| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 14:44
dando un occhiata alle gallerie mi sono fatto una domanda : esiste una fotografia ( un genere ) di serie A e uno di serie B?
La prima risposta che mi viene in mente è si .
Ma forse mi viene da rispondere cosi' in quanto ognuno di noi ha un genere preferito e si illude che quella sia la fotografia di serie A .
Io per dire sono un fotografo street ( dove mi difendo ) , ho fatto qualche foto a modelle ( dove sono scarso ) , ho fatto poche foto erotiche ( scarsissimo ) , detesto i panorami ( soprattutto con i pasticci di photoshop ) , trovo la fotografia naturalistica ( animaletti e insetti vari ) di serie C (spero non si offenda nessuno ).
Facendo un discorso piu' ampio penso che il ritratto sia il genere piu difficile , che nella street una buona dose di culo sia necessaria , che le foto erotiche siano molto piu' difficili di quanto uno possa pensare e che la fotografia naturalistica sia il genere che ha avuto piu' aiuti dalla tecnologia .
ma alla fin fine , esiste un genere di serie A e di serie B?
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| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 15:04
quello che pratico io è di serie A e gli altri di serie B
mi spiego: anche a me piace fare i ritratti e conosco le difficoltà nel fare un buon ritratto
quando vedo una foto ad un cervo potrei dire "che ci vuole, se ero lì l'avrei fatta uguale se non meglio" quindi è di serie B
poi approfondisco un pochino e scopro che per scattare quella foto al cervo c'è voluto: sapere che radura frequenta, svegliarsi all'alba per un mese per trovarsi lì quando passa, portarsi dietro un supertele da 10 Kg, attendere le condizioni di luce ottimali, saper fare una post parecchio complicata che non saprei dove cominciare e sicuramente dimentico qualcosa!
stesso discorso per le macro o una foto street, quindi per concludere non ci sono serie A e B per me
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| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 15:12
Si, ma per lo scopo.
Prendo ad esempio Robert Zhao Renhui perchè fa qualcosa a cavallo tra la naturalistica, la denuncia e la fotografia artistica.
Cito:
“ Il suo lavoro esamina la relazione dell'uomo con la natura e le conseguenti istanze legate alla morale e all'etica, osservando come i nostri comportamenti e supposizioni circa il mondo naturale siano spesso condizionati dai media e da tutte quelle istituzioni comunemente accettate come fonti autorevoli. La serie“A Guide to the Flora and Fauna ofthe World” evidenzia i limiti di questi sistemi di organizzazione e diffusione della conoscenza, mescolando e sfumando i confini tra realtà e finzione „
E' una fotografia di serie A o B? dipende da come la si utilizza, è pensata come un libro, in una mostra magari funziona meno.
Ma andando oltre fotografie come quelle di antoine d'agata andrebbero bene come pubblicità di un profumo?
www.photoeditors.it/wp-content/uploads/2013/06/5.-Antoine-dAgata-Phnom
Io credo che il valore va contestualizzato.
In realtà sento molti fotografi che considerano il Reportage e la fotografia sociale come quella di serie A, mentre il resto è un passo indietro.
Io sono più orientato verso lavori più concettuali, però credo che non esista in assoluto la serie A, esistono scopi.
Certo a me i ritrattini fatti con il figo obiettivo a 1.2 con lo sfocatino hanno annoiato dopo che nè ho visti 2, possono avere il loro scopo e ritratti stretti ne faccio io stesso, ma credo che il valore non sia così univoco o facile da attribuire |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 17:52
il livelo alto della fotografia non è determinato unicamente da CHI guarda ma anche da QUANDO guarda.
oggi l'immgine di una famigliola al mare, o di due sorelle in bicicletta fatte dai parenti magari le collocheresti nella serie B, e una modella o un paesaggio ipercromici in A.
tra 30anni magari le inverti nel podio. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 18:13
No. Esistono foto che riscuotono consensi/piacciono/tecnicamente e formalmente ineccepibili e foto che non piacciono/non hanno nulla o poco di quanto sopra, non si possono fare graduatorie meritocratiche dei generi fotografici. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 18:33
mah.. esiste una pessima fotografia ed una buona fotografia.. Credo sia trasversale.
Alla fine cio' che scambiamo per A o B dipende da noi. Da come guardiamo la foto e da come questa incide la nostra corazza.
Se buca e ferisce e' serie A se neppure scalfisce e' serie B. Ma non dipende dalla foto, dipende dalle vulnerabilita' delle nostra scorza. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 19:01
C'è il paracadute adesso....
se si puo' andrebbe mantenuta la categoria.
Tutti quelli contrari alle categorie, liste, divisioni e paletti vari,di cui altre volte si è accennato, potrebbero trovare un po' di pepe in questa sorta di provocazione linguistica ,con una schematizzazione fra serie.
Allora il discorso potrebbe valere anche per gli utenti o le preferenze,se mai si volesse osservare la tendenza...
Il tipo di foto che pratico solitamente fra l'altro fra i piu' praticati,a volte sembra il peggiore,per via della sua larghissima diffusione.Nella foto considerata artistica,osservavo,che alcune immagini sono molto meno frequenti.
Quando le foto sono usate e abusate,poi è meglio non farsi troppe domande,l'ovvietà sembra piu' protetta della ,specie da proteggere.
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| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 20:49
Non ne farei un discorso di "genere" fotografico, sarebbe fuorviante ai massimi livelli.
Personalmente ritengo ci sia una fotografia di serie A, una di serie B, una di serie C e giù a scendere fino agli amatori e agli scapoli contro ammogliati.
Sono tanti i fattori che spingono la foto nella sua serie "naturale". A volte ne basta uno solo, a volte non ne bastano quattro. Ne dico qualcuno; l'ispirazione, l'originalità, la tecnica, la visione, il colore, la capacità di arrivare alle persone, di raccontare, di stupire, di far pensare, bla, bla, bla.... |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 22:21
La foto di serie A è quella che mi piace. |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 22:22
PS. Chi ha detto che il ranking si ferma alla serie B?? |
| inviato il 07 Ottobre 2020 ore 22:35
Lastprince.
dal punto di vista mio, che ho fatto foto naturalistiche, e mai foto per strada mi verrebbe da dire
che le foto di strada sono serie d, dal momento che camminando ti si para davanti la scena, nella naturalistica arrivi al mattino vai in un capanno fino al pomeriggio sperando di (vedere) qualcosa,
questo per giorni o mesi, se poi fai come me sport e te li vai a cercare, nella mia cartella ho 63 sport diversi tra di loro catturati in tutta Europa, ti direi una cosa, nella fotografia c'è spazio per tutti e per tutto, perciò ascolta me non fare classifiche, se un giorno cambiassi tipo di foto si rivolterebbe contro di te, senza offesa.
saluti. |
| inviato il 08 Ottobre 2020 ore 2:25
nessuna offesa signor Siciliano .
pero' se scrive da un computer provi a digitare su google "fotografi famosi "
le apparira' una sfilza di nomi famosi dove non vi è un solo fotografo naturalista ( non figura nemmeno A.Adams )
il 90 % fanno o hanno fatto street / reportage , gli altri moda / ritratto .
questa è la storia della fotografia , non una mia classifica . |
| inviato il 08 Ottobre 2020 ore 6:58
NO, questa e' la storia delle agenzie fotografiche, della fama dei fotografi tra i fotografi e, non ultimo, la storia dell'algorimo google che ha profilato TE.
Non e' la storia della fotografia.
Potresti mostrare la foto di un fotografo famoso all'uomo della strada e questi non riconoscera' foto ne' autore.
La fotografia e' fatta anche d'altro.
Per esempio.
Il computer da cui scriviamo e' stato reso possibile dalla fotografia di precisione. Senza fotografia niente computer.
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| inviato il 08 Ottobre 2020 ore 7:38
Non puoi fidarti di Google il risultato della ricerca é parametrizzato per te in modo molto forte anche se non te ne rendi conto.
In ogni caso é vero che se volevi essere considerato nel dopoguerra lavoravi a Parigi e facevi street o reportage, poi le cose sono cambiate.
Però come dice salt le agenzie lavoravano su moda/pubblicità e reportage e a loro conveniva far girare certe foto o avere il fotografo di grido.
Per esempio a te in Google esce Jeff Wall ?
Perché ha avuto una certa importanza, ma magari la staged photography non essendo nei tuoi interessi non esce.
Ma dirò una cosa strana per me, la foto non é solo fatta dei tanti professionisti ma é nata da amatori e per gli amatori e in un modo e nell'altro questi ne hanno continuamente influenzato la storia e lo faranno ancora.
Siamo tutti d'accordo che la fotografia naturalistica ha avuto meno risalto rispetto ad altri generi, ma i coniugi becher? I new topographer? Kenna?
Ci sono molti che hanno fatto paesaggio che sono nei libri di storia della foto, ora parliamo di ghirri, ma probabilmente dopo la sua morte si creerà il mito di fontana perché a volte il mercato é così, fa più fico autore deceduto
In ogni caso il National geographic ha contribuito a dare un impronta molto forte a una certa fotografia e ha fatto la fortuna di diversi autori |
| inviato il 08 Ottobre 2020 ore 8:03
x Lastprince ... Intendi quindi il genere di foto. Ok e ce ne sono anche altri che non hai citato : macro , food , still life ecc ecc
Io non dividerei in Serie A o B ... il bello della fotografia è che è cosi ampia da poterci accompagnare all'altro mondo senza che la abbiamo esplorata tutta . |
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