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fotografia di serie A e fotografia di serie B


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avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 15:20

@Maila
Qualcuno potrebbe rispondere di si: quello che ti paga di più da un punto di vista puramente economico


da questo punto di vista una classifica in qualche modo è possibile, ma non credo che sia il tema del topic.
Non so quanto sia attendibile il link, ma insomma una idea sul valore economico c'è la da.

www.metallirari.com/10-fotografie-piu-costose-mai-vendute/

Con valore però intendevo altro.


Non condivido in nessun modo invece la guerra tra generi motivata, secondo alcuni, in termini di presunto maggior sacrificio di uno nei confronti di altri.
Tutti i generi richiedono studio, tempo, e sacrificio per avere risultati di livello.
Le nottate al freddo degli astrofili non hanno maggior peso, del lavoro che è necessario per una foto di cibo, o di un ritratto ad una modella magari nuda o di un reportage.
Un buon livello non nasce dal caso o dalla fortuna, ma è frutto di vari fattori e ciascun genere ha le proprie peculiarità.

Non condivido nemmeno una graduatoria in base ai risultati o ad una presunta media di valore del genere.
In tutti mi pare che ci sia del buono e del pessimo.
Argomentando per similia mi pare sia difficilmente smentibile.
Quello che vale per uno vale per tutti.

Ergo, non ci sono generi di serie A e di serie B, ma solo fotografia che a ciascuno di noi piace di più o piace di meno sino ad arrivare a non interessare.



user177356
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 15:57

@MatteoGroppi

Mi sembra di aver specificato all'inizio che la mia "classifica" (che invito a prendere con un pizzico di ironia) si riferisce alle foto "buone" di ogni genere.

Una "buona" foto di reportage ha un impatto comunicativo superiore a quello di una "buona" foto concettuale (giusto per fare un esempio). Ovviamente impatto non si traduce necessariamente in valore , ma a mio avviso c'è una correlazione abbastanza solida tra i due.

Inoltre, il fatto di classificare i generi come i campionati sportivi non significa (proprio come avviene nei campionati sportivi) che (a) non ci si diverta di più a guardare una partita di serie C rispetto ad una di serie A e, soprattutto, non ci si diverta di più a giocare quella partita rispetto all'altra.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:15

Una "buona" foto di reportage ha un impatto comunicativo superiore a quello di una "buona" foto concettuale (giusto per fare un esempio)

è questo su cui non concordo e che trovo errato
Faccio esempio stupido:

www.micamera.com/wp-content/uploads/2015/08/serrano.jpg

se ti capita è un libro molto valido, perchè ha un impatto comunicativo inferiore di un reportage?

user177356
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:23

Matteo, qui entriamo nella questione (che abbiamo già dibattuto su fronti opposti) della singola foto vs. serie/libro.

Io quando parlo di fotografia ( mio limite personale , se vuoi) mi riferisco alla singola immagine.

Non solo, io ho un background economico e approccio le questioni sempre con in chiave statistica: se un'affermazione è vera nell'80% dei casi, per me diventa un'approssimazione accettabile della realtà.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:28

Per me non é vera infatti all'80%
A Lodi fanno il festival della fotografia etica, non sono stato all'ultimo ma a diversi si, posso dirti che molti reportage sono importanti dal punto di vista del racconto, ma spesso molti li ho trovati ripetitivi.
Parlando di comunicazione... Insomma.
Direi che molti reportage hanno la loro forza proprio nel racconto, ma se parliamo di impatto comunicativo direi proprio no anzi direi che é forse vero l'inverso
Che poi non si può parlare di reportage e singola foto é un controsenso

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:29

Mirko:
ma non credo che sia il tema del topic.

Sinceramente non ho ben capito in base a quello che scrive chi ha aperto il topic, sulla base di cosa si debba valutare la serie A o la serie B. Nel primo intervento in apertura si fa riferimento al proprio genere praticato e preferito, poi però fa riferimento a fotografi famosi le cui foto si presuppone abbaino avuto o hanno riscontri anche economici , in quanto fama e denaro di solito vanno a braccetto.

Per stilare una qualsiasi classifica, occorrerebbe innanzitutto, stabilire un parametro o più parametri con cui valutare i "concorrenti", altrimenti vengono stilate più classifiche, senza un punto fisso ma in base a quello che ognuno di noi ha in mente o a cui da valore.

Anche per eleggere "Miss Italia" hanno dovuto stabilire dei parametri di valutazione da tenere in considerazione univica e in base ai quali esprimere un giudizio MrGreen

Quindi in base a quali parametri valutare le foto si serie A e quelle di serie B? Semmai esistesse la possibilità di catalogarle in queste due categorie?

user177356
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:41

Matteo, secondo me stiamo parlando due lingue diverse.

Tu hai un approccio analitico, che porta necessariamente al rifiuto delle generalizzazioni. Poiché stiamo trattando di un ambito numericamente enorme, è sempre possibile confutare una qualsiasi affermazione di carattere generale.

Io ho un approccio sintetico: se la maggioranza degli elementi di un insieme possiede una certa caratteristica, quella caratteristica diventa rappresentativa dell'insieme. Questo non vuol dire credere che tutti gli elementi che gli appartengono la possiedano, ma che si tratti di un'approssimazione accettabile.

Accettabile, ovviamente, quando le conseguenze di un errore siano molto limitate. Non va bene generalizzare quando ne va della vita delle persone ("tutti gli immigrati sono delinquenti"), va bene quando serve ad orientare i propri interessi in un mare magno di offerta ("le foto di uccelli fanno cag@re" oppure "le foto di nudo su Juza sono inguardabili").

Si tratta di pregiudizio ? Sicuramente sì. Questo pregiudizio mi consente di risparmiare tempo e attenzione? Quasi sempre sì.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 16:57

se la maggioranza degli elementi di un insieme possiede una certa caratteristica, quella caratteristica diventa rappresentativa dell'insieme.


Comporta:

La fotografia di serie A è quella che ti costringe a guardarla, oppure che ti costringe a distogliere lo sguardo. Quindi è foto di reportage nel 99,9% dei casi.


Secondo me no non vale non è così come posso essere più chiaro?
Quel 99,9 lo trovo un numero sparato che "PER ME" non corrisponde minimamente al vero, a me piace fare esempi, ma anche stando sul generale come ti piace trovo errata l'affermazione.
Ma più che altro trovo errato l'approccio sempre per fare un esempio :

tarynsimon.com/works/contraband/#1

Puoi catalogare il lavoro come indagine sociale o come still life, ma in base a come lo fai il lavoro passa in serie A o B? No perchè quel lavoro non cambia sempre quello resta.
Quindi parto dal fatto che all'uomo serve catalogare per facilità memonica, per le ricerche, per tanti motivi, ma la catalogazione non è una caratteristica intrinseca di un lavoro fotografico.
Questo porta a dire a me che la classifica già di base ha poco valore, ma anche dando per scontato la questione degli insiemi ben definiti, se parliamo di reportage fatti in guerra molti usano facili approcci usando o immagini volutamente forti atte a colpire o foto a impatto estetico potente come soldato con i buchi di proiettile da cui entra la luce in posa col fucile.
Questo la trovo una scorciatoia a volte, ma non necessariamente un pregio quindi mi chiedo perchè è una foto di serie A rispetto a helmut newton per esempio?
Conoscendo chi a aperto il topic so che apprezza maggiormente autori come Guido Guidi, che impatto hanno le sue foto? sono quindi di serie B?
Ma aggiungo questa classifica fa chi è fico e chi non lo è cosa da in più o in meno nello specifico?
non parlo di divertimento, ma cosa comporta essere in serie A rispetto alla B o alla C non l'ho mica capito

user177356
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:17

Matteo, tu però disconosci la possibilità di classificare la fotografia per genere, che è una questione a monte rispetto alla possibilità di stabilire una scala valoriale tra i diversi generi.

Quindi la tua critica alla mia classifica è "non ha senso parlare di generi fotografici", non "la tua classifica per generi è meramente soggettiva".

Ho capito male?

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:24

Si e no, cioè mi rendo conto della necessità di una classificazione e sappiamo tutti che ci saranno molti lavori che non rientrano in una ben precisa ma sono in zone grige, ma è qualcosa di utile a prescindere e che come persone tendiamo a fare.
Sono scettico sulla superiorità di un genere a livello netto, perchè credo che in questo caso ha senso parlare di lavori concreti.
Quando dici che a forza comunicativa i reportage sono al 99% superiori io non sono convinto.
Ma soprattuto non mi convince per una tua posizione ossia che tu valuti il singolo scatto non il lavoro, quindi mi aspetterei che mi dici una foto come questa la trovo molto più di impatto di un ritratto di moda:
i1.adis.ws/i/canon/canon-pro-james-nachtwey-memoria-image1-1140?w=1140

Ma allora vorrei approfondire la foto di serie A è quella che racconta il dolore e le miserie del genere umano?

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:26

Io ho letto l'intervento di MatteoGroppi e mi vien facile capire il suo disappunto per la street di oggi .

Penso anche di poter concordare . Guardo la mia street e sono certo non dica niente a nessuno . Ma almeno nel mio caso posso dire che non è il mio fine quello di dire qualcosa a qualcuno . Le mie fotografie sono fatte per me . Condivido poco o nulla dei terabyte di foto che ho fatto e quel che cerco da un mio condividere è solo ricevere critiche, consigli per capire cosa può attrarre l'attenzione altrui rispetto alla mia .

Insomma se chi osserva le mie foto carpisce un messaggio, può anche farmi piacere ma è un messaggio che lui si costruisce ed interpreta . Non è certamente il messaggio che mi ha suscitato la fotografia .

I meii ritratti rubati , i miei paesaggi e qualunque altro mio scatto mi riporta a quel momento e mi ci reimmedesimo istantaneamente in quel contesto .

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:30

x Ponz666

In realtà tutta la fotografia è cosi .

Sempre le stesse cose , noia .

Diventa invece incredibile a seconda degli occhi che la guardano .

Secondo me il problema è che voi cercare del significato nelle fotografie amatoriali . Ed in fotografie amatoriali il significato lo si può inventare soggettivamente a seconda di chi osserva ed a seconda dell'umore di chi osserva .

user177356
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:38

non mi convince per una tua posizione ossia che tu valuti il singolo scatto non il lavoro


Matteo, su questo punto ci siamo già confrontati in passato, se ricordi. Io non disconosco il valore di una serie, un progetto, un lavoro organico. Ma ciascuna immagine deve (a mio avviso) potersi reggere anche da sola. Se una fotografia riesco ad apprezzarla solo nell'ambito di un lavoro, magari solo dopo che ho appreso le "condizioni al contorno" di quella fotografia, allora la trovo "debole".

la foto di serie A è quella che racconta il dolore e le miserie del genere umano?


La foto di serie A, per me , è quella che ti fa innamorare, incaxxare, impaurire, disgustare, intristire. Non emozioni fini a sé stesse, sia ben chiaro, ma qualcosa che metta in moto un pensiero, possibilmente un'azione.

Però guardo volentieri anche le foto di serie B, C, D, che posso trovare gradevoli, o che possono darmi spunti interessanti. Stabilire una scala di valori personale non vuol dire limitarsi solo a ciò che è in cima a quella scala, no?

user155906
avatar
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:41

In realtà tutta la fotografia è cosi .


nei ritratti non mi sembra usino tutti lo schema colore, nei paesaggi non viene usato sempre la stessa lunghezza focale,nella still life non c'è sempre lo stesso soggetto....e via dicendo.

purtroppo negli ultimi anni chi fa street photography si è arenato(ovviamente non parlo di tutti.ma della stragrande maggioranza) ed a volte basta una inquadratura equilibrata ed un esposizione corretta e tutti ad applaudire.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 17:58

nei ritratti non mi sembra usino tutti lo schema colore, nei paesaggi non viene usato sempre la stessa lunghezza focale,nella still life non c'è sempre lo stesso soggetto....e via dicendo.

nemmeno nella street...

purtroppo negli ultimi anni chi fa street photography si è arenato(ovviamente non parlo di tutti.ma della stragrande maggioranza) ed a volte basta una inquadratura equilibrata ed un esposizione corretta e tutti ad applaudire.

può valere anche per tutti gli altri generi.

Ad ogni modo evidenzio che:
1) Il più importante concorso per fotoreporter professionisti, il world press photo, ha molti generi, tutti di pari dignità.
Quelli che non sono presenti hanno altri concorsi con altrettanto prestigio.
2) lascerei perdere il termine street e volutamente tralascio per non invorticare in OT... e se proprio qualcuno vuole insistere si può guardare tutti i finalisti degli ultimi dieci anni della più importante e più specialistica manifestazione del genere.
Inutile indicare altre manifestazioni, siti e via dicendo, diverrebbe troppo dispersivo.
Per alcuni sarà noiosa, come per me sono noiosi altri generi, ma ritengo sia abbastanza oggettivo che la street sia viva e si evolva a prescindere da se.ghe da forum.

www.miamistreetphotographyfestival.org/

Immagino che anche per altri generi sia lo stesso...

P.S. dimenticavo quello del 2020 è ancora aperto...



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