| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 7:25
Una eos600, sei di bocca buona |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 9:11
Uno di bocca buona mi sa che è proprio una rarità da queste parti. |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 9:15
 qui si vola alto caro Lorenzo... Mi ricorda la pubblicità della grappa Bocchino. |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 10:17
Scusa Exit, ma hai già obiettivi Canon EF?
Avevo capito che avevi Pentax.
Io direi di decidere in base agli obiettivi che hai a disposizione. |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 10:28
La questione è che (prendendo in considerazione macchine di 30 anni fa) con 200 euro si fa un corredo completo... Lo capisco... è come essere un bimbo in un negozio di giocattoli...
(Senza voler offendere nessuno)
Una EOS600 + 50EF 1.8 quanto viene a costare?
E pensate che non ne valga la pena? |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 10:36
Vorrei capire quali possono essere i motivi che spingono una persona giovane (fotograficamente), quindi formatasi nell'era del digitale, a mettersi a cercare una macchina a pellicola e cominciar a fare foto con questo sistema, che ormai possiamo definire del passato.
Sicuramente la voglia di sperimentare tecniche non provate prima d'ora. Mi sta benissimo, perché la fotografia è creatività e quindi esplorare nuove (anche se appartenenti al passato) vie, è assolutamente lecito.
Ci sono scrittori che tutt'ora usano la macchina da scrivere, perché, per il loro processo creativo, trovano questa lo strumento migliore.
Se si vogliono fare foto con un minimo di impegno, vanno messe in atto delle tecniche al momento dello scatto, che sono funzione del tipo di risultato che si vuole ottenere, ma anche del materiale usato (sensore o pellicola).
A valle c'è quella che oggi si chiama post produzione, che permette di migliorare e correggere le immagini finali, che poi saranno stampate o visualizzate .
La pellicola non è migliore o peggiore della foto digitale, è solo uno strumento diverso, che richiede accorgimenti diversi per arrivare al risultato ottimale.
Naturalmente, essendo un sistema analogico, risulta più lento e più complicato rispetto alla foto digitale, e se si sbaglia un passaggio, non è possibile tornare indietro.
Una volta scattate le foto, i procedimenti per arrivare all'immagine finale (nel caso di pellicole negative), sono due: lo sviluppo della pellicola e la stampa finale.
Il primo normalmente non è creativo, deve solo essere eseguito correttamente, usando prodotti chimici appropriati con le giuste modalità. E' quello che non richiede grosse attrezzature, basta una tank, ma, a parte i costi, potrebbe essere tranquillamente affidato ad un laboratorio, a patto di essere sicuri della sua serietà e competenza.
La stampa invece richiede una serie di sbattimenti: acquisto di materiali (ingranditore, bacinelle, ecc ...), necessità di trovare un ambiente da attrezzare e in cui dover fare il buio, e poi vanno imparate una serie di tecniche, perché bisogna trovare il tempo giusto, la gradazione di carta giusta, eventualmente intervenire sulla diluizione dello sviluppo, se poi il negativo ha contrasti particolari, può essere necessaria una mascheratura, ecc ...
Sono tutte cose che si imparano facendo esperienza, ovvero buttando tempo, materiali e soldi, perché non c'è il comando annulla, semplicemente si butta e si ricomincia da capo.
E' un qualcosa di difficoltoso, ma allo stesso tempo affascinante, e sinceramente invito chi non ha mai fatto questa esperienza, a provarci.
Poi c'è chi è tentato dall'esperienza di una macchina fotografica a pellicola, ma non è disposto a faticare. Allora si leggono interventi in cui si disquisisce su quale sia la macchina e la lente migliore, con l'idea di affidare lo sviluppo dei negativi ad un laboratorio, e poi passare tutto su uno scannerino piano. Se questa è la vostra idea, non vi preoccupate, perché, che scegliate una Zenit E con il suo onesto Helios, o una prestigiosa Leica con il Summicron, i risultati saranno simili, ovvero livellati in basso, praticamente piallati da quello che verrà fuori dallo scanner.
Naturalmente, ognuno è libero di fare quello che crede, con propri soldi ed il proprio tempo, però, quando si scrive su un forum, ci si aspettano consigli e pareri.
Aggiungo, una soluzione potrebbe essere quella di dedicarsi alle dia, che non richiedono post produzione.
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| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 10:51
Ma richiedono una esposizione estremamente precisa.
E un laboratorio che usi lo sviluppo E6 non esaurito.
E un proiettore.
E lo spazio dove proiettarle.
Avete tutti la verità in tasca.
Ognuno è fatto a modo suo, mettetevelo in testa una buona volta.
Edit :
(Senza contare quanto costa un rullino di diapositive al giorno d'oggi) |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 11:13
@Fileo “ Vorrei capire quali possono essere i motivi che spingono una persona giovane (fotograficamente), quindi formatasi nell'era del digitale, a mettersi a cercare una macchina a pellicola e cominciar a fare foto con questo sistema, che ormai possiamo definire del passato. „
Le motivazioni sono talmente tante che credo sia inutile star qui a parlarne.
“ Il primo (lo sviluppo) normalmente non è creativo, deve solo essere eseguito correttamente, usando prodotti chimici appropriati con le giuste modalità. „
Non è esattamente così ...
“ con l'idea di affidare lo sviluppo dei negativi ad un laboratorio, e poi passare tutto su uno scannerino piano. Se questa è la vostra idea, non vi preoccupate, i risultati saranno livellati in basso, praticamente piallati da quello che verrà fuori dallo scanner. „
E' un po' una esagerazione ma va bene così ... esistono in rete centinaia di migliaia di immagini di negativi 135 passate sono lo scannerino piano eccellenti (nn le mie naturalmente)...
“ una soluzione potrebbe essere quella di dedicarsi alle dia „
Oltre a quello che ha scritto Lorenzo, le trovo di una noia mortale (imho naturalmente).
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| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:06
@Schyter
I motivi per cui una persona decide di intraprendere una strada "difficile", possono essere molti, però alla fine ci sono sempre dei risultati che ci si aspettano. Capire questo può essere utile per indirizzare le persone che, ripeto, se scrivono qui o su altri forum, cercano consigli, aiuto, pareri e comunque vogliono rendere partecipi altre persone delle loro scelte. Se ho deciso di spalmarmi da me la gelatina sulle lastre di vetro, perché mi va, non ce bisogno che metto i manifesti su un forum, lo faccio a basta.
Ho sviluppato da me in passato una marea di pellicole, incluse le negative cinematografiche, che mi regalavano in spezzoni piccoli (per il cinema), e che i laboratori tendevano a non trattare per lo strato di carbone sul dorso che inquinava i bagni, e sinceramente non l'ho mai trovato un trattamento "creativo". Al massimo potrebbe esserlo la solarizzazione su pellicola.
Segue ... |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:27
va beh dai fatemi iniziare con scannerino e sviluppo stampa in Lab... A crescere siamo in tempo :)
A breve mi aspetta un altro topic difficile, cercavo consigli sul sostituire la mia Canon 6d in servizio dal 2014 con una camera un po' più leggera dato che faccio soprattutto street viaggio, magari una m 4/3.
Quindi scriverò tipo "passaggio da FF a M4/3"
Ne vedrò delle belle :) |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:27
Ho sempre trovato e continuo a trovare la scansione dei negativi un qualcosa utile a conservare archivi, ma pensare oggi di comprarsi una macchina a pellicola per poi passarne i risultati attraverso uno scanner, non mi sembra una buona idea in ogni caso, meno che mai se devo abbattere la qualità dell'originale. Digitale per digitale, tanto vale scattare direttamente su un sensore, tanto più che oggi, con le mirrorless, se si vogliono usare vecchie ottiche vintage, l'uso è molto più comodo che con le reflex.
Un proiettore dia da tirar fuori all'occorrenza, ed uno schermo, magari a scomparsa ed usabile pure per la TV, non è tutto 'sto sbattimento, sicuramente è peggio stampare nel bagno di casa, inginocchiata davanti alla vasca da bagno, con l'ingranditore su una tavola di legno.
Poi naturalmente ognuno fa quel che crede. |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:27
Eppure io quelli che vedo girare con fotocamere analogiche (pochi a dire il vero) sono tutti giovani. |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:30
"Quindi scriverò tipo "passaggio da FF a M4/3"
Ne vedrò delle belle :)"
Noooooo!!!
Risparmiacelo.
Per favore! |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:30
@Hardy
perché i vecchi come me, che hanno smadonnato per decenni con pellicole, ingranditori e bacinelle, ora si godono i vantaggi della fotografia digitale, mente i giovani, cercano la "poesia" nelle cose del passato  |
| inviato il 16 Gennaio 2021 ore 12:31
I vecchi come te, non quelli come me. |
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