| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 14:56
“ Web e fotografia analogica sono come l'acqua e l'olio.... FREDDI......
La fotografia analogica va proiettata o vista stampata, davanti ad un caffè.. o altra bevenda di proprio piacere....
„
“ Condivido quanto hai scritto al 100%, non ha senso scattare in 4x5 e stampare 20 cm lato corto. „
Pensate che io scatto coi banchi ottici e metto le foto su Instagram.
Poi, a volte, faccio stampe a contatto. Ne ho fatte 4-5, poi regalate.
Ho scatole e scatole di vecchie fotografie formato cartolina, a che mi serve stampare più grande?
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| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 15:05
Si ma certo si fa tutto, e una foto è una foto, il contenuto non cambia
Ma guardare una stampa ti darà un gusto diverso dal vederla sul web..... credo.
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| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 15:09
Generalmente, con buon senso, ogni formato andrebbe stampato (in analogico) entro certe dimensioni.
Certo è che per me dal 30x40 a salire non userei mai il 135; ed ovviamente non stamperei in 20x25 dal 4x5... 
E sempre generalmente, chiamare "francobollo" un 50x70 ......... beh .... provate a stamparlo analogico... |
| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 15:51
Ok, però secondo me scattare con una folding o una 6X6 ha senso solo quando sai già in partenza che ci vorrai fare stampe di grande formato. Gli svantaggi nello scattare con queste fotocamere sono parecchi:
- a meno che uno non sviluppi in proprio (si può fare per il BN, ma per il colore non è né facile né economico) tra costo della pellicola, stampa in laboratorio e eventuale digitalizzazione in laboratorio ogni scatto costa alcuni euro
- niente preview, ovviamente, niente scatti di prova, al massimo si può pensare a fare un po' di "bracketing manuale" (ma allora il costo dello scatto risulta triplicato) pochi o nessun automatismo. Ok, le 6X6 più recenti erano già fotocamere abbastanza evolute, ma quelle non le trovi certo per pochi euro.
- attrezzatura ingombrante e pesante: con una folding avrai uno e un solo obiettivo, con una reflex 6X6 puoi cambiare ottica, ma anche solo se ti vuoi portare appresso un tele e un grandangolo sono parecchi chili di roba. Ovviamente di zoom tuttofare non se ne parla proprio. Considerato poi che le ottiche saranno mediamente poco luminose (più o meno un paio di stop sotto quello che normalmente si usa oggi, quando va bene, ma una folding che trovi in un mercatino per pochi spiccioli magari monta un f6.3 o giù di lì) molto spesso ci si dovrà portare appresso il treppiedi, piuttosto pesante pure lui, se deve reggere senza vibrazioni una 6X6.
Insomma, secondo me sono fotocamere da usare in modo molto mirato.
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| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 16:16
Io non limiterei l'uso di medio e grande formato alle stampe di grande formato, a me piace usarli anche solo per il piacere di usarli, e per la pastella nelle immagini.
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| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 16:27
“ Insomma, secondo me sono fotocamere da usare in modo molto mirato.
„
concordo ... con l'analogico è così ... e paradossalmente (mica tanto) è l'ultimo anello cella catena che "dovrebbe" determinare tutto quello che avviene a monte. Questo però ha il vantaggio già di sapere cosa usare e cosa lasciare a casa. Esempi ce ne sarebbero tantissimi ...
In ogni caso, con un po' di difficolta da mettere nel conto, una stampa 50x70 (ma anche 30x40) da una medio formato decente, da relativamente pochi €, si stamperà in maniera decisamente più semplice e qualitativamente senza paragone, rispetto ad una stampa 50x70 che necessiterà cmq di attrezzature di alto livello (a costi decisamente superiori)...
spesso do per scontato che chi fa analogico "almeno" lo sviluppo se lo faccia da se...
normalmente quasi tutte le folding decenti hanno almeno una f3.5 ... 6.3 sono quelle anteguerra.
il cavalletto è buona cosa per le compattone ma spesso non necessario.
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| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 16:29
“ a me piace usarli anche solo per il piacere di usarli, „
beh certo ... ma credo sia un altro discorso che nn dipende da quello che si vuole raggiungere in termini di risultato (in stampa). |
| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 17:31
"spesso do per scontato che chi fa analogico "almeno" lo sviluppo se lo faccia da se... "
anche il colore? |
| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 17:35
“ anche il colore? „
beh, perchè no! Non fotografo molto a colori, anzi, poco e niente, però ho sviluppato a colori con il kit tetenal colortec anche l'anno scorso. Non è complicatissimo e si fa pure con due semplici lavelli a bagnomaria.
Se si fa solo colore è pure economico ... se si scatta poco a colori nn ha molto senso; i chimici durano poche settimane. |
| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 19:15
Mah, io non mi ci sono mai messo, ma avevo letto anni fa quel che scriveva il buon Andreas Feininger, e cioè che mentre lo sviluppo del BN non è particolarmente critico (infatti mi ci ero messo anch'io con risultati tutto sommato decenti fin dai primi tentativi) nello sviluppo a colori basta che la temperatura non sia esattamente quella che deve essere e che il rivelatore sia appena un po' troppo sfruttato che l'equilibrio dei colori se ne va a quel paese.
Magari adesso le cose sono diventate più semplici, comunque se mi mettessi a scattare in analogico a colori probabilmente lo farei una volta all'anno, e allora manderei a sviluppare in laboratorio. In ogni caso per me colore analogico, quando lo facevo, significava diapositive e Kodachrome, che andava mandato per forza in laboratorio. |
| inviato il 31 Ottobre 2021 ore 21:29
A me la resa dell'analogico viene MOLTO diversa dal digitale anche scansionando. |
| inviato il 31 Ottobre 2021 ore 22:39
Certo che è così, anche secondo me. |
| inviato il 01 Novembre 2021 ore 0:30
Anche a me. Anche se dal digitale si può ottenere uno pseudo analogico. Ma bisogna sapere cosa andare a toccare e non sempre il risultato finale risulta "credibile". |
| inviato il 01 Novembre 2021 ore 14:01
Io non mi pongo il problema, a parte le poche foto in galleria le mie diapositive mi limito a proiettarle... bene. |
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