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Come diventare un produttore di Olio d'Oliva


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avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2020 ore 21:44

Avendo a casa un numero cospicuo di piante, mi piacerebbe diventare un produttore di olio in bottiglia e poter vendere il prodotto finale. Fin da piccolino mi portavano in frantoio durante la frangitura delle olive e quel profumo mi trasportava, avete presente la scia di profumo nei cartoni animati, ecco proprio così. Quest'anno mi sono messo in prima persona a raccogliere le olive insieme ai miei genitori, non essendo attrezzati molti abbiamo faticato non poco ma poi una volta riportato a casa l'olio il profumo e il sapore ci hanno fatto scordare tutto quanto. Mi piacerebbe piano piano crescere e non nascondo un mio sogno sarebbe quello di aprire un frantoio tutto mio dove poter frangere in autonomia le olive. Qualcuno di voi ha esperienza in tale ambito? Consigli su come regolamentarsi a livello fiscale e come crearsi una propria rete di vendita. Grazie

user177356
avatar
inviato il 04 Dicembre 2020 ore 22:43

Vivo in una zona dove la metà delle persone che conosco ha una piantagione più o meno grande di ulivi, sono uno dei pochi che compra l'olio al supermercato. La mia ex moglie è stata nel consiglio di amministrazione di uno de più famosi produttori italiani per diversi anni.

Innanzitutto, le figure del coltivatore e del frangitore sono del tutto distinte. Un frantoio costa, e lavora necessariamente solo qualche settimana all'anno. In quel periodo deve fare volumi notevoli, per cui o hai un uliveto davvero smisurato, oppure il gioco non vale la candela.

Questo significa che devi avere un frantoio davvero di fiducia: scambiare o mischiare le partite di olive è facilissimo, e per accorgersi di eventuali comportamenti scorretti ci vuole un tecnico capace con un buon laboratorio alle spalle.

Tieni conto che l'azienda agricola, se deve darti da vivere, è un'azienda a tutti gli effetti, per di più con una serie di problematiche igienico-sanitarie notevoli. In ogni caso, non ci si improvvisa e anche solo per partire ci vogliono professionisti di supporto. I due "contadini" che conosco da queste parti sono laureati in agraria, così come la proprietaria del miglior caseificio artigianale della zona.

Da un punto di vista del mercato, c'è spazio solo per i grandi produttori, che vendono ai grandi oleifici, oppure per prodotti di nicchia con un mercato locale. Distribuire un prodotto a valore aggiunto medio-basso come l'olio, ma delicato nella conservazione, è costoso e complicato, per cui uscire dalla provincia è di solito proibitivo.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2020 ore 22:56

Da piccolo
ho raccolto le olive, ho frequentato i frantoi,
ho sentito l'odore dell'olio extravergine d'oliva,
l'ho visto fare, l'ho visto portare a casa..
so bene di cosa parli.

Due fette di pane caldo appena uscito dal forno,
olio extravergine, un pizzico di sale e pepe..
e si mangia meglio che da Cracco e Cannavacciuolo. ;-)




avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2020 ore 23:35

Non scoraggiarti, secondo me l'olio fatto bene ha un gran potenziale. Il problema è che ora è sottovalutato. Altro problema è la concorrenza sleale viste le tante sofisticazioni e miscugli. Io con quello del supermercato ci faccio il sapone, non puoi avvicinarlo neanche alla sansa delle mie olive, ma l'olio fatto bene costa tanto anche a chi lo produce. E' giusto quanto detto per il frantoio, anche piccolo è oneroso, io troverei un frantoio di fiducia. Intanto inizia a prendere confidenza con lavoro sul campo, ci sono tante cose da fare e la racolta arriva solo alla fine. Quando comincerai a venderlo ti consiglio di puntare proprio sul valore aggiunto, il confronto con l'olio finto che si trova in giro è schiacciante, chi assaggia un olio fatto con le olive si trova davanti a qualcosa di totalmente diverso. Il problema è che il prezzo da supermercato è inverosimile e dovrai trovare il modo di vendere il tuo al doppio solo per rientrare con i costi. Prova a puntare sul biologico o trova qualche altra realtà dove c'è attenzione alla qualità, intanto fai il prima possibile un corso da assaggiatore e, se intendi coltivare in proprio, anche di potatura che è la fase più difficile all'inizio.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2020 ore 23:36

Sottoscrivo il pensiero finale di Felix....buon pane,buon olio e vivi felice

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 8:36

Felix è felice?

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:07

Felice ? MrGreenMrGreenMrGreen
Credo di non esserlo mai stato in vita..
troppa consapevolezza.

Felix sta per il mitico gatto Felix. ;-)

FELIX IS COME BACK !!!

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:40

Si vede

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 9:45

Lascia perdere...x campare c vogliono almeno un migliaio di piante....e quindi c vogliono dipendenti praticamente tt l'anno x potare fare erba raccogliere concimare etc etc....

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 10:10

in base a quante piante di ulivo hai puoi fare due conti sulla convenienza e su che tipo di strada vuoi percorrere, io e la mia famiglia siamo piccoli produttori di olio, abbiamo il nostro mercato ma i guadagni sono essenzialmente una copertura delle spese, ripeto, noi con le nostre 400 piante copriamo il fabbisogno familiare e soddisfiamo qualche cliente in giro per l'Italia, i miei genitori sono pensionati, io sono coltivatore diretto, quindi posso vendere l'olio, altrimenti, per vendere, mio padre o mia madre dovrebbero aprire una partita iva di quelle entro i 5000 euro annui, per non perdere la pensione, non sono un esperto.
Quindi per vivere di olio ci vuole un capitale in piante notevole, ma questo comporta la necessità di aiuto, pensa alla potatura di 1000/2000 piante, per la raccolta i tempi sono ristretti, le olive non possono superare una precisa maturazione per garantire la qualità del prodotto olio, vitamina e, polifenoli e tutte le cose che fanno di un evo un'eccellenza, si perdono se l'oliva è troppo matura, i migliori frantoi, quelli che vendono prodotti di qualità stanno aperti 30/40 giorni l'anno, hanno disciplinari interni sulla produzione che i soci devono rispettare. oggi i frantoi seri sono più curati di una sala operatoria, le olive dopo essere portate dal contadino, vengono lavate e lavorate in ambienti chiusi, i macchinari garantiscono la perfetta igiene, mi ricordo da bambino certi frantoi sporchi come stalle.
Mi sono dilungato, scusa, peró, esistono piccoli frantoi domestici, con costi non troppo elevati, ma considera che tra acquisto e manutenzione alla fine non ammortizzi le spese se di olio ne produci poco, inoltre la qualità si perde, i gestori dei frantoi sono persone preparate ed altamente specializzate.

Consiglio mio, se vale o meno non so, ma per me, goditi la campagna, curala e godine dei frutti per te e per la tua famiglia, la terra ti da tanto ed è questo il guadagno a cui devi aspirare. Non comprare l'olio è un risposarmi ma anche un guadagno, con un orticello vale lo stesso, qualche albero da frutto e metà della spesa è fatta, non ti consiglio animali se non puoi seguilrli tutti i giorni.
Io la spesa al supermercato la faccio di rado

avatarjunior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 10:31

Grazie a tutti per i numerosi interventi aggiungo qualche dettaglio per essere più chiaro:

Non ne vorrei fare un lavoro ma solamente una passione come potrebbe essere la fotografia, so bene che l'attività dell'olio in generale si concentra e finisce nella parte finale dell'anno. Sarebbe un qualcosa da affiancare al mio lavoro di un domani, sono uno studente di ing. Civile.

Come quantità di piante ne ho 400, se ne aggiungeranno al massimo 5- 6 per completare degli spazi vuoti lasciati da vecchi alberi ormai rimossi.

Per la frangitura ci appoggiamo ormai da parecchi anni al frantoio dove mi portavano da piccolo, quindi al momento continuerei su questa strada. Solamente da quest'anno ho iniziato a partecipare in prima persona alla raccolta delle olive, per due motivi in particolare: passione per la campagna, per il verde, per il lavoro manuale e dall'altra parte per il costo di squadre attrezzate.

Consiglio mio, se vale o meno non so, ma per me, goditi la campagna, curala e godine dei frutti per te e per la tua famiglia, la terra ti da tanto ed è questo il guadagno a cui devi aspirare. Non comprare l'olio è un risposarmi ma anche un guadagno, con un orticello vale lo stesso, qualche albero da frutto e metà della spesa è fatta, non ti consiglio animali se non puoi seguilrli tutti i giorni.
durante il lockdown io e mio fratello abbiamo sperimentato l'orto casalingo e ci siamo divertiti parecchio, per non parlare della qualità e i sapori dei prodotti. Molto interessante è stato vedere le varie piantine crescere mano a mano, una sorta di gioco alla fine.

Da piccolo
ho raccolto le olive, ho frequentato i frantoi,
ho sentito l'odore dell'olio extravergine d'oliva,
l'ho visto fare, l'ho visto portare a casa..
so bene di cosa parli.

Due fette di pane caldo appena uscito dal forno,
olio extravergine, un pizzico di sale e pepe..
e si mangia meglio che da Cracco e Cannavacciuolo.
esattamente quello che provo io

intanto fai il prima possibile un corso da assaggiatore
ci avevo pensato anche io a questo.




avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 10:49

l'olio è felicità, sottoscrivo anche io.

sono stato in paeselli africani (Mali) dove si dice che hai parole d'olio per dire che hai parole d'amore.

L'ulivo è un albero meraviglioso,
longevo, a volte sembra disastrato e sa produrre comunque olive.

Non credo sia semplice immettersi in un circuito produttivo.

Ma sempre a proposito d'Africa, vorrei fare notare una cosa che da noi non c'è.
Questa volta in Marocco, vidi delle olive arancioni. Eeeek!!!
A me le olive piacciono, le assaggiai.
:-P meravigliose.
ero così incuriosito che chiesi come le facevano. mi portarono alla produzione.

Avevano dei barili dentro i quali mettevano le olive in una salamoia con grandissima quantità di limoni tagliati, con tutta la buccia.
rimanendo lì in salamoia le olive assumevano la colorazione arancione e macerando acquisivano un sapore stupendo.

ecco, sarebbe da provare anche in Italia se hai appresso anche dei limoni.

avatarjunior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 11:50

ecco, sarebbe da provare anche in Italia se hai appresso anche dei limoni.


Si interessante Ooo, sarebbe da fare qualche prova come esperimento. Grazie Sorriso

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 12:57

Allora, ti dico quello che mi ricordo.

i barili erano circa 200 litri.
la quantità d'olive all'apparenza era uguale a quella del limone ma non ci giurerei sul peso perchè il limone assorbe tanta salamoia e gonfia.
fai conto che più o meno un limone viene spaccato in 4 pezzi.
il sale non e molto al gusto, una cosa giusta.
l'acqua è parecchia.
Per darti un'idea dell'acqua fai conto che loro avevano un mestolo molto lungo per girare di tanto in tanto la preparazione e riuscivano a farlo con estrema agilità, quindi buona fluidità generale.
Inoltre c'erano delle spezie, non posso garantire nulla perchè non lo so,
ma al gusto avrei detto chiodi di garofano, poco peperoncino, cumino che forse è sostituibile da noi con i semi di finocchio.

Se vuoi provare ti sconsiglio di scendere al di sotto dei 50 litri.
le olive erano medio/piccole e non erano schiacciate/rotte, macerando diventano leggermente più grandi.
mescola più volte al giorno,
non ho la più pallida idea dei giorni necessari per averne la maturazione.
Ricordo che quando mi hanno servito le hanno prese dal basso, dal fondo, quindi immagino che quelle basse maturino prima.

il gusto è fenomenale.

p.s. tutto questo avveniva con una temperatura esterna di 25/30°C.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2020 ore 13:21

Potrebbe essere simile?

blog.giallozafferano.it/myrossofragola/olive-in-salamoia-al-limone/

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