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avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2020 ore 18:56

Grazie Perbo!

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2020 ore 19:30

Partenza a Gonfie vele ahahahahahah


avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2020 ore 19:32

Va beh dai... almeno la corrente elettrica occorre ancora! MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2020 ore 19:33

Lo ha tenuto attaccato un 15 min MORTO!!!!! ahahahahahah

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2020 ore 19:45

bene! MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2020 ore 23:17

@Perbo
sbagliatissimo, per vari motivi.
In primis Windows per ARM c'è, e da parecchio. MS non ci ha puntato ancora molto, ma ci sta lavorando.
I telefoni Android sono praticamente tutti ARM.
E Intel e AMD non staranno certo a guardare.


Prima o poi si cercherà di riunire telefonini e computer. Un utente medio si aspetta di trovare lo stesso programma sia su telefonino sia su computer (con le giuste correzione di interfaccia utente).
Computer e telefonini apple avranno lo stesso sistema operativo. Mentre per l'utente non Apple, il discorso è molto più complesso, perché sui computer c'è lo strapotere Microsoft/Windows mentre su cellulari c'è lo strapotere Google/Android.
Considerando che Microsoft ha già provato ad unificare le 2 piattaforme con risultati pessimi, mentre Google ci sta provando timidamente. Penso sia molto più semplice che google sfondi nei computer con un offerta per l'utente medio basso, che microsoft riesca a creare un nuovo sistema operativo per smartphone, perché in quest'ultimo caso dovrebbe obbligare i centinaia di programmatori di APP a creare una terza versione (dopo apple, android).
A Microsoft resterà probabilmente il mercato business o degli utenti medio alto, ma che piano piano verrà eroso.

Per il discorso dei 2 colossi dei processori CICS, basta considerare che nell'era pre-smartphone Intel deteneva 90% del mercato dei microprocessori. In pratica 9 processori su 10 presenti in lavatrici, stampanti, monitor, erano di intel.
Oggi (novembre 2020) si discute se Intel tornerà leader del mercato dei processori (oggi il leader è Samsung).
Se Intel avesse la possibilità e la volontà di competere sui processori RISC degli smartphone, l'avrebbe già fatto, visto il lucroso mercato degli smartphone.
Non sono nella testa del CO di Intel, ma certamente i processori CICS hanno ancora tanto da dire in tanti ambiti, non è facile per l'azienda che ha praticamente inventato i processori CICS disconoscere la sua stessa tecnologia, non è così semplice progettare un processore RISC ad altissime prestazioni quando all'interno dell'azienda ci sono altre competenze.

@Lespauly
Certamente non sono Dante.
A scuola non sono mai andato molto bene nelle lingue (italiano, inglese, francese), ma andavo bene in tutto il resto (matematica, geografia, storia, fisica, ecc..).
Sinceramente già per lavoro leggo e rileggo mail e documenti, non posso fare la stessa cosa per scrivere su un forum, altrimenti diventerebbe un luogo che mi porterebbe solo sfrustrazioni.








avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2020 ore 6:07

Se Intel avesse la possibilità e la volontà di competere sui processori RISC degli smartphone, [...] non è così semplice progettare un processore RISC ad altissime prestazioni quando all'interno dell'azienda ci sono altre competenze.


In ambito tecnico/scientifico già da tempo si da meno enfasi alla distinzione tra CISC e RISC in quanto già da tempo i processori CISC hanno un'architettura interna che converte le istruzioni complesse in semplici istruzioni per cui è possibile implementare le tecniche di pipeline caratteristiche dei RISC.

Intel e AMD si dividono il mercato delle CPU con i processori ARM più per evidenti difficoltà nel compiere “il salto di specie” che per reali superiorità dell'una rispetto all'altra tecnologia. Ci sono già stati timidi tentativi di portare le CPU ARM nei server, con risultati tutt'altro che roboanti. La difficoltà maggiore per il salto di specie è proprio l'incompatibilità dei software, che vanno per lo più riscritti e non semplicemente ricompilati, come sopra qualcuno aveva detto.

In pratica, solo Apple poteva avere la forza commerciale per un salto architetturale simile. Lo ha potuto fare perché ha ingenti risorse economiche e un ecosistema chiuso che controlla totalmente. E per come la vedo io, lo ha fatto per avere il totale controllo del sistema, svincolandosi da Intel e AMD, e per ridurre le piattaforme su cui sviluppare il proprio software ad una sola. D'altra parte, un salto simile lo aveva già compiuto con successo...

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2020 ore 8:04

Aggiungo anche che se gli attuali software per CISC fossero scritti utilizzando le funzionalità peculiari di ogni singolo processore e del rimanente hardware che ci sta intorno, non staremmo qui a parlare.
Già l'uso della memoria oggi non è più considerato un problema.
Si scrivono milioni di applicazioni in C#, tanto l'utente aspetta e altrimenti si prende un altro processore, che diamine!
Uno che scrive in C/C++ è un alieno, pensa se ne cerchi anche uno che possa guardare dell'assembly.

Convertire 1:1 il software pensato per CISC in RISC potrebbe essere, per una società, il motivo per riguardarci dentro.
Forse, oggi, solo Adobe avrebbe questa forza, e sarebbe anche un bene per tutti noi.
Ma, come dice un mio collega: "God did the world in 7 days. Just because he did't have a legacy to maintain."

Per Apple era una scelta obbligata.
Non era più possibile vendere hardware vecchio a quei prezzi, doveva togliersi dal confronto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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