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Neofita della fotografia analogica chiede consigli


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avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2020 ore 15:23

sì, appunto: conosci il sistema zonale [o cmq le basi del processo, mica il sz è qualcosa di assurdo, se uno ci pensa è abbastanza semplice e lineare] [pur non avendo letto i libri, eh, dico in base a quello che ho capito in giro] e hai deciso di tagliuzzartelo per i tuoi usi.
Che è quello che fanno (quasi) tutti quelli che dicono di usare il sistema zonale dopo anni che lo usano. Sanno dove vogliono arrivare, sanno come farlo, non ripartono ogni volta da adamo ed eva.

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2020 ore 15:52

@Tykos ... esattamente.

E visto che le risposte dovrebbero andare all'utente neofita che ha aperto il topic, mi sentivo di esporre le mie esperienze e quello che faccio io, per cercare (forse) di indirizzarlo verso un approccio corretto per iniziare. Con una piccola infarinatura mooolto basic sul SZ senza nemmeno sfiorare l'argomento che reputo ostico per chi inizia con l'analogico. Poi, col tempo e se si vuole, si può sempre migliorare con buone letture e frequentazioni dei forum "giusti".

Continuo a ritenere fondamentale (!!!) per il neofita fare un rullino applicando la griglia della sotto/normale/sovra esposizione/sviluppo ... con 9 spampine ci si rende conto della pellicola, del rivelatore e dell'esposizione che si preferisce... Sono cose facilissime da fare senza scomodare tutti i test che vengono proposti al giorno d'oggi.

avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2020 ore 16:17

Continuo a ritenere fondamentale (!!!) per il neofita fare un rullino applicando la griglia della sotto/normale/sovra esposizione/sviluppo ... con 9 spampine ci si rende conto della pellicola, del rivelatore e dell'esposizione che si preferisce... Sono cose facilissime da fare senza scomodare tutti i test che vengono proposti al giorno d'oggi.


certamente, le prove sono utilissime.
Un altro consiglio molto utile, secondo me, è limitare al massimo il materiale usato e scegliere un paio di pellicole e uno sviluppo, basta. Le altre da provare con calma.
(non ho letto il thread, immagino gli sia stato consigliato tutto e il contrario d itutto)

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:04

Eccomi! scusate ma non collegandomi per 2 giorni mi sento in dovere di rispondere ovviamente al post! ho letto tutto e tutto mi è stato utile anche perchè avete citato libri e fotografi abbastanza importanti e non fa mai male informarsi anche su questi ultimi!

Comunque ritornando sul discorso analogico, il tutto era una mia "prova di forza" nel senso che ormai oggi abituati a fotografare in punta e scatta ( ed io ci sono cresciuto con questo metodo) ho voluto elevarmi ritornando ad una tecnica per me sconosciuta. Devo dire che tutti i vostri consigli sono stati ORO e non mi aspettavo per niente i risultati che ho ottenuto che per me sono stati decenti ma all'occhio di un buon fotografo non sono niente di che.
non potete capire l'emozione che ho avuto quando ho aperto la tank e potevo vedere attraverso la pellicola!

Per rispondere a molti che mi hanno consigliato di mantenere un processo di sviluppo costante (stessa pellicola, stesso rivelatore , tempi , agitazione ecc) e annotare tutto ed andare a tentativi , rispondo dicendo che avevo già pensato e provveduto , infatti comprai un mese fa 5 pellicole kentmere 400 proprio per mantenere uguale il processo e nel caso intervenire con tempi o agitazione ed altro.

Infine mi sto accorgendo come questo modo nuovo (per me) di fare fotografia ti prende la mano, mette una scimmia nel cervello e diventa una vera e propria droga! Ho gia inserito il secondo rullo MrGreen

Vi ringrazio veramente di cuore , e vi auguro di passare un Buon Natale in famiglia con i cari in questo buio periodo.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 10:09

Dimenticavo, rispondo a @Mauro Sansivero , la tecnica di acquisizione del negativo è qualcosa che devo migliorare e già tu mi hai dato un consiglio che non avevo preso in considerazione. infatti quando sono andato ad intervenire sul negativo in PP ho semplicemente invertito la curva per andare in positivo e poi ho lavorato un po su ombre e alte luci solamente perchè non volevo rovinare la genuinità di tutto il processo.
Inoltre sicuramente avrete notato dalla galleria che tutte le foto hanno una sorta di griglia, la quale è la griglia di pixel dell'illuminatore che ho usato, e al prossimo rullo cercherò di far arrivare al negativo una luce più uniforme. ma come ho già detto, d'ora in poi andrò a tentativi, cercando di migliorarmi ogni volta!

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 13:14

la "sofferenza" in larga parte credo risieda nella CO qual'ora non si sia esposto bene e con criterio, ma vedo che per il momento Vincenzo si limita alla scansione dei negativi ... A proposito ... consiglio l'acquisto di uno scanner; usati si trovano con minima spesa.

L'analogico sta al dgt come il sugo pronto Barilla sta a quello fatto in casa dalla nonna ... Non tanto per il sapore finale (potrebbe essere benissimo che sia più buono il Barilla), ma piuttosto la soddisfazione di aver chiuso il cerchio facendosi tutto da se; SPORCARSI LE MANI insomma ... e non in senso metaforico !!

Lascia perde, col digitale lo puoi fare lo stesso, altrimenti navighi inutilmente........
Soffrendo. Ma perche'.


Vero ... ma non di solo pane vive l'uomo ... LO diceva un tizio che nasce tra un paio di gg 2000 anni fa ... Sorriso

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 13:31

avanti tutta col sugo pronto Barilla allora ... MrGreen MrGreen

Credo sia intimamente una soddisfazione personale !! Stessa cosa di salire una montagna per sentieri o per seggiovia.
E' talmente banale la questione che nn servirebbe nemmeno parlarne.Eeeek!!! ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 14:50

Schyter, dici :" L'analogico sta al dgt come il sugo pronto Barilla sta a quello fatto in casa dalla nonna ... Non tanto per il sapore finale (potrebbe essere benissimo che sia più buono il Barilla), ma piuttosto la soddisfazione di aver chiuso il cerchio facendosi tutto da se; SPORCARSI LE MANI insomma ... e non in senso metaforico !!"

Non sono d'accordo. Ho sviluppato e stampato le pellicole in bianconero con tank, bacinelle, ingranditori, filtri per il multigrade o senza. Ho sviluppato da me le diapositive e le ho stampate a colori con il metodo Cibachrome, molto incostante e dai risultati non perfetti e, anzi, spesso, "indigesti". Attualmente scatto foto nè più nè meno come allora, le sviluppo in postproduzione con conoscenze diverse ma con l'identico scopo (molte funzioni come scherma e brucia o correggi le distorsioni solo le stesse) e stampo, come facevo allora, le mie foto con stampanti a 8 inchiostri, facendo provini in piccolo formato come allora, aumentando o diminuendo la luminosità, controllando il bilanciamento del colore come allora (allora con filtri), aumentando la nitidezza o l'effetto bordo come facevo allora ma con altri sistemi ma per gli stessi scopi, ritagliando le foto per il formato voluto (allora con una taglierina che ho ancora, oggi con una taglierina virtuale) e , come allora , ma forse anche più di allora, dovendo studiare a fondo per ottenere risultati di un certo livello. Devo confessare che anche per la stampa digitale ci si sente sempre perennemente ignoranti, anche dopo anni di pratica. Stampare è difficile! Per far cosa? Per il risultato finale che è sempre lo stesso, una fotografia. Io tutta questa magia, la "soddisfazione di aver chiuso il cerchio" come dici tu la provo lo stesso: scatto (come allora la solita terna tempi/diaframmi/iso) , sviluppo e stampo: una volta la magia era vedere affiorare l'immagine dalla bacinella, oggi vedo affiorare l'immagine dalla stampante.L'emozione che provo è la stessa. Anzi, oggi ho stampe a colori decisamente migliori e di migliore qualità rispetto a ieri, anche a iso maggiori. Poi, se uno trova più divertente lavorare di ingranditore e bacinelle piuttosto di stampante e provini da osservare, oggi come allora, alla miglior luce per valutare il risultato, va sempre bene. Scelte assolutamente personali e da rispettare. Ma senza la retorica della nostalgia o dello sporcarsi le mani o della difficoltà. Non si fa del bene all'analogico usando concetti impropri. Ripeto, sono uno che si è molto divertito a sviluppare e stampare in casa con la pellicola e si diverte a stampare in casa in digitale.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 15:06

@vincenzo, Ti consiglio di approfondire il mondo analogico solo se sei intenzionato a stampare nel metodo tradizionale, la cosa peggiore che puoi fare ad un negativo è scansionarlo, prima di tutto perché non capirai mai niente dei tuoi errori in fase di scatto/sviluppo, lo scanner/sensore digitale e successiva conversione andranno a compensare e piallare tutti quelli che sono i difetti del negativo a meno che non siano davvero grossolani o gli scanner di alto livello

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 15:16

@Claudio Santoro ...
Non si fa del bene all'analogico usando concetti impropri.


Se permetti, con tutto il massimo rispetto, di tutto quanto sopra la frase che ho quotato "non te la concedo" ... Sorriso

semplicemente perchè per me (e per molti analogici) è così.

Potrei portare centinaia di esempi analoghi ... c'è chi pesca alla mosca o con artificiali costruendoseli in proprio e chi li compra già fatti. Le barche sono progettate al computer ma ci sono micro cantieri che realizzano gozzi in legno ancora con il tecnigrafo, pialla etc ...

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 15:36

Schyter: io ho una età in cui la maggio parte del tempo l'ho passata con le pellicole. Ho iniziato nel '76 con una FTb e il digitale l'ho preso in mano intorno al 2008. Tra l'altro ho il fascino delle costruzioni delle reflex di una volta; colleziono, infatti, con grande piacere reflex anni '60-'70-inizio '80. Non penso che chi si diverte ancora con le pellicole sia un tipo strano, ma anzi lo rispetto, alla luce di quanto ho sviluppato e stampato in passato io sia per diletto, ma anche per lavoro, visto che le pubblicazioni scientifiche venivano corredate solo di foto stampate che, per avere una migliore qualità,dovevo per forza farmi da solo e visto che ai congressi non ci andavi con le meraviglie del powerpoint ma con quello che potevi fare con le diapositive che mi sviluppavo da solo a casa. Ovviamente so bene che oggi riesco ad ottenere, soprattutto nel colore, stampe enormemente migliori e proietto ai congressi immagini estremamente più dettagliate e, comunque, come voglio io e, come dici tu, pratico , oggi come allora, la chiusura del cerchio. Sono sistemi diversi per avere un risultato finale, che è quello che mi interessa, e cioè la foto. Per me le attrezzature, i chimici, i programmi, le stampanti, le reflex sono oggetti, cose, come le lavatrici: mi servono per lo scopo che voglio raggiungere, il panno pulito e la bella foto. Se domani ci sarà una nuova tecnica che mi darà un risultato ancora migliore, se sarò in grado, la utilizzerò senza rimpianti o nostalgie. Ti ripeto, voglio determinate prestazioni (per fare una barca, un'auto, un aeroplano,una foto) e uso quello che me le concede. Ma se tu hai piacere a utilizzare certi metodi, fosse pure il collodio, va benissimo, ti ammiro perfino. Ma sembra quasi che utilizzare l'analogico appartenga ad una setta che deve dimostrare qualcosa agli altri. Che ti frega? Perchè fare costantemente riferimento all'altra sponda?Fai le cose che ti piacciono e gli altri faranno le cose che piacciono a loro: tirare in ballo sempre il digitale per paragoni sa di chi si sente inferiore (e io non lo penso) e vuole per forza dimostrare qualcosa. Che hai da dimostrare? Ma che problemi ci sono? Tu stampi? Anche io lo faccio e non mi curo di quale lavatrice, di quale marca di sapone, di quale marca o tipo di ammorbidente utilizziamo. Alla fine mi interessa "solo" il risultato. A te no? Conta per te il metodo? Va benissimo! Ma non lo rinfacciare, per favore. E non mi considero superiore a nessuno ma NEMMENO inferiore. Chiudo il cerchio anche io, a modo mio...Magari sarebbe divertente mettere a confronto le stampe in analogico o in digitale per evidenziare pregi dell'una e dell'altra

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 16:06

Ma sembra quasi che utilizzare l'analogico appartenga ad una setta che deve dimostrare qualcosa agli altri. Che ti frega? Perchè fare costantemente riferimento all'altra sponda?


Ma dove, ma quando ???

Ma non lo rinfacciare, per favore.


Ma dove, ma quando ???

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2020 ore 23:02

Vabbè, Schyter, lascia perdere...

"semplicemente perchè per me (e per molti analogici) è così.
Potrei portare centinaia di esempi analoghi ... c'è chi pesca alla mosca o con artificiali costruendoseli in proprio e chi li compra già fatti. Le barche sono progettate al computer ma ci sono micro cantieri che le realizzano gozzi in legno ancora con il tecnigrafo, pialla etc ..."

Se continui a pensare alla purezza del gesto dello sviluppare e stampare in analogico o di costruire con la pialla le barche adombrando che gli altri facciano cose che non hanno valore e che, quindi, tutti gli altri sono dei volgari mestieranti con una tecnica vile, lo puoi fare. Non mi interessa convincerti, anche se ho amici che, pur usando la pellicola, non la pensano come te, ma usano la suddetta pellicola solo perchè mi dicono che si divertono di più. Punto. Lascio un post che appare sempre meno interessante e solo autoreferenziale

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2020 ore 1:03

adombrando che gli altri facciano cose che non hanno valore e che, quindi, tutti gli altri sono dei volgari mestieranti con una tecnica vile, lo puoi fare


ma chi l'ha adombrato ???

ripigliati ... o cambia pusher.



user120016
avatar
inviato il 24 Dicembre 2020 ore 9:10

@Shyter e @Claudio Santoro

Per me entrambi dite cose esatte ma per arrivare ad obiettivi differenti. Il primo per il piacere del metodo utilizzato, il secondo per un risultato ottimale.
Perché è indubbio che il digitale consenta risultati più ripetibili e meno "artigianali" di una stampa in camera oscura che, a mio avviso, per quanto ripetibile non consente mai di ottenere due esemplari perfettamente uguali.
Detto ciò, una strada è migliore dell'altra? Credo proprio di no. Diversa si, migliore no.
Quello su cui non sono d'accordo però, è il paragonare il digitale ad un sugo pronto. E lo dico da analogico convinto che scatta al 100% a pellicola.
E però vedo mia moglie che scatta in digitale e mi accorgo che non è affatto come aprire un barattolo pre-cotto. La scorsa estate abbiamo passato circa 20 notti all'aperto con telescopio e montatura equatoriale (la mia schiena se lo ricorda bene) per fare centinaia di scatti, dark, flat e Dio solo sa che altre diavolerie con quel PC portatile, che poi pazientemente ha unito lavorando per ore con un software dedicato, per ottenere una singola foto di una nebulosa. Io la aiutavo a sistemare il telescopio sulla montatura e poi lei trafficava con tutto il resto. Nel frattempo io montavo la mia 6x6 su treppiedi, otturatore aperto per 3 o 4 ore ed intanto fumavo la pipa seduto su un sasso... Belle le foto che ho tirato fuori, bella la foto che alla fine ha ottenuto lei. Due metodi completamente diversi. Di sugo pronto in tutto questo ci vedo davvero poco.
Detto questo, per esprimere una mia personalissima esperienza, chiudermi in camera oscura a sviluppare e stampare mi soddisfa, mi diverte e dopo oltre 30 anni mi affascina ancora. Se dovessi mettermi di fronte ad un PC a sviluppare un file, credo che smetterei di fotografare e mi darei alla produzione di origami. Ma con questo non ritengo che chi la pensi diversamente lo faccia per percorrere una scorciatoia... ;-)

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