| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:31
@Leone Giuliano da incorniciare ... “ Ma capisco anche chi ha la passione di utilizzare attrezzi minimali e la soddisfazione di ottenere ugualmente anche ottimi risultati. L'importante è assecondare la propria passione ed esserne gratificati „ per me che faccio pinhole, già una lente è tanta manna... fosse anche del '38 sovietica. Infastidisce (ma neanche più di tanto) sempre il solito atteggiamento di discredito buttato a piene mani su qualcosa che nn siano i soliti 3 o 4 marchi blasonati. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:38
l'anno scorso ho fatto riparare la Rollei del 1961 , aveva un problema sulla molla dell'otturatore per cui si apriva non si apriva non rispettava i tempi. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 10:53
E io che stavo pensando di vendere la mamiya 6, mi toccherà pensarci meglio su se le quotazioni continuano a salire |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 11:55
@LeoneGiuliano e Belles13 Le macchine a "forma ragnefinder" fuji, Plaubel, Mamiya sono inarrivabili. Credo, tra le altre, che il mercato di riferimento non fosse quello europeo, dominato da Hasselblad e Rollei. Ma secondo voi...non possono tornare a produrle queste macchine. Per le società eventualmente fallite, qualcuno avrà rilevato i brevetti. Ma parlando di Hasselblad... ma quelle nuove chi le compra ? Dopo la fine della pellicola hanno fatto quel sistema che costava 30.000 euro e che genera danni irreversibili alla colonna vertebrale per quanto è grosso. Adesso hanno fatto la "mirrorless" mark II... ma chi la compra a 6-7.000 euro ? Cioè ragazzi, Fujifilm, anni fa, faceva le medio formato 6x4,5, 6x7, 6x8, 6x9 tipo Leica Poi faceva a gazzimme con Hasselblad la panoramica (B E L L I S S I M A) non ricordo come si chiama. E poi c'era la 6x17. Erano molto più belle le macchine di 20 anni fa... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 11:58
Non ci sono più le mezze stagioni ... Sistava meglio quando si stava peggio ... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 11:59
C'era tanta più poesia, oggi è tutta prosa |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 12:48
Cit. Belles13: "Enzo quel pentaprisma esp. sulla pentaconsix è di una eleganza e classe senza eguali, un vanto da esibire per il fotografo di matrimonio." Credo che i clienti d'un fotografo matrimonialista, non valutino il professionista ingaggiato in base all'estetica del pentaprisma esposimetro. E poi, una 6x6, mica si usa solo per i matrimoni. Io, nel 1999-2003, usai la Pentacon Six e la Kiev-88 per un impegnativo lavoro di documentazione d'uno scavo archeologico. Certo, nel settore accanto a quello assegnatomi, operava un fotografo equipaggiato di peraltro ottime Hasselblad, che passò la serata del mio arrivo a prendermi in giro, idem la mattina dopo, sul campo. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 13:49
Enzo è vero non si giudica un professionista dall'attrezzatura fotografica però se un rappresentante ad un appuntamento di lavoro si presenta con la Trabant non fa bello |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 13:55
oggi i matrimoni li fa l'amico con il cellulare |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 14:10
@Andrea...di pende dagli sposi e dai soldi! |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 14:24
Gobbo “ @Andrea...di pende dagli sposi e dai soldi! „ non penso dipenda dai soldi già alla fine degli anni 90 spendevano più soldi in servizi fotografici i ceti popolari che la media borghesia. negli anni poi i matrimoni hanno perso importanza perchè la durata media dei matrimoni si è abbassata e quindi il matrimonio non è visto più come una scelta unica per tutta la vita. la perdita di valore dell evento o del negozio giuridico del matrimonio comporta anche la perdita di valore del servizio fotografico di matrimonio. aggiungo pure che il taglio da reportage di stampo giornalistico ha di fatto reso i servizi tutti molto simili e realizzabili da qualsiasi fotoamatore alla fine nella quantità qualcosa la porti a casa e in ogni caso ci pensa la grafica con l impaginazione dell album a libro ad occultare il tutto. secondo me il settore e morto e sepolto almeno nelle grandi città resta ancora con un buon livello in tutti i paesi nei piccoli centri. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 14:42
Ha ragione Andrea, oggi il sercizio matrimoniale lo fà l'amico col cellulare, e se poi l'amico c'ha pure l'aifòn... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 14:57
D'altronde, con 30 invitati massimo, ormai si tende a ridurre i costi. Come fai ad ammortizzare 2K di fotografo? ps: La metto sull'ironico per sdrammatizzare... ma mi rendo conto che è una tragedia per tutti. vi sono vicino, amici fotografi |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 15:27
Ah, ma quello montato sulla Pentacon Six è lo snello pentaprisma semplice. Prima si accennava a quello esposimetrico che, peraltro, non ha nulla di così antiestetico. Oltretutto caratterizzato da notevole precisione. Ne accennai in altra discussione, ma quel pentaprisma lo acquistai a Dresda, durante il viaggio che feci da studente, tanti anni fa, diretto a Varsavia, con la mia Panda (che, passata la frontiera ad Hof... "guten Tag, Paßkontrolle der DDR!...", divenne subito oggetto di ossequiosi apprezzamenti). Acquistai quel prisma dicevo, assieme ad altri accessori ed il 50mm.Flektogon, presso il negozio del Kombinat VEB Carl Zeiss Jena / Pentacon, in centro a Dresda. In quel negozio, i commessi, tutti giovani e molto motivati, furono gentilissimi e vollero comunque calibrare perfettamente il prisma sulla mia macchina. Sul retro, avevano un magnifico laboratorio. Poi, passai i miei guai, perché a Görlitz, sapevano che avevo fatto una digressione non autorizzata dal mio visto di transito. Mi aiutò, ma non del tutto, la mia perfetta conoscenza del tedesco, ma forse di più, la sincera passione per la fotografia, praticata allora con la Pentacon Six che mi regalò mio padre. |
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