| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 9:21
“ Certo una cosa è il mezzo, altro quello che ci viene trasposto. Se in un cd ci metto una porcheria di registrazione, non esce niente di buono e questo spiega perchè alcuni cd suonano una schifezza. La poca cura dei fonici dell'ingegnere del suono e di chi effettua il missaggio, può portare a risultati disastrosi. Viceversa se qualcosa è stato curato e lo traspondo su vinile, puo' venire qualcosa di buono, fermo restando i limiti che ho esposto.
tutto dipende dalla registrazione finale che devo traspondere. Puo' capitare che visto che su taluni generi il target sia costituito da giovani e/o amanti del vinile con una composizione vinile 98% 2% CD, che lo stesso lavoro venga curato per il vinile e poca cura messa nella trasposizione per il CD. E questo spiega perchè la differenza che talvolta lo stesso brano riprodotto sul vinile suoni meglio. „
Grazie per la conferma Bergat, anche perchè spesso le differenze sono talmente marcate che è impensabile siano legate solo alla natura del supporto...ma in tanti lo pensano 
Lincetto ha appena pubblicato un video su youtube "Rimasterizzare i dischi... di Lucio Battisti" in cui spiega bene quanto incida il lavoro di un fonico nel risultato finale, compresi tutti i passaggi per passare da una registrazione analogica a digitale. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 10:16
Esatto e dato che ogni passaggio può essere fonte di degrado, bisogna ben sapere cosa va fatto in ambito analogico e cosa fare in quello digitale e il tutto ha una determinata sequenza. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 10:53
L ascolto prodotto da un buon impianto è piacevole e spesso è migliore di quello dal vivo, che dalla sua può vantare solo l atmosfera. Il posto nella sala, tralasciamo per carità cristiana lo stadio (Toscanini diceva che all aperto si gioca a bocce), spesso non è quello giusto, ci sono rumori disturbanti ecc. La fedeltà al suono originale è bene che ci sia, ma non è essenziale. Se dal vivo ascoltassi suonare un pianoforte Bosendorfer e poi a casa ascoltassi lo stesso suono registrato cento volte, il vero suono sarebbe quest'ultimo e chi se ne frega, maniaci e sufraggette a parte, di come suona l originale. Suonp indegnamente un pianoforte digitale, nemmeno particolarmente costoso, ma quando mi viene voglia di "migliorare" penso che Mozart o Chopin avrebbero ucviso i genitori per avere uno strumento simile e lascio perdere.
Tornando all' hifi, oggi, grazie al progresso tecnologico, è possibile ascoltare bene e spesso oltre le nostre capacità uditive, con impianti da 7 o 800 euro. Si può migliorare (in cosa?) arrivando a spendere 2 o 3mila euro. Oltre, è fuffa, status, estetica. Quest'ultima ormai determina i miei acquisti. Ho un pre ed un finale a valvole, costosetti e, a mio parere, molto belli da vedere quando brillano nella penombra del soggiorno. A chi mi chiede se suonano "meglio" di quelli allo stato solido rispondo che, pur avenfone avuti diversi, non lo so e non me ne frega nulla. I musicofili ascoltano la musica, gli aufiofili l impianto, e non è una fifferenza da poco. Da ragazzo ho goduto della musica suonata da, orribile a dirsi, una fonovaliglia che dopo qualche ascolto danneggiava irreparabilmente gli LP. HC Bresson ha fatto eccellenti fotografie con una macchina ed un obbiettivo che la maggior parte di noi, oggi, interessata alla definizione ai bordi, alla gamma tonale, al bohek ecc, userebbe come fermacarte. Non sono certo contrario alla tecnologiaa cerco di difendermi dalle nevrosi che potrebbe produrre. Oggi tutti gli strumenti fotografici, hifi ed altro, sono oltre i nostri limiti e se suoniamo male prendersela col pianoforte è l ultima cosa da fare. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 11:15
Accontentarsi di cio che si ha, che sia una fonovaligia o un piccolo impianto da poche centinaia di euro, è sempre un nirvana personale. Spendere anche oltre i 3000 euro non è fuffa se si acquistano prodotti nuovi, ma scelti con cura. Un buon pre valvolare non costa certo 500 euro, ma qualcosa vicino ai 3/4000 euro. Dove si può risparmiare è sul finale, determinando meno la timbrica del pre, con importi vicino ai 2000 euro , un finale stereo a stato solido , lo si acquista. Diverso discorso è decidere quali diffusori ci necessitano e possono andare bene. Lì i costi vanno a secondo delle caratteristiche dai mille euro a cifre impensabili, ma come ogni cosa eliminare la fuffa è d'obbligo e quindi niente lustrini e affidarsi al settore professionale, più che a quello hiend. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 11:41
“ ma come ogni cosa eliminare la fuffa è d'obbligo e quindi niente lustrini e affidarsi al settore professionale „
Bergat cosa intendi per settore professionale? |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 12:45
“ Bergat cosa intendi per settore professionale? „ Ci sono alcuni costruttori che agiscono nel settore professionale e che vanno benissimo per la costituzione di un impianto.
se penso ad esempio a un nome come Mark Levinson, so benissimo che costruisce amplificatori e finali eccezionali, ma il loro costo non è giustificato. Questi agiscono nel settore hi-end. se voglio acquistare un finale da 300 watt per canale, non posso certo spendere 50.000 euro e più per un finale dan d'agostino. Se mi serve una coppia di diffusori, non posso spendere per una coppia una coppia di Wilson Audio Chronosonic 300.000 euro. cosa faccio quindi? mi rivolgo a quei costruttori che agiscono sia nel settore Hifi che nel settore professionale, ovvero apparecchiature costruite per esserer usate negli studi di registrazione.
Marchi come Adcom, Crown, Manley, APL, Audio Research, Benchmark, tascam per l'amplificazione o come Adam, JBL , FBT electrovoice, Spendor, Yamaha etc..... per i diffusori....sono questi i marchi che agiscono in entrambi i settori e scegliere dal catalogo pro, invece che dal catalogo home, ci fa risparmiare un sacco di soldini. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 13:06
“ ovvero apparecchiature costruite per esserer usate negli studi di registrazione. „
Ottimo grazie :) ma anche in questo settore, dove credo sia importante non aggiungere o togliere niente al segnale, é lecito aspettarsi in riproduzione delle differenze marcate in base al marchio? |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 13:09
Non tanto in base al marchio, ma al prodotto che si sceglie, e all'obiettivo che uno si pone. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 13:22
Non devo aggiornare gli impianti ma se hai tempo e voglia sarebbe interessante anche qualche esempio di impianto ben ottimizzato con budget superiore ai 2000 euro della tua proposta precedente, magari con diffusori a torre per ambienti di medie-grandi dimensioni
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| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 16:47
Allora un impianto ben ottimizzato eccolo... e si parla di prodotti nuovi
Preamplificatore Adcom gfp815 prezzo 600 euro o in alternativa più costosa
Copland CTA 305 (valvolare) Prezzo 2700 euro
Finale Crown Xti 4002 (600watt/ch), prezzo 879 euro oppure di migliore qualità
Adcom GFA 585se (450watt/ch) prezzo 3000 euro
Convertitore D/A matrix-audio mini-i pro3 prezzo 900 o in alternativa economica
Pro-ject pre box s2
N.B i due convertitori descritti hanno l'uscita per cuffia e funzionano anche da preamplificatori, limitando però l'ingresso alla sola musica liquida. in tal caso si può evitare di usare un preamplificatore e collegarli direttamente al finale di potenza.
Diffusori allora
A torre Pro Achat 215 altezza 120 cm prezzo 1620 euro la coppia
JBL SRX 835 SP altezza 1 mt prezzo 3020 euro la coppia ( già amplificate)
spendor Sp200 altezza 140 cm prezzo 16.000 euro qualità assoluta
Non a torre di qualità assoluta
spendor Sp100 R2 prezzo 9000 euro altezza 72 cm
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| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:05
Grazie Bergat, sei salito parecchio di prezzo ...molto interessante :)
ll nuovo Adcom – GFA-555se è valido come lo era il vecchio modello? Avendo la possibilità di lavorare a ponte stavo pensando di utilizzarlo nell'impianto 5.1
“ spendor Sp200 altezza 140 cm prezzo 16.000 euro qualità assoluta „
le Spendor mi piacciono ma qua siamo un po' alti |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:10
Quindi pensavi di prendere 5X adcom gfa 555. Certo vai facile così. Io ho 2 adcom 555 pilotati a ponte, uno per ogni canale. comunque il nuovo modello non è da meno
www.adcom.com/product_gfa555se.php
Tu non mi hai posto un limite massimo, ma tieni presente che a parte il convertitore e il finale, tutto puoi trovare sull'usato a prezzi decisamente favorevoli.
Puoi prendere le sp100 R2 che usate a meno di 5000 euro le trovi con i supporti dedicati |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:26
Non sapevo che la Crown fosse ancora in circolazione .... |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:28
“ Quindi pensavi di prendere 5X adcom gfa 555. Certo vai facile così. „
No no ho pensato di prenderne due, solo uno a ponte per il canale centrale, per i posteriori più piccoli credo possano andare bene anche i modelli meno potenti.
“ Puoi prendere le sp100 R2 che usate a meno di 5000 euro le trovi con i supporti dedicati „
In realtà la mia era più una curiosità, purtroppo oggi non ho il giusto spazio per posizionare l'attuale impianto due canali, dovrei trattare meglio l'ambiente...magari in futuro |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:54
“ Non sapevo che la Crown fosse ancora in circolazione .. „ si Jacopo esiste ed è un marchio della ben noto nel settore.
www.crownaudio.com/en |
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