| inviato il 23 Novembre 2020 ore 15:44
Nikon D3300 190 euro peso 410
Sigma 17/70 F2,8-4 180 euro peso 470
Totale 370 euro ovviamente da trattare e 880 grammini (non trattabili)
Ma almeno hai una macchina fotografica ideale per imparare
Quasi tutte le mie foto sono fatte con D7200 e Sigma 17/70 usato e non credo che con la D3300 sia una gran
differenza |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:19
Sigma 17-70 C a 180€?! |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:20
Comunque se cerca una bridge non credo gli basti un 4x di zoom però  |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:30
Le bridge come noto sono una via di mezzo tra la compatta e la reflex.
Quindi hanno l'ottica fissa come tutte le compatte, però hanno anche le dimensioni e l'aspetto di una reflex. Quindi dovendo scimmiottare la reflex le bridge hanno uno zoom esagerato come escursione focale e per ottenere grande escursione focale e luminosità ovviamente non possono avere un sensore aps-c, ma è già tanto se alcuni modelli siano da 1”.
|
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:31
Prova ora col Black Friday, solitamente Amazon mette sempre in offerta una rx100 sui 300 e passa €,
Poi non so i prezzi dell'usato della lx100 ma c'è la dovresti fare. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:31
Cmq le RX 10 sfornano belle foto (almeno quelle che vedo qui su juza, non possedendola direttamente) ed hanno un range di focali invidiabile. Non le demonizzerei le bridge… Ne ho provata una di un amico (RX10 MK1) e devo dire che è anche ergonomica.
Tuttavia per l'autore del topic è fuori budget e non soddisfa il requisito della portabilità.
Il sensore è su per giù quello della rx100 che, ad onor del vero, in condizioni di buona luce non sfigura se confrontata con la mia D7200 (che comunque rimane superiore in termini di QI). Motivo per cui, con il budget a disposizione potrebbe prendere una RX100 Mk3 (usata) sacrificando però il mega zoom.
Certo è che al calar del sole non ci sono paragoni (in favore del sensore più grande).
Fondamentalmente, bisogna sapere cosa si vuole e cosa permette lo strumento senza pretendere a posteriori cose che non si possono realizzare. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 16:48
i numeri che ho messo sono sul mercatino di Juza. Ho comprato il mio Sigma 17/70 con pola Hoya a 220 2 anni fa.
Quello che cerca lo so, ho letto il post iniziale. Ma il mio suggerimento è perchè faccia una riflessione.
Anzi il mio consiglio rimane il primo. ASPETTA altrimenti butti i soldi |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 18:47
Grazie ulteriormente a tutti !
Mi avete dato una carrellata di informazioni che cercherò di elaborare...
un ultima domanda, visto che sono un novizio, amo chiedere ...
si compra una fotocamera sicuramente per non scattare solo in jpg ma in jpg+raw giusto ?
il file raw va necessariamente elaborato per ottenere delle buone foto oppure se correttamente esposta con valori idonei la foto è diciamo già "pronta" ?
considerate che finora ho scattato sempre e solo in Auto con compatte da 100 euro (con sensori indecenti) o con lo smartphone e sinceramente tra le due con il secondo le foto vengono decisamente meglio |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 19:20
La Post Produzione del RAW è la cosa più importante della fotografia rispetto a fotocamera obiettivi etc (l'ARTE del fotografo è un altro discorso)
Preparati ad investire in corsi su questo argomento. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 20:34
Jr dalle domande che fai mi sembri sempre più preso dalla fotografia, se è così non prendere una bridge perché la loro filosofia è più da punta e scatta senza farsi troppe domande su quello che sta succedendo, mentre le mirrorless/reflex sono una migliore palestra per imparare. |
user19933 | inviato il 23 Novembre 2020 ore 20:53
“
non prendere una bridge perché la loro filosofia è più da punta e scatta
„
Fake news (con contorno di luogo comune)
Ti informo che una mirrorless top di gamma Panasonic G9 ed una bridge Panasonic FZ1000 funzionano nello stesso IDENTICO modo. Entrambe possono avvalersi di tutti gli automatismi e facilitazioni (punta-e-scatta) oppure lavorare completamente in manuale.
Il fatto di avere nelle bridge una lente zoom saldata non comporta ALCUNA differenza in termini di "palestra" fotografica rispetto a qualsiasi altra mirrorless.
La reflex è semplicemente un'altra tecnologia, per molti superata dai tempi oramai, ha lo specchio eccetera, ma il triangolo dell'esposizione rimane anche in questo caso uguale.
È L'utilizzatore che decide come impostare e usare lo strumento, non il contrario. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 21:48
Si, si, lo so che una bridge "seria" ha anche la possibilità di lavorare in semi automatico e anche in manuale, anche uno smartphone lo può fare con le app giuste e in questo senso può essere anche lui una palestra. Però se prendi un campione di 100 fotoamatori quanti usano una bridge e quanti una reflex/mirrorless? Secondo te quale è la ragione? |
user19933 | inviato il 23 Novembre 2020 ore 22:55
Uh... la casistica umana è infinita... ci sono anche i fotografi evoluti di ritorno se è per questo (che lasciano il full-frame nell'armadio per le "occasioni" e scattano con compatte zoom e non, bridge di qualità, telefoni performanti ecc..) ma sostanzialmente hai ragione tu, in effetti è così ed è bene che sia così altrimenti non si venderebbero le lenti, soprattutto i fondi di bottiglia zoom per newbie.
Le case produttrici stesse non hanno interesse a spremere tutte le potenzialità del settore bridge/compatte zoom perché inficerebbe i loro interessi economici. Infatti è praticamente un segmento morto, tranne per Sony e Panasonic che lo mantengono in vita, vittima anche della pazza corsa generalizzata verso il full-frame da un lato e degli photo-smartphone dall'altro.
Io però ti rovescio la frittata: perché fior fiore di fotografi con tanto di corredo "prime" scoprono che con una bridge di qualità si tolgono più di qualche sfizio? E spendono anche mille euro o più per averne una? Beh, forse perché, se hai il manico... non è il mezzo che fa la fotografia... ed anche il sensore da 1 pollice, se usato con criterio, può dire la sua, con tutti i suoi pro e contro, ma non declasserei questa categoria a "punta-e-scatta" come ho letto.
Comunque non sono l'avvocato difensore delle bridge, mi girano solo un po le scatole quando vedo dare troppa importanza ad un'etichetta (la parola: bridge) e non alla sostanza/contenuto che si cela dietro.
Tutto qui.  |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 23:33
Per confermare quello che dici ci sono casi eclatanti come Christopher Brown fotografo della Magnum che usa un iPhone, o Soderbergh che ci fa i film con l'iPhone. Quello che è un grande pregio della bridge per qualcuno cioè l'avere tutto già incorporato, diventa un limite per altri cioè non potere renderla idonea per diversi generi fotografici. |
user19933 | inviato il 24 Novembre 2020 ore 0:46
Certo, ancora una volta hai ragione. Le bridge hanno dei limiti, noti. Il newbie anche ha dei limiti, che però GLI sono ignoti.
Proprio per questo l'idea che una "prima macchina seria" debba per forza avere le lenti intercambiabili è un abbaglio, un luogo comune. E ti spiego perché.
Perché il newbie come primo corpo di solito non si compra il meglio che c'è ma prende una macchina entry-level (mirrorless/reflex) o quasi a cui accoppia la lente da kit o qualcosa di molto generico (lo zooometto tuttofare, cose del genere) riservandosi mentalmente la possibilità in futuro di ingrandire il corredo.
A questo punto inizia il calvario degli acquisti un po' random.
Il furbo si rende presto conto che la sua ottica non è un granché, ha la possibilità di cambiarla e generalmente lo fa.
Il meno furbo da la colpa al corpo macchina, che è modestino, e invece di migliorare le ottiche va a cambiare il corpo macchina con uno più performante.
Il meno meno furbo (al quadrato)... cambia entrambe le cose... nel giro di quanto?
Beh, dipende dalla compulsivita, dalla capacità di spesa, dalle occasioni, dalla passione, da tante cose ma soprattutto (non nascondiamoci dietro un dito)... dalle scimmie, da quel che si legge in giro eccetera.
Grazie a questi cambiamenti di hardware, nel frattempo, è migliorata la sua fotografia? Oppure sta sempre lì a provare cose diverse e nuove, quindi dentro la curva d'apprendimento tecnologico (che è castrante per lo sviluppo della creatività)?
Forse a livello ottico si, forse a livello di gamma dinamica si, ma il manico? È migliorato quello?
Generalmente poco, o per nulla, rispetto al sommarsi degli investimenti.
Perché anziché concentrarsi sul fare fotografia ci si concentra sull'hardware, e se è vero che solo facendo così si fa esperienza e si testa con mano la qualità dei prodotti è anche vero, però, che prima di capire quale tipo di fotografia veramente ti appassiona e vuoi approfondire forse una "nave scuola" come una compatta o bridge è una scelta si più costringente, perché limitata nel potenziale, ma anche più redditizia perché costringe, in qualche misura, a spremerne il potenziale latente del mezzo fino in fondo e facendo così il newbie "impara" ad ottenere il massimo dal minimo... e, quando sentirà necessità di cambiare il mezzo, e ci sta, avrà le idee un po' più chiare su come gestire i suoi acquisti.
Perché il problema di fondo, all'inizio, è che si pensa di essere appassionati a qualsiasi genere fotografico ma, in realtà, solo facendo esperienza si capisce quali generi piacciono di più e quali si possono del tutto trascurare. Ed a quel punto è chiaro che uno si compra l'attrezzatura ideale, la migliore che può permettersi quantomeno, per la "sua" fotografia. Tutto "dedicato": il corpo giusto, non uno qualsiasi, con le ottiche, le focali e le aperture che si prediligono.
La bridge non ha una data di scadenza, non va a male, la puoi conservare come muletto di scorta, per le foto-esplorazioni casuali, come macchina da lasciare in auto, per le occasioni in cui non ti vuoi portare via l'attrezzatura pesante, la passi al figlio, fratello, sorella o, se proprio non la vuoi più tenere si rivende come qualsiasi altro materiale fotografico... e forse forse ci rimetti anche meno, rispetto a tanti fondi di bottiglia e corpi macchina entry-level mirrorless/reflex.
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