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l'ai in fotografia è un bene o un male?


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avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 16:58

Argomento pregno.

Oramai da qualche anno, con l'avvento dell'intelligenza artificiale, il mondo della fotografia sta cambiando.

Sono nati SW che fanno cose impensabili fino a pochi anni fa, GCAM, oppure Luminar che è sfociato nell'ultima versione che si chiama LuminarAI, con feauters incredibili.

Anche PS ora si sta adeguando con i Neural Filters, Topaz con Gigapixel e compagnia cantante, insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti.

Ma questi SW fanno bene o fanno male alla fotografia?

Non credo che esista una risposta univoca, io mi limito a dire il Paco pensiero, lascio poi a voi la parola per capire il vostro punto di vista.

Dunque, noto da perte di molti, una certa ostilità, quasi terrore, nei confronti di questi SW, alcuni addirittura prevedono la "morte" della fotografia per colpa di questi prodotti.

Personalmente invece credo che siano un bene, è uno strumento in più per il fotografo.

Grazie a GCAM o altri SW, riusciamo ad avere risultati stupefacenti con i nostri telefonini, impensabili fino a qualche anno fa.

Per il discorso invece dei SW di elaborazione fotografica tipo Luminar o Topaz, bhè, io credo che siano un grande aiuto per velocizzare il lavoro di PP, ammetto di usare Luminar 4 per alcuni filtri che mi permettono di ottenere il risultato con molto meno sforzo e tempo rispetto a PS e quindi, che male c'è?

E' ovvio che se tu dai in mano gli strumenti a qualcuno, il risultato dipenderà strettamente da come questa persona li utilizzerà.

Quindi alla fine siamo noi quelli che possono determinare la reale utilità di questi mezzi sulla base dei risultati finali, perchè per me la fotografia è il risultato finale.

Siccome ci sono persone che fanno un utilizzo intelligente di questi strumenti, queste avranno il vantaggio di risparmiare tempo.

Chi invece ne farà un utilizzo sconsiderato, lo sta già facendo ora con gli strumenti odierni.

Insomma, chi fa pacchianate da epistassi, le fa già adesso e se non ci credete, basta aprire la galleria di Juza, non servirà nemmeno andare a pagina due.... MrGreen

Quindi, non credo che saremo invasi da paesaggi marziani più di quanto non lo siamo già oggi.

Basta fare la "tara" a queste cose e capire invece come possono portare vantaggio alla nostra fotografia.

Insomma, per me è un SI. :-P

E per voi?

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 17:24

"l'ai in fotografia è un bene o un male?"

E' sicuramente un bene.

Perchè mette a disposizione degli strumenti potenti, efficaci e veloci che prima della comparsa delle AI non c'erano e che permettono di fare non solo tutte le cose che si facevano prima che arrivassero le AI, ma anche tante cose in più, e molte volte con risultati migliori.

Poi se uno gli strumenti con AI non li sa usare, son razzi suoi, ma chi li sa usare fa un lavoro migliore in minor tempo di prima.

E se uno non vuole usare le AI, non le usa, nessuno lo obbliga, la roba di prima senza le AI funziona sempre come andava prima.

avatarsupporter
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 17:43

Tutto dipende Paco da come lo utilizzi e, lato utente, da cosa ti aspetti di raggiungere.

Non ci vedo nulla di male io

user206431
avatar
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 17:52

Sono un bene per il fotografo avanzato, i quali li utilizza per micro-aggiustamenti a foto già di base ottime.
Sono un male per il principiante/esperto, che di base non sa fotografare e perde tempo con questi strumenti, sperando che le sue foto migliorino.

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 17:59

Copio e incollo una mia precedente riflessione che mette in guardia dalla a.i., il nuovo male assoluto della fotografia (poi non so, forse quel giorno mi ero alzato la mattina di cattivo umore;-)Sorry)

" Si hanno aspettative e si guarda con ammirazione alla AI, ma in fondo in cosa consiste? nel ricondurre la rappresentazione di una scena fotografata o che sta per essere fotografata ad altre simili, già scattate, dove il risultato è già stato ottenuto "nel migliore dei modi".
A modelli pre-costituiti, sia pure in modo sofisticato.
La conseguenza è di avere mediamente foto sempre più "belle", ma sempre più tutte uguali. "

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2020 ore 17:59

Come già stato detto sono un bene per chi già di natura è propenso ad imparare sempre cose nuove .. ma sono un male per il pigro.

Se sei uno dei pochi intelligenti prima di usare lo strumento nuovo cerchi di capire come si comporta, come funziona, in che casi conviene usarlo per far prima e in che casi invece conviene metterlo da parte.

Se sei pigro credi di poter scattare una foto lasciando fare tutto all'intelligenza artificiale, senza avere idea di cosa sia la fotografia ne di cosa hai fatto, ti apri una pag dove pubblicare le tue foto fatte a razzo, e le firmi tutte ph. MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 7:55

Sicuramente un bene, è un opzione in più.
Specie per chi con le foto ci vive e deve essere rapido nel darle ai clienti per essere produttivo.
Penso alla fotografia di eventi, per esempio. Dove non ti puoi permettere di passare tempo a convertire foto dopo ogni evento.

Non conosco luminar, ma topaz denoise (e raramente gigapixel) li uso.
Li trovo molto comodi.
Ho provato topaz adjust, inutile.
Prima o poi proverò luminar o gcam. Con adobe ho chiuso da anni, ho una licenza della cs5, e non evolverà.

Penso che l'ai possa fare molto bene nello scontorno e nel bilanciamento del bianco, per mettere tutto un gruppo di foto con il medesimo incarnato.
Penso se c1 creasse delle maschere con l'ai per poter intervenire sui diverse "zone", invece di fare unicamente maschere su zone, colori, pennello, con un refine mask come opzione che non mi fa impazzire.
Penso che possa fare molto bene in camera per avere un esposizione automatica meno × (e ci sono condizioni dove serve) e per avere dei jpg migliori.
Negli eventi sportivi scarravo sempre i m, per evitare moto/maglietta nera foto sovraesposta, moto/maglietta bianca foto sottoesposta. Ma quando passa qualche nuvoletta la rincorsa al tempo giusto (e al wb giusto) è una scocciatura che può fare perdere scatti.

Per me, che non devo più essere produttivo con la fotografia, ho sempre più voglia di tornare a usare più film bn. Il tempo per la fotografia purtroppo però è sempre meno.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 8:15

Nella società dell'immagine che stiamo vivendo direi che sono un bene.

Tanto quei risultati li avresti ottenuti anche da solo solo in molto più tempo.

Come detto il tutto sta nell'utilizzarli correttamente senza strafare.

Tutte queste novità sono come la chirurgia plastica: puoi fare come ha fatto Michelle Pfeiffer o come ha fatto Meg Ryan.

Diciamo anche che nel giro di qualche anno le troveremo già nei fw delle macchine, in particolare il denoise per gli alti iso, con buona pace dei puristi.

Se uno si guarda indietro, non sarà una rivoluzione molto diversa dell'introduzione dell'Af, dell'auto ISO, della possibilità di scattare a 8000 ISO senza perdita di qualità, delle mirrorless, etc...

È insita nell'uomo la volontà di migliorare e anche noi, come la natura vogliamo minimizzare gli sforzi che facciamo, no?

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 8:45

Il vero problema saranno le discussioni infinite con confronti su ingrandimenti al 300% sui risultati ottenuti con diverse fotocamere usando questi software MrGreen...

A parte ciò, come detto da molti, questi sviluppi software sono un “mezzo”, se questo mezzo aiuta un fotografo ad ottenere il risultato che cerca ben venga (“Trucchetti” vari esistono da sempre, anche da prima del digitale), che piacciano o meno i risultati poi è relativo.

A livello personale per come piace fare foto a me e per le mie esigenze penso farò qualche prova per sfizio ed eventualmente sfrutterò qualcosa di mirato se è strettamente necessario per uno scopo, ma in casi moooolto rari. In generale la mia idea di fotografia è che meno si deve “elaborare” una foto (oltre ad un buon sviluppo) meglio è.

Esempio stupido, non scatterei mai pensando “poi qui ci cambio il cielo”, per semplificare al massimo il discorso.
Senza assolutamente giudicare chi lo farebbe, ognuno ha esigenze o cerca risultati diversi.

Tra tutte le varie migliorie di ai e software sarei molto interessato ad una sorta di “night mode” di gcam ben congegnato per fotocamere “non mobile”.

Il lato negativo, sempre per come la vedo io, è che l'onnipresenza di ai etc possa “rovinare” un po' le “nuove generazioni di fotografi” (passatemi il termine), che forse perderanno un po' il gusto di imparare a dosare bene settaggi, pianificare il momento in cui fare una foto etc.etc., insomma, un po' delle cose che ti fan dire “son stato bravo stavolta” e dan soddisfazione MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 8:52

Sono un bene per "l'immagine" che diventa sempre più indipendente dalla realtà.
Sono un male quasi "demoniaco" per la fotografia naturalistica che dovrebbe sempre rappresentare la verità del momento. Con tutti gli imbroglioni che ci sono la IA potrebbe essere il colpo di grazia (già oggi se ne fanno di tutti i colori).

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 9:25

Così ritorna di moda lo slogan del '68:
Imagination au pouvoir !!!Cool



avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 9:29

per me è un bene, sto meno ore al pc a fare cose che impiegavo molto più tempo.
i puristi si lamenteranno lo stesso convinti che il jpg in macchina sia la purezza della fotografia

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 9:59

Tutto quello che permette di ottenere risultati migliori con minore fatica è sempre benvenuto. Non bisogna però pensare che l'AI sostituisca l'intelligenza umana, quella rimane condizione necessaria e fondamentale per fare bene qualsiasi lavoro.
Una cosa che, mi pare, nessuno ha detto, è che questi software diventano sempre più ingordi di risorse. PC anche relativamente recenti diventano obsoleti. La situazione rischia di sfuggirci di mano. Macchine con risoluzione sempre maggiore, obiettivi sempre più luminosi e pesanti, pc sempre più potenti, spazio di archiviazione che non basta mai. Tutto questo per dire che esiste un rovescio della medaglia, e che le innovazioni non hanno solo aspetti positivi.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 10:06

Uno strumento in più è sempre qualcosa di positivo: preferisco avere un qualcosa in più a disposizione ed eventualmente decidere di non usarlo, che non decidere nulla perchè nulla ho a disposizione.

E' un po' come RAW VS JPG... il primo tutta la vita!


Ps: poi leggi gli hashtag tipo #nofilter sulle foto (scattate in JPG con telefonino) e capisci che saranno strumenti buttati al vento! MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2020 ore 10:22

Dunque, noto da perte di molti, una certa ostilità, quasi terrore, nei confronti di questi SW, alcuni addirittura prevedono la "morte" della fotografia per colpa di questi prodotti.

Personalmente invece credo che siano un bene, è uno strumento in più per il fotografo.


Sinceramente io che prendo parte del PARTITO "OSTILE" non ho mai attaccato sul lato "la fotografia è morta" , perchè la fotografia è sempre sopravvissuta.
Quello che muore è la soddisfazione del fotografo amatore che derivava da una "sana fatica" per ottenere il prodotto, la stessa che poi garantisce la soddisfazione finale e un risultato staccato dalla massa.
Non nego che c'è (c'era) anche soddisfazione nell'investire nell'attrezzatura, investire in un'ottica di valore che sola ti garantiva , come prima, di lavorare su un altro piano qualitativo. Quindi di nuovo il concetto di "spesa/fatica/ investimento a fronte di una soddisfazione. Oggi non è più così, spendere migliaia di euro per avere nitidezza e correzioni facilmente recuperabili in post è anacronistico... motivo anche per cui giustamente le fotocamere ultimamente sono migliorate più lato autofocus e reattività che lato iq ecc..
C'era pure un ritorno monetario: microstock online, stampe, lavoretti da trovare localmente. Oggi faticano a lavorare i pro grazie a tutti questi smartphone e post facilitata.

Mi direte ci si può distinguere con un concetto , un'idea... sì vero, ma anche quelle sono sempre più ripetute all'infinito e scopiazzate.... senza contare che ci si sposta verso l'arte digitale sempre di più.

E' una visione totalmente negativa? sì , ma la via di fuga c'è volendo... si tratta di tornare magari a una fotografia più pura ed essenziale, per capirci faccio l'esempio dell'analogico: scatto preparato ragionando ma esecuzione veloce sull'attimo, resa e mood dati essi stessi dalla pellicola. Fine. Questo sì che è uno sport di abilità per l'amatore.

per il professionista, il discorso da fare sarebbe diverso

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