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Neofita della fotografia analogica chiede consigli


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avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 19:28

Salve a tutti,
mi vorrei avvicinare alla fotografia analogica e cercando varie informazioni in giro per il forum ho deciso di creare direttamente un post!
Ho ereditato da mio nonno una Yashica Electro 35 GSN con tanto di aggiuntive lenti Wide e Tele. Oggi ho ordinato la batteria sostitutiva (andava con le vecchie batterie al mercurio) e nel caso la macchina funzionasse ancora (Speriamo!!) vorrei acquistare tutto l'occorrente per sviluppare in casa. Visto che vorrei fotografare in BN , pensavo di utilizzare dei rullini IlFord Hp5 o FP4 (e qui se potete mi dite in cosa differiscono, anche se penso che uno sia ad iso più alti dell'altro), invece per i chimici dello sviluppo ho molti dubbi: ho visto che molti utilizzano uno sviluppo a base di idrochinone, ma che vi sono anche sviluppi ECO a base di acido ascorbico(vitamina C) come il xTol di kodak il quale è smaltibile più facilmente a parere mio e mi chiedevo quale fosse la differenza tra i due. Ultimo ho molta confusione su fissaggio, stop e imbibizione ovviamente quali utilizzare in relazione a che sviluppo acquisto. Ed infine vorrei mi consigliaste dei libri sulla tecnica di sviluppo e siti sui quali acquistare il tank e i chimici.
Grazie!

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 19:32

Dimenticavo! Vorrei infine digitalizzare le foto (molti non gradiranno questo immagino!) e non possedendo un'obiettivo macro potrei comprare dei tubi di prolunga da mettere sul mio 50mm f1.8. Secondo voi il rapporto di riproduzione può arrivare ad 1x (1:1)? ed in caso i tubi di quanti mm devono essere?

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 19:57

Ciao Vincenzo, ottima idea. io sviluppo qualcosa in casa e digitalizzo (senza scanner). Per carità non sono un drago, ma una Mano posso dartela. La macchine che hai avuto non è male, speriamo funzioni anche perché il valore affettivo è notevole.

Allora partiamo dalle pellicole, ve a gusto personale e vanno abbinate anche allo sviluppo che fai. quindi prova, prova, prova e poi decidi.
Io personalmente mi trovo bene con Rollei e fomapan, in genere uso 400 iso perché più' versatili.
per lo sviluppo ho usato con soddisfazione Hydrofen di Bellini (venduto anche come ars imago), ora sto usando Rodinal.

Ho fatto anche un breve pasaggio su sviluppi eco, ma ho lasciato stare, e Ilford. per carità lo sviluppo ILFORD è buono, ma la stabilità nel tempo è stata bassa. Non sviluppando tonnellate di negativi è importante che lo sviluppo ti duri nel tempo. Il belline per 2 anni è andato bene, poi l'ho buttato per paura non fosse più' buone. Ora sto usando l'Adox Rodinal perché si dice duri a lungo.

Stop e fissaggio io compro quelli di ars-imago, e mi trovo bene. Per l'imbibente come mi ha suggerito il grande @mb399 che mi ha dato le prime dritte... uso una goccia di detersivo ;)

per digitalizzare ho usato ottiche anche non macro, tanto l'1:1 non riesco a farlo ;) in negativo è FF e la mia fotocamera micro4/3 :)
Scrivi per qualsiasi cosa se non decolla quello post

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 20:08

Pellicole: come hai già scritto tu la FP4 è una 125 ISO, quindi meno sensibile e con meno grana (anche se la grana dipende anche dal tipo di sviluppo utilizzato) e che da foto globalmente più nitide. La HP5, invece, ha una sensibilità nominale di 400 ISO, più grana. Per svilupparle potresti iniziare per farti un po' di esperienza con un clssico, l'ID11 di Ilford (o l'equivalente D76) , facile da preparare e che si presenta in polveri da sciogliere. Li trovi facilmente, come le pellicole, sul sito di FOTOMATICA di Treviso. Ma di sviluppi ce ne sono tantissimi. Io ti consiglio questo per semplicità di utilizzoe costi. E' a prova di principiante. Per svilupparle devi procurarti una Tank di sviluppo (se ne trovano anche usate a poco prezzo. Tipiche: Paterson, che mi piacevano di più per la semplicità del caricamento pellicola e Jobo, sempre semplici da usare, ma con un po' di intoppi in più, ma niente di insormontabile), imparando, con delle prove, a caricare al buio la pellicola; niente di difficilissimo, dpo un po' di prove ci si riesce facilmente. Io in passato (sviluppavo tanti anni fa e stampavo con ingranditore) non usavo bagno di stop, ma solo un rapidissimo risciacquo con acqua a temperatura, seguito dal fissaggio sempre della Ilford. Come imbibente era da sempre consigliata qualche goccia di shampoo per evitare la presenza di bolle di calcare che fanno macchie sulla pellicola. Ma io mi sono sempre trovato bene a fare un risciacquo abbondante con acqua demineralizzata. Le chiazze di calcare dopo asciugatura sono evidenti soprattutto sul dorso della pellicola: bastava una bottiglia di plastica alla quale facevo un buchino e dirigevo il getto di acqua demineralizzata delicatamente sulla pellicola. Con un po' di attenzione, mai avute macchie sulle pellicole.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 20:22

Digitalizzazione: molto meglio e più divertente stampare con ingranditore. Per digitalizzare una pellicola 35 mm sinceramente devi procurarti un ottimo scanner dedicato alla pellicola: se ne trovano usati di ottima qualità: qualche giorno fa ho visto un ottimo Nikon sul sito di NOC a prezzo ottimo. Altrimenti, devi trovare un buon professionista che ti fa scansioni. Non ti consiglio usare scanner piani, anche se di buona qualità. Io ho usato anni fa un ottimo Epson, anche abbastanza costoso, ma nel 35 mm il risultato, soprattutto per la nitidezza, non era eccezionale. Andava molto meglio su negativi medioformato (usavo uan Mamiya 7 con negativi decisamente grandi, un 6x7). Alla fine, per i paesaggi era sempre meglio una buona digitale

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 20:54

Intanto ringrazio durden per il consiglio su fissante e stop di ars imago (pensavo di prenderli lì infatti) e per la goccia di sapone ;)

Claudio santoro, come sviluppo prendendo l'ID11 di ilford durerebbe tanto nel tempo giusto? Visto che é solido potrei preparare il composto sul momento quando ne avrei bisogno?

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 21:30

Ilford id 11 e Kodak d76 sono in polvere, generalmente per fare un litro di sviluppo da diluire prima di usarlo. Seguendo le istruzioni sciogli il contenuto delle buste in acqua fino a ottenere un litro di sviluppo, così generalmente dura 6 mesi. Il liquido così ottenuto lo puoi usare puro(stock) o diluito 1/1 o 1/3 per sviluppare il rullino.

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 21:33

I tubi di prolunga per ottenere un RR di 1:1 sono la soluzione più economica e più semplice. Per un rapproto 1:1 un obiettivo di 50 mm di focale necessita di un set di tubi che arrivino a 50 mm. Nella teoria ottica l'obiettivo per raggiungere questo RR deve essere focheggiato all'infinito, se ruoti la ghiera dll'obiettivo alla distanza minima di messa a fuoco sorpassi anche il fatidico 1:1. La messa a fuoco in ogni caso verrà fatta muovendo avanti e indietro rispetto al soggetto fotocamera +tubi. Per quanto riguarda lo sviluppo xTol di Kodak, questo è formato da un derivato dell'acido ascorbico, non dallo stesso, in quanto tutti i bagni (sviluppo e fissaggio) sono basici. Il bagno d'arresto quindi deve essere acido (per un arresto rapido si usa generalemete acido acetico diluito); anche l'acqua può essere un bagno d'arresto: il suo pH (7) è sempre più basso di quello dei bagni precedenti per cui è nei loro confronti, un acido (anche se per definizone pH 7 indica la neutralità di una soluzione).

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:20

Vincenzo. Io te ne ho indicato uno "facile", semplice da utilizzare, ma non puoi usare la quantità di polvere necessaria al bisogno (se ho capito bene la domanda): come ti ha detto Giuseppe Pan prepari la quantità totale prevista dalla confezione e poi puoi agire o usando il concentrato, aumentando il tempo di circa un 10% ad ogni nuovo rullino, come indicato dalla confezione, oppure utilizzandone una certa quantità e diluendola, come ti è stato detto, ad esempio nel classico 1 a 1 prendendone una piccola quantità e poi, una volta diluito e utilizzato, gettandolo, in modo da avere sempre una soluzione fresca. Ma questo solo per iniziare, poi sarai tu a farti esperienze personali scegliendo lo sviluppo o gli sviluppi che ti piacciono di più per comodità e per l'uso che ti serve, per il risultato che vuoi ottenere. Oggi molti utilizzano ARS Imago, di cui non ho esperienza sinceramente. Io all'epoca (sai, le mode vanno e vengono e ora va di moda Ars Imago) usavo Ilford, a volte il Rodinal Agfa oppure qualche prodotto dell'italiana Ornano, compreso il DX 16 che mi serviva per evidenziare la grana per particolari effetti. Con un litro di soluzione di ID 11 ricordo che si riuscivano a fare fino a 10 rullini e il costo era modesto. Preferivo l'ID11 al D76 Kodak (praticamente uguale) perchè mi sembrava che si sciogliesse meglio.

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:24

Oggi esiste il bagno di arresto "eco", l'acido acetico puzzolente e sostituito da acido citrico.
Per quanto riguarda l'imbibente si potrebbe usare un "sapone" realmente neutro, io ho optato per imbibente per uso fotografico tanto una bottiglia da mezzo litro ci vuole una vita a finirlo, ne va un paio di gocce per litro, a meno che uno non abbia granito in polvere nell'acqua. Oppure ultimi 15/20 secondi di lavaggio finale fatto in acqua demineralizzata, questa però non l'ho provata.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:26

Comunque, prendi in considerazione uno sviluppo e inizia! Non farti intimidire: con un buon termometro e un po' di precisione i risultati arrivano presto. Non ascoltare i guru dell'analogico (anche se non mi pare che ci siano qui su Juza) che vogliono far sembrare tutto difficilissimo e per pochi "eletti": un po' di attenzione e hai un negativo stampabile ai primi tentativi. Sono molto più complesse inizialmente le competenze che devi avere per la posproduzione digitale...

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:34

Dimenticavo di dire che nello sviluppo e stampa analogica il risparmio porta sempre a scarsi risultati.
Significa:usare pellicole non scadute, sviluppo e fissaggio freschi,e nelle giuste diluizioni.
Risparmiare su queste cose porta a grandi delusioni.
Altra cosa, prendi una pellicola e uno sviluppo e studiali per bene, se cominci con troppa roba diversa ti verrà più difficile replicare i buoni risultati e spenderai di più.

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:38

Quanto detto sopra deriva da esperienze personali, dopo secoli che non sviluppo un rullo per fare il cogli.. e ho buttato un negativo, perché tanto questo sviluppo è eterno...... Seeee buttato tutto nel bidoneTriste

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 22:46

Giuseppe: usai anche io un imbibente fotografico e, alla fine, è un tensioattivo che, molto diluito, evita la formazione di gocce sui cui margini si deposita il calcare dell'acqua. Alla fine è un sapone. Ecco perchè gli stampatori di una volta, come dicevo, usavano un paio di gocce di shampoo neutro. Ma io ho ben presto usato l'acqua demineralizzata. Costava qualcosina, ma niente acque della mia acqua potabile che era molto "dura", piena di calcio. Non saprei dire quanto costava, ma suppongo che i costi siano trascurabili: all'epoca, da ragazzo, cominciai a "fregarla" a mia mamma che la usava per stirare; non credo di aver provocato un dissesto finanziario alla mia famiglia

Per i precedenti interventi concordo con Giuseppe Pan

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2020 ore 23:44

Comunque Vincenzo non farti intimidire da quello che leggi in giro nel web.
Sviluppare un negativo e facile, ci sono delle regole da rispettare, ma mica devi costruire una sonda spaziale...
Ti serve una tank con spirale adeguata al rullo che devi sviluppare, termometro, 3 boccali /contenitori/bottiglie per la chimica, lo sviluppo, arresto, fissaggio e un piano di lavoro adeguato.Serve poi un posto realmente buio dove caricare la pellicola nella spirale, oppure una changing bag
Per il timer uso il cellulare.
Io preparo tutto in 3 cilindri graduati e di diversa forma con sopra scritto cosa sono, sv, stop, fix per non confondere i prodotti, e quando preparo le diluizioni prima di fare il seguente pulisco tutto quello che è venuto a contatto con il prodotto precedente.
Magari spiegato così non sembra facile ma se fai tutto con calma vedere poi il negativo sviluppato sarà una grande soddisfazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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