| inviato il 30 Novembre 2020 ore 9:57
Ciao a tutti. A giorni mi arriverà la R e l'adattatore EF (al momento scatto con la 6DMII), ma ho letto in giro sul web di qualche problema nell'uso con i supertele. Sono in possesso dell'EF 100-400 L IS II USM + l'Extender 1.4X III e vorrei fare un po' di foto naturalistiche, in particolare tentare l'avifauna (sfruttando il miglior AF rispetto a prima...).
Allora...dove sono le difficoltà della fotocamera nell'ambito di questa tipologia di scatti? E' qualcosa legato all'AF? Vorrei capire...
Grazie anticipate per eventuali chiarimenti e buona giornata!
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| inviato il 30 Novembre 2020 ore 18:02
La questione è relativa alla velocità di messa a fuoco. Diciamo che è un limite delle attuali implementazioni del dual pixel cmos: quando l'ottica è molto fuori fuoco, soprattutto con un superteleobiettivo, l'autofocus è mediamente più lento di quello di una reflex (di pari fascia).
Lo scrive anche Canon, peraltro:
www.canon.it/pro/stories/future-of-dslrs/
"Chip AF dedicato
L'altra grande differenza tra una reflex e una fotocamera mirrorless è il sistema AF. "Una reflex ha un chip separato per mettere a fuoco, invece di farlo tramite il sensore", spiega Mike. "Questi chip hanno un'unica funzione - la messa a fuoco - e, come per ogni tecnologia, qualcosa che ha una sola funzione tende ad essere migliore rispetto a qualcosa che deve fare più lavori.
"Con una reflex, un chip AF dedicato ha alcuni vantaggi. Uno dei maggiori è quello di riuscire a rilevare una maggiore sfocatura: se un oggetto è molto sfocato, una reflex sarà in grado di individuarlo più rapidamente di quanto farebbe una fotocamera mirrorless. Se entrambe le immagini viste attraverso quelle fotocamere sono leggermente sfocate, la differenza nella velocità di messa a fuoco è marginale. Ma se c'è una grande differenza, una reflex è più veloce perché il suo chip AF riesce a ottenere una messa a fuoco nitida più velocemente. In parole povere, per una reflex il passaggio da completamente fuori fuoco a nitido è molto più rapido"."
Quando si aggiungono gli extender, inoltre, la velocità di messa a fuoco viene deliberatamente ridotta (viene indicato anche sul manuale dell'ottica) dalla fotocamera, al fine di garantire la necessaria accuratezza della messa a fuoco. Di quanto cali la velocità di messa a fuoco dipende dalla fotocamera: le eos 1 (recenti) sono quelle che offrono le prestazioni migliori.
L'altra grossa seccatura in merito all'autofocus della eos r è che non è possibile selezionare una priorità scatto/fuoco (prima e seconda immagine) per la modalità af-servo (tuttavia l'hanno implementata nella modalità one-shot, dove invece la questione è meno critica), come sulle reflex. Personalmente utilizzo molto spesso tali impostazioni, e in certe situazioni fanno la differenza.
Pertanto, sulla r, se si tiene la messa a fuoco af-servo attiva, e si preme il pulsante di scatto, la fotocamera potrebbe ritardare l'esecuzione del comando (con il rischio di perdere la foto), se non ritiene che la messa a fuoco sia sufficientemente accurata: la cosa può essere spiacevole se si fotografano soggetti in movimento molto rapido, dove la tempestività è fondamentale. L'unico modo per aggirare il problema è di utilizzare il pulsante af-on per la messa a fuoco, e rilasciarlo se la macchina non risponde prontamente al comando di scatto: così facendo, tuttavia, la messa a fuoco si disattiva, quindi potrebbero esservi problemi per gli scatti successivi (se in sequenza).
Infine, se utilizzi un flash, considera che la massima velocità di scatto della r si ridurrà a 3fps... |
| inviato il 01 Dicembre 2020 ore 23:05
“ La questione è relativa alla velocità di messa a fuoco. Diciamo che è un limite delle attuali implementazioni del dual pixel cmos: quando l'ottica è molto fuori fuoco... „
Grazie Hbd per la spiegazione!
E così la mia 6DMII, usando questo tipo di ottiche, magari con un moltiplicatore e per certi tipi di scatto, si comporta meglio della R...  |
| inviato il 01 Dicembre 2020 ore 23:10
In quanto a pura velocità nel passare da minima maf ad infinito, sì. Questo con le ottiche adattate; le ottiche native RF sono tutte mediamente più veloci - almeno quelle che ho provato io - delle corrispondenti EF. Tele compresi.
Poi quante siano le foto a fuoco è tutto un altro cinema: e non sono per nulla convinto che la 6DII ne uscirebbe vincitrice. Soprattutto lontano dal centro.
Sulla priorità di scatto/fuoco, in autofocus continuo o ai-servo che dir si voglia, la fotocamera funziona praticamente a priorità di scatto. Nessun ritardo alla pressione del pulsante, se il soggetto è fuori fuoco, tale sarà ripreso. |
| inviato il 01 Dicembre 2020 ore 23:55
“
Grazie Hbd per la spiegazione!
E così la mia 6DMII, usando questo tipo di ottiche, magari con un moltiplicatore e per certi tipi di scatto, si comporta meglio della R...
„
La 6d mark ii è un modello di fascia amatoriale, quindi l'autofocus non raggiunge le prestazioni di quelli di una 5d mark iv o 1dx e versioni successive, in termini di drive speed con il 100-400 ii e l'extender 1,4x iii.
Ovviamente la velocità di messa a fuoco è solo uno degli aspetti da valutare, ma sicuramente non è uno dei punti di forza della eos r, con obiettivi simili (e gli extender): anche la 6d mark ii mostra i propri limiti, comunque, come scrivevo sopra (soprattutto se, come per lo scrivente, si è abituati alle eos 1 recenti). Avresti comunque altri vantaggi, rispetto alla 6d mark ii, come la maggiore copertura del fotogramma dell'autofocus, ma nessuna delle due fotocamere è studiata per un utilizzo intensivo nella fotografia di soggetti in rapido movimento, quindi a qualcosa si rinuncia, rispetto ai modelli di fascia superiore.
Comunque, visto che hai già acquistato una eos r, fai prima a provarla e a valutare di persona: se nel tuo specifico utilizzo ti trovi meglio con la r, allora la questione è risolta.
Ultima nota: con la eos r, lo stabilizzatore delle ottiche viene fatto lavorare a ciclo continuo (sulle reflex si disattiva dopo pochi secondi, se non si premono pulsanti), fino a che la macchina non va in standby o viene spenta. Questo, soprattutto con il 100-400 e i superteleobiettivi, ha conseguenze nefaste sulla durata della batteria, che già sulla r è un punto delicato, soprattutto se si utilizza molto il mirino (che comporta un assorbimento energetico non indifferente, a differenza di quello ottico). Nel caso, suggerisco di spegnere lo stabilizzatore dell'ottica. |
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