| inviato il 01 Novembre 2020 ore 19:19
A nulla. A parte il fatto che con la mole di utilizzo attuale, tra 40 anni non ci sarà più una goccia di petrolio... |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 20:10
La maggior parte del petrolio non viene utilizzato per automotive. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 20:31
A parte il fatto che finché veramente l energia elettrica non verrà prodotta da fonti rinnovabili e soprattutto non si trova un modo per smaltire le batterie sarà solo un aggravio per l inquinamento. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 20:38
Personalmente, considero attualmente il diesel il miglior motore possibile e che le emissioni dei diesel più recenti siano ampiamente entro i limiti di legge è cosa nota a tutti tranne che ai politici e ai legislatori ma evidentemente c'è, chissà perché, la volontà di farlo sparire, probabilmente per spianare la strada all'elettrico. Elettrico che, sempre personalmente e allo stato attuale, non prendo neanche in considerazione, date le ancora troppe limitazioni (costi, autonomia, tempi di ricarica); probabilmente questi handicap saranno risolti e solo a quel punto la motorizzazione elettrica diverrà realmente interessante... sempre che nel frattempo non si affermi l'idrogeno, che già si affaccia all'orizzonte. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 20:48
Quoto totalmente Wolfschanz, le batterie esauste poi dove le mettiamo ? Penso che l'elettrico sia solo un transitorio / moda che alle condizioni attuali probabilmente non avrà grndissimo futuro. Vero è che altre tecnologie si stanno affacciando all'orizzonte quali appunto l'idrogeno. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 20:57
L'idrogeno da problemi di stoccaggio. E non è che lo trovi allo stato libero, lo devi produrre e serve energia. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:08
“ La maggior parte del petrolio non viene utilizzato per automotive „ La BNEF ha calcolato che nel 2040 le auto elettriche faranno risparmiare l'equivalente del petrolio che viene consumato a oggi in tutta Europa. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:09
In gran parte del mondo la produzione di energia elettrica avviene per mezzo di combustione di petrolio, gas e carbone. Bruciare petrolio per riempire batterie elettriche... bei calcoli che fanno. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:19
Si, ma se bruci petrolio per produrre elettricità puoi ottimizzare il consumo e inquinare molto meno. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:21
Comunque se tra 40 anni non ci sarà più petrolio smetteremo di inquinare. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:21
se volete farvi un po' di cultura sulle auto elettriche, invece di leggere articoli di propaganda scritti da chi produce motori a benzina date un'occhiata al mio sito sull'argomento ;-) www.autoelettrica101.it/info.php c'è ancora strada da fare per migliorare autonomia e costi (nella fascia utilitarie), ma il futuro è solo elettrico... |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:32
Il problema sono le emissioni di CO2. La vigente normativa Europea prevede un limite di 95g/km. Nemmeno le utilitarie riescono a rientrarvi, con un motore a combustione interna (l'articolo fa riferimento a dei vecoli con propulsione ibrida, infatti). ec.europa.eu/clima/policies/transport/vehicles/cars_en Dato che le sanzioni per chi non rispetta i limiti sono significative (95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso, da versare per ogni veicolo venduto che non rispetti la normativa), i costruttori stanno cercando di trovare una soluzione alternativa. Ancora peggio: la UE ha proposto di ridurre i limiti 59g/km di CO2, a partire dal 2030. Ora, è abbastanza chiaro che con i motori a combustione interna sarà ben difficile rispettare tali normative, garantendo al contempo certi tipi di prestazioni, per cui - volenti o nolenti - le case dovranno optare per altre soluzioni. Al momento stanno puntando sulle versioni ibride o elettriche, anche se progettare un veicolo totalmente elettrico con un pianale specifico richiede investimenti notevoli, e la cosa ha conseguenze nefaste sul prezzo di listino (soprattutto per le utilitarie). I propulsori diesel, purtroppo, sono finiti nella gogna mediatica dopo le vicende del "dieselgate" di Volkswagen. Vi sono limitazioni sempre più stringenti alla circolazione, in molte città e regioni, a seconda dello standard europeo di emissioni inquinanti dei veicoli diesel. Alcuni costruttori li hanno già abbandonati, infatti... |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:34
“ Quoto totalmente Wolfschanz, le batterie esauste poi dove le mettiamo ? „ Problema di poco conto, ultimamente leggo spesso su certe discussioni che le nostre gite e doppie case su altri pianeti sono praticamente già come fatte, allora poi prendi il primo che ti capita e gli dici: "Senti già che esci porta via un po' di spazzatura che poi ti pago da bere" |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:40
Personalmente, a parte la comodità di guidare un mezzo reattivo e silenzioso, sotto l'aspetto ecologico, l'auto elettrica e' una presa x il c.... lo, proprio x i motivi citati da altri (produzione energia, smaltimento ecc) - la soluzione ecologicamente + realistica, la usa da decenni il Brasile con un vasto parco di auto a gas - resta il vincolo agli idrocarburi, (che realisticamente dovremmo subire ancora x molto), ma abbatti drasticamente l'impatto ambientale e produci o trasformi senza costi eccessivi x l'utente (pare esistano trasformazioni anche x i diesel e addirittura x mezzi a 2 ruote) - ovvio che la spinta verso l'elettrico e le limitazioni che viaggiano a braccetto, (con tutta una serie di conseguenze economico/pratiche x l'utente), portano molti a pensare, (sono tra quelli), che si sia solo trovato il modo + pratico x "spremere" il consumatore - - - non e' che le città oggi siano + inquinate di 10 anni fa, quindi se non vi e' nulla di male a "sponsorizzare" l'elettrico, (che molti neppure si possono permettere), non vedo xche' non incentivare le trasformazioni a gas, (che esistevano sino ad alcuni anni fa), casualmente sparite con la spinta all'elettrico |
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