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Dalla prova di Ricci che ho postato mi sembra che il 50 f 1.2 come microcontrasto non scherza proprio. Cosa che in effetti mi ero già accorto con alcuni semplici ritratti che ho fatto con qs belva.
"Lore-71 mi spiegheresti in cosa il 58 pecca su sensori poco de densi? É un ottica nata per sensori poco densi. Non capisco."
AlbertoIal Questo sotto è un confronto (i ritagli sono piena risoluzione) che ho fatto alcuni mesi fa scattando un mezzo Busto,a tutta apertura (occhi posizionati a 2/3 dell'inquadratura verticale) con D850 e Z6.
Prima del 58 1,4g ho avuto x un breve periodo il Sigma 50 1.4 Art, ottica nitida su quasi tutto il fotogramma anche alla massima apertura ma con un passaggio innaturale fra porzione a fuoco e sfocato e quest'ultimo, per i miei gusti, di pessima quantità.
è chiaro che se nel contesto oggettivo di una globale valutazione di una una qualsiasi tecnologia ci infiliamo dentro tecnicismi ingegneristici e numerici allora il discorso per chi è più preparato in materia è un valore aggiunto, importante, che aiuta molto anche nella scelta, nel caso del bravo Ricci, i suoi test non saranno tali da condizionarmi sull'acquisto, la scelta di un obiettivo il più delle volte scatta per l'emozione che mi trasmette l'ìmmmagine prodotta da quello specifico obiettivo pur con la consapevolezza dei difetti presenti, oltre al 58G aggiungo il 35G.
per tagliare la testa al toro, l'ideale sarebbe di accoppiare 50 e 58
“ si è sempre sostenuto (cfr. Nasse, Zeiss) che per avere un'idea del microcontrasto bisognasse osservare le tracce a 30 lp/mm. Il giovane leone Brandon Dube (che ha progettato ottiche per i Rover marziani) sostiene che un'ottica che ha MTF più alto a 10 lp/mm abbia anche più microcontrasto. Chissà se è vero? Il Nikkor sembra avere più contrasto a 10 lp/mm e quindi? Avrà anche più microcontrasto? „
se tirano su le 10 lp/mm non tirano su anche le 30 lp/mm? e quindi il micro constrasto? se fosse cosi Dube e Nasse direbbero la stessa cosa no?
@Alberto mi ero dimenticato di ringraziare Iza che ha rimesso le MTF. Fatto! La storia del microcontrasto non è affatto chiara. BD non è uscito con una affermazione perentoria tipo "30 lp/mm non servono a caratterizzare il microcontrasto". Ha "insinuato" che 10 lp/mm siano più diagnostici di 30 lp/mm per il microcontrasto, cosa che non si era mai letta prima. Cmq le differenze sono minime qui.
Esatto. Io ho letto spesso gli interventi di questo ragazzo. Ricordo che è anche cofondatore del progetto OLAF, quindi, Vale, proprio "scemo" non mi sembra.
Hmmm... sono a conoscenza dell'esistenza dell'arte divinatoria che utilizza i fondi di caffè o le interiora di certi volatili.... quella che utilizza le MTF mi era ignota
@valgrassi posso chiederti la definizione di microcontrasto?
Io penso che queste due classiche coppie di l/mm usate per individuare le caratteristiche di un obiettivo, si rifacciano alla stesso criterio usato per il CoC: cioè per una visione di un'immagine stampata e vista ad una distanza pari alla diagonale.
Infatti 30l/mm equivalgono ad un circolo di confusione di 0.033mm (1/30), quindi è corretto considerarle come il valore utile a valutare la bontà dell'obiettivo nel restituire il dettaglio molto piccolo, al limite della percezione umana. Quindi qualcosa che ha a che fare con la risolvenza, però non non dell'obiettivo ma della nostra vista; infatti spesso vengono definite come le linee che danno indicazioni sulla risolvenza.
Di conseguenza le coppie di linee con frequenza 10l/mm, tre volte meno fitte, danno invece una rappresentazione della restituzione dei dettagli meno fini di quelli visibili al limite, e vengono definite le curve del "microcontrasto", cioè il contrasto restituito per dettagli sempre abbastanza piccoli ma non al limite della vista umana.
Da sperimenti effettuati risulta che la sensazione di nitidezza che abbiamo nella visione di una fotografia dipenda più dalla qualità delle curve da 10l/mm che da quelle da 30l/mm.
Tutto questo però è valido se noi valutassimo un obiettivo guardando una foto stampata 20x30 ad una distanza di circa 35cm.
Ma mi sembra che nessuno di noi faccia così, in genere si guardano i crop al 100% messi a disposizione dai vari tester che si trovano in rete oppure le foto intere, ma sempre al 100%, confrontando come vengono resi i fili d'erba larghi un pixel o due. Questo equivale a valutare l'obiettivo per una frequenza pari al limite della risoluzione del sensore che, per esempio per un FF da 45MB, equivale a 114lp/mm teorica e circa 80lp/mm in pratica (normalmente si divide per un fattore intorno ad 1.4 per tenere conto dello schema Bayer e del fatto che il sensore non è un supporto continuo ma discreto). Per questo che mi ero permesso, qualche giorno fa in altra discussione, di far notare come le curve MTF a 10l/mm e 30l/mm diano una valutazione piuttosto carente ed incompleta sulla qualità complessiva di un obiettivo riguardo alla restituzione di contrasto. Tanto più che la qualità delle linee ad alta frequenza non è necessariamente legata a quella delle linee a bassa frequenza (10 e 30l/mm).
primo il mammuttone, secondo la pulce, terzo il mammuttino
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