| inviato il 22 Ottobre 2020 ore 22:33
Sono capitato per caso su questa pagina, ho guardato le foto e devo dire che, pur non essendo male, non mi convincono, soprattutto vista la rivista su cui sono pubblicate, l'importanza delle opere e la caratura dell'influencer. Mi sono piaciute le idee e la composizione. Il principale difetto che ho trovato consiste nel bilanciamento non azzeccato tra luce del flash e luci ambiente. Inoltre in alcune ci sono dei dettagli che mostrano artificiosità che stona (mi riferisco in particolare a quella in cui la Ferragni tocca le mani alla statua, quel vestito lì si vede veramente troppo che è tenuto a mano da qualcuno fuori inquadratura, distoglie dalla scena). Non ho idea di chi abbia realizzato le foto e non mi interessa, non è una discussione sul valore del fotografo, ma una critica costruttiva alle fotografie e una riflessione sul perché delle foto fatte in uno dei musei più importanti del mondo e con una delle influencer più famose del mondo, pubblicate su Vogue, non siano state realizzate con un miglior risultato complessivo (non capisco nulla io di foto e in realtà le immagini sono grandiose? L'importanza della qualità delle foto è ormai marginale, basta che ci siano? Sono io che mi aspettavo troppo?). www.finestresullarte.info/musei/ecco-le-foto-di-chiara-ferragni-agli-u |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 0:12
Sono foto sgangherate, con errori grossolani. Se non ci fosse scritto mai avrei pensato si trattasse di Vogue. Ma tant'è, c'è la Ferragni che evidentemente è più importante di un buon servizio fotografico. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 4:45
Quoto |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 4:52
“ Ma tant'è, c'è la Ferragni che evidentemente è più importante di un buon servizio fotografico. „ Qui il termine "importante" entra in piena analisi, incredibile come il nulla continui a sfidare le leggi di gravità oltre che ipnotizzare mezzo mondo. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 5:04
Ci ho pensato su e sono tornato Le foto sono in stile Vogue. Patinate. Nel caso della ferragni tutte rosa. A me nn piacciono. Non piacciono nemmeno quelle del national geographic patinate e tutte nere con nitidezza e contrasto esasperati. Ogni rivista sceglie la patina in base ai propri lettori. Per questo ho deciso di non pubblicare le mie foto su queste riviste |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:14
Sono proprio bruttine, a parte che la Ferragni non la posso proprio vedere, ma qua non si parla del soggetto influencer, ma della foto totale. Mi sembrano piatte, in grado di essere fatte da uno dei tanti fotoamatori evoluti che ci sono qui sul forum. Non hanno quel qualcosa in più che mi aspetterei da una rivista come Vogue. Ma tant'è. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:31
tanti auguri al fotografo per essersi fatto pagare da Vogue, ma personalmente non vorrei vedere il mio nome indicato come "fotografo" accanto a ste cag_te che sembrano fatte con uno smartphone e sicuramente non da un fotografo.. cioè, c'era più tecnica e qualità sul "TV sorrisi e canzoni" |
user206431 | inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:32
Ferragni, Uffizi, Vogue... e tu pensi al flash |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:42
Io le foto le avrei fatte con lei di spalle a 3/4 (non fate battute non è la posa che alcuni usano sulla galleria di nudo), o cmq in pose che portassero lo sguardo sulle opere. Opere in posizione centrale e lei ai bordi del fotogramma. Qui con lei centrale in primo piano sa più di instagrammata per il proprio profilo. Le opere neanche si percepisco, sono il fondale. La cosa buona è che se è così posso avere un futuro come fotografo professionista, devo solo trovare gli sponsor adeguati. Forse tra tutte salverei la seconda, ma è insopportabilmente storta. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:46
le "foto" dell'articolo non sono altro che dei selfie scattati semplicemente da qualcun altro per lei perchè altrimenti lei non c'arrivava a tenere lo smartphone |
user12181 | inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:48
Sarà che mi si è improvvisamante accorciata la vita, ma a me piacciono, molto, una o due più banali, o forse meno riuscite, ma insomma. Il vero valore aggiunto è lei, con le sue guancione, pacioccona e cavallona (qui bravissimo il fotografo), rassicurante nel fortissimo contrasto con la grazia retorica e fatale (gravida di destino) della tradizione artistica italiana, ormai solo turistica e bolsa. Di questi tempi, funesti e rabbiosi, una benedizione. Non si lamenta, non bussa a soldi e paga le tasse, voglio credere. Alla fine quasi mi commuovono, sono proprio vecchio. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 7:52
su ragazzi.. son foto. L'arte di farsi pagare le VaporPictures. L'abilita' sta tutta li': metti una goccia di infuso notissimo, un po' di prosecco di quarta scelta, tanta acquagassata, tanto ghiaccio... e con due lire di materia prima, hai fatto un bicchiere di Spritz, venduto a 10 euro, che tutti si sentono fighi a bere. Chiamali fessi. Che poi, ci scommetterei che il taglio "casualsbagliato" sia costruito appositamente. Non credo che abbiano chiamato ciccio formaggio a fare gli scatti. E' un po' come quei minestroni surgelati che vengono imbustati in buste eleganti per attirare le signore danarose e nelle buste "povere" per attirare chi vuole avere l'impressione di spendere meno. Dentro, il minestrone e' lo stesso, due prezzi e due confezioni. Si vende il doppio in quantita'. P.S. non me lo sono inventato.. nei supermercati succede proprio cosi'.. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 8:11
La Signora è ad un livello tale che già da qualche tempo può permettersi di tutto. Lei vende benissimo se stessa. L'importanza della qualità delle foto ormai è marginale nel 99% dei casi. Data la location certo che si poteva fare di meglio, e oserei dire, con poco sforzo. |
| inviato il 23 Ottobre 2020 ore 8:27
Mi piace molto il punto di vista di Murmunto, che va oltre la superficie. A parte che il fotografo, Michael Pudelka, è tutt'altro che scarso. www.instagram.com/michal_pudelka/?hl=it Magari avere un portfolio come il suo. Nessuno qui dentro ce l'ha. Trovo le foto compositivamente corrette, con colori piacevoli e uno stile ironico. Non ho idea di quanto sul serio si sia presa la Ferragni nel posare per queste foto, ma sicuramente il fotografo si divertiva nel farle, forse se la ghignava sotto i baffi, anche. E poi consideriamo la destinazione di queste foto: la Cina (Vogue Hong Kong). Senza sbilanciarmi sull'esprimere giudizi sul gusto medio dei cinesi, bisogna però almeno considerare che potrebbe essere diverso dal nostro, essendo una cultura così lontana da quella italica. |
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