| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 21:54
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| inviato il 05 Dicembre 2020 ore 22:07
@Teofilatto ottimo acchiappo!! complimenti e buon divertimento ! E' l'ultimo modello prodotto di Zorki 4 prima di passare la mano alla Zorki 4K. Si riconosce dalla dimensione leggermente ridotta della finestra anteriore del mirino e dall'assenza delle asole per la tracolla. E' la versione per l'export; bello lo Jupiter nero KMZ. Aspettiamo le foto che partorirà !  |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 0:51
Morire, dormire. Dormire, forse sognare...
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| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 7:22
Questo è un bell'esempio... di come vedere che non è una Leica ma una Russa.
Le russe sono spesso bionde... ah no scusate, parlavo delle 4 viti cromate attorno all'obiettivo. Le Leica le hanno... more   |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 10:43
il mirino multifocale non e' Nikon? |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 10:54
si ... è l'unica nota stonata della foto ... intanto la massa nn se ne accorge di nulla. |
user120016 | inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:08
Zorki 4 con 35 mm, pellicola Ilford FP4 e filtro giallo...
Sviluppo finegranulante
Scansione alla buona. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:14
È bellissima,c'è una tale ricchezza di toni da sembrare a colori. Diaframma? |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:21
“ @Teofilatto ottimo acchiappo!!Eeeek!!! complimenti e buon divertimento ! „
Grazie Schyter sono contento e non vedo l'ora di provararl. La lente sembra in ottime condizioni, però ha un problema con i tempi lunghi, e questo non mi preoccupa più di tanto perché raramente scatto sotto i 60 sec, ma soprattuutto il telemetro è chiaramente disallineato, specie in verticale.
Mi sai indicare se è possibile regolarlo da sé. Ho visto varie discussioni in giro ma non ho capito bene. A quanto pare la cosa migliore sarebbe smontare il piatto superiore ed agire sul primsa, è corretto? |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:23
Complimenti Domenico! Quale sviluppo hai usato? |
user120016 | inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:45
@Teofilatto
Per scene così contrastate uso un bagno di sviluppo al fenidone-idrochinone con rapporto di 1:5 preparato a partire dai chimici puri.
Rispetto ai bagni con metodo, si ha un'energia
superiore ed un maggiore contrasto nelle ombre.
Inoltre presenta ottima capacità di separare piccole differenze di tono mentre la nitidezza ottenuta è leggermente superiore (ovviamente a parità di pellicola sviluppata).
Altro vantaggio,il fenidone è più economico del metolo grazie al suo dosaggio molto basso. il risvolto della medaglia di tale potenza però, è il rischio di generare un velo più Facilmente rispetto ai bagni al metolo-idrochinone. Per sicurezza io utilizzo un antivelo organico, il benzotriazolo, in una percentuale del 50% del peso drl fenidone, eventualmente in combinazione con un alogenuro alcalino (non obbligatorio).
Altro vantaggio, la durata e costanza di attività dei relativi bagni. Infatti, l'idrochinone presente nel Bagno rigenera il fenidone man mano che questo si ossida, per cui non è necessario allungare i tempi di sviluppo in base all'età del bagno a al numero di rulli.
Insomma, è un po' indaginoso preparare questo sviluppo in casa (bisogna esser precisi al milligrammo) ma i vantaggi in termini di resa, qualità ed economia sono indubbi. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:56
Grazie Domenico, ammiro la tua passione e competenza. Io sviluppo a casa solo da un annetto e per ora uso solo una combinazione, anzi due, pellicola - sviluppo per impratichirmi. Dubito che arriverò a prepararmi i chimici da solo, ma in caso saprei chi disturbare in caso di consigli! |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 15:48
figurati ....... la scimmia per prepararmi la chimica in casa è per me vecchia di anni. 
ora ho raggiunto la pace dei sensi con il doppio bagno Thornton ... fine delle trasmissioni per me anche se ho ancora parecchi chimici (si sa mai).Bella la bilancina di precisione ... io ci peso (pesavo) pure i volumi ... e questo mi è costato parecchio. |
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