| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:06
Buona serata amici, questo post è figlio di un'altra discussione aperta un mese fa sui reali meriti della riuscita di una buona foto. Vengo al dunque: non è che noi utenti stiamo esagerando un po' troppo con questa " filosofia dell'upgrade" della strumentazione e si finisce con il favorire il Dio Consumismo, con le case che nel giro di 24 mesi ci appioppano 2-3 modelli nuovi di fotocamere, magari con insignificanti differenze rispetto al precedente? (doppio slot? - 1cm.di grip in piu'? - tropicalizzata anziché no) Vedo troppe discussioni tipo " vendo questo e compro quello e dopo 10 mesi ricompro quell'altro", considerando che parliamo di bei soldini e questo sinceramente non mi va troppo giù, ovvio che poi ognuno fa quello che vuole e comunque il post non vale per chi con le foto ci campa. Io da due anni ho una X-T20 e 18/55 che intendo spremere per bene, riesco a barcamenarmi con panorami, Via Lattea e close-up, un treppiede da 25 euro (anziché da 400 : ma stiamo scherzando?) e tanto entusiasmo. Io ho deciso, preferisco nuotare controcorrente e avanzare tra le difficoltà anziché affogare nella palude del mercato e delle sue logiche malefiche. Voi? |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:21
Ciao, Da assoluto novizio non posso che quotare questa riflessione. Non nascondo che sono molto indeciso su cosa acquistare come prima macchina fotografica, ma al di là delle mie elucubrazioni, mi chiedo come facevano prima a scattare capolavori, con "pochi" mezzi? Oggi se non si parla di gamma dinamica elevata, di megapixel, di iperdettaglio, di cifre esorbitanti... Sembra insomma che non vi sia scampo. Ecco perché quasi quasi mollo tutto e prendo una vecchia vecchia milf-fotografica, a costo quasi nullo, e cerco le emozioni. Buona luce |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:25
Esatto... “ognuno fa quello che vuole”, è la consapevolezza che manca... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:33
Nel regno del consumo, la difficoltà è distinguere i bisogni reali da quelli indotti. La straordinaria efficacia del messaggio pubblicitario sta nel riuscire a convincerci che cose assolutamente secondarie o addirittura superflue sono indispensabili. La tecnologia è l'aspetto meno rilevante nella riuscita di una buona fotografia. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:37
"Solo i pesci morti seguono la corrente". |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:46
Ognuno fa quello che vuole. Se spende soldi suoi ed è consapevole di ciò che fa va bene. (Per la cronaca ho un treppiedi Feisol da oltre 400 Euro, tre treppiedi Gitzo da oltre 1000 Euro l'uno, e 7 diverse teste, di cui sei di fascia alta/molto alta. E li uso tutti, a seconda delle necessità.) |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:48
Sicuramente vi è più marketing che reale progresso tecnologico dietro alle uscite delle varie case, resta il fatto che se vendono vuol dire che qualcuno compera... Proporre nuovi modelli con lievi migliorie e differenziare le fasce di mercato sono cose che vengono scelte a tavolino da chi deve far quadrare i conti e "tirar fuori" gli stipendi per gli operai, quindi è anche un po' bene che sia così. Quello che manca quando si rincorre l'ultima novità è il chiedersi a cosa serve quello strumento e capire se realmente ci serve. l'essere consapevoli di cosa ci serve dovrebbe essere ben chiaro prima di vedere cosa offre il mercato, invece si finisce a vedere cosa offre il mercato e di conseguenza decidere che foto fare... Comunque nessuno obbliga a fare acquisti, se quello che abbiamo ci soddisfa non ci serve altro. E' quando non siamo soddisfatti di quello che abbiamo che spendiamo soldi per appagarci (magari non rendendoci conto che li avevamo già spesi in un incauto acquisto prima). Comunque se vinco il superenalotto compero tutto e nuovo!!!! |
user209843 | inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:50
Menti deboli facilmente influenzabili e suggestionabili |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:59
Concordo con il pensiero di Michele.... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 21:59
da una vita controcorrente (consapevole delle banalità fotografiche che sforno) mi sono concesso pure io, lo confesso, un upgrade ... sono passato dalla Zenit E alla Zenit ET. Non ho resistito alle regole del marketing. @66ilmoro“ Esatto... “ognuno fa quello che vuole”, è la consapevolezza che manca... „ Copio incollo e incornicio. Un'alta % di immagini che si vedono in giro, si sarebbero potute realizzare con fotocamere di 40 anni fa... Dimenticavo ... nn gioco al superenalotto. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 22:07
qui rischi il linciaggio mediatico per questi post..già quando gli scrivo io di comprarsela vecchia e imparare a fare foto invece di rivendersi la roba comprata nuova 6 mesi prima me ne dicono di emozionanti .. non ci perdere tempo..il 90% di questi forum va avanti grazie a questa gente... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 22:26
Rispondendo all'autore del 3d Hai ragione...... ma..... ormai se ci si ferma qualcuno non mangia..... È così in tutti i settori..... c'è tanto... troppo di tutto Vuoi che parliamo di biciclette Quindi........ che facciamo? A ognuno la sua scelta...... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 22:29
Ho appena messo nel trolley la macchina per il lavoro di domani.. Una 7d |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 22:30
La passione fotografica si divide tra amore per la fotografia e amore per le attrezzature fotografiche. A mio avviso gran parte di noi fotoamatori è molto attratto dall amore per le attrezzature e poco dalla fotografia. Direi che molti di noi sono più dei tester di apparecchiature fotografiche piuttosto che dei fotografi. Questa è secondo me la questione, magari inconsapevole. Come si dice, il fotoamatore pensa dell'attrezzatura, il fotografo professionista ai soldi e il maestro alla luce. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 22:33
“ Ho appena messo nel trolley la macchina per il lavoro di domani.. Una 7d „ la 7D è come le ferrari .. ne presi una 5 anni fa pagandola 250 euro con 8000 scatti.. e se cerco di ricomprarla oggi trovo individui che cercano di rivenderla 400 euro con oltre 70.000 scatti..boh |
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