| inviato il 03 Ottobre 2020 ore 23:38
Ciao a tutti,
Premetto che ho spulciato un po' il forum e non ho trovato risposte esaurienti...spero di non creare una discussione duplicato!
Devo ampliare il parco ottiche per la mia alpha6000, e la scelta, attualmente, è quella del grandangolare. Vi anticipo che sono un amatore della domenica ed ora possiedo un Sigma Contemporary 30mm f1.4 (che mi soddisfa oltremodo) ed il 18-55 Sony che avevo già (il 16-50 non l'ho proprio voluto vedere :D).
Principalmente scatto foto paesaggistiche, quindi il 30 risulta sacrificato in molte occasioni, ed avrei bisogno di una ottica più corta: il 18-55 ha una qualità per me pessima, quindi lo sto usando (poco) come tampone momentaneo.
Il mio dubbio ricade su questi due obiettivi:
- Sigma 16mm Contemporary f1.4
- Zeiss touit 12mm f2.8
Del Sigma ne conosco le grandissime qualità di nitidezza e solidità (tra le altre cose avendo il 30 della stessa serie da questo punto di vista so di andare a colpo sicuro) ed anche se non ha la stabilizzazione poco importa dato che scatto quasi sempre con cavalletto. Inoltre essendo luminosissimo, sarebbe comodo anche per scattare qualche foto alla Via Lattea;
Del Touit invece apprezzerei molto la focale equivalente di 18mm contro i 24 del Sigma, cosa che un mio amico, che lo possiede, ritiene un fondamentale vantaggio rispetto al 16mm.
Ho seriamente difficoltà a capire se quei 6mm di focale equivalente fanno davvero la differenza o meno, e se davvero vale la pena rinunciare alla qualità del Sigma per avere una visuale più ampia.
Che consigliate?
Considerate che scatto molte foto in montagna e qualcuna in città come Venezia.
Grazie a chi mi risponderà!
P.s. Dimenticavo di aggiungere che ho scartato il 10-18 Sony, che ritengo troppo costoso in virtù dei suoi difetti, ed il Samyang, che il mio amico di cui sopra mi sconsigliava dato che ha qualche difetto congenito come la messa a fuoco non precisa sulla ghiera. |
| inviato il 03 Ottobre 2020 ore 23:52
Il sigma 16 è perfetto, è anche una delle migliori lenti astrofoto in fatto di raccolta luce.
I 16 mm sono l'ideale per paesaggio vario, laddove i 12 cominciano a essere parecchio larghi...ma a priori non si può dire, dipende comunque dalla scena.
Credo il consiglio del tuo amico non sia buono perché il sammy viene via davvero a poco e qualche piccola imperfezione si può perdonare...inoltre è f2 non 2.8 .... l' autofocus su un 12 mm non è per nulla fondamentale... quindi io onestamente prenderei sammy e sigma... e avanzano ancora soldi.
Tra l' altro la diffusione del sammy parla chiaro su quanta clientela abbia portato a sé...otticamente se si prende una copia riuscita è anche valido.
Come ultima spiaggia esiste anche un 12 2.8 apsc manuale ancora più economico del sammy , il 7artisans... |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 2:45
24 mm forse per la via lattea è troppo ristretto, meglio un 18, il tout qualitativamente é meglio ma non so se il gioco vale la candela rispetto al Samyang. Dipende dall'utilizzo, se sarà la tua lente principale allora l'investimento vale. Io ho il 10-18 e mi trovo benissimo, ovviamente per la via lattea è buio. |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 3:45
Qui confronto lo Zeiss Touit 12/2.8 con il Samyang 12/2.0 e il Sony 10-18/4 (con la precisazione che solo degli ultimi due ho esperienza diretta:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=2&t=2380247#12117613
Comunque le mie impressioni d'uso del Sony 10-18 e del Samyang 12 sono negli apposti pargrafi evidenziati in grassetto. Tutto quel che so dello Zeiss 12 e del Sigma 16 è nelle note 0, 0a e 0g:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3635684
“ Ho seriamente difficoltà a capire se quei 6mm di focale equivalente fanno davvero la differenza o meno, e se davvero vale la pena rinunciare alla qualità del Sigma per avere una visuale più ampia. „
Quei 6mm (equivalenti) su focali grandangolari fanno la differenza (mentre tra un 300 e un eventuale 306mm cambierebbe ben poco).
Però non esiste un'equazione matematica che dimostri quale dei due è sia più adatto per te.
Il Sigma 16/1.4 è senz'altro eccellente; ma è qualcosa di completamente differente dai 12mm: da 12 a 16 si passa da un angolo di campo di 84° a uno di 100.4°; e solo tu puoi sapere quale sia più adatto al tuo approccio alla fotografia.
Se, come mi sembra di capire, non hai molta esperienza di grandangolari spinti, ti avviso che non sono ottiche facilissime da maneggiare. La mia in proposito l'ho detta qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=1525986#7004710
Magari potresti prima prendere il Sigma 16, che è il perfetto complemento del 30 che già possiedi e che ritengo meno difficile da padroneggiare di un 12mm.
Poi, in un secondo tempo, dopo aver fatto la mano col 16mm, qualora avvertissi l'esigenza di un angolo di campo più ampio, puoi sempre affiancargli uno dei 12mm in questione. La differenza tra le rispettive focali è tale che li vedrei più come complementari che alternativi.
Oppure affiancare al Sigma 16 un Venus Laowa 9mm f/2.8 Zero-D che, con i suoi 122°, è il grandangolo più spinto attualmente disponibile per Sony Aps-C (vedi il link qui sopra, nota 0f). |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 10:40
Da utente Sony aps-c da anni ogni volta che interviene Roberto P posso solo rimanere in religioso silenzio.  |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 14:19
Grazie per l'apprazzamento del mio "lavoro".
(ho messo le virgolette perché in realtà è un divertimento) |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 14:53
Ragazzi, grazie a tutti per le risposte!
In effetti leggendo le vostre considerazioni direi che sono orientato a prendere il 16mm Sigma (per me la nitidezza è un fattore importantissimo e conoscendo le qualità della serie Contemporary so già che prendendo un obiettivo di altro marchio rimarrei con quella sensazione di...meh!).
Come diceva poi Roberto (e davvero grazie per l'intervento di qualità enciclopedica, mi hai aperto un mondo) non ho grossa esperienza con grandangolari spinti, ho provato solo un 14mm Sigma Art su di una A7r III di un altro amico (e parliamo di una attrezzatura mostruosa!) ed ho commesso una serie di errori piuttosto "maccheronici" in fase compositiva ed in fase realizzativa dello scatto...
Come suggeriva Roberto credo che a questo punto andrò di 16mm e successivamente prenderò un supergrandangolare come il Sammy o il Venus Laowa.
Mi pare di capire inoltre che il touit non vale la spesa visto comunque l'utilizzo che ne farei: ottimo, ma troppo costoso. |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 19:14
Giusto per provocare : hai valutato il fatto che il 16 sigma non è né piccolo né compatto? In alternativa potresti considerare il sony 16/2.8, perché la lente migliore è quella che si ha dietro |
| inviato il 04 Ottobre 2020 ore 22:07
Giusta osservazione Barrin! Lo avevo valutato proprio per le sue dimensioni tascabili che mi “incuriosivano”. Però alla fine ha una focale equivalente al Sigma e caratteristiche inferiori.
Inoltre non ho problemi di portabilità: non faccio ferrate dove magari una macchina “tascabile” è comoda e non ho problemi a gestire qualche centinaio di grammi in più per scattare o da portare in zaino. |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 16:22
Il Sigma 16 f 1.4 è poco adatto per la fotografia ai corpi celesti poichè soffre molto di coma. Molto più adatto per quello scopo il Samyang 12 f2
“ P.s. Dimenticavo di aggiungere che ho scartato il 10-18 Sony, che ritengo troppo costoso in virtù dei suoi difetti „
Di quali difetti parli? |
| inviato il 05 Ottobre 2020 ore 21:53
Diciamo che la fotografia di corpi celesti non è il mio forte, tantomeno riesco ad avere tempo per poterli fotografare spesso, quindi non è quella la caratteristica principale per cui lo andrei a prendere. Però in effetti il coma è piuttosto evidente come notavo dalle recensioni, cosa quasi assente nel Sammy.
Il 10-18 lo ha avuto un amico e quello l'ho provato, non mi soddisfa in generale la nitidezza e comunque lo ritengo poco luminoso. Vero è che non è lo scopo principale dell'obiettivo che andrò a comprare, ma F4 è troppo poco luminoso per fotografare la Via Lattea. E' un peccato perchè avendo una escursione da 10 a 18mm avrei più versatilità di utilizzo. |
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