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Alba di sangue, capitano Wolters ;/) la Voskhod


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avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2020 ore 22:35

Ben ritrovati all'appuntamento con la foto-ottica d'oltre cortina.

Questa sera vedremo insieme una fotocamera insolita; la Voskhod.
Ho un debole per quelle fotocamere sovietiche che poco hanno da spartire con la maggioranza di quegli apparecchi giustamente reputati come copie di qualcosa ...
Ecco, la Voshkod rientra a pieno titolo in quella categoria di macchine fotografiche partorite in modo autarchico ed originale dalla famosa fabbrica GOMZ-LOMO.

Partiamo dal nome ... Purtroppo Juza nn permette i caratteri cirillici, provo quindi a scrivere usando l'alfabeto latino.
"Bocxoa" / Voskhod significa - Alba - !! Come al solito un bel nome.

Prodotta come dicevamo dallo stabilimento Gomz-Lomo in poco più di 59.000 unità, dal 1964 al 1969 seguendo il classico piano produttivo quinquennale, si fa subito notare per l'eleganza costruttiva e soluzioni estetiche moderne per l'epoca.
Quella in mio possesso è arriva dalla Polonia (Katowice) grazie al mio pusher Michael e il nomignolo che gli ho
affibbiato è "Big Tuna" ... sarà facile in seguito capire il perchè.

Alla Leningrado Optical Mechanical Association (LOMO) amavano fare telecamere insolite. Amavano ed erano capaci !!Sorriso

Negli anni '60, il concetto di fotocamera perfetta non era stato ancora affrontato; figuriamoci in Unione sovietica...
I progettisti alla LOMO erano abbastanza liberi e non avevano paura di prendere decisioni coraggiose, forti delle innovazioni di qualche anno prima con la Leningrad vincitrice della medaglia d'oro all'esposizione mondiale di Bruxelles del 1958.

Un esempio del pensiero creativo, soprattutto del design è la fotocamera Bocxoa / Voskhod / Alba.

Diamogli un'occhiata più da vicino.

L'obiettivo è un anastigmatico a tre lenti (il classico tripletto) T-48 2.8/45 non rimovibile. Le istruzioni però affermano che l'ottica è al lantanio !
Il diaframma è formato da 5 lamelle con aperture da f2.8 a f22.
L'otturatore è centrale, con tempi a partire da 1sec, 1/2, 1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, B.

La fotocamera è dotata di un di esposimetro al selenio accoppiato (!!! grande novità per quegli anni !!!) . Nelle Voskhod, nn si sa bene il perchè, ma è abbastanza facile trovarlo funzionante. Fortunatamente nel mio esemplare è vivo e vegeto con letture coerenti. Fantastico. Sorriso

Il corpo e la disposizione dei comandi della fotocamera sono molto insoliti. La Voskhod sembra essere stata creata per un uso verticale dei fotogrammi !

Naturalmente, nessuno ci vieta di scattare orizzontalmente, ma l'orientamento verticale è fortemente enfatizzato da troppe cose per essere "casuale". Vediamo perchè...
In primo luogo, gli agganci per la cinghia si trovano all'estremità sinistra del corpo macchina in modo che una volta messa al collo o a spalla, risulta orientata verticalmente.
In secondo luogo, il mirino non è sopra la pellicola, ma a sinistra della cassetta, il che rende la silhouette della Voskhod bassa e allungata.
In terzo luogo, anche nelle istruzioni, tutte le illustrazioni raffigurano il dispositivo verticalmente. Anche quando si tratta di ricaricare la pellicola.
In quarto luogo, forse il più importante, la grossa leva di carica risulterebbe oltremodo scomoda da azionare se tenuta orizzontalmente; viceversa, verticalmente è naturale e facile agire con il pollice dall'alto in basso. Inoltre con la fotocamera appesa al collo verticalmente, tutti i comandi sono perpendicolari alla vista.

Bene, credo proprio fosse così che alla LOMO volevano posizionare la Voskhod

Un'altra cosa molto insolita è che tutte le sfaccettature del corpo, tra cui la parte superiore e inferiore, si adattano perfettamente ad un uso verticale

Gli accessori (riavvolgimento, memo pellicola, settaggio ISO etc) hanno forme complesse e risultano tutti pressoché incassati, con indicazioni elegantemente incise all'esterno della fotocamera. Le icone delle distanze sul barilotto dell'obbiettivo sono semplicemente fantastiche ... avveniristiche ancor oggi; mi commuovo ogni volte che le guardo... MrGreen MrGreen

È lampante che i designer hanno lavorato sulla fotocamera non solo con l'immaginazione, ma anche con l'anima !! Il risultato si è rivelato semplicemente fantastico!
Una "Alba" accogliente; non poteva essere chiamata diversamente.

A presto con dettagli tecnici e considerazioni. Se qualche utente la conosce (ma anche no) può intervenire per correggere, migliorare etc le info.






avatarsupporter
inviato il 28 Settembre 2020 ore 8:10

Grazie per l'interessante excursus; vista l'immagine della macchina, tuttavia, non la trovo particolarmente piacevole alla vista... opinione personalissima, ovviamente, come tutto ciò che concerne l'estetica!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 8:40

È sempre interessante seguirti nei tuoi viaggi in quel mondo per me sconosciuto che è la fotografia del blocco orientale!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 8:54

Wolfschanz

ti assicuro che è bellissima ! MrGreen

alcuni dati tecnici :

Formato > 135 (24X36)
Obbiettivo > T-48 2.8/45 al lantanio
Otturatore > centrale (tra le lenti)
Diaframma > da F2.8 a F22, 5 lamelle
Tempi di otturazione> da 1sec. a 1/250 + B
Peso > 600 gr. circa


Sono presenti :
Esposimetro accoppiato (t/d) al selenio.
Selettore ISO.
Memo pellicola.
Contatti Syncro.
Cornice (1) nel mirino a doppio bordo per correzione della parallasse
Conta scatti azzerabile manualmente.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 9:51

Elementi di controllo:

Sul fronte, situati a sinistra dell'obiettivo:

- una grande finestra del mirino e sotto di essa la cella dell'esposimetro.
- presa syncro.

A destra della lente:

- pulsante di scatto.
- memo tipo di pellicola

Il lato destro del corpo sul fronte, risulta smussato, in modo che la mano destra la impugni comodamente.
Sull'obbiettivo (alla cui base è l'otturatore) è presente una grossa "pinna" in plastica per armare l'otturatore ed avanzare i frame.
Per armare comodamente l'otturatore con la fotocamera in verticale, spingere con il pollice della mano destra verso il basso fino all'arresto, quindi rilasciarlo.
In linea di principio, l'operazione è naturale con la fotocamera posizionata verticalmente, risulta decisamente scomodo se si tenta di eseguire il caricamento con la macchina in orizzontale. Non ho mai visto un metodo del genere per armare l'otturatore; assomiglia un po' alla Werra, anche se qui è più agevole avendo una grossa leva, mancante sulla crucca.





Al vertice della lente troviamo l'anello di messa a fuoco (a stima) con le bellissime icone stilizzate per fornire le indicazioni di massima sulla distanza del soggetto da riprendere.





Alla base dell'obiettivo ci sono le ghiere di controllo della coppia t/d.
Cosa significa questo in particolare? Ecco a cosa servono >>
Le ghiere di controllo delle coppie t/d si trovano fianco a fianco e sono accoppiate.
Ci sono 2 maniglie in plastica sull'anello, una delle quali è a pressione.Le maniglie rendono davvero facile girare gli anelli, ma gli anelli come dicevamo sono accoppiati e ruotano insieme. In questo caso, ad esempio, se il tempo di otturazione aumenta, il diaframma, al contrario, si chiude
Per ruotare gli anelli separatamente, svincolandosi dall'accoppiamento, è necessario premere una delle maniglie (quella più grande e alta). Le ghiere sono disaccoppiate ??e si può controllare il tempo e il diaframma separatamente.

Modificando questi parametri mentre si guarda il soggetto attraverso il mirino, ovviamente potremmo notare che la l'indicatore dell'esposimetro, devia in una direzione o nell'altra informandoci dell'eccesso o della mancanza di luce nell'esposizione. Ruotando la ghiera dei tempi e / o quella del diaframma (l'aghetto reagisce ad entrambi), è necessario impostarlo centralmente per una esposizione corretta.
Pertanto, se le ghiere saranno posizionate in modo ottimale l'una rispetto all'altra, avremo tutte le coppie t/d disponibili a ns scelta.
E' una soluzione, per me, così semplice ma interessante. Possiamo dire che il controllo degli anelli disaccoppiati è simile alle modalità "Priorità Tempi" o "Priorità diaframmi" delle fotocamere più moderne. Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 10:12

Le icone sono fantastiche...:-P
Ma la pellicola è la classica 135?

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 10:15

Eosmatic


si è il classico formato 135 ... aggiungo nei dati. Grazie !


avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2020 ore 13:47

Sul dorso troviamo solo il mirino; tutto spostato a sinistra.
Lo sportello posteriore della Voskhod è apribile. Le cerniere si trovano sul alto sinistro.

Dall'alto, da sinistra a destra, troviamo:

- staffa per accessori
- manopola per riavvolgere la pellicola, pieghevole e incassata.
- finestrella conta scatti azzerabile manualmente. La particolarità è che effettua il conteggio alla rovescia (da 36 a 0).




Nel fondello, oltre all'attacco per lo stativo, abbiamo la rotella per impostare la sensibilità della pellicola (DIN/GOST); ovviamente, affinché l'esposimetro fornisca letture corrette, è necessario sapere che tipo di pellicola useremo. MrGreen MrGreen

Troviamo anche il pulsante di sblocco dell'otturatore da azionare per il riavvolgimento.





Approccio alla Voskhod.

Ai primi scatti la fotocamera mi è risultata spiazzante... e dire che di cose sovietiche strambe me ne sono passate tra le mani, ma questa è risultata quasi fastidiosa al primo approccio. Le cose si sono trasformate presto in un'autentica goduria già verso metà rullino. E' divertente da usare e regala buone sensazioni.
Un'altro grosso dubbio che avevo era relativo all'obbiettivo; pensavo che il banale tripletto avesse una qualità decisamente bassa. Forse sarà per il trattamento "Lantanioso" o chissà per che cosa, ma la resa finale è andata oltre le più rosee previsioni (*una foto a fine post). Inutile fare paragoni con cose occidental/nipponiche; diciamo che si difende. Sorriso

Per finire > Non ho mai incontrato un'altra fotocamera che potesse competere con la Voskhod in termini di design. Mediamente lo "stile" delle attrezzature fotografiche sovietiche è chiaramente zoppo; possiamo dire che normalmente si posiziona tra il mattone e una Arna ... e questo sottolinea ulteriormente l'attrattiva e l'eleganza della Voskhod.

La fotocamera è comoda, carina e accogliente. È semplicemente bello tenerla tra le mani.

Allo stesso tempo la macchina ha un eccellente set di caratteristiche prestazionali per l'epoca; ricordo che è stata introdotta nel 1964. In primis l'esposimetro accoppiato (!!!).

La mia ammirazione per questa creazione, va ai tecnici Lomo di Leningrado. ;-)

* >




avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2020 ore 10:57

finalmente sono riuscito ad inserire le foto nel post... dovrebbe essere tutto più fruibile. ;-)

avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2020 ore 11:32

Si, è sicuramente più comodo, grazie.

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2021 ore 11:40

una bella recensione in inglese.

kosmofoto.com/2021/05/lomo-voskhod-review/?fbclid=IwAR2P16_YqmY3EeYam5

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2021 ore 11:54

Voskhod è il nome di lamette da barba sovietiche... perchè ci si alzava all'alba per presentarsi rasati sul posto di lavoro?MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2021 ore 12:00

@Enrico Chiambalero ......... MrGreen mai saputa la cosa delle lamette !!! hai qualche link o immagini ?

avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2021 ore 12:38

Ho cercato "Voskhod" su eBay... prova

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2021 ore 12:51

Da quello che ho capito voschod in russo vuol dire alba....e aveva lo stesso nome anche una fase del programma spaziale sovietico, forse hanno preso il nome da lì, anche adesso gli piace ispirarsi alle glorie dello spazio (vedi vaccino sputnik)!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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