| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:07
“ se non l'hai calibrato il monitor è inutile sapere lo spazio colore e quale usare Perchè usare l'adobe RGB se il prophoto è più grande? che software usi? „ quanta ignoranza (mia) in questo argomento... No il monitor non è calibrato comunque. Mi sono sempre detto che avrei comprato una sonda ma alla fine, essendo comunque solo una passione, ho sempre desistito. Le uniche due stampe a colori che ho fatto però, sono fedeli a quanto vedevo a monitor. Uso Ps e tutta la famigghia... (Lrc Lr ACR e Bridge) “ Quel settaggio ha influenza solo sui Jpeg che produci in macchina. Sui RAW è ininfluente. „ ok |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:07
@HiRes se scatti in RAW non serve a niente selezionare il profilo, solo se scatti in jpeg ti cambia qualcosa. In quest'ultimo caso non so se si possa scattare in jpeg impostando AdobeRGB in macchina e poi usare ProPhoto nell'elaborazione, perché quest'ultimo spazio è più ampio rispetto al profilo de tuo jpeg, ma questa è una mia deduzione da profano e chiedo a chi ne sa di più di confermare o meno! In generale, dopo le spiegazioni che mi ha fornito Alessandro ieri, ho scelto di non complicarmi troppo la vita e limitarmi a ciò che conosco e posso controllare. Quindi non uso ProPhoto perché non ne ho né la necessità né le competenze per sfruttarlo e comprenderlo appieno. |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:09
@Boanerges27 che software usi per sviluppare i raw? |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:14
@Murphy CameraRaw in Photoshop :) |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:17
quindi se usi camera raw ti limiti al sRGB? la scelta dello spazio colore fatelo alla fine in base all'uso, secondo me, non mentre sviluppate dove conviene usare il max disponibile. |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:27
Di base sì, ma tieni conto che mi limito a foto per web e stampa su siti online: niente di professionale. Se sono su Imac, che sfrutta DCI-P3, allora mi permetto di usare AdobeRGB perché più “vicino” come spazio colore. Se dico cagate comunque accetto volentieri consigli e correzioni, anche perché mi sto addentrando nel mondo del colore solo da poco. |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:39
@Boanerges27 l'esempio di Ale Z mi sembra azzeccato nel ragionamento |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 15:48
“ Quindi non uso ProPhoto perché non ne ho né la necessità né le competenze per sfruttarlo e comprenderlo appieno. „ Boanerges, appena apri un RAW in Lightroom o in Camera Raw, stai già lavorando in ProPhoto perché questi sw usano uno spazio colore chiamato RIMM che è un ProPhoto a gamma 1. Quando tu dici "non lo uso", ti riferisci alle esportazioni che fai e in questo caso è corretto abbiano uno spazio colore adeguato al dispositivo di output che userai (stampante, monitor, quale monitor....). Un'eccezione: se esporti da LR/ACR per continuare l'editing in Photoshop è molto conveniente uscire in ProPhoto e anche a 16 bit/canale. |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 18:54
@Ale Z Grazie, adesso ho afferrato! Di conseguenza l'istogramma in camera raw si riferisce allo spazio colore dell'immagine che sarà aperta in Photoshop, giusto? Ultima cosa: in termini visivi, quali vantaggi sull'immagine finale mi dà un flusso di lavoro in ProPhoto rispetto a uno in spazi colore più piccoli, ipotizzando che l'esportazione finale sia la medesima (tipo jpeg srgb)? |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 22:01
Credo (ma non sono assolutamente sicuro) che l'istogramma che vedi in LR/ACR sia riferito ai dati del RAW "pre-convertito" (passami il termine) in uno spazio colore RIMM. Tutto quello che vedi in LR/ACR è una simulazione poiché il RAW non è un'immagine visualizzabile e per vederla occorre "pre convertirla" in uno spazio colore. Cosa intendi per "termini visivi"? I vantaggi che ti dà ProPhoto nel lavorare un'immagine in LR/ACR o successivamente in Photoshop, se hai un monitor "economico", sono vantaggi "matematici" o semplicemente "aritmetici"... Tutte le operazioni di calcolo che il software di editing fa (magari senza che tu sul tuo monitor veda la differenza) le fa avendo un maggior spazio per i dati relativi al colore. E quindi le fa meglio. Caso tipico è il banding sul cielo. Passando in esportazione ad uno spazio colore più ristretto tipo sRGB, la conversione viene fatta cercando di minimizzare la differenza di risultato tra i due spazi colore. Qui entrano in gioco i differenti intenti di rendering che puoi applicare. Che meriterebbero due parole... |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 23:08
@Ale Z ti ringrazio davvero tanto per la disponibilità e la chiarezza espositiva. Finalmente sono riuscito a capirci qualcosa. Esistono libri validi a riguardo? (Gestione del colore etc) |
| inviato il 03 Dicembre 2020 ore 23:58
Il blog di Mauro Boscarol. Un compendio completo sul colore. Purtroppo essendo http: e non https: sta diventando difficile da raggiungere. I browser lo "discriminano". www.boscarol.com/blog/ |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 21:38
“ Quei dati RGB in spazio colore RIMM, enorme, poi vengono convertiti una seconda volta da ACR e Lightroom in uno spazio colore RGB standard noto, ognuno rappresentato da un profilo ICC e normalmente usati in Fotografia digitale, e scelto dall'Utente: - ProPhoto (gamma 1.8) - Adobe RGB (gamma 2.2) - ColorMatch (gamma 1.8) - sRGB (gamma circa 2.2) „ Alessandro, ciao, una domanda da perfetto ignorante di questo tema. vedo che la gamma è diversa per lo spazio di lavoro scelto. è opportuno scegliere la gamma quando si calibra il monitor anche in base a quanto detto prima? cioè in base allo spazio lavoro che scelgo, profilo il monitor con una determinata gamma? grazie infinite per il tempo che dedicherai Marco |
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