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Poter essere in un luogo è "merito fotografico"?


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avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 8:59

Ciao a tutti

qualche giorno fa ho aperto una discussione sul riconoscimento di una fotocamera, che purtroppo è stato chiuso prematuramente (penso per qualche commento non "in linea") dopo aver introdotto un argomento secondo me molto interessante e che vorrei riprendere qui.
Nel post si parlava di Roxanne Lowit, fotografa americana anni 90 che qualcuno indica come l'inventrice della fotografia di backstage negli eventi di moda, che ha realizzato scatti "iconici" con una compattina, una tecnica "mediocre", una creatività "discreta" ed una eccezionale capacità di essere presente in situazioni (eventi, vips, ecc...) che se immortalate creano appunto lo scatto iconico....

Un'altro esempio che mi viene in mente è il famoso ritratto ad Obama fatto da Gastel sul quale il mio personalissimo pensiero è:
- tecnica ok, un bellissimo sfocato, avrà avuto tipo un costosissimo 50 1.2
- creatività, boh, non saprei, mi sembra un'espressione presa "a caso" ma magari mi sbaglio, comunque "esteticamente" non mi piace proprio per niente.....
- altro? si, un dettaglio.... era di fronte al presidente degli stati uniti Eeeek!!!

E quindi arrivo alla domanda: il fatto di essere riusciti ad arrivare in un determinato luogo, o al cospetto di un determinato personaggio, e quindi poter fare uno scatto che altri non potrebbero fare, è da considerarsi "merito fotografico" alla pari di tecnica, creatività, ecc..?

vi ricordo solo che l'altro post è stato chiuso perchè qualcuno era arrivato a conclusioni tipo "era lì perchè si drogava, perchè la dava a tutti, ecc.." quindi magari conteniamoci un po' MrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 9:34

Penso che la "capacità di inserzione" del fotografo in contesti difficilmente accessibili sia molto importante.
E l'abilità necessaria per accedere ovviamente cambia a seconda delle situazioni.

Mi ricordo diversi anni fa lo scalpore che fece il "saggio di fine corso" di una giovanissima fotografa americana, Jessica Dimmock, che fotografò per mesi quel che accadeva in un appartamento abitato da tossici a NYC dove spaccio e violenza erano all'ordine del giorno.
viiphoto.com/vii-stories/the-ninth-floor-by-jessica-dimmock/

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 9:54

Certo che essere in un luogo è merito fotografico.
Non dimentichiamo che la fotografia è, prima di altro, documento.
Se andiamo a vedere le foto più famose del passato, sono documenti di quello che succedeva, o che si trovava, in un certo luogo.

avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:15

Ciao Alex, discussione interessante. C'è della fortuna nel trovarsi al momento giusto al posto giusto, ma, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci. C'è sicuramente una grande parte di merito nel riuscire ad arrivare in un luogo o di fronte a certe persone.

Rifacendosi al ritratto di Obama di Gastel. In primo luogo, Gastel si è ritrovato davanti al presidente degli stati uniti perché era Gastel ed aveva alle spalle dei meriti pregressi che gli hanno permesso di arrivare lì. Secondo, proprio quella posa "a caso" credo renda abbastanza unico il ritratto di Gastel rispetto alle migliaia di fotografie ufficiali o meno che puoi reperire di Obama. E' una foto rubata in un atteggiamento poco "presidenziale" e, quindi, c'è tanto merito nel saper cogliere l'attimo.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:16

Ecco, Simgen conferma quello che ho scritto, l'unica foto che ha in galleria la poteva fare chiunque ma, grazie al fatto che è molto presente su Juza ha ottenuto 2 mi piace.
Quindi allargherei il concetto, essere sul luogo dove fare la foto e essere sul luogo dove mostrarla sono i principali meriti fotografici.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:29

Però hai ottenuto dei mi piace, almeno per qualcuno sei meritevole come fotografo.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:49

Mi ricordo diversi anni fa lo scalpore che fece il "saggio di fine corso" di una giovanissima fotografa americana, Jessica Dimmock, che fotografò per mesi quel che accadeva in un appartamento abitato da tossici a NYC dove spaccio e violenza erano all'ordine del giorno.
viiphoto.com/vii-stories/the-ninth-floor-by-jessica-dimmock/


splendido

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:49

Quello che chiami "botta di culo" qualcuno la cerca e qualcuno spera che gli capiti. Il primo è fotografo il secondo possiede una macchina fotografica.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 10:53

che qualcuno la cerchi è vero, e va dato merito al sacrificio.
Certe posizioni, certi accessi, sono però a pannaggio del pro, di chi può comunque dimostrare di poterci stare per qualche motivo.
Viceversa è facile che non si possa ottenere. Mi viene in mente che per qualsiasi foto la prima domanda è smepre "cosa te ne fai poi di quelle foto" ...

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2020 ore 12:18

Non vedo dove sia, o quale possa essere l'argomento della discussione: se sei in un posto perché sei bravo a trovartici allora sei BRAVO; se in quello stesso posto ci sei perché qualcuno ti ha raccomandato allora sei un RACCOMAMDATO.

Mi sembra pacifico, o no?

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2020 ore 8:55

C'è una contraddizione di fondo in quel che hai testé affermato Simgen... perché a mio avviso se uno, per arrivare dove arriva, ha bisogno di essere raccomandato ciò vuol dire che in fondo non è poi tanto bravo... perché se lo fosse ci arriverebbe per i suoi meriti e non per la raccomandazione!

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2020 ore 9:38

F8 and be there.

Era un mantra del fotogiornalismo.
Effettivamente non serve altro: essere al centro dell'azione e fare foto a fuoco.
Come ci sei arrivato conta, ma non importa a chi guarda.

Sul discorso c.ulo, senza un po' di quello non vai da nessuna parte, in particolare in fotografia.
Puoi pianificare tutto al 100%, ma se non hai quel pizzico di fortuna non esce niente di interessante.
E questo in tutti i generi, non solo il reportage: guardi il meteo che mette sole, ti fai 500 km, raggiungi la vetta, ti fai una notte al freddo, arriva l'alba ed è coperto.

La raccomandazione nutre schiere di italiani, è un nostro tratto distintivo.
All'estero solitamente ti raccomandano se vali, non se sei il figlio di o il parente di.

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2020 ore 10:47

Simgen... hai ragione.
Mi dispiace ammetterlo perché in fondo si tende sempre a sperare che il merito conti ancora qualcosa ma purtroppo non è così.

E io in fondo sono arrivato a sessant'anni e resto sempre un inguaribile romantico... o più semplicemente (o più prosaicamente) non ho capito alcunché della vita Triste

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2020 ore 13:30

Vuoi fotografare un presidente: ti devi immanicare coi politici e per farlo qualcosa devi fare, dal sostegno elettorale al fare qualche foto che ritragga un avversario politico in situazioni scomode.
Vuoi fotografare top model ubriache: devi bere, tirare un po' di coca, farti passare per bisessuale (e dimostrarlo in modo pratico), vestirti in modo stravagante.
Vuoi fotografare fauna sospettosa: devi vestirti coi colori dell'ambiente circostante, camuffare il tuo odore, farti amico il guardiacaccia (il chè include mangiatone con rutto libero e scorregge attorno a un fuoco).
Vuoi fotografare i bambini africani...

Tutto questo non ha nulla a che vedere con soggetti specifici, sono regole generali, ci saranno sempre eccezioni. L'ho spiegato chiaramente anche nell'altro post che quanto scrivevo non aveva nulla a che vedere con la specifica fotografa in oggetto.

Il soggetto fa la foto? Dipende. La foto è una frase, se al soggetto non coniughi un verbo adeguato, dei complementi, aggettivi adeguati, la frase sarà banale, già sentita, non trasmetterà nulla.


avatarsupporter
inviato il 18 Ottobre 2020 ore 13:38

Essere al posto giusto è un merito nella misura in cui era fondamentale per la realizzazione della tua idea trovarti lì in quel preciso istante. Poi serve un'altra abilità: trovarti nel posto giusto e riuscire a tirare fuori il meglio da quel momento che si è cercato. Nulla ha valore in sé; tutto è in relazione ad un'idea che c'è o non c'è. Il tempismo è strettamente correlato al contenuto quanto al concetto di tempo. Poi può, per assurdo, anche capitare di immortalare il primo marziano che si materializza proprio davanti a te mentre hai la macchinetta la domenica con i figli, ma questo non farà comunque di te un grande fotografo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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