user155906 | inviato il 09 Ottobre 2020 ore 21:25
“ Innegabilmente qualcuno fa fotografia macro in modo artistico.. Ma quel qualcuno sta facendo arte. „ Per me i fotografi sono artisti, quelli che non sono artisti fanno pecionate sia in macro che in ritratti. Non mi sembra un discorso molto coerente il tuo |
| inviato il 09 Ottobre 2020 ore 21:52
ponz666 difficile definire artista un litografo da circuiti stampati. O un fotografo di tessuti, un fotografo di pattern da laminatrici per fintolegno o pietra fotografata. E potrei andare avanti per ore. La fotografia, come l'intendete voi, e' una parte limitatissima della fotografia. La fotografia invade settori non facili da immaginare. Dal crash test al fotografare un percussore alla massima estensione. Nell'industria le richieste spesso sembrano prese in giro. La classica super×la.. poi guardi il cliente e scopri che e' serio.. che ti sta davvero chiedendo di fotografare l'ago di una testina di stampa mentre viene spinto contro la carta. |
user155906 | inviato il 09 Ottobre 2020 ore 22:03
Assolutamente, quindi convieni che ogni genere ha un applicazione artistica ed una tecnica? |
| inviato il 09 Ottobre 2020 ore 22:34
Solo due applicazioni...non sono poche? |
| inviato il 09 Ottobre 2020 ore 23:06
ussignur bisogna partire dalle basi qui.. la fotografia e' uno strumento... puo' essere usato in innumerevoli modi. Si puo' fare arte con qualsiasi strumento.. il fatto che si possa fare arte non implica che la fotografia "giusta" sia quella artistica. e neppure quella "bella". La fotografia, ripeto, e' uno strumento funzionale. Poi qualcuno lo carica di significati e parla di arte. Ma non e' piu' artistica di una biro.. E' vero, con una biro puoi scrivere un poema, ma piu' spesso scrivi la lista della spesa. Quanti invece di scrivere un appunto lo fotografano?. State costruendo recinti in questo modo. Vi ci chiudete dentro e, come si suol dire, ve la suonate e ve la cantate. Nel frattempo nel resto del mondo miliardi di persone scattano fotografie funzionali. O di serie B come preferite chiamarle voi. |
| inviato il 09 Ottobre 2020 ore 23:51
Non so cosa centri tutto questo con generi di serie A e generi di serie B ... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 0:00
rifletti... magari ci arrivi. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 0:47
Io ci arrivo. Tu mai . Addio |
user155906 | inviato il 10 Ottobre 2020 ore 8:00
Salt quindi per te la foto, prodotto di studio e impegno è come una penna? E la macchina fotografica cosa sarebbe? Il disegno? Bisogna partire dalle basi dici. Non so ma forse hai ragione. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 8:49
Salt fotografie funzionali. O di serie B come preferite chiamarle voi. Voi chi voi? Non facciamo di tutta l'erba un fascio... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 9:48
Fotografare, secondo me, significa dare un'interpretazione della realtà che ci circonda. Per quanto ci sforziamo una foto non si allontanerà mai da questo concetto. A questo punto ci si potrebbe chiedere se esiste un'interpretazione di serie A o di serie B e in questo senso mi verrebbe da dire di sì, così come esiste una scrittura di serie A e di serie B o una cucina di serie A o di serie B etc... Ma questo concetto è applicabile a tutti i campi di fotografia che sia lo street, il paesaggio, il nudo, la naturalistica etc... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 10:10
I forum sono fantastici : si riesce a polemizzare anche su argomenti di interesse comune |
user177356 | inviato il 10 Ottobre 2020 ore 13:06
Salt, nel mondo anglosassone si contrappongono i termini photograph e snapshot . Le traduzioni italiane "fotografia" e "istantanea" non rendono giustizia della distinzione semantica. Atri distinguono, in modo concettualmente analogo, tra "taking a photo" da "making a photo". Tu hai sostenuto che un ragazzino che tira calci ad un pallone nel campetto della parrocchia (ogni volta che scrivo questa parola mi si accappona la pelle) e il professionista che disputa la finale dei mondiali giochino entrambi a calcio. Ma non giocano nello stesso campionato, esattamente come Salgado e il tizio che fotografa il gatto di casa. Ed è proprio il campionato a fare la differenza, che tu lo voglia o no. “ Fotografare, secondo me, significa dare un'interpretazione della realtà che ci circonda. Per quanto ci sforziamo una foto non si allontanerà mai da questo concetto. A questo punto ci si potrebbe chiedere se esiste un'interpretazione di serie A o di serie B e in questo senso mi verrebbe da dire di sì, così come esiste una scrittura di serie A e di serie B o una cucina di serie A o di serie B etc... Ma questo concetto è applicabile a tutti i campi di fotografia che sia lo street, il paesaggio, il nudo, la naturalistica etc... „ Certo, esistono splendide foto di nudo e pessime foto di reportage. Ma statisticamente (questa è ovviamente una mia opinione basata sull'esperienza di qualche decennio di passione fotografica) le foto migliori, ovvero quelle con un contenuto comunicativo/emotivo più profondo, tendono ad essere più frequenti in alcuni generi rispetto ad altri. E si tratta di generi che non pratico, tanto per sgombrare il campo da equivoci a questo riguardo. Ci sarà sempre il brocco in serie A e il campione emergente in serie C. Ma le differenze tra serie A e serie C rimangono. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 13:44
Io vedo stessa cosa nel reportage, molti fotografi si sovrappongono, raccontano storie ma nella realtà non i danno grandi emozioni anzi é come leggere un quotidiano con le pagine di cronaca Non trovo sia il genere a livello di percentuale così tanto emotivo Anzi trovo che spesso si giochi sul facile con scene ormai assodate Trovo perle interessantissime in mezzo ma credo che valga esattamente la percentuale degli altri generi Il vantaggio secondo me di certi reportage é che almeno sottointendono un racconto. Ma faccio un esempio di un amico fotografo che vive la sua passione come qualcosa di positivo Quindi lui intende la foto come la rappresentazione del bello o comunque della particolarità della natura e in questo modo valuta lo scatto che per lui é paesaggistica o naturalistica Ovviamente il reportage magari di guerra rientra in una foto necessaria a informare ma di serie b diciamo. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 18:34
“ il fotografo non crea nulla, vede una situazione la immortala „ Questo è quello che succede tutti i giorni a milioni di persone, compresi i grandi fotografi che non è che ad ogni scatto facciano un capolavoro. Del resto, anche i grandi scultori hanno sprecato marmo...(i grandi pittori no, ripassano il fondo sulle tele sbagliate e le riutilizzano...) Resta da capire come mai alcuni scatti siano importanti, addirittura storici, e altri tempo perso. (Anche per i grandi...) Poi bisognerebbe anche immaginare quanta gestione di luce, di prospettiva, di programmazione di orari e situazioni, quanta regia ci sia in alcuni scatti apparentemente casuali. Non parliamo solo di ritratti, di still life. Parliamo anche di foto sportiva, perchè il grande fotografo sportivo non sa cosa succederà, ma sa che in un certo posto e in un certo contesto succederà qualcosa che renderà importante il suo scatto. Dice un proverbio indiano: "Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito". |
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