata, faccia pure. Io mi astengo.

vuoi farmi ridere? già in fase di ripresa per un timpano usano un microfono per niente lineare che ha una bolla sulle basse, ti rendi conto cosa significa? già il microfono!!!
questo è uno shure sm58

ci sono più di 5dB di differenza tra frequenze importantissime, e non dirmi che vengono compensate.
questo è uno shure sm57, è il microfono usato da molti strumentisti rock e Zucchero lo usa live per cantare



qui il dislivello è oltre i 6dB...
i microfoni per le percussioni basse li evito... ...altrimenti apriti cielo...
tu vuoi parlare a me di tecniche di registrazione? Eeeek!!!Lasciamo perdere, preferisco non rispondere.

provate ad ascoltare la registrazione a fine video
ecco cerca di apprendere un po' dal mio amico Marco

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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