| inviato il 23 Novembre 2020 ore 9:10
Buongiorno a tutti, ho da poco scoperto WINE (Wine Is Not an Emulator), che dovrebbe essere in grado di eseguire programmi per Windows su sistemi Linux, BSD e altro, qualcuno lo ha provato? Funziona? In particolare sarei interessato a Lightroom su Fedora spin KDE o Manjaro KDE |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 10:11
Ho usato in passato Wine, diciamo che funziona bene in alcuni casi, abbastanza in altri, per niente in altri ancora.
Personalmente ritengo che valga la pena provare con dei software non sostituibili, o sostituibili con difficoltà, perché magari escono con un formato proprietario, tipo Autocad.
In tutti gli altri casi, consiglio di scegliersi un software nativo Linux, che funzionerà senza problemi.
Per la PP uso da tempo Raw Therapee e Gimp.
Comunque esistono dei database dove è riportata la compatibilità dei vari software con Wine, versione per versione.
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| inviato il 23 Novembre 2020 ore 12:06
Esistono programmi multipiattaforma, sviluppati per più sistemi operativi, come Raw Therapee e Gimp, che girano su Linux, Win e MacOs, io li trovo comodi perché l'interfaccia utente è identica, quindi non richiedono adattamenti da un computer all'altro.
Personalmente sono contrario agli emulatori (Wine lo è in parte perché cerca di utilizzare le API di Windows in ambiente Linux), perché il funzionamento non è ottimale.
Se hai deciso di usare Linux, la cosa migliore e provare uno dei diversi programmi disponibili e farci pratica. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 12:16
Certo, io attualmente sto usando DarkTable, anche perchè cerco di rimanere sempre su programmi open, tuttavia conosco una persona che se riuscisse a usare Lightroom, senza alternative, su Linux, passerebbe a questo come sistema principale |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 17:36
Io ho solo una enorme perplessità. Ammesso che si riesca ad emulare senza problemi LR su Fedora in termini di funzionalità, non sono per niente sicuro che la gestione del colore passando da un emulatore non interpreti a modo suo i valori producendo files diversi da come dovrebbero essere a causa non del software ma dell'emulazione.
Magari è solo uno scrupolo, ma se da una parte spacchiamo il capello in quattro a profilare monitor, dall'altra mettiamo un emulatore nel punto delicato della catena... |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 17:49
Per come sono fatti i programmi, dubito che un software emulato possa cannare i colori.
Ha senso emulare un programma solo se non ne possiamo fare a meno.
Io sul computer principale di casa, ho Linux in dual boot con Windows 10, che uso solo per quei casi "disperati".
Per il reso mi sono forzato di usare i programmi nativi per Linux, che uso al 99% ormai da molti anni. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 17:59
Ma infatti è più uno scrupolo.
Anche io preferisco il dual boot comunque o, al max, la virtualizzazione.
Per lavoro infatti mi serve linux ma per questioni di compatibilità ecc ho anche bisogno di Windows.
Visto che linux mi serve al 99% da riga di comando, l'ho semplicemente virtualizzato con VmWare. Doppio monitor, in uno w10 nell'altro Fedora. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 18:24
Per la virtualizzazione puoi usare Oracle VM Virtual Box o Wmware Workstation Player,
entrambi gratuiti. Sono prodotti professionali e nelle opzioni c'è anche la possibilità di usare
direttamente la scheda grafica nativa (anche con DX12), oppure di emulare una Vga.
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| inviato il 24 Novembre 2020 ore 10:45
Avevo già preso in considerazione la possibilità di usare una VM, ma mi pare un po' troppo pesante per il PC in questione... |
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