user155906 | inviato il 12 Ottobre 2020 ore 17:35
Concordo con matteo in entrambi i casi. P. S. Anche nella gallery di nudo del forum ci sono grandi fotografi, basta bloccare i vari maestri e scambisti etc che postano solo cose inutili apprezzatissime da quelli che scrivono con una mano sola sulla tastiera |
| inviato il 12 Ottobre 2020 ore 17:59
“ Ponz666 „ Non sonoin grado di risponderti . Da un lato c'è la richiesta/desiderio maschile . Dall'altra c'è il desiderio di attrazione femminile . E questo penso sia tutto normale perchè se ci ispiriamo alla natura funziona cosi con quasi tutte le specie animali . Il più o meno nude è tutta una questione di punti di vista secondo me . Decenni fa se una donna avesse passeggiato per città in abiti succinti probabilmente avrebbe ricavato una pessima reputazione . Decenni fa i turisti maschi e femmine si sarebbero quantomeno sentiti in imbarazzo nell'entrare in chiese o monumenti cona biti sconci , sporchi o comunque non adatti ... oggi diciamo che c'è più spago . We signori a menon pare che sto dicendo niente di cosi strampalato . Cosa ho detto che vi irrita ? Tornando alle donne in foto osè ... oggi ce ne sono cosi tante di immagini osè , glamour, sexy , porno o come vogliamo identificarle che anceh una modella secondo me fa pure fatica a "brillare" rispetto alle altre . La concorrenza è cosi vasta che ci si perde . P.s. concordo nel non trovare gran interesse nelle foto di nudo ... le vedo un pò come "il fotografo che vuole quel che non ha" o che "fotografa qualcosa che un tempo pareva proibito" . P.s.2 concorto con MatteoGroppi |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 13:11
Al decimo post mi era già salito il crimine... Quando ho letto che la naturalistica è di serie C perché Google dice così mi è salita una vampa di calore.... Per cui munier, Unterthiner, e tutti quei fotografi che si sono letteralmente consumati il deretano per raccontarci la natura o per denunciare crimini ambientali sono solo dei pagliacci? Del tipo...se non sei Avedon, berengo, bresson, toscani.... Non sei nessuno? Ah no peggio! Se non fai quei generi, non sei nessuno.... Che pochezza.... |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 13:37
NO,assolutamente. Esistono fotografi di Serie A,di Serie B, e altre serie minori,quello sì. Poi,se qualcuno in un forum,compreso il nostro, viene osannato,e portato in alto dalla sua clientela,questo non significa che sappia fotografare bene,ANZI. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 13:43
Si, ma di certo non è una distinzione in generi praticati a fungere da discriminante....e incredibile solo pensarlo... |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 13:50
Allora secondo me dobbiamo distinguere se la classificazione in serie "A" e "B" è data dalla difficoltà tecnica/logistica o dalla difficoltà "intrenseca" del settore/tipologia/mercato fotografico. Perchè invece mi rifiuto di accettare nel 2020, che qualcuno pensi che il suo genere è più figo/interessante/onorevole di qualcun'altro, se tutti fatti con sincera passione ed onestà. Non me ne vogliano i professionisti dei settori che sto a citare, ma se vogliamo dare una prima sommaria classificazione, è inevitabile suddividere le difficoltà per clientela, una serie "B" con tutto rispetto ripeto, per me è la fotografia a privati (dato che praticamente gli puoi rifilare quasi ogni cosa), mentre la serie "A" è il committente di settore abituato a visionare i migliori scatti a livello mondiale dei vari generi, (quindi ADV/reportage in tutte le declinazioni). Un conto è vendere un matrimonio/comunione a tizio, ed un conto è essere scelti per un'ADV da un grande brand della moda/automotive/ecc. a livello mondiale (attenzione che non è fotografare le sfilate, quello è un'altra cosa e valgono esattamente le regole del giornalismo/fotoreporter). Poi all'interno del ramo "committenza" le difficoltà più tecniche/logistiche/da manico, operativamente parlando, sono senz'altro la naturalistica e certi sport fatti in un determinato modo. Ma il settore in assoluto più difficile per l'imponderabilità del prodotto, è senza ombra di dubbio alcuno, la moda! Nello sport/naturalistica/ecc. elementi base/certi da cui partire ci sono, per una valutazione, nella moda no! E' il regno dell'imponderabile e si consideri che i tempi d'introduzione non sono mai (a parte il caso di c...) sotto i 10 anni.... sempre che uno riesca ad entrarci e sono la minimissima parte! Il perchè è molto semplice, molti tecnicamente sanno fare una foto corretta, il problema è che deve piacere e non c'è un giusto/sbagliato su cui parametrarsi! Devi insomma essere "di moda" e i grandi fotografi sono quelli che la moda la hanno creata ed anticipata loro, non certo gli stilisti! E gli art director delle maison e più ancora di Vogue America & C. sono le persone dai gusti/tendenze più difficili da interpretare.... e devi per prima piacere a queste sole 5/10 persone al mondo, che decidono per tutti gli altri che seguono a ruota. Infine un'appunto sulla deriva che secondo taluni sta vivendo il costume.... direi che è proprio l'opposto! Si sta andando sempre più nella direzione del più "coperto/pudico" da almeno 10/20 anni. E lo sta facendo la società tutta! Non so quanti anni avete, ma una volta (anni 70/80) era normalissimo, vedere dei topless/nudità in qualsiasi film da famiglia dei vari Sordi, Verdone, Muti, ecc. nonchè i vari giornaletti, "innocenti" dal barbiere, spettacoli in tv (chi ricorda la mitica Bustarella di Ettore Andenna o Colpo Grosso?). Ora ditemi dove trovate certe scene esplicite, dai meccanici/gommisti, in tv, alle pubblicità automotive, ecc.? Da nessuna parte! E si sappia che anche l'eta della famosa "prima volta" si è alzata di parecchio nei giovani d'oggi rispetto ai miei tempi! |
| inviato il 30 Dicembre 2020 ore 6:15
La fotografia di serie A è per me quella più personale possibile e meno stereotipata: Riflesso nella pozzanghera Clochard Tramonto Tipa alla finestra seminuda Tipa seminuda in luogo abbandonato Etc Etc Etc E tutta la lista del S.B. Fotografo faccista. |
| inviato il 15 Febbraio 2021 ore 18:30
Non penso che esistano generi fotografici di serie A e di serie B, C , D, ecc In base al genere che ognuno preferisce lo riterrà più importante degli altri, ma la classifica è sempre soggettiva. Sono convinto però che in ogni genere fotografico ci siano dei fuoriclasse e di contro dei brocchi come nello sport. |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 4:12
Beh, al di là delle preferenze personali, delle proprie partigianerie settoriali praticate e soggettività varie, direi però che risulta assai evidente di come alcune branche hanno e godono oggettivamente di una maggiore valenza e importanza rispetto ad altre. E questo è obiettivamente innegabile. Ovviamente ogni settore ha le sue eccellenze e i suoi interpreti migliori, più noti, più di successo commerciale, come pure veri talenti restati nell'anonimato e non baciati dal mercato della fama e del business. Pallamano, biliardo, curling, hokey su prato, lotta libera o greco-romana... Hanno riscontri e considerazioni generali diverse rispetto al basket, nuoto, volley, tennis o calcio. Analogamente esistono considerazioni parallele al mondo dello sport, anche nei diversi settori della fotografia. (Anche se magari meno estreme) Foto di macro, avifauna, matrimonio, astronomia, sport (pur premiati alcuni al WPP)... Hanno ugualmente meno rilevanza da sempre, rispetto a generi quali reportage, ritrattistica, moda, foto artistica, paesaggistica etc.. Chi lo ha stabilito? L'intera storia della fotografia, dagli albori ai giorni nostri. Quello che resta più illustrato e documentato nei libri, nelle biblioteche, nei cataloghi delle mostre, nella presenza delle collezioni ed esposizioni di musei e gallerie nazionali. Nelle scuole di fotografia, nelle accademie e nei corsi universitari restano estremamente significativi in questo senso, gli autori che si studiano e a che settore appartengano, e su cosa sono basate le loro opere. Generi "secondari", altri di nicchia, definiti forse impropriamente nel riassuntivo "di serie b", pur con i doverosi distinguo d'obbligo e pur restando nel generico, sostanzialmente non sono sbagliati anche nella loro chiara semplificazione. Per quanto sia ad es. un grandissimo Frans Lanting, magari ritenuto anche il numero uno del suo settore, al confronto un Avedon, un Newton, un Salgado o un LaChapelle, avranno pur sempre una rilevanza ben diversa. Quindi pur tra nomi ed esponenti top di ciascuna branca fotografica, che vada dal passato, da Lartigue o Man Ray fino al contemporaneo... La differenza resterà sancita sempre dal settore della fotografia praticato, con le rilevanze d'importanza conseguenti. Anche se Lanting si fosse ghiacciato il deretano oltre un mese per riuscire ritrarre con grande maestria la vita dei pinguini nell'Antartide... Mentre David Baley al caldo di un confortevole studio immortalava i suoi soggetti, chiedetevi perchè mai il secondo gode di ben altra notorietà e considerazione collettiva, da tramandare ai posteri e alla storia. In definitiva, ripeto, pur potendo risultare antipatico o riduttivo classificare cosa sia da ritenere genere di serie A o serie B... Fondamentalmente non risulta errato, e come semplificazione per quanto risulti estremamente riduttiva... nonostante ciò, ci può stare. Magari una distinzione del genere o settore, tra principale e secondario o secondo piano (o non top, o non principale) piuttosto che serie A o B, sarebbe forse meglio digerito da tutti. Praticanti inclusi. Ma anche se così non fosse... La sostanza resterebbe quella, al netto dei fans e trasudamenti vari. |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 8:28
È indubbiamente così, nel senso che ci sono sicuramente generi più seguiti e che storicamente hanno rivestito un ruolo più di rilievo nel panorama fotografico.... Però parlare di serie a e serie b è oggettivamente errato e squalificante... È ovvio che il calcio è uno sport più seguito rispetto alla pallanuoto... Allora il calcio è uno sport di serie a e la pallanuoto di serie b? Non scherziamo... Sostanzialmente questo topic è partito con presupposti sbagliati e (non so quanto involontariamente) provocatori.... |
| inviato il 17 Febbraio 2021 ore 12:04
Un ottima disamina remeber. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 14:37
La definizione "serie A", "serie B" o qualsivoglia è fondata e sensatissima. Ci vuole però un presupposto. Come tutte le graduatorie, la si ottiene assegnando un valore ai soggetti concorrenti e poi ordinandoli in base a tale valore. Per assegnare un valore ci vuole un'unità di misura. Ecco, ha senso parlare di serie A e serie B solo definendo prima l'unità di misura del ranking. Senza di ciò si fa solo il confronto se è più dolce lo zucchero o più duro il ferro. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 15:14
Remember: disamina articolata e incontestabile. Tombale, direi. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 15:50
“ Secondo me il problema è che voi cercare del significato nelle fotografie amatoriali . Ed in fotografie amatoriali il significato lo si può inventare soggettivamente a seconda di chi osserva ed a seconda dell'umore di chi osserva. „ riprendo anzitutto questa affermazione che non condivido. Non solo perchè il netto distinguo proposto tra "significato oggettivo" in campo amatoriale e professionale a mio parere non è fondato, ma anche perchè l'affermazione parrebbe più riferirsi al concetto di "autoriale" che di "professionale". Quanto alle categorie fotografiche, semplificando all'estremo, mi pare che alcuni generi siano connotati dalla prevalenza di una sensibilità umanistica mentre altre scientifica. Anche le bellissime macro postate, nonostante tutto, suscitano l'interesse partendo dallo stupore dell'osservazione dal mondo microscopico e quindi, a mio parere, verranno percepite con maggiore interesse e partecipazione da chi ha un'indole, un'educazione e/o una cultura più "scientifica" e meno umanistica. Al contrario per i generi come la fotografia di reportage o il ritratto. Credo che il genere che stia più nel mezzo sia quella di paesaggio (ma probabilmente, anche questa valutazione è in qualche modo condizionata dal mio personale background). Qualsiasi classifica di generi sarebbe inevitabilmente soggettiva. Concordo con chi ha invece rimarcato che, all'interno dei generi ci sia il lavoro oggettivamente più o meno valido (fermo restando che il fatto che uno scatto sia oggettivamente valido non comporta necessariamente che debba piacere). |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 16:12
Biga la tua ultima affermazione tra parentesi la scolpirei nella roccia. Spesso si fa l'associazione non mi piace o non la capisco quindi autore ha fallito e la foto non é valida |
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