| inviato il 22 Novembre 2020 ore 11:01
Ogni incontro uomo-natura porta una interazione e una interferenza. Anche il contatto più etico e misurato uomo-natura, se replicato su vasta scala, si trasforma in una interferenza enorme. Tanti fotografi naturalisti = tanta interferenza, anche nella migliore delle ipotesi. D'altra parte l'uomo fa parte della natura. Siamo specie dominate e invasiva. Non esiste dicotomia reale uomo-natura. La natura sa sempre come riequilibrare la situazione. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 8:41
Giusto. La Natura sa sempre come riequilibrare la situazione. Anche se ciò potrebbe richiedere misure drastiche... tipo l'eliminazione fisica della specie che risultasse eccessivamente invasiva. Ergo: l'estinzione del genere umano che io, da convinto naturalista quale mi reputo, auspico da tempo! |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 11:34
“ ...Ogni incontro uomo-natura porta una interazione e una interferenza. Anche il contatto più etico e misurato uomo-natura, se replicato su vasta scala, si trasforma in una interferenza enorme. Tanti fotografi naturalisti = tanta interferenza, anche nella migliore delle ipotesi. „ D'accordo al 200%. L'impatto è dovuto al numero di soggetti operanti, in maniera ridottissima ai metri di distanza dall'uccello o al mammifero se, ed il più delle volte è così penso, chi si avvicina sa come è il caso di comportarsi. Ricordo ancora una volta che questo forum ha 200.000 iscritti ai quali corrisponde un numero da una parte molto ma molto inferiore di praticanti dall'altra comunque enorme di potenziali disturbatori. Dopo di che, se ci si arrocca su posizioni di rigore assoluto, la natura corre il rischio di essere messa sotto vetro ed a questo punto il rimedio sarebbe peggiore del male. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 18:17
Quindi continuiamo così tanto la natura sa come riequilibrarsi? "La natura sa sempre come riequilibrare la situazione" |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 18:35
Basta che personalmente ci si comporti con correttezza assoluta, non si può essere chiamati a rispondere dell'inciviltà altrui, caso mai denunciarla con foto, interventi, tutto quello che si vuole. Non ultimo non cadere nella facile tentazione di condannare tutto e tutti; negli ultimi 90 anni la vegetazione boschiva italiana si è moltiplicata non so quante volte (tante) ma ad un certo punto (dal 1950 al 2010) la popolazione mondiale è salita da due a sette miliardi. Se ci si fosse comportati come i deforestatori del XIX secolo staremmo a discutere di una situazione drammaticamente peggiore; ripeto il problema discende tutto da quella dinamica di popolazione assolutamente insostenibile. Questo il motivo del mio pessimismo. |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 19:01
Volevo solo capire il senso di quell'affermazione e il termine " interferenza" Facciamo parte della Natura ovvio che ci sia interazione, ma non credo che ogni interazione porti ad un interferenza |
| inviato il 23 Novembre 2020 ore 19:24
Le interferenze purtroppo oggi chi è in zona rossa le vede molto aumentate, gente comune che fa dei sentieri prima ignorati completamente un luogo dove aggregarsi non rischiando multe. Sono molto arrabbiata per questo ma non posso farci nulla. Porteremo pazienza come sempre. Per quanto riguarda la mancanza di etica e il voler raggiungere per forza un risultato per ottenere i like sui social purtroppo è un dato oggettivo e fa parte delle distorsioni mentali di alcune persone. Non c'entra la fotografia e nemmeno la natura, avrebbero fatto altrettanto con qualsiasi altro hobby, peccato solo hanno scelto questo. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:17
Non comprendo molto alcuni interventi... "siamo troppi a fare foto è per quello che creiamo danni" e soprattutto, da quel che ho capito, "noi possiamo permetterci di fare danni ai soggetti che fotografiamo perchè facciamo anche noi stessi parte della natura e tutto si riequilibra". Nessuno ci obbliga a far fotografia naturalistica, se decidiamo di farla bisogna avere un approccio che annulla o minimizza al massimo il nostro impatto, un approccio di rispetto assoluto per quello che si fotografa... se no si va in studio e si fotografano modelle! Noi facciamo parte della natura e siamo anche l'unica specie in grado di capire le conseguenze del nostro operato... o forse no... |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:22
“ ...Noi facciamo parte della natura e siamo anche l'unica specie in grado di capire le conseguenze del nostro operato... o forse no... „ . Certamente, il potere di rigenerazione della natura non deve essere un alibi ma sul fatto che esista e potentissimo non possono esserci dubbi come Cernobyl ed il lago d'Orta dimostrano. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:49
Perdonami Francesco, io mi occupo di natura, ho ben idea della cosa, come saprai siamo in una fase critica del nostro pianeta, grazie alla nostra specie si sono perse tantissime specie è andando avanti sarà sempre peggio... e anche noi spariremo... siamo in grado di capirlo... forse quello che intendi tu e che quando ci estingueremo ci sarà un'altra fase del nostro pianeta... |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:52
Detto questo, non trovo nessuna giustificazione nel discorso che si faceva! |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:54
Assolutamente no, condivido completamente il tuo sentire. Semplicemente la dinamica di popolazione di cui sopra ci metterà sempre di più davanti a dei dati di fatto contro i quali sempre meno potremo. Per capirci, se tutti gli abitanti della Terra si comportassero a modo l'impatto sulla natura sarebbe incolpevolmente comunque enorme. Certe foto della stessa area dall'alto a distanza di anni lo dimostrano. 'E un problema per il quale non esiste la soluzione che vorremmo, al limite l'invarianza del territorio. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 19:02
Beh diciamo che è vero che siamo troppi ma è anche vero che pochi hanno un approccio sensibile alla natura nel vivere di tutti i giorni... ma se tutti ci comportassimo in modo più sostenibile una pezza si potrebbe mettere... il grosso danno è già stato fatto... ma siamo così geniali nel riuscire a costruire macchine che viaggiano per lo spazio e allo stesso modo possiamo esserlo per mitigare il problema del cambiamento climatico... se lo vogliamo! La stessa cosa sia applica alla fotografia naturalistica, se vogliamo la si può fare in modo corretto, evitando per esempio di accanirsi tutti nella stessa zona. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 6:22
Vero ma bisogna ammettere che non è una fotografia come le altre, è chi ci entra non conoscendo la materia deve a prescindere avere rispetto di quello che fotografa, se no dovrebbe dedicarsi ad altro. Secondo me questa è la base per parlare di naturalistica, conosco tantissimi fotografi senza formazione naturalistica che hanno molto rispetto e si informano per evitare di fare danni, studiano, si appassionano, quindi se si vuole si fare nel modo corretto. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 8:22
Est modus in rebus... alla fine per ogni cosa bisogna avere anzi: bisognerebbe avere, un approccio etico. |
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